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Autore: Hayhey    10/12/2015    4 recensioni
James Sirius Potter era estraneo alle ragazze. Al contrario dei suoi cugini –che se ne andavano in giro raccontando grandi avventure con ragazze bellissime, storie che riteneva comunque abbastanza inventate- non aveva mai avuto una ragazza e il suo pensiero non si era mai soffermato più di tanto su una di esse. Per lui non erano altro che persone destinate a diventare mamme e a far da mangiare come sua nonna Molly, o pazze come le sue cugine –soprattutto Rose e Roxanne, conosciute anche come ‘Duo Scavezzacollo’- che facevano degli scherzi fantastici.
James Sirius/OC - Rose/Scorpius
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Roxanne Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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4. In cui Sophie e James si avvicinano di più
 
Quando ormai il sole era calato del tutto, Sophie si girò verso il ragazzo che le era al fianco e stava per parlargli, ma James fu più veloce.
“Mi sei mancata. È strano, se ci pensi. In fondo, ci conosciamo da poco, ma mi sei mancata davvero perché non ti ho visto per una settimana. Forse è la dimostrazione del fatto che sei una magnifica persona e che già ti voglio bene.” Affermò, scioccandola come sempre. Non sapeva se ci si sarebbe abituata. Lo rimase a fissare per un minuto buono, con la bocca leggermente aperta e i capelli leggermente scossi dal vento notturno. Rabbrividì leggermente –in effetti, erano poi in novembre ed era strano che non fosse ancora nevicato- e si strinse leggermente le braccia con le mani.
“Sai, volevo proprio chiederti se era vero che avevi domandato a Lily di me per una settimana. Ma a quanto pare mi hai già dato la risposta. E non posso fare a meno di chiedermi: sei sicuro di aver bisogno di me per insegnarti come trattare le ragazze? Perché ce ne vorrebbero di ragazzi come te, di questi tempi. Tutti con galanterie varie solo per arrivare dritti nel letto della sfortunata di turno, mentre tu dici direttamente quello che provi e, anche se prende un po’ alla sprovvista, è molto confortevole. Non so se capisci quello che intendo, ma quando mi dici tutte quelle cose, io mi sento davvero sorpresa e… confortata. Sai l’atmosfera natalizia di Hogwarts? –il ragazzo annuì- Ecco, in quel modo. Con te è come se fosse sempre Natale.” Tirò fiato, dopo tutto quello che aveva detto, stentando a credere lei stessa di aver detto tutte quelle cose tranquillamente. Probabilmente era l’influenza di James.
Il riccio sorrise impacciato. Sentiva una strana sensazione. Adesso che ci pensava sembrava quella che aveva appena descritto Sophie, si sentiva a Natale con lei. E lui adorava Natale.
“Anche io con te mi sento a Natale, Sophie. E io penso di aver bisogno dei tuoi consigli, almeno per imparare a stare con te. Mi piace stare con te.” Il cuore gli batteva un po’ più forte del solito e non aveva mai provato quella sensazione prima di quel momento. Gli piaceva abbastanza, era come essere costantemente su una di quelle montagne polacche babbane che aveva provato quell’estate: un costante su e giù, non sapevi mai come poteva andare e rischiavi con ogni frase –curva- che facevi. Per ora andava benissimo ed era contento così.
“Ora cosa facciamo?” chiese alla fine, dopo averla guardata dolcemente per un po’.
La ragazza dai capelli verdi era più o meno nella sua stessa situazione, anche il suo cuore era sulle montagne russe.
“Ora andiamo a cenare insieme, perché qua si muore di freddo.”
“Oh, scusa! Se vuoi ti do il mio mantello!” James si diede mentalmente dello stupido e non poté fare a meno di pensare che, forse, un insegnamento che doveva imparare da solo era quello di capire ciò di cui aveva bisogno una ragazza che voleva sembrare forte.
Sophie rise, non potendo fare a meno di adorarlo ancora di più col suo sguardo momentaneamente in panico.
“Tranquillo, basta scendere in Sala Grande che tra poco c’è la cena.” James tirò un sospiro, sollevato, e con fare galante e un po’ ironico la fece passare per prima dalla porta.
 
