Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Goten    05/03/2009    16 recensioni
Basta! Avevo deciso, avrei raggiunto Emmett e Jasper e li avrei avvisati che me ne stavo andando, feci solamente un passo quando tre ragazze mi passarono davanti camminando velocemente sparendo fra la folla che, in quel momento cessò di esistere nella mia mente. Un profumo di rose e lavanda mi invase facendo riemergere per un attimo il vampiro sedato in me. I miei occhi solitamente dorati ora erano tinti di nero pece, il mio volto scattò nella direzione che avevano preso le tre ragazze, una di loro aveva quel profumo delizioso, sublime... potevo già sentire i miei denti rilasciare il veleno nella mia bocca. Dovevo assolutamente raggiungerla! Dimenticai Emmett e Jasper, il mio obbiettivo era lei. Mi feci largo fra gli umani nella sala, la sua scia mi guidava come un faro in una tempesta, i corpi attorno a me continuavano a strusciarsi, ad agitarsi. Nonostante la mia vista perfetta, non riuscivo a vederla, dov'era? Dov'era?! Maledizione!! Anche il suo profumo stava svanendo in quel posto! L'agitazione mi stava devastando!! Dovevo trovarla!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E siamo giunti alla fine. I ringraziamenti che vorrei farvi sono tantissimi e infiniti! Grazie alle 165 persone che lo hanno messo nei preferiti! E soprattutto, GRAZIE a chi ha trovato il tempo e la voglia di lasciare un commento!

======================================================================

Capitolo 10


Il sole era spuntato da poco, la mia dolce Bella era arrotolata nel lenzuolo e giaceva sfinita sopra di me. Non riuscivo a smettere di accarezzarla, dovevo sentire le mie mani sul suo corpo.

Finalmente era mia.

Le baciai i capelli.

Avvertivo un grande cambiamento, sapevo che ora la mia parte vampiresca era più forte che mai, il mostro dentro di me, ruggiva possessivo nei suoi confronti.

Volevo farla diventare immortale e averla per l'eternità al mio fianco.

Isabella mugugnò contro il mio torace, qualcosa di incomprensibile, il suo battito cardiaco cambiò di poco, segno che il risveglio era vicino.

<< Hey... buon giorno. >> Le dissi, osservando i suoi bellissimi occhi aprirsi.

Sollevò il viso verso di me e mi regalò un sorriso magnifico. << Buon giorno. >> Si allungò un po' e raggiunse le mie labbra per un bacio delicato.

Si accoccolò meglio contro di me e si lasciò accarezzare dalle mie mani morte.

<< Come siamo docili. >>

<< Mmm... mi piace quello che stai facendo. >> Mi diede un bacio sul collo. << E' così... bello. >> Mormorò contro la mia pelle.

Sentivo di essere il vampiro più fortunato del mondo. Le presi con gentilezza il volto e la baciai.

Avrei tanto voluto che quei momenti durassero per sempre, ma prima, sapevo di doverle raccontare ogni cosa.

<< Bella, vorrei che tu mi ascoltassi. >>

<< Certo, dimmi. >> Strofinò il suo nasino contro il mio collo.

Questa ragazza aveva il potere di mandare in fumo tutta la mia determinazione.

<< Seriamente, Bella. Devo dirti una cosa importante. >>

Sentì il suo cuore aumentare il battito. << Edward... >>

<< Non agitarti. Ricordi quando mi hai detto che non ti piaceva avere dei segreti con me? >>

Annuì.

<< Neanche a me piace averli con te. Isabella, ti chiedo davvero di ascoltare tutto. >>

<< Mi stai mettendo paura, Edward. >> Mormorò con voce tremolante.

Le baciai una tempia. << Non devi averne. >>

La avvolsi fra le mie braccia e presi un bel respiro profondo, la gola bruciò forte. << Il vostro arrivo a Forks, non è stato un caso, così come non lo è stata la vostra adozione. >>

La sentì irrigidirsi, ma non disse nulla, pregavo solo che alla fine capisse quanto amore provassi per lei, patto o non patto.

