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Autore: _ThisIsOverdose_    11/12/2015    6 recensioni
[HunHan]
Luhan sorrise, e nei suoi occhi si poteva leggere un velo di tristezza.
-Lo so bene che succederà ancora, ma è una cosa che non posso evitare- il suo sorriso era costruito, consapevole e malinconico.
Ne era già al corrente, più tempo passava lì, più sarebbe diventato debole e più sarebbe stato male. Ma non voleva pensarci, in quel momento l'unica cosa che poteva fare era godersi quei giorni, incerto su quello che ne sarebbe stato di lui in futuro.
Sehun capì che qualcosa non andava. Che fosse affetto da una grave malattia? Da come ne parlava, dedusse che quel ragazzo nascondeva qualcosa.
-Perché non la puoi evitare? Sei forse malato?- si rivolse in modo schietto e diretto. Il moro scosse la testa in segno di diniego.
-Io... lascia stare, non capiresti comunque...- lasciò la frase in sospeso, entrando in quel luogo a lui ormai familiare e aspettando che entrasse anche l'altro ragazzo, che al momento appariva stralunato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18
 
 
-L-Lay?!-
 
Luhan pensava che la mente gli stesse giocando qualche scherzo. Ma non era così, in quanto davanti alla porta di quella camera continuava a vedere quel ragazzo alto, dai capelli neri, e con un tenue sorriso in volto, un sorriso che non si risparmiava comunque di mettere in evidenza le profonde fossette che possedeva ai lati delle labbra.
Era davvero lui? Era davvero la persona che aveva visto e udito per ultima prima di ritrovarsi in un altro mondo?
Lasciò sbattere le palpebre più volte e più del dovuto, sorpreso, sbalordito, a bocca aperta. Non ricambiò neanche lo sguardo stranito che gli rivolgeva Sehun accanto a lui, uno sguardo confuso, che stava cercando di capirci qualcosa, di capire chi era questa persona che aveva portato su di sé tutta l'attenzione di Luhan.
 
-Vedo che ti sei ambientato bene in questo mondo, Luhan- il ragazzo parlò, non muovendosi dalla sua postazione, ma rivolgendo prima un'occhiata a Sehun e poi sempre quel piccolo sorriso, qualcosa che Luhan poteva definire -o comunque avvicinare alla definizione di- “amichevole”.
Quest'ultimo annuì incerto, insicuro su cosa dire. Non mancava però la curiosità dentro di lui di sapere cosa ci facesse Lay su quel pianeta, e per di più dentro la camera di un ospedale.
Solo in un secondo momento, guardando di nuovo e più attentamente la sua figura, si rese conto che indossava un camice bianco, un indumento con cui comunque era sempre stato abituato a vederlo durante lo svolgimento dei loro progetti, ma in quel caso sembrava avesse un significato un po' più... diverso, ecco.
-Lo so, probabilmente ti starai chiedendo cosa ci faccio qui- riprese a parlare, avvicinandosi di qualche passo ai due.
-Attualmente lavoro in questo posto, sono stata io la persona a occuparmi delle tue condizioni una volta arrivato in ospedale. Ti ho riconosciuto subito, e ammetto di essere rimasto sorpreso quando ti ho visto. Non credevo quel progetto ci avrebbe portato a tanto, a questo-
Seguì qualche minuto di silenzio, giusto il tempo necessario a Luhan per accumulare quelle informazioni. Era strano, caspita se era strano. Ritrovare qualcuno che già conosci in un contesto e in una situazione completamente diversi può rendere un poco nervosi, a corto di parole.
Sehun d'altro canto si sentiva un tantino tagliato fuori dalla questione, ma ascoltava comunque attentamente, prestando grande attenzione alle reazioni di Luhan. Quest'ultimo sembrò riuscire a sbloccarsi dalla morsa che la sorpresa gli aveva provocato, e parlò.
-D-da quanto tempo ti trovi qui?- chiese diretto, cercando un punto su cui cominciare.
-Quattro mesi circa- la risposta non tardò ad arrivare, e fece spalancare di nuovo gli occhi dell'altro.
-Vuoi dire che...- cercò di concludere la frase, ma venne prontamente continuata da Lay, che fece un cenno affermativo col capo.
-Esattamente. Sono stato colpito anche io da quella luce, giusto qualche momento dopo di te. Sono arrivato qui da solo, e credimi quando ti dico che ho avuto non poche difficoltà- Lay abbassò leggermente la testa, ripensando ai momenti in cui si era ritrovato in un pianeta sconosciuto, diverso, in balìa di se stesso, completamente smarrito, e mischiò nella sua voce una leggera nota di tristezza.