I giorni passarono, e così anche le settimane, novembre passò e si inoltrarono in dicembre, con la neve e le vacanze di Natale che si avvicinavano sempre di più.
James e Sophie imparavano a conoscersi ogni giorno un po’ di più, ormai erano amici intimi e ogni volta che si vedevano, James la salutava con un abbraccio dei suoi e Sophie con una strapazzata di capelli. Delle volte parlavano semplicemente di loro, delle loro famiglie e dei loro amici, delle altre Sophie gli insegnava come comportarsi con le ragazze. Poi c’erano quelli che erano i momenti preferiti di entrambi: Sophie disegnava e James semplicemente la guardava. La ragazza molto spesso lo ritraeva perché lo riteneva un ‘soggetto perfettamente adattabile a qualsiasi tipo di ritratto.’ Ogni volta che lo diceva il ragazzo non poteva fare a meno di ridere e poi sorridere orgoglioso –perché era comunque un ragazzo, nonostante la visibile differenza con gli altri della sua età.
Erano ormai arrivati al 18 dicembre, una domenica, e gli studenti che tornavano a casa erano nelle loro Sale Comuni per preparare le valigie in vista del viaggio di ritorno a casa per le vacanze di Natale. James, Lily, il Duo e Sophie sarebbero rimasti. Scorpius aveva invitato Albus a casa sua, quindi sarebbero partiti il giorno dopo da Hogsmeade.
Sophie decise che era la perfetta giornata per chiacchierare con Rosie e chiederle come andava il suo piano –che le aveva raccontato- per conquistare il biondo che le dava tanti pensieri.
Mentre la stava cercando incontrò Louis che parlava con Roxanne. Louis era un ragazzo tranquillo e intelligente, cosa molto impressionante dato che era cresciuto con Dominique –che da piccola si credeva una regina e lo trattava come schiavetto- e con Victoire –che, nonostante le apparenze, era molto casinista e aveva iniziato il Duo Scavezzacollo. Spesso il biondo si fermava a fare i compiti con lei e il Duo, ma ultimamente di meno dato che aveva trovato una ragazza, Layla Crave del quinto anno, Corvonero come lui, e il suo contrario fisicamente: se lui era ritenuto molto bello da tutta la scuola, lei non era per niente una bellezza e per questo Sophie pensava che i due stessero benissimo insieme.
“Ciao ragazzi! Come mai non sei con Layla?” chiese al ragazzo.
I due la salutarono e Louis non fece in tempo a parlare che Roxanne intervenne prima di lui.
“Lo sto aiutando a fare il regalo per quel batuffolo adorabile che è la sua ragazza! Saranno bellissimi!” Roxanne era eccitatissima al solo pensiero, adorava fare regali e ancora di più quando le chiedevano aiuto per farne a persone speciali. “Vado a mettermi al lavoro, Louisello bello!” e si allontanò borbottando fra sé e sé.
“Scusala Sophie…” mormorò un po’ rosso per l’imbarazzo il Weasley.
“Tranquillo, sono abituata ormai!” rise, facendolo sorridere.
“Avevi bisogno?”
“Ah, già! Volevo chiederti se per caso hai visto Rose! Le dovevo chiedere una cosa!”
“Mi ha detto Rox che stanotte dovevano fare uno scherzo a Fred, quindi penso che sia in Biblioteca a organizzare di nascosto.” Disse, ridendo interiormente all’idea di un altro dei loro scherzi.
“Ok, grazie mille Louis!” lo salutò e si diresse veloce verso la Biblioteca, per non rischiare che la rossa se ne andasse prima del suo arrivo.
