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Autore: imtheonekeepingyoualive    05/03/2009    7 recensioni
[CONTINUO DI "EYES WIDE SHUT"]
Raggiunsero la vettura e salirono, lui taciturno e con un colorito ancora più pallido del normale e lei con un sorriso che le illuminava il volto, le guance colorite e una strana luce negli occhi.
Si allacciarono le cinture e sentì Lynz ridere sommessamente.
- Perchè ridi? - Le chiese, sorpreso.
Lei lo guardò avviare il motore e immettersi nella strada. Poi tornò con lo sguardo sul paesaggio che scorreva fuori dal vetro.
- Adesso non potrai più tornare da lui. -

Davvero possiamo dimenticare l' amore solo con la forza di volontà? E se fosse vero che possiamo continuare, ma mai dimenticare davvero? Se Gerard mentisse?
*Frerard, ovviamente.*
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eyes Wide Shut'
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love3 Love Is A Losing Game

Capitolo 3





Il tragitto proseguì in silenzio, carico di rancore pronto a scoppiare e pensieri vorticanti che potevano e volevano ferire, se solo fossero stati liberi di essere espressi.
Gerard guardava la strada come se avesse voluto incendiarla con la forza dello sguardo, mentre la mano che stringeva il volante era addirittura bianca, vista la forza con cui la teneva chiusa.
Sentiva solo il respiro leggermente accelerato di Lynz, poco lontano da lui.
C' era mancato poco che le tirasse un ceffone. Lui che non aveva mai creduto nella violenza, era stato veramente ad un pelo dal farlo.
Poi se ne sarebbe pentito, sicuramente, ma poteva quasi sentire la soddisfazione di colpirla.
Doveva smetterla di pensare a quello, altrimenti sarebbe scoppiato.
Si sentiva male, come ogni volta che riceveva una notiza inaspettata. Eppure poteva riuscire a scorgere una luce in fondo al tunnel di disperazione che stava prendendo forma nel suo cervello.
Una luce che era suo figlio.
Un figlio suo e solo suo, che gli sarebbe assomigliato, magari. Una piccola persona che l' avrebbe amato per come era, perchè era il suo papà.
Però...
- Sei sicura di essere incinta? - Chiese, glaciale, alla moglie.
Lei non voltò neppure lo sguardo e non rispose.
- Rispondimi quando ti faccio una domanda. -
Niente, il nulla.
Il suo autocontrollo stava per esaurirsi e non sapeva se sarebbe riuscito a non voltarla con la forza.
Arrivarono a casa, in quel preciso istante e Gerard parcheggiò l' auto nel vialetto. Spense il motore, facendo spegnere anche le luci della macchina che facevano risaltare il bianco del garage davanti a loro.
Sentì Lindsey scendere dalla macchina e sbattere la portiera.
Invece Gerard rimase ancora per un attimo seduto, a fissare la chiave nel quadrante.
Se in realtà non fosse stata incinta? Se si fosse scoperto tutto una bugia? Niente figlio, niente di niente.
Tutto in fumo. Tutto.
Aprì violentemente la portiera, per poi chiuderla forte. Mise l' allarme e corse fino alla porta di casa, che era aperta.
Non si tolse neppure il cappotto, salì le scale, preso da una foga improvvisa.
Doveva sapere. Era suo diritto.
