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Autore: Ga_Chan_Writer    10/12/2015    0 recensioni
Pensava a come avesse conosciuto quella ragazza per caso, quasi uccidendola, e di come poi quella stessa ragazza sia riuscita a perdonarlo diventando sua amica e facendolo entrare a far parte del suo team. Quella ragazza e i suoi compagni gli stavano cambiando la vita. E stavano cambiando anche lui. Non era più il Gajeel dal cuore di ferro, scontroso e distaccato. Doveva cambiare. Stava cambiando. Ed era tutto merito di quella piccola e dolce ragazza e dei due "idioti".
Gajeel le accarezzò la fronte.
Levi, nel sonno, sorrise.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Droy, Jet, Lluvia, Natsu
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo extra

Sei tutto ciò che ho sempre voluto.

POV. Levy

-Prendimi se ci riesci! Prendimi! 
Seguì un lungo silenzio. 
-E dai! Cos'è, non ce la fai? Sei troppo vecchio? 
-Attento a come parli Ku...
-Smettila di parlare e prendimi, prendimi papà! 
Mi girai istintivamente verso la finestra della piccola cucina che dava sul giardino, e vidi i due "piccoli" ometti di casa rincorrersi come due bambini. 
Beh... In effetti uno di loro due è un bambino. 
E quel bambino ha un sorriso fantastico, proprio come suo padre. 
Questo bambino si chiama Kurogane, Kurogane Redfox, ma io e suo padre lo chiamiamo Ku. 
Si beh, quando siamo tornati in gilda dopo quella specie di vacanza (quasi due anni fa) ho notato una serie di comportamenti alquanto sospetti da parte di Gajeel, e mi chiesi più volte se avessi sbagliato qualcosa, se avessi detto qualcosa che era meglio non dire, e addirittura arrivai a pensare che si vergognasse di me.
Non mi diceva mai di amarmi, la maggior parte delle volte appena pronunciavano il mio nome arrossiva e cambiava argomento, e tutto questo mi faceva malissimo. 
Un giorno lo sentii parlare con Natsu:
-Non ce la faccio più Natsu, davvero. 
-Perché non glielo dici? Ormai è da settimane che la eviti. 
-Come faccio a dirglielo? Potrebbe accadere di tutto! 
-Devi solo farti coraggio... 
-Natsu, non mi sembri neanche tu.
-Sono situazioni delicate, ho un cuore anche io sai?" 
Non si accorsero che ero dietro di loro, e pensando al peggio chiesi con le lacrime agli occhi cosa avesse da dirmi, lui si girò di scatto e continuò a fissarmi senza dire niente. 
Non mi fermò neanche quando uscii sbattendo la porta e iniziai a correre verso non so dove, e quel giorno pioveva. 
Ma poi ad un certo punto, qualcuno mi prese per i fianchi, sbattendomi contro una parete. 
Ed era lui. 
-So già cosa stai per dirmi-gli dissi singhiozzando.
-Ne sei sicura? 
-Si. È da tre settimane che mi eviti, quindi credo sia ovvio che tu ti sia stancato di me e voglia...
-Sposarmi? 
-Eh?-Ero come pietrificata. 
-Si esatto. Sai perché ti ho evitata? Perché ho paura. Paura di perderti per sempre, e non voglio. Forse starò un po' correndo, ma ho bisogno di te. Quindi, Levy McGarden, vuoi sposarmi? 
-Io...Gajeel...Si. 
Ci sposammo a ottobre, e a settembre dell'anno successivo nacque Ku, un bellissimo bambino dagli occhi verdi chiarissimi, capelli neri e lisci, ed un sorriso che fa invidia al mondo. 
Anche Gajeel è molto cambiato, ha i capelli più corti (tipo quelli di Alzack) e li tiene sollevati con un nastro che gli ho regalato, marroncino, e che lo rende terribilmente attraente. 
Ed ora eccoli lì, in quel giardino, il piccolino seduto sulle gambe del mio uomo. 
Ripensandoci un po' mi mancano le coccole di Gajeel, ma ovviamente da quando c'è Ku non possiamo fare certe cose tranquillamente, soprattutto dopo essere stati quasi scoperti, giustificandoci con: "piccolo, stavo solo facendo un po' di solletico a mamma". 
Credo che il vero problema sarà quando mi chiederà come nascono i bambini.
E non sono ancora pronta per affrontare questo discorso.
Quindi ci penserà suo padre, d'altronde, lo ha fatto più lui che io. 
Perdendomi troppo in pensieri stupidi, sussultai quando Gajeel mi prese per i fianchi dandomi un tenero bacio sul collo.
-Hey...
-Mi sei mancata-mi disse solleticandomi il lobo dell'orecchio. 
Ridacchiai a quel contatto.
-Smettila, potrebbe vederti.
-È in bagno, non vedrà niente. 
Mi alzò leggermente la maglietta e iniziò a fare dei piccoli cerchi con il pollice all'altezza del mio ombelico. Quello è uno dei miei tanti punti deboli, e lui li conosce tutti.
Abbandonai la testa sulla sua spalla e lui emise un verso roco che mi fece impazzire. 
Mi girai, lo afferrai per i capelli e lo baciai, lui ricambiò il bacio e poi passò a dei baci sul collo, appena sotto la mandibola. 
Secondo punto debole. 
-Gajeel...ti prego... Non ora...-dissi ansimando.
In quel momento avrei tanto voluto sbatterlo sul letto e fare tutto ciò che desideravo da...quanto era passato? Ah sì, un mese. 
E un mese per Gajeel è troppo, lo so perché alla minima occasione ci provava. 
-Ti amo piccola.
Non risposi, non lo stavo seguendo. 
Seguivo solo il percorso delle sue mani sul mio corpo. 
-Non rispondi? Non mi ami?-disse portando una mano sulla mia guancia.
-Mmh-mmh.
-Non credo di aver capito, mi ami?
-Si Gajeel...si...-stavo per sciogliermi.
-Brava bambina...ben presto avrai la tua ricompensa.
-Mmmh...perché non ora? 
-Perché si è aperta la porta del bagno.
Ed è stato un bene.
Stavo per lasciarmi andare, e sarebbe stato un problema. 
Qualche secondo dopo vidi spuntare una piccola testolina nera "saltellante" dalla porta. 
"Pugno di ferro del drago di fuoco!"  continuava a ripetere. 
Ha un debole per Natsu, sempre pronto a intrattenerlo con le sue solite buffonate. Quando sono insieme la parte più bella arriva quando Gajeel si ingelosisce dicendo: "è il mio bambino, quindi me lo riprendo". 
Lo stavo osservando saltellare quando inciampò nel tappeto di fronte al tavolo.
Quanto odio quel tappeto, ma è un regalo di Erza, quindi lo tengo per... Cortesia...
Mi precipitai subito dal mio piccolo.
-Tesoro, tutto bene? 
-Si mamma, anche perché zio Natsu è caduto tante volte ma non si è mai fatto male! A proposito, oggi andiamo alla gilda?
Guardai Gajeel, che mi sorrise come segno di approvazione.
-Certo piccolo, mi preparo e andiamo. 