La Biblioteca era il posto perfetto in cui Rose poteva organizzare gli scherzi. Lì, nessuno le avrebbe dato fastidio e, vedendola circondata da pergamene, sporca di inchiostro sulle dita e sul naso, tutti pensavano sempre che stesse studiando, visti i suoi voti sempre alti. In verità, Rose era la mente del Duo e trovava tutti i modi perfetti per ingannare le ‘vittime’, che designava Roxanne. Mentre la rossa metteva giù il piano, l’altra controllava che i luoghi che le aveva indicato Rose fossero perfetti per mettere tutta l’attrezzatura.
Sophie entrò in Biblioteca e la trovò nel solito tavolo ‘piani’, in fondo alla sala. Rose la vide con la coda dell’occhio e alzò una mano per dirle di aspettare un attimo. Scrisse un paio di appunti e poi disse, orgogliosa: “Finito!”
“Cosa avete in mente questa volta? Lo sai che prima o poi Fred si rivolterà contro di voi!” disse la Tassa, sedendosi di fronte a lei e appoggiando le braccia sul tavolo.
“Ma noi siamo sempre pronte a ogni evenienza! Come fai a sapere che è Freddie la nostra vittima?”
“Me lo ha detto Louis, a cui lo aveva detto Roxie.”
Rose alzò gli occhi al cielo.
“Non sa tenere la bocca chiusa quella ragazza! Se poi Fred lo verrà a sapere e il piano andrà male, sarà colpa sua.” Sophie rise, prima di mettersi davanti alla bocca una mano per non farsi scoprire dalla bibliotecaria, altrimenti nominata ‘la Mangia Casino’.
 “Cosa avete intenzione di fargli?” chiese.
“Oh, sono felice che tu me lo abbia chiesto. Prima di tutto, lo attireremo nel luogo scelto con una lettera di una misteriosa ammiratrice, sai come è vanitoso –Sophie annuì-. Poi, quando sarà arrivato, Roxanne, dal punto A –le indicò un pallino su una delle pergamene-, lancerà un incantesimo Gambe Molli in mondo da farlo cadere per terra e io, dal punto B, gli lancerò una fattura Tarantallegra e inizierà a ballare steso per terra. Poi azioneremo il Metto la Musica al Tuo Ballo del negozio di Zio George che metterà su una musica adatta al movimento delle sue gambe e così chiamerà a sé il signor Catchyou¹ e finirà in punizione, mentre noi saremo misteriosamente sparite. Che te ne pare?”
Sophie era leggermente sbigottita, non si abituava mai ai loro scherzi. Scosse leggermente la testa, contraria all’infrangimento delle regole che avrebbero fatto le due.
“Sai che sono contro l’infrangere le regole, però devo ammettere che siete geniali.”
“Lo so. Comunque, perché eri venuta qua?”
“Ah, già! È che mi sono persa nel racconto del vostro piano –rise-. Volevo chiederti come va col tuo biondo!” sorrise furbescamente alla reazione di Rose, che arrossì di colpo.
“Maledetto quel giorno che ti ho raccontato tutto. In cambio, tu mi racconti come va con quel pancake di mio cugino!” Sophie arrossì di rimando.
“E va bene, però sei davvero cattiva.”
“Lo so, Soph, lo so.”
 
[1] Letteralmente ‘Ti prendo’, però volevo fare una cosa del genere ‘Preso!’, ma sarebbe stato Catchedyou e fa ancora più schifo di quello che ho scelto alla fine. Che brutta fantasia che ho.

 
 
 
MY CORNER^^
Eccomi qua, in ritardo di quattro giorni (vi sono mancata? Eh? Non credo ahahah)!
Niente, spero che questo capitolo vi piaccia, nel prossimo farò un riordino di idee, e conosceremo di più certa gente! E sarà Natale!!! Io amo il Natale.
La smetto, grazie mille a tutti per recensire, seguire, ricordare e preferire! Anche se questa ff non sta avendo il successo di quella precedente, ha più recensioni per capitolo! Grazie mille millissime!
Con tanti muffins,
hayhey :3
   
 
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