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Autore: tsubasa_rukia3    09/12/2015    1 recensioni
Sara si trova in Marocco, in cerca di risposte per ciò che le sta accadendo. Ben presto le sue vicende personali si mischiano con intrighi familiari e segreti di corte e in tutta questa tempesta confusa deciderà se prendere in mano le sorti del suo destino. Adam sembra determinato a stare al suo fianco, mentre l'ombra dell'imparatore si fa sempre più vicina.
Aggiornamento settimanale, il venerdì.
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tredici ore, questo fu il tempo che servì a Sara per tornare a contatto con la realtà. Tempo trascorso a far uscire tutte le lacrime che il suo corpo poteva versare, mentre s'ingozzava di gelato fatto in casa al sangue di daino fermentato.
Girò la testa, cercando di non svegliare l'assopito Adam, che stava amabilmente spalmato sul suo fianco sinistro e poggiava la testa sulla sua spalla. L'aveva stupita.
Non avrebbe immaginato che si sarebbe prestato volentieri a rassicurarla con la sua presenza, si era perfino messo a seguire i film drammatici proiettati nel tablet -l'unico oggetto elettronico che possedeva nella borsa dimensionale- con sincero interesse e se le usciva troppo moccio dal naso, per l'eccessivo commuoversi, si prendeva la libertà di ripulirla con un pezzo di stoffa dandole un bacio sulla fronte, senza chiedere niente o dire qualcosa. Fu in quell'esatto istante che capì l'importanza di quel giovane per lei: non avrebbe più potuto vivere senza. Ciò le fece paura, la possibilità di perderlo come era successo per la sua famiglia la spaventò non poco; e se l'imperatore li avesse trovati? Adam, sebbene era sangue del suo sangue, non aveva una qualche immunità e non era detto che dopo aver ottenuto lei  li avrebbe lasciati vivere in pace...
Devo trovare un modo per renderci indispensabili... 
Un'idea sbocciò nella sua mente, una orribile, terrificante e innominabile idea.

Quando suo marito si svegliò, Sara stava assaporando un soufflé al cioccolato fondente in compagnia di un libro dall'aria antica. Come punto di appoggio aveva scelto la spalla del consorte e doveva ammettere che i suoi muscoli non erano così scomodi.
Il vampiro si stiracchiò, togliendo il sostegno alla giovane, perciò fu inevitabile la caduta del sufflé addosso alla faccia della mora macchiando la maglia di entrambi.
«Devo dire che questo genere di risvegli non mi dispiacciono», affermò Adam osservando la testa cioccolatosa di sua moglie sulle sue gambe.
Sara, molto lentamente, si tolse un pezzo del dolce da una guancia e con inversa velocità spalmò di marrone il naso mascolino. Senza farsi problemi, quest'ultimo si leccò la sostanza zuccherina facendo così ridere Sara.
«Cosa ridi?», le chiese col sorriso sulle labbra, «Non sono mica io quello con la faccia completamente sporca» e dopo averglielo fatto notare si adoperò a ripulirle il viso con l'aiuto della sua umida lingua.
Sara emise dei risolini che non si sarebbe mai aspettata di fare e non seppe come, ma nella sua mente comparve la figura di Sumia.
La flebile sensazione di serenità sfumò come neve al sole e si sedette in maniera quasi repentina.
«Che cosa facciamo adesso?», domandò al consorte e dal suo tono fu facile intuire che tutta l'allegria di un momento prima era scomparsa.
«Sappiamo che cosa vuole l'imperatore e sappiano che è molto vicino a prenderlo. Ma avrà bisogno di te per recuperarlo, giusto?». 
Sara si limitò ad annuire e lasciò ad Adam il comando della discussione.
«Quindi quello che dobbiamo fare è tenerti nascosta», sentenziò.
«Purtroppo, ti do ragione; ma c'è una cosa di cui dobbiamo tenere conto: sono in stato interessante, mio caro. E questo vuol dire che avrò bisogno di sangue umano, tanto sangue umano. Quindi, come farò a prenderne a sufficienza senza destare sospetti? E ricordiamoci che io ho la Trinità nel mio grembo, non è detto che avrò bisogno solo di sangue...», sospirò con le dita intrecciate rigidamente tra di loro.
 «Che intendi dire?».
 «Stavo consultando qualche libro della mia biblioteca. Sì, la borsa è più grande di quel che pensate, ma non è questo l'importante. Ci sono stati solo due casi in cui la Trinità è finita bene, ma non riesco a capire bene i dettagli. Ma c'è una speranza: la seconda vampira, una certa Cerwein De Vonson, aveva un diario personale. Magari, potremmo trovare delle informazioni utili...», la voce le divenne flebile. 
 «E dove si trova?», domandò l'uomo con preoccupazione.
«Era quello che stavo cercando. Lei era di origini danesi, ma ha avuto un matrimonio politico con un'austriaco- sospirò amareggiata- e l'antico Impero Austriaco è troppo vicino all'imperatore per poterci andare. Che facciamo Adam?», guardò l'interessato con occhi cupi, temendo la risposta.
«Se parto e vado da solo rischio di non trovare il diario e tu rimani senza difese, se ti porto con me rischiamo di essere riconosciuti e non esiste che ti lascio andare da sola... Questa è una bella fregatura!», strinse istintivamente i propri palmi.
La sua consorte li accarezzò, allentando la sua crudele presa e gli sorrise debolmente per incoraggiarlo. Un lampo, una luce fugace che ebbe modo di sconvolgere l'oscuritò della sua mente e dissipare le rughe della sua fronte.
«Potremmo mandarci la tua... ehm, serva!», esclamò un po' incerto sul titolo da dare alla prigioniera della sua consorte.
Un sorriso da predatore si aprì sulle labbra di sua moglie e seppe così di avere il suo consenso.

 

Angolo autrice:

Ciao a tutti! La storia è quasi alla sua fine. Vorrei sapere dei vostri pareri. Che ne pensate dei personaggi? Vi piace come si svolge la storia?

 

  
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