-Credevo che non ce l'avrei mai fatta, e invece sono arrivato fin qui. In tutta onestà mi piace questo posto, Luhan. Tutte queste emozioni e tutti questi sentimenti, cose che non pensavo avrei mai potuto provare in vita mia, invece le sto vivendo. Certo, ammetto che non è stata una passeggiata apprendere e imparare tutto da solo, probabilmente è stato in gran parte merito della mia curiosità se sono riuscito ad arrivare a questo punto. Ma una volta che ci ho fatto l'abitudine, è diventato tutto più semplice, nonostante ancora abbia tante cose da capire. Questo pianeta è un mondo davvero misterioso, sorprendente, complicato, non posso ancora credere di essere qui a testimoniarlo. E'... è qualcosa che va oltre ogni mia aspettativa!- l'entusiasmo e l'eccitazione che trasparivano dalla sua voce non mancarono di coinvolgere anche Luhan, che sorrise, spostando lo sguardo verso Sehun, ammirandolo.
-Sono pienamente d'accordo con te, è un luogo meraviglioso-
E' meraviglioso perché c'è lui a farne parte. Pensò, continuando ad osservarlo con dolcezza, notando la sua espressione confusa che lo portava ad inclinare leggermente il capo, un'espressione forse anche un po' spazientita.
-Lay, voglio farti conoscere Sehun, lui è una persona davvero speciale per me, lui è...insomma... non so se puoi capire cosa intendo...- si sentì lievemente imbarazzato, e iniziò a giocare involontariamente con le sue dita. Non sapeva proprio riassumere in semplici parole il modo in cui Sehun gli aveva cambiato la vita, il modo in cui l'aveva resa piena di colori, splendente, il modo in cui l'aveva stravolta e riempita di meravigliose sensazioni.
Prima ancora che Lay potesse avere modo di rispondere, Sehun si intromise nella discussione, guardando con diffidenza il ragazzo in piedi davanti a loro, alzando un sopracciglio e dicendo qualcosa che fece arrossire Luhan.
-Io sono la persona che ama, ed entrambi stiamo felicemente insieme- affermò, senza mancare di marcare il termine felicemente, il tutto mentre circondava e stringeva possessivamente la vita dell'altro, avvicinandolo di più a lui. Non aveva proprio idea di chi fosse questo Lay, aveva capito che si trattava di un altro simile di Luhan, ma non sapeva in che rapporti erano e cosa lui volesse dal suo piccolo cerbiatto. Ma ritenne importante mettere in chiaro che Luhan apparteneva a lui, che era suo, e che quindi poteva fin da subito mettersi l'anima in pace. Non voleva che proprio adesso che le cose sembravano iniziare ad andare per il verso giusto qualcuno si mettesse in mezzo e rovinasse tutto. Non poteva permetterlo. Questo fu il senso di quello sguardo intimidatorio che rivolse all'altro, uno sguardo che nascondeva un chiaro avvertimento.
Si, Sehun era un tipo geloso. Ciò che era suo non sarebbe mai potuto appartenere a nessun altro.
Lay non si scompose davanti a quello sguardo, anzi sorrise dolcemente davanti alla scena dei due teneramente stretti uno all'altro. In fondo, anche lui sperava di vivere qualcosa di simile.
-E' un piacere fare la tua conoscenza- rispose gentile, e la cosa lasciò perplesso Sehun, che dopo aver ricevuto tanta gentilezza in cambio, si sentì attraversare dai sensi di colpa per essersi comportato in modo così rude nei suoi confronti. Anche se non riusciva comunque a fidarsi completamente...
-E non preoccuparti Luhan, capisco pienamente cosa intendi, non posso negare che anche a me piacerebbe trovare una persona “speciale”...- i suoi occhi presero una sfumatura sognante, nonostante anche Lay fosse pienamente a conoscenza di cosa avrebbe comportato innamorarsi di un terrestre. E forse doveva ritenersi fortunato per il fatto di non aver ancora trovato una persona in grado di fargli battere il cuore più del normale. Ma guardando i due ragazzi davanti a lui, non riusciva a non pensare che forse in fondo valeva davvero la pena scoprire cosa significasse quel termine, “amore”.
Luhan gli rivolse un sorriso.