Arrivò in camera, dove trovò sua moglie intenta a fare qualcosa nascosta dietro le ante aperte dell' armadio.
- Cosa stai facendo? - Le chiese, col fiatone.
Lei si mosse verso il letto, con in mano dei vestiti.
Se ne stava andando?
Spostò lo sguardo sul letto e vide una borsa aperta, non molto grande, giusta per i capi di un giorno o due.
La vide infilarli nella sacca e poi tornare di nuovo all' armadio.
Litigare con lei non aveva neanche senso, si limitava a rimanere zitta. Ma lo sapeva che prima o poi sarebbe sbottata. Lo sapeva.
Si avvicinò a lei, bloccandole un polso con la mano. La obbligò a girarsi verso di lui, cosicchè la potesse guardare in viso.
- Dove vai, ti ho chiesto. -
Lei liberò il polso dalla sua morsa, guardandolo in cagnesco.
- Da mia madre, Gerard. Starò là fino a quando non capirai cosa è meglio per te. Per noi. Pensaci. - Così dicendo lo superò, tornando al letto.
Lui rimase a pensare, occhi sbarrati e respiro pesante, mentre la sentiva chiudere la zip della borsa e sentiva i suoi passi per la camera.
Era arrivata alla porta della camera, capì.
- Pensaci Gerard. Cosa è meglio? -
Poi passi sulle scale, la porta che veniva aperta e poi richiusa. Adesso era solo.
E non aveva neppure cercato di fermarla. Perchè?
Si sentiva emozionalmente svuotato, come se non avesse più potuto provare nulla in vita sua.  
Chiuse le ante dell' armadio lentamente, in un gesto che quasi non si accorse di stare compiendo. Rimase con le mani appoggiate al legno del mobile, mentre cercava di ritornare in sè stesso.
Ci si adagiò contro con tutto il corpo, continuando a tenere le braccia dietro la schiena.
Era una merda, tutto. Doveva assolutamente fare qualcosa.
Sospirò pesantemente e, con un colpo di reni, si distaccò dalla superficie, rimettendosi dritto.
Il suo sguardo venne attirato da alcuni fogli piegati, appoggiati sul copriletto bianco. Aggrottò la fronte, confuso.
Si avvicinò e li prese. Li aprì e scoprì che erano i risultati degli esami del sangue di Lynz. Dove veniva esplicitamente detto che la donna era incinta.
La notizia lo colpì esattamente come aveva fatto qualche ora prima. Come una secchiata d' acqua gelida.
Sentì che stava per cadere, quindi allungò una mano verso il materasso e si resse. Poi ci si sedette sopra, impacciato dal cappotto che ancora indossava.
Allora avrebbero veramente avuto un bambino.
Di nuovo immagini di lui con un piccolo Way in braccio, gli inondarono la mente, facendolo quasi commuovere.
Merda, era suo figlio quello! E lei era sua moglie, non sapeva perchè era ancora lì seduto, invece di essere in macchina per raggiungerla.
E l' immagine di Frank prese violentemente il posto di quelle gioiose di prima.
Il viso di Frank, il sorriso e gli occhi dolci, le serate passate insieme e le carezze nascoste.
Non sapeva davvero come comportarsi.
Aveva capito tutto, sì, ma aveva le mani legate comunque. Si sentiva prigioniero in una gabbia trasparente.
Non si poteva vedere, ma questo non voleva dire che non ci fosse.
Sarebbe dovuto andare da Lynz, dirle di tornare a casa, che stavano per avere un bambino. Dirle che erano sposati.