<< Molti anni fa, venne stabilito un patto fra umani e vampiri. All'epoca, i vampiri che vagavano qui, nella penisola di Olympia, non erano vegetariani. Per evitare il massacro della gente che abitava in questi luoghi, venne indetto un patto. Sarebbero stati scelti degli esseri umani da dare in sacrificio a questi vampiri, ed in cambio non avrebbero cacciato nessun altro. >>

Il suo battito continuava a battere furioso. << Fu in quel periodo che fecero la loro comparsa i licantropi. Loro, sono protettori della vita. La loro natura è quella di proteggere gli umani da noi vampiri. >>

Mi fermai per darle il tempo di assimilare tutte le mie parole.

<< Jacob, come tutti gli altri della sua tribù, sono a conoscenza del patto. Quasi cento anni fa, arrivammo noi; io, Carlisle, Emmett e Jasper. Il nostro modo di cacciare cambiò letteralmente in questo posto. Diventammo i primi vampiri vegetariani. Noi, non volevamo e non vogliamo tutt'ora uccidere gli esseri umani. Riesci a capire fino a qui? >> Le domandai ansioso.

L'unica risposta che ottenni fu un movimento affermativo della sua testa.

<< Un giorno, ricevemmo la visita di Aro. Ci disse che aveva pronto un essere umano per onorare il patto. Carlisle provò a spiegargli che noi eravamo vegetariani e che il patto, poteva anche non essere rispettato. Fu in quel momento che Aro, ci mostrò Esme. >>

Vidi Bella sgranare gli occhi, una luce di consapevolezza si stava impossessando del suo sguardo stupito.

<< Ci disse che se noi non lo avessimo rispettato, un altro vampiro avrebbe preso il nostro posto. Io lessi nei pensieri di Esme, era terrorizzata, impaurita ma anche... attratta da Carlisle. Mi ricordo che mi bastò una semplice occhiata verso mio padre per capire. Lei era la sua cantante, come tu lo sei per me. >>

Le passai una mano fra i capelli ondulati.

<< Adesso, la storia si sta ripetendo. Tu, Rosalie e Alice, siete le nostre cantanti. Aro e Renèe vi hanno condotto a noi... >>

La sentì trattenere il respiro, scosse energicamente la testa. < No! No! Non è possibile! >>

Le presi fra le mani il volto con dolcezza. << ... ti prego, ti prego... >> le sussurrai come un disperato, avevo il terrore che si allontanasse da me. Non sarei riuscito a sopportare questo dolore. << ... Bella, ti prego, ascoltami. >>

<< Tu mi stai dicendo che... che... noi non abbiamo scelta. >> Singhiozzò, io mi sentì morire. << La nostra vita, non ci appartiene... siamo... siamo come degli animali sacrificali. >>

Dentro di me sentivo la disperazione crescere, come potevo fare per farle capire che se lei mi avesse rifiutato, io l'avrei accettato. Sarei morto di dolore, ma l'avrei fatto.

Appoggiai la mia testa contro la sua, la guardavo negli occhi, quegli occhi così tristi e impauriti. << No, non è così... >> Sentivo la mia voce vibrare d'angoscia. << Bella, io morirei per te. Se tu... se tu non mi volessi, io ti lascerei libera. >>

Nonostante il dolore che quelle parole mi causavano, riuscì lo stesso a dirglielo, lei era importante per me. Lei era la donna che possedeva il mio cuore. << Ti amo, Isabella Swan. Ti scongiuro, credimi. Non è solo il tuo sangue che mi attira. Sei tu. Tutto di te mi attrae. >> Bella si aggrappò più forte a me piangendo. << Isabella, sono io che ti appartengo. Tu sei l'unica donna che mi abbia rapito il cuore. Tu sei il mio unico amore e lo sarai per sempre, anche se dovessi rifiutarmi. >>

Continuava a piangere, il suo volto era nascosto nel mio collo. MI sentivo disperato, l'unica cosa che potevo fare era attendere la sua risposta, sperando e pregando che volesse rimanere accanto a me.