-Chi lo sa, magari riuscirai a trovarla pure tu prima o poi- disse abbandonando la testa contro la spalla di Sehun, che lo accolse completamente fra le sue braccia.
-In che modo sei arrivato a lavorare qui?- chiese poi, curioso.
-Non è da molto che lavoro qui, in questo ospedale. E' successo solo perché ho avuto la fortuna di incontrare un uomo, un dottore, che si è preso cura delle mie ferite, ferite che mi trascinavo da quando sono arrivato qui, e che si sono moltiplicate in quanto ho commesso parecchi errori. All'inizio non conoscevo molto di questo mondo, e la mia curiosità mi spingeva sempre a sperimentare, a toccare ciò che non conoscevo, proprio come fa un bambino. Per cui io e il pericolo eravamo diventati compagni.
Inizialmente vivevo dentro una casa abbandonata, semidistrutta, ed ero rimasto senza cibo né acqua per diversi giorni. Ma non mi sono arreso. Ho continuato a lottare e sopravvivere. Pian piano ho imparato, ho iniziato a capire, non potevo permettere di far finire in quel misero modo la mia vita, ho viaggiato in bilico tra vita e morte, ma sono orgoglioso di me stesso per essere sfuggito alle tenebre. Ho fatto tutto da solo i primi tempi. Poi ho incontrato questa persona, che guardando le mie condizioni e il modo in cui vivevo, anzi il modo in cui “sopravvivevo”, mi ha aiutato, mi ha offerto un luogo sicuro in cui stare e si è preso cura del mio corpo ricoperto di lividi, graffi, e sangue. Ho imparato tanto riguardo la medicina e le cure accanto a lui. Ha detto di aver riconosciuto in me delle abilità da non sottovalutare, mi ha messo alla prova. Credo queste abilità abbiano a che fare col mio stesso potere, sai bene che sul nostro pianeta sono la persona incaricata di guarire e ricaricare energie. Credo che in qualche modo tutto ciò sia collegato. In ogni caso mi trovo qui come apprendista, ma questo non toglie che abbia allo stesso tempo realizzato tantissime cose dentro di me. A me piace aiutare gli altri, a me piace prendermi cura degli altri, a me piace lavorare in questo posto. Qui ho trovato in qualche modo ciò che è capace di dare un senso alla mia vita, di dare uno scopo. Mi sono così abituato a questa realtà, e ammetto che a volte prendere in considerazione l'idea di ritornare sul nostro pianeta mi sembra... riluttante-
Lay concluse la sua breve storia mentre gli si formava un nodo alla gola, essendo consapevole che anche la sua vita come terrestre era una vita precaria, come se ci avessero impostato un timer all'interno, qualcosa capace di innestare un conto alla rovescia.
Gli occhi di Luhan erano diventati lucidi nell'ascoltare le sue parole. Si riteneva davvero fortunato. Lui aveva avuto accanto a sé il signor Kim sin dal primo giorno in cui era arrivato su questo pianeta.
E allo stesso tempo ammirava l'altro ragazzo per la sua grande forza di volontà e la sua testardaggine. Sapeva bene che lui al posto suo non sarebbe riuscito a sopravvivere, lui non aveva tutta quella forza dentro di sé. E il modo in cui parlava comunque di quel luogo, della Terra, per quanto male aveva potuto provocargli all'inizio, era incredibile. Era come se si fosse davvero affezionato a quel posto, e poteva capirlo benissimo, nonostante la grande differenza nelle loro storie, entrambi erano comunque due estranei in quel mondo, ma la loro vita era radicalmente cambiata da quando ci avevano messo piede.
Anche Sehun era rimasto impressionato da quelle parole. Già ai suoi occhi appariva tutto così strano. Essere in una stanza insieme a due alieni, parlare e ascoltarli normalmente, non sapeva più che pensare. Ma in qualche modo dopo aver ascoltato la storia che Lay aveva appena condiviso con loro, qualcosa dentro di lui era cambiato. Realizzava che niente doveva essere stato facile per quegli esseri. Realizzava che in fondo lui non conosceva nulla, che non era nessuno per giudicare qualcuno, che fosse umano oppure no. Realizzava che nonostante tutte le differenze, le stranezze, c'erano comunque esseri che come lui avevano una storia e un mondo al loro interno da scoprire. Realizzava che l'apparenza non era mai abbastanza.
Sospirò, stringendo la mano di Luhan con la sua.