Invece sentiva il bisogno di sentire Frank. Di vederlo, toccarlo, sapere che lui non l' avrebbe abbandonato, come non aveva mai fatto. Perchè lui era l' unica ragione per cui respirava ancora.
Ed era impellente, come se stesse avendo una crisi di astinenza.
Allora prese il cellulare, come aveva fatto due settimane prima. Compose il numero del suo chitarrista, con le dita che tremavano dall' agitazione.
Quando avvicinò l' apparecchio all' orecchio, continuava a ripetere, come una nenia disperata, il nome del ragazzo.
- ... - Non rispose, ma Gerard si accorse lo stesso che la conversazione era stata aperta grazie ad una specie di "clack".
Respirò sollevato, con gli occhi stranamente bagnati.
- Frank... - Disse e fu come respirare una boccata d' aria fresca dopo una lunga prigionia.
L' altro continuava a stare zitto, ma sapeva che lo stava ascoltando altrimenti avrebbe messo giù.
- Frank io... Lo so che ho sbagliato. E mi dispiace, ma... Porca puttana, ti amo! - Esclamò, buttandolo fuori con furia.
Scoppiò in un singhiozzo disperato, che non riuscì a controllare. Si portò una mano a coprire gli occhi, appoggiando il gomito sulla gamba.
- Mi ami? Davvero? -
Capiva il tono sarcastico dell' altro. Ne aveva tutti i motivi.
- Sì. E te lo posso dire tutte le volte che vuoi. -
- Non è quello Gerard, lo sai. E'... La situazione. -
- Lo so. - Disse, sconsolato.
- Me l' hai detto tu, non si può lasciare una moglie. E... Io non volgio lasciare Jamia, la amo. Ma... -
- Lo so. - Ripetè di nuovo.
Per un attimo, nessuno dei due, disse più nulla.
- Non sei bravo con le parole stanotte. Come mai? - Chiese l' altro.
- Perchè... Perchè mi sento vuoto dentro. Eppure voglio... - La voce diminuì, fino a perdersi.
- Cosa vuoi? -
- Voglio te, voglio stringerti come mi piace fare, voglio stare con te tutta la notte. Almeno stanotte. -
- E perchè? Se poi non posso averti? -
- Perchè l' amore è un gioco in cui si perde, Frank. -
Sentiva le lacrime ancora pronte ad uscire, il suo cuore che lanciava urla strazianti. Riusciva solo a pensare che non voleva perdere un altro secondo lontano da lui, dopo non ne avrebbero avuti più.
Lo sentì fare un verso sarcastico, come una mezza risata. Era come il suono della risata del tizio del bar, desolante.
- Lo so bene. Non ho mai vinto con te. -
- Frank, stanotte. Almeno stanotte. - Si ritrovò a ripetere, supplicandolo.
Quando sentì che non rispondeva, ebbe un senso di vertigine a pensare che forse non sarebbe venuto. Non poteva pensare di resistere senza vederlo
- Va bene. -  
Sospirò sollevato, sorridendo appena.
- Ti aspetto. -
Chiuse la conversazione e si passò una mano sul viso, per tergerlo dalle lacrime.
Non gli aveva neppure chiesto di Lindsey. Quante volte l' aveva chiamato dopo un litigio, per sfogarsi? Quante volte l' aveva consolato nelle sue lacrime per le delusioni d' amore?
Si rese conto per la centesima volta di quanto avesse sempre contato su di lui, di come si fosse sempre appoggiato alle sue spalle.
Perchè Frank c'è sempre.
Ma domani?
Frank ci sarebbe stato anche domani? E dopodomani e il giorno dopo ancora?
Gerard sperava vivamente di sì.