***

Ormai vado di rado a Fairy Tail per prendermi cura di Kurogane, qualche volta Gajeel andava per prendere qualcosa da bere e divertirsi con Natsu e Gray (e qualche volta anche con Laxus), ma l'atmosfera è rimasta sempre la stessa.
Mirajane che accoglie sempre con quel suo splendido sorriso, Alzack, Bisca e la loro bambina a giocare come dei bambini, Cana e Gildarts (stranamente) a fare una gara di "chi beve di più"...  E in un angolo Natsu e Lucy ad amoreggiare come sempre. 
-Zio Natsu!-urlò Ku, facendo girare tutti verso di noi. 
Ero imbarazzatissima, e per salutare agitai solo la mano. 
-Levy!-dissero Erza e Lucy in coro, per poi venirmi ad abbracciare. 
Era da tanto tempo che non le vedevo, e mi erano mancate tutte, tantissimo. 
Sentendo tutto quel trambusto, da una stanza uscirono il master e Mavis. 
-Chi si rivede! Levy! 
-Salve master...-dissi timidamente.
-Come stai cara? E il piccolino di casa dov'è?
-Io sto più che bene master, e Ku è proprio...
Ma Ku non era vicino a me. 
Iniziai ad agitarmi, dove poteva essere andato? 
Mi calmai solo quando Gajeel mi cinse la vita e mi disse che era con Natsu e Gray. 
-Stavo dicendo, Ku è lì fuori con le due pesti. 
-Sta crescendo bene quel bambino, vispo come suo padre, bello come sua madre. 
Risi.
Guardavo Ku correre, ridere e saltare, e pensavo che anche lui un giorno farà parte di Fairy Tail, che anche lui diventerà un mago eccezionale.
Quanto poteva essere bella la mia vita da 1 a 10?
-Mamma!-mi disse afferrandomi per i pantaloni. 
-Dimmi piccolo. 
-Anche io voglio diventare un mago di Fairy Tail. 
-Lo diventerai tesoro, molto presto. 
Mi girai verso Gajeel:
-Grazie. 
-Eh? Per cosa? 
-Sei tutto ciò che ho sempre voluto, grazie, ti amo. 
-Ti amo. 
   
 
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