Nonostante tutto, non sentiva alcuna barriera in mezzo a loro, alcun impedimento, alcun confine. Il fiume immenso delle sue emozioni e dei suoi sentimenti aveva già distrutto tutto, gli aveva permesso di arrivare alla felicità.
-Lay, sono sincero quando dico che ti ammiro molto, e ti capisco in pieno. Neanche io voglio allontanarmi da questo posto, qui ho tutto ciò di cui ho bisogno- Luhan rivolse la sua attenzione di nuovo verso Sehun.
-Qui ho tutto ciò che amo- sorrise, accarezzando la guancia dell'altro.
Lay si era sempre chiesto che tipo di sentimento fosse l'amore. Stava ricevendo la dimostrazione davanti ai suoi occhi. Capì che si trattava di qualcosa verso cui poteva solo inchinarsi, nel caso un giorno si fosse davvero innamorato di qualcuno.
Ma è meglio così, si ripeteva. Innamorarsi gli avrebbe portato solo altri problemi.
Si abbandonò ad una risatina, non volendo però interrompere gli sguardi sognanti e persi dei due innamorati. Poi controllò l'ora, e capì di dover andare.
-E' stato bello rincontrarti Luhan, rincontrarti da umano- e quella frase fece sorridere anche gli altri due.
-Tra poco ritornerò, adesso devo andare, in ogni caso spero che questo sia il primo di tanti incontri, perché mi piacerebbe davvero rimanere in contatto con te, è confortante sapere di avere nei dintorni qualcuno della propria specie. Senza contare che c'è ancora tanto su cui discutere-
Luhan gli rivolse un altro grande sorriso.
-Certamente! Ne sarei più che felice!- esclamò, senza badare all'espressione un po' infastidita di Sehun. Certo, non gli avrebbe negato sicuramente di incontrare il suo amico, ma sicuramente si sarebbe assicurato di essere presente ad ogni incontro. Non poteva farci nulla, era più forte di lui. Non che non avesse fiducia in Luhan, piuttosto non si fidava dell'altro.
-D'accordo. Allora io vado- Lay iniziò ad incamminarsi verso la porta.
-E' stato davvero un piacere fare anche la tua conoscenza Sehun- aggiunse nel mentre, prima di voltarsi definitivamente verso l'uscita.
Ma andò a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.
 
La persona con cui aveva causato l'urto perse l'equilibrio e finì a terra, concedendosi una piccola esclamazione più per la sorpresa che per il dolore dovuto all'impatto col pavimento.
Lay gli fu subito accanto per aiutarlo, sporgendo una mano in avanti, con il chiaro invito ad afferrarla, tutto sotto gli sguardi stupiti di altri quattro ragazzi e di Luhan e Sehun, che avevano assistito anche loro alla scena.
-Perdonami, non era mia intenzione farti male- si rivolse con tono preoccupato verso il ragazzo, incontrando per la prima volta i suoi occhi scuri, e fu in quel momento che qualcosa di strano accadde dentro di lui. Gli occhi dell'altro sostennero il suo sguardo, sorpresi, stupiti, ma velati da una scia di gentilezza e comprensione. Non si distaccarono neanche quando pose la sua mano sopra quella di Lay, stringendola e accettando l'aiuto ad alzarsi da terra.
-Non preoccuparti, avrei dovuto prestare più attenzione anche io- affermò scuotendo lievemente il capo e rivolgendogli un caloroso sorriso. E di nuovo Lay sentì qualcosa di diverso farsi largo all'altezza del petto.
Il giovane alieno si perse qualche minuto nell'apparenza della persona che ora gli era davanti, iniziando dai suoi capelli biondi, probabilmente tinti, passando poi verso gli occhi scuri, ma che in qualche modo riuscivano a trasmettergli un senso di serenità, di calore, scendendo verso due piccole labbra rosee, ancora piegate in un sorriso sincero. Notò che era più basso rispetto a lui, ma non per questo la sua postura non gridava eleganza e compostezza. Inoltre credeva di averlo già visto da qualche parte, ma non ricordava dove. Ma quel viso gli era in qualche modo familiare.
Una leggera sfumatura di rosso ricoprì le guance del biondo quando vide che l'altro non dava cenno a voler separare le loro mani, ancora strette.
-Ehm... posso fare qualcosa per te?- chiese un tantino timido, non mancando di sentire in sottofondo lo sghignazzare dei suoi amici poco distanti da lui.