La mia mano continuava ad accarezzarle la testa, lentamente i singhiozzi diminuirono, fino quasi a cessare del tutto.

Piano piano, sciolse il suo abbraccio e si sollevò. Trattenni il fiato, perché ormai sapevo che la sua sentenza era arrivata.



Arrivammo a casa poco dopo mezzogiorno, le ragazze avevano pranzato e discusso.

Ora sapevano tutta la verità.

Chi l'aveva presa meglio alla fine era stata Alice, quel piccolo folletto non si era scoraggiata davanti alla disastrosa dichiarazione di Jasper, anzi, lo aveva rassicurato e gli aveva garantito che mai e poi mai lo avrebbe lasciato.

Mio fratello sembrava quasi umano per la felicità che stava provando.

Rosalie e Bella invece, non avevano accettato il loro destino, assieme, sotto lo sguardo vuoto mio e di Emmett, si erano allontanate.

Alice aveva provato a sollevarci il morale, dicendo che serviva loro del tempo per accettare tutto quanto, ma ormai, capivo che non serviva. I suoi occhi mi sfuggivano, non c'era più la sintonia che avevamo fino a poche ore prima.

L'avevo persa.

In salotto trovammo Esme, Carlisle e le tre vampire di Denali. Tutti avvertirono su di noi l'odore delle sorelle Swan, era come un marchio indelebile, non percepibile all'olfatto umano, ma chiarissimo per quello dei vampiri e licantropi.

Edward, dove sono Rosalie e Bella?

Guardai Esme con occhi tristi e questo le bastò.

Avete detto la verità?

Annuì.

Oh, tesoro...

Si alzò e mi abbracciò come se fosse la mia vera madre.

Tornerà, devi darle tempo, tornerà.

Abbracciò anche Emmett che in quel momento sembrava una statua di pietra.

Ecco cosa si ottiene a fare degli stupidi patti con delle umane.

Il pensiero sprezzante di Tanya mi irritò.

<< Ammettilo, Edward. Quell'umana non ti merita. Non riesce neanche a capire che vampiro fantastico tu possa essere! >>

<< Tanya, non ho voglia di ascoltarti. >> No davvero, in quel momento volevo solo essere lasciato solo.

Si avvicinò posando la sua mano curata sul mio braccio. << Io sono qui. Posso essere una compagna fedele e rispettosa. Lo sai, farei di tutto per te. >>

La guardai afflitto, erano le parole che avrei voluto sentire dire alla donna che amavo... invece, lei non c'era, non mi voleva.

Mi sentivo male, il petto era come squarciato in due.

Sospirai. << Tanya, io non ti voglio. >> Spostai la sua mano e mi allontanai da li, da loro.

Avevo bisogno di cacciare.

Vagai per la foresta, correvo come non avevo mai corso prima d'ora. Tanti, tantissimi pensieri affollavano la mia mente, uno più distruttivo dell'altro.

Cacciai con rabbia, con delusione e con tristezza.

La notte arrivò, portando con se l'oscurità. Decisi di tornare a casa, Esme e Carlisle di sicuro erano in pensiero...

Arrivai a fiume e li mi bloccai. Un nuovo pensiero era arrivato in quel momento.

<< Rosalie! >> Esclamai, senza accorgermi di correre verso casa. Se Rosalie era tornata, allora, anche Bella...

Spalancai la porta e vidi Emmett baciare con passione la sua bionda fidanzata.

<< Non lasciarmi più! >> Lo sentivo sussurrare ad ogni bacio che si scambiavano.

Era una scena bellissima, ma io, non vedevo e non sentivo l'odore di colei che bramavo...

Non c'è, Edward... non è ancora tornata...

Alice mi guardava afflitta.

Ormai avevo capito, non sarebbe mai più tornata da me... mai più.

