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Autore: PaperHero    08/12/2015    1 recensioni
-Chef! Chef! Dov’è finito quell’incompetente?- chiamava un adirato Chris McLean, vagando per la sua gigantesca villa.
Era appena uscito dalla sua Jacuzzi e cercava il collega perché quest’ultimo aveva avuto la brillante idea di nascondergli il suo prezioso gel per capelli, nonostante sapesse che era una cosa che lo faceva impazzire. .
Arrivato in cucina, trovò la tanto agognata boccetta, nascosta dietro alla tazza con sopra disegnato il suo volto. Ma la sua attenzione fu catturata da uno strano biglietto bianco che era proprio sotto la boccetta. Incuriosito, lo prese e lesse:
Questo biglietto può essere attivato solo da chi si rivelerà, essere il Prescelto dalle tenebre e successore del grande dio Erebo.
-Erebo? Chi è... – Chris McLean non poté terminare la sua frase che il biglietto diventò nero e compari un tunnel magico color rosa che lo teletrasportò da un’altra parte.
-Chris, ti ho sentito chiamarmi. Che cosa…?- entrò in quel momento Chef, guardandosi intorno e non vedendo nessuno – Oh, cavolo- aggiunse, quando notò il biglietto a terra e completamente bianco.
Genere: Generale, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Chris vs Voldemort I due si limitarono a studiarsi negli occhi per alcuni minuti, immersi ognuno nei propri pensieri. Mentre Voldemort era concentrato sul suo obiettivo, Chris stava pensando ai motivi che l’avevano spinto ad accettare la sfida di colui che era stato il suo maestro per mesi interi. Quante volte era stato sul punto di morire per le ferite riportate durante i loro allenamenti prima di imparare a controllare del tutto i suoi poteri? Tante ma ce l’aveva fatta e adesso eccolo qua, a confrontarsi contro il suo mentore per l’ennesima volta. Solo che stavolta c’erano in gioco la salvezza dei suoi cari e la sua vendetta verso colui che aveva manipolato e ucciso la sua stessa figlia pur di arrivare a lui. Strinse i pugni in preda alla rabbia: no, avrebbe messo fine ai progetti dell’altro ad ogni costo.
– Non sarei mai voluto arrivare a questo punto, Chris. Sei stato uno dei miei allievi migliori-                            
-Sei stato tu a far in modo che le cose finissero in questo modo. Non mi stupirebbe sapere che avevi previsto tutto questo fin dall’inizio-
-Non ti mentirò su questo. Sì, avevo già previsto tutto. Comunque, basta parlare e concentriamoci sul vero motivo che ci ha spinto qua- ribattè Voldemort, assumendo la posizione da attacco seguito a ruota da Chris.                                                                                                 

– Secondo te, ce la farà?- chiese Honey, guardando fuori dalla finestra del salotto con aria preoccupata
Anche se sapeva che il fratello era immortale, non poteva fare a meno di preoccuparsi per lui. Certo, l’aveva visto sfinirsi dagli allenamenti e dare tutto se stesso pur di riuscire nel suo intento ma quello che si chiedeva era: sarebbe stato all’altezza del compito che gli era stato assegnato?
-Si. Sarà dura ma ce la farà- la rassicurò Chef, entrando nel salotto con il pranzo e posandolo sul tavolino di fronte al divano
– Speriamo bene- sussurrò la donna, staccandosi dalla finestra e andando a sedersi sulla poltrona mentre Chef occupava il divano.           

Si erano scambiati qualche colpo magico ma per ora si stavano solo riscaldando e i due combattenti lo sapevano bene. Senza la minima traccia di sudore o di stanchezza, entrambi si rimisero l’uno di fronte all’altro e Voldemort chiese:- Direi che il riscaldamento è finito. Che ne dici di fare sul serio?-
-D’accordo-                                                                                                                                             
Il bello doveva ancora arrivare e quello che il mago oscuro non sapeva era che il conduttore aveva un asso nella manica. Durante i suoi allenamenti, aveva scoperto che si poteva spingere ben oltre il livello a cui era, diventando una vera forza della natura. E presto, l’avrebbe scoperto anche Voldemort. 

Un improvviso raggio verde lo distrasse dai suoi pensieri e il conduttore riuscì a schivarlo all’ultimo minuto.
 – Mai distrarsi. E’ stata la prima regola che ti ho insegnato, ricordi?-                                                                      
-- Certo che me lo ricordo. Cosi come mi ricordo tutto ciò che hai fatto- rispose Chris, lanciando un doppio attacco elettrico verso Voldemort
-E’ tutto qui quello che sai fare? Mi aspettavo di meglio da te, Chris- disse il mago oscuro, fermando con una mano le due sfere e rilanciandole verso il conduttore ma quest’ultimo era già sparito.                                                                                                                                               
– Vedo che sei migliorato, Chris. Ma con me questi giochetti non funzionano-                               
Voldemort incominciò a guardarsi intorno alla ricerca del conduttore ma niente. Non c’era traccia di lui. Improvvisamente, sentì uno spostamento d’aria alla sua sinistra e voltandosi in quella direzione lanciò un raggio rosso che non fece altro che colpire una roccia a una cinquantina di metri da lui.
- Cosa c’è, Voldemort? Non avevi detto che questi trucchetti non funzionano con te?- si senti la voce del conduttore provenire dalla sua destra e l'oscuro lanciò un altro attacco.    
Anche questo andò a vuoto e Chris approfittò della distrazione dell’altro per colpirlo.            
– Voldemort! Io sono qua!- urlò, comparendo qualche metro sopra la testa del mago.
Quest’ultimo ebbe appena il tempo di alzare di scatto la testa e individuare Chris che fu intrappolato in un vortice di fuoco.
Il conduttore continuò a mantenere il controllo sul vortice mentre scendeva a terra e si collocava proprio di fronte al nemico. Solo con la forza mentale, Chris fece aumentare d’intensità la forza dell’attacco ma se conosceva Voldemort, sapeva che l’altro sarebbe sopravvissuto senza problemi.
Infatti, non appena fece sparire il vortice, la figura del mago comparve davanti ai suoi occhi, senza nemmeno una ferita o un graffio.
– Davvero pensavi che sarebbe bastato un solo attacco a eliminarmi?-                                                       
- Certo che no. Non lo pensavo minimamente. Come si dice? L’erba cattiva non muore mai. E di sicuro non cosi facilmente-
-Hai ragione- confermò Voldemort, lanciando una sfera contro il conduttore - Ma, non solo io sono il cattivo in questa storia-
-Cosa vorresti dire? Che anch’io sono cattivo come te?- chiese Chris, respingendo l’attacco
– Bè, i tuoi poteri derivano da un’entità e non da una qualsiasi. Ma da Erebo, la personificazione dell'oscurità.-
 -Vuoi dire che dietro a tutta questa storia c’è Erebo? E’ lui la terza persona coinvolta in tutto questo?-
- Non è un nostro problema questo, adesso. Abbiamo uno scontro in sospeso e poi tu non stai dando il massimo, vero?-
-Neanche tu per questo. Dopo tutte le ore in cui ci siamo allenati, pensi che non riconosca quando ti stai trattenendo  oppure no?-
- Vero. Basta trucchetti e limiti. Solo la nostra vera forza. Che ne dici? -                                                                  
- D’accordo. Però stai facendo un grande sbaglio-

   
 
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