Ed eccoci al terzo e penultimo capitolo.
Ebbene sì, ragazze, la storia terminerà al prossimo capitolo. Non posso dire se farò o no un ennesimo continuo, perchè le mie idee e ispirazioni sono labili.
So che non è un capitolo per niente bello, dove in pratica non succede niente, ma... Il prossimo assicuro sarà più carino, dai.
Mi fa piacere vedere come seguite la storia, che vi appassiona e ciò davvero mi rende super felice.
Questa visione della realtà fa male però, perchè la Frerard si allontana sempre più. Ormai non è che un bel ricordo.

Fradè:
Guarda, non dubito che Lynz possa essere capace di accoltellarlo da dietro. E lui ha ben ragione ad esserne spaventato.
Anche se, come vedi, quando si litiga, si limita a chiudersi in un mutismo che dà sui nervi. Alla fine cosa succederà secondo te?
Anche io ti amo, Frankie, ma lo sai. Tu hai detto che Jamia non la lasci e io... Io aspetto un figlio. Quindi...
La società va a gonfie vele, comunque... XD
kiroandstrifyforever: Allora, Lynz non l' ha proprio nascosto per due mesi. Ha scoperto tardi di essere incinta, però questo non giustifica il suo comportamento. Eppure Gee lo sa che con Frank non potrà stare. Ma c'è ancora una notte per loro. Per la reazione di Frank al prossimo. ^^
friem: Sì, veramente stronza. Eppure un pò lo compatisco questo personaggio. A volte mi sembra di farla senza sentimenti umani. E il bambino è di Gee.
Compatisco anche la Frerard però.
Miss_Revenge: Lynz intralcia la Frerard perchè non mi sembra che nella realtà stia succedendo diversamente. E odio questa situazione, in cui tutti si stanno lentamente distruggendo con le porprie mani. Ormai no si riconoscono più e mi mancano terribilmente tutti. ç_ç
Annachiara: Il modo per tenersi Gee era scontato, quello più semplice da mettere in atto con uno come lui. Lo sapeva che sarebbe rimasto non per lei ma per il bambino.
E lo sapeva che l' avrebbe lasciata prima o poi, se non avesse trovato al più presto una soluzione. Perchè Frank ha pieno possesso del cuore di Gee, ma non del suo corpo.
Però, come si dice, meglio poco che niente? Frank lo sa.
AintAfraidToDie: Carissima.
Nella storia Lynz è veramente insopportabile, sicuramente peggio che nella realtà. Dio, non la reputo così disumana da compiere questi subdoli piani. O sì?
Gerard prova a fare di tutto, perchè non è un ipocrita perbenista, ma uno che tenta di fare andare tutto per il meglio, riuscendo solo a peggiorare le cose. Lui lo fa con buona intenzione.
Una moglie è una moglie e io penso che se la sia sposata perchè, al momento, era obnubilato. Una promessa è una promessa. Indissolubile.
E adesso che c'è un bambino non la lascerà di sicuro. E Frank non lascerà Jamia.
Ma esistono anche i momenti in cui le mogli non ci sono, no?
Quanto ti adoro, cara!
_omfg_: Tu pensa a me mentre la scrivevo. Le ho vissute con Gee queste cose e mi sono sentita male.
Sarà che io, Lynz, non la reputo degna, ma proprio l' ho odiata. Anche se devo darle l' attenuante, perchè era vero che l' aveva scoperto da poco di essere incinta, quindi...
Non ci si comporta così neppure per quello, ma lo sai che l' ha fatto per ripicca. La gelosia e l' invidia.
Con Frank presente, e tutta la band intera, avrebbe avuto tutto un' latro peso la notizia. E infatti.
Il Franco non ha fatto cazzate tragiche, ma... E' accorso da Gee, come sempre. Non ne può fare a meno.
Mi dispiace per l' happy ending... Se ti piacciono gli agrodolce, forse...
giuxbouvier: Quell' immagine ha shockato un pò tutti, vedo. E doveva essere così.
Perchè lei l' ha fatto tutto per tenerselo, non perchè voleva portare una mieta novella ai commensali. Quale momento migliore per dissipare ogni traccia Frerard?
E i due cari stanno insieme, pur sapendo che non è come vorrebbero. Gerard si sente un marito e padre di famiglia adesso e questo lo tiene legato a Lynz, anche se si sente prigioniero.
Almeno il bambino è suo e se lo può spupazzare come meglio crede. u_u
Anche io sono ufficialmente tua fan, dopo aver letto "Blue And Yellow", ti ammiro per quel capolavoro. Credo che te la recensirò. Sì.


Bene, ringrazio le 10 persone che la tengono tra i preferiti:

1 - AintAfraidToDie 
2 - Annachiara 
3 - friem 
4 - giuxbouvier 
5 - kiroandstrifyforever 
6 - Miss_Revenge 
7 - pogo 
8 - Pozzina 
9 - _NeMeSiS_ 
10 - _omfg_ 


Vi aspetto al prossimo capitolo.
Grazie davvero per come avete accolto la storia. Vi adoro!

Xoxo Sory

   
 
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