10/12/2015
0 recensioni05. Strength of the world.
Jimmy sedeva da ore in silenzio con i gomiti poggiati sulle gambe e il viso rivolto al pavimento. Tallulah lo osservava dalla sedia della sua scrivania, aspettando il momento in cui avesse vuotato il sacco. Il ragazzo sbuffò sistemandosi meglio sul letto, sdraiandosi con il naso rivolto al soffitto, scuotendo lievemente la testa: sembrava turbato, qualcosa lo stava tormentando.
«Vuoi sapere cosa è successo?» sbottò alla fine senza spostare lo sguardo sulle rossa, continuando a fissare un punto impreciso del soffitto. «Mia madre si è arrabbiata, ce l'ha a morte con me.» continuò atono tamburellando le dita sopra il suo stomaco.
«E perché si è arrabbiata?» domandò allora Tallulah con cautela facendo dondolare le gambe continuando a tenere lo sguardo posato sull'amico. In risposta, l'alto sbuffò, tirandosi su di scatto e incontrando finalmente lo sguardo della ragazza. «Mi hanno cacciato di nuovo da scuola!» stavolta il tono di voce si fece più alto e frustrato. James si passò una mano tra i lunghi capelli biondi, sbattendo gli occhi un paio di volte.
«Pensano che io sia un pericolo pubblico e un cattivo esempio, mi hanno descritto come una persona anormale.»
Tallulah assottigliò le labbra, dispiaciuta, addolcendo lo sguardo. Si alzò molto lentamente avvicinandosi al biondo, posando una mano sul suo ginocchio. «Non devi dar retta a persone che nemmeno ti conoscono, Jim.» asserì con convinzione, sorridendogli. «Lo sai com'è tua madre, non ti parlerà per qualche giorno e poi tornerà come prima.»
«Il problema non è mia madre, Tall. Mi sento davvero anormale.»
La rossa aggrottò le sopracciglia, colpendo Jimmy alla spalla con un pugno amichevole. «E allora? sai che noia essere normali!» Dal canto suo, lui rimase spiazzato dal suo comportamento e dalla sua reazione, guardandola con un'espressione sorpresa.
«Pensi che io sia normale? Andiamo, colleziono statuette di gnomi!» ridacchiò sistemandogli gli occhiali sopra il naso «E Matt? Ascolta gli Aqua in macchina prima di venire a scuola tutte le mattine, non è più anormale questo?»
«Io direi che è inquietante.»
Entrambi scoppiarono a ridere fino a lacrimare, guardandosi poi intensamente negli occhi. «La forza per affrontarlo è dentro di te, Jim.» «No, è accanto a me, Seward.»
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E quindi sono di nuovo qui, mh. Spero anche di riuscire ad aggiornare, visto il mio nuovo ritorno, almeno una volta a settimana. Volevo cogliere anche l'occasione per dire che mancano all'incirca sei capitoli per finire la raccolta. Ho pronti gli ultimi ma quelli di mezzo sono ancora un mistero, sono proprio un disastro. /:
Si spera di rivederci molto presto e se caso mai capitasse, potete recensire. Accetto ogni tipo di commento, mi farebbe molto piacere. c: Grazie infinite a chi ancora legge questa raccolta, chi ha iniziato a leggerla adesso e chi è passato qui per caso. xx
cecia <: