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Autore: NinaS24    06/12/2015    1 recensioni
Dieci anni dopo la fine di Mockinjay. Gale si è rifatto una vita, ma la mancanza di Katniss è ogni giorno più forte. Il soldato deve farsi coraggio e tornare in quella terra dove, dalla fine nella guerra non è più tornato: a casa sua.
Dal testo:
Sei stata il mio primo amore Katniss. Un amore grande, enorme. Troppo grande per un ragazzo di sedici anni. Sapevo di non essere ricambiato, ma ci speravo lo stesso. Forse ci spero un po’ anche adesso. Forse la speranza non può mai morire del tutto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimbo Mellark, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NB: Le immagini sono tratte dai film e sono state prese da Google;
Per capire la relazione di cui parla Gale nella lettera, consiglio di leggere "Io non me ne vado". ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3088842&i=1



“Cara Katniss,
lo sto facendo davvero. Sto tornando al Distretto 12 per cercarti. Non ti sento da circa dieci anni. Dio, mi sembra così strano dirlo. Dieci anni sono un’eternità. Ti  ricorderai ancora di me? Non penso. Mi avresti cercato. Non l’hai mai fatto. Ho passato i primi due anni di addestramento nel due ad ubriacarmi e a fissare quello stupido telefono nella mia stanza, nell’attesa della tua telefonata.
Cressida mi ha raggiunto dopo pochi mesi e non mi ha più lasciato andare. Ha aspettato con pazienza che il mio dolore passasse. Ovviamente non è mai passato. Si è solo affievolito.
No, Katniss, non ti amo più. Ho smesso di amarti quando mi sono reso conto che Cressida era ancora con me dopo tutto il male che probabilmente le stavo dando. Non ha mai tentato di cambiarmi. Ha solo aspettato. Mi sono innamorato di lei, del suo modo calmo di fare qualunque cosa. E’ rimasta incinta dopo un anno che ci frequentavamo. Abbiamo due bambini ora. Sono felice. Non è mai stata gelosa del tuo ricordo dentro me.
Perché nonostante tutto, la tua mancanza continua a farsi sentire. Vorrei poter tornare a cacciare con te, a vedere i tuoi occhi luminosi sorridermi felici. Sei stata il mio primo amore Katniss. Un amore grande, enorme. Troppo grande per un ragazzo di sedici anni. Sapevo di non essere ricambiato, ma ci speravo lo stesso. Forse ci spero un po’ anche adesso. Forse la speranza non può mai morire del tutto.
Sto venendo a dirti che mi dispiace per quelle stupide bombe Katniss. Sto venendo per dirti che mi dispiace di non essere venuto in ospedale a trovarti dopo quell’esplosione. Ero troppo codardo per farlo. Sapevo come sarebbe finita e non volevo. Sto venendo a dirti che mi dispiace di non averti detto mi dispiace in tempo per salvare la nostra amicizia. Sono solo uno stupido Katniss. E mi sento ancora più stupido a scrivere tutto questo in una lettera. E’ stata Cressida a dirmi che sarebbe stato meglio che dire tutto a voce. Ha ragione, come al solito.
Sono così stupido da aver rimandato la scrittura di giorno in giorno. Ora sto scrivendo dal treno. Credo di avere a disposizione ancora un’ora prima di arrivare al Dodici. Sarà strano vederlo di nuovo. Sarà strano vedere di nuovo te.
Spero potrai perdonarmi.
            Gale”
Gale posò la penna sul tavolino di legno del treno e la rilesse. La sua scrittura era irregolare ed in alcuni punti si notava che aveva calcato troppo la mano. Ebbe la tentazione di strappare tutto ma si trattenne. Con le mani che gli tremavano piegò il foglio in quattro e se lo mise in tasca. Continuò a fissare il paesaggio fuori dal finestrino fino a quando non riconobbe la campagna dove era cresciuto. Il treno si fermò. Gale prese il suo borsone e scese, guardandosi intorno. Il Dodici era molto più bello ora. Tutto era stato ricostruito e la gente sembrava felice. I bambini non erano magri e coperti di fuliggine, ma indossavano vestiti puliti e correvano contenti nella piazza. Gale si diresse verso quello che un tempo era il Villaggio dei Vincitori, ma quando vi arrivò, si accorse che le case non c’erano più. Al loro posto c’era un grande prato verde con delle giostre per bambini.
L’unico modo per ritrovare Katniss era chiedere a qualcuno. Una palla rotolò vicino al suo piede. Il soldato si chinò per raccoglierla, vedendo arrivare verso di lui un bambino biondo di circa otto o nove anni –Mi scusi signore- gli disse, avvicinandosi per riavere il suo gioco. Gale gli sorride, restituendogli la palla – Hey, conosci per caso Katniss Everdeen? La sto cercando –
Il piccolo inclinò la testa, come per studiare l’uomo che avevi davanti – Intendi Katniss Mellark? E’ la mia mamma. Lei e il mio papà sono laggiù- rispose, indicando una collinetta nel prato, dove una donna e un uomo erano sdraiati al sole. Stavano ridendo.
Gale rimase in silenzio, mentre una lacrima gli scendeva silenziosa sul viso. Lo sapeva, ma faceva male comunque. E ad un tratto tutta la sua sicurezza vacillò, per poi frantumarsi in mille pezzi. Che cosa ci faceva lui lì? Voleva solo andarsene da quel posto. Quella non era casa sua, non più.
-Signore, stai bene? Se vuoi te la chiamo- Gale si riscosse dal suo dolore, accorgendosi che il  figlio della sua migliore amica era ancora davanti a lui.
-No.. no.. non importa.. io.. devo andare. – indietreggiò, mentre il bambino tornava correndo dai suoi amici.
 Gale aveva paura che da un momento all’altro sarebbe caduto per terra, li, davanti a tutti. E allora Katniss si sarebbe accorta di lui e non poteva permetterlo. Doveva rendersi conto di non far più parte della vita della donna. Lanciò un’ultima occhiata alla coppia, cogliendo un bacio a fior di labbra e corse via, lontano da quella fonte di dolore.
Arrivò in stazione con il fiato grosso e le lacrime che gli bruciavano gli occhi. Si sentiva ancora più stupido per aver anche solo sperato che il suo ricordo potesse essere ancora vivo nella mente di Katniss. Prese il primo treno che passò, senza guardare la destinazione. Doveva solo allontanarsi da quel posto.
La lettera nella tasca della giacca gli bruciava come se fosse incandescente. Era dalla parte del cuore. La prese e la stracciò in minuscoli pezzi che gettò fuori dal finestrino.
-Addio Katniss – sussurrò. 

 
Nota dell'autrice: lo so, la coppia Gale/ Cressida è strana, ma insieme mi piacciono troppo! Se proprio Gale non può stare con Katniss, che almeno stia con qualcuno e che abbia una vita felice! Non so, mi sembrano carini insieme quindi ho voluto provare un po' questa cosa :3 
Spero che la storia vi piaccia comunque! Un bacio
  
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