Sentì dentro di me un dolore atroce, mille schegge mi trafissero, perfino Jasper mi guardò spaventato tenendosi una mano sul petto.

Edward!

Scossi la testa cercando di rimanere lucido. << Scusate... >> Balbettai uscendo di corsa.


Passarono i giorni, tutti cercavano in ogni modo di non farmi perdere le speranze, ma io le avevo già perse. Nel momento in cui Isabella si era volatilizzata, la mia non-vita non aveva più senso.

Vagavo nel bosco, come ormai da sette giorni, avevo gli occhi neri come la pece, al mio naso era arrivato un profumo delizioso, mi fermai aspettando, sentivo la mia preda venire verso di me, verso la sua fine...

<< La stupidità umana non ha limiti... >> Isabella uscì dalla boscaglia rendendosi completamente visibile a me.

Io la fissai ghiacciato. Perché? Perché era tornata? Doveva tormentarmi ancora?

Tirò su con il naso. << Puoi amare questa umana stupida? >> La voce le tremava, i suoi occhi così scuri mi stavano di nuovo risucchiando.

Non riuscivo a dire nulla.

Dentro di me si agitavano tante emozioni, rabbia, stupore, felicità, angoscia.

Bella deglutì e inspirò forte. << Edward... >> Respirò ancora affannosamente.

Mi avvicinai, solo pochi centimetri ci dividevano. << Morirai se starai con me. >>

La vidi tremare davanti al mio sguardo duro e scuro.

<< Non mi importa. >> Sospirò. << La mia vita ti appartiene. >>

<< No. >> Le dissi. << Non la voglio... sei libera Isabella. >> La mia voce suonava morta, lei era la mia vita e volontariamente le stavo dicendo di lasciarmi.

<< No... >> Sussurrò debole. << Non intendo lasciarti. >>

Mi afferrò le braccia, sembrava impazzita. << Preferirei morire che stare lontana da te. >>

La guardai rigido. << Perché? Perché te ne sei andata? >>

<< Avevo bisogno di pensare... scoprire che la mia vita, non era mai stata veramente mia, è stato uno shock. >> Mi guardava, gli occhi erano lucidi. << Anche se... >> La sua voce si ruppe. << Sapere di essere destinata a te, è stata l'unica cosa bella della mia esistenza. >>

Cosa dovevo fare? Mi aveva lasciato, il dolore dentro di me si stava affievolendo, il solo fatto di riaverla vicino era come un balsamo.

<< Io ti amo, Edward... >>

Rimasi colpito e frastornato. Mi amava... lei mi amava...

<< Ogni minuto, ogni secondo della mia vita non vale la pena di essere vissuta se non ci sei tu. Io amo il tuo essere vampiro, amo il tuo essere uomo. Ti prego Edward, ti supplico... c'è ancora una speranza che tu mi possa... amare? >>

Il suo respiro era spezzato e il suo cuore batteva furioso.

<< Bella. >> La mia voce era calma, ma dentro di me, non lo ero per niente. << Questa è la domanda più scema che potessi farmi. Certo che ti amo! Questo fatto non cambierà mai... >>

Non finì neanche la frase che mi saltò al collo baciandomi con passione.

<< Ti amo! Ti amo! >> Continuava a ripetere sulle mie labbra, mentre io la stringevo a me e mi inebriavo del suo profumo.

<< Non lasciarmi mai più... >> Le dissi, facendo scorrere le labbra sul suo collo.

<< Lo giuro. >> Sussurrò stringendosi a me...



<< Stai ancora pensando al nostro incontro? >>

Isabella mi venne vicino, silenziosa e bellissima. La mia compagna immortale.

<< Si. E penso anche che sono il vampiro più fortunato della storia. >> La presi fra le braccia.

<< Davvero? >> Mormorò sensuale.

<< Oh si... davvero. >> La baciai senza esitazione, non più semplici baci a stampo, ma baci veri e passionali. << Ti amo, signora Cullen. >> E la baciai di nuovo, sentendomi finalmente completo.
FINE

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Goten