La
settimana che seguì alla comparsa
dell’angelo Selene fu per me piuttosto sgradevole,
perché durante essa non feci
altro che sentirmi male, avere giramenti di testa, brividi e sentirmi
debole da
svenire.
Ogni
volta che questo capitava,
vedevo anche che il cuore e le ali che avevo sul fianco si
illuminavano, ma non
lievemente come la prima volta, ma in un modo furioso, da farmi
arrossire la
pelle.
Inizialmente
decisi di non badarci,
ma dopo tre giorni iniziai a spaventarmi e così decisi che
non potevo rimanere
in quelle condizioni,senza sapere cosa mi stesse succedendo.
Mi
diressi verso il mio comodino e
dopo aver preso il mio cofanetto, guarda a caso a forma di cuore alato,
lo
aprii ed estrassi il ciondolo.
Pensai
che arrivata a quel punto
niente succedeva per caso.
Immediatamente
apparve Selene, nella
sua incredibile bellezza e in una luce accecante.
“Dimmi,
perché mi hai chiamata?”
chiese dolcemente. Adoravo il suono di quella voce.
“Mi
stanno capitando delle cose
strane in questo periodo. Sto spesso male, ho sempre i brividi e
soprattutto
quando ciò mi succede il cuore che ho sul fianco si illumina
continuamente. Mi
sapresti dare una risposta a questo?”
“Beh…
è normale la reazione del tuo
corpo. Significa che gli angeli neri ti stanno cercando e non vedono
l’ora di
trovarti.
Quando
poi esso si illumina
particolarmente è perché sono sempre
più vicini.
Noi
stiamo cercando di porre una “barriera”
il più protettiva possibile.
Ti
assicuro che faremo il possibile”.
“Ti
ringrazio, ma quando sto male i sintomi danno molto
fastidio. Non c’è
unmodo per diminuire il dolore, Selene?”
“Certo
che c’è. Tieni questa boccetta”.
E
detto questo nelle sue mani apparve
una delicata e fragile boccetta di cristallo blu.
Selene
me la porse e io l’afferrai
molto delicatamente.
“Che
cos’è?” chiesi incerta.
“E
uno speciale liquidi azzurro che
allieva questo tipo di dolori. Noi angeli lo utilizziamo sempre,
durante le
battaglie e ti assicuro che funziona. Fidati di me”.
Come
non potevo non fidarmi di lei,
con tutta la dolcezza e la sicurezza che emanava con la sua voce
angelica?
Dopotutto lei era un angelo.
Un
angelo perfetto.
In
quel momento, però, sentii mia
madre parlare e la voce di Dan provenire dalla porta principale di casa
mia.
Dissi
così a Selene che per il
momento dovevamo salutarci.
Lei
si congedò sorridendo dolcemente
e dandomi un bacio sulla fronte.
Le
sue labbra erano fredde e
delicate.
Nel
momento in cui scomparve sentii
bussare alla porta.
Nascosi
immediatamente il ciondolo e
poi aprii a Dan,salutandolo con un semplice bacio sulla guancia.
Ma
in quel momento mi accorsi di una
cosa, che mi turbò un poco.
La
sua pelle era gelida, quanto
quella di Selene e guardando il suo volto vidi che era serio, ma dolce
e
rassicurante nello stesso momento.
“Dan,
che c’è? Stai bene?” domandai
preoccupata.
Lui
inarcò le labbra in un sorriso e
immediatamente rispose:
“E
inutile che nascondi il cuore. Sia
il ciondolo che quello che hai sul fianco.
Io
so benissimo chi sei e ti dirò
anche che…”
CONTINUA…
A
PRESTO, BACIONI