Lay sembrò ridestarsi improvvisamente da quello stato di trance in cui era caduto, lasciando la presa sulla sua mano e scuotendo la testa più volte.
-No, no, ti ringrazio. Devo andare adesso, scusami ancora- e così dicendo, sparì lungo il corridoio che gli si apriva davanti.
Non poteva fare a meno di domandarsi che tipo di reazione si fosse innescata dentro di lui. Sapevo solo che era qualcosa di completamente nuovo, diverso.
Che forse anche il suo cuore fosse appena stato irrimediabilmente  compromesso?
 
 
-Avete visto anche voi, vero?!- esclamò allegramente Baekhyun, entrando nella camera in cui si trovavano Luhan e Sehun, seguito a ruota dagli altri membri del gruppo.
-Per Suho hyung è appena scoccata la scintilla dell'amore!- continuò, alzando il tono di voce, e facendo sprofondare il leader nell'imbarazzo.
-N-non dire stupidaggini! E' stato solo un incidente!- cercò di difendersi Suho, entrato per ultimo, ancora un tantino sulle nuvole dopo quell'incontro.
-Solo un incidente?? Avete perso solo un'ora a guardarvi negli occhi! Chanyeol diglielo anche tu!- ribatté il main vocalist, cercando appoggio nel suo fidato amico, che incrociò le braccia al petto, annuendo.
-Baek ha ragione, e poi guarda come sei rosso in viso! Ammettilo che ti sei appena innamorato!- Chanyeol gli rivolse un'occhiata maliziosa, mettendosi poi a ridere insieme a Baekhyun.
-Adesso basta, sono stanco di sentire le vostre stupidaggini! Mi sbaglio o siamo venuti qui per trovare Luhan?- a quest'ultima uscita, tutti gli altri annuirono convinti, portando l'attenzione sulla persona appena citata, il cui volto era coronato da un sorriso divertito.
Kyungsoo si avvicinò, porgendogli un piccolo mazzo di fiori, che il moro accolse sul suo grembo.
-Sehun ci ha mandato un messaggio poco fa per dirci che ti sei svegliato. Ne siamo davvero felici e sollevati. Eravamo in zona, quindi abbiamo deciso di passare subito a trovarti- dopo queste sue parole tutti fecero un cenno affermativo col capo.
-Cerca di fare attenzione e non permettere che accada di nuovo. Non hai idea in che stato pietoso era ridotto nei giorni scorsi il nostro maknae. Sembrava un fantasma. Mi vengono i brividi al solo ripensare a quella brutta faccia!- aggiunse Jongin, affiancando Kyungsoo, e facendo partire una risata generale nella stanza.
Sehun incrociò le braccia al petto, rivolgendogli una finta occhiata di ghiaccio.
-Tu pagheresti milioni per avere un viso così bello e affascinante come il mio, quindi taci- esclamò, atteggiandosi come una diva.
-Nei tuoi sogni- gli rispose prontamente Kai, facendogli la linguaccia.
Luhan si divertiva da morire a sentire i loro battibecchi, erano quasi diventati un must: ogni volta che si trovava in compagnia del gruppo di Sehun dovevano per forza partire delle discussioni, anche le più banali, ma non potevano mai mancare.
-Vi ringrazio per essere venuti qui a trovarmi e per esservi disturbati così tanto per me, sono davvero felice di avere il vostro appoggio- le timide parole del piccolo alieno si fecero strada lungo quell'infinita via di chiacchiere e parole. Era davvero felice, e non poteva negarlo. Al suo risveglio aveva trovato Sehun al suo fianco, aveva incontrato Lay, gli altri membri del gruppo erano andati a fargli visita. Il suo cuore era riempito di calore, di commozione, gli piaceva sapere che c'era qualcuno a cui importava di lui, gli piaceva sapere di avere persone su cui contare.
E proprio in quel momento, per completare quella bella giornata, arrivò il signor Kim, andando dritto da lui ad abbracciarlo con gli occhi lucidi. E lo diventarono anche quelli di Luhan. Quell'uomo era stata la prima persona a dargli affetto e motivi per non arrendersi, la sua figura era diventata indispensabile.
Lo strinse dolcemente, arruffandogli i capelli, e per un attimo lasciando crollare quella facciata sempre dolce e comprensiva, lasciando trapelare dai suoi occhi tutta la preoccupazione e l'angoscia da cui era stato divorato nei giorni precedenti, liberando tutta la paura che aveva avuto di perdere colui che ormai considerava un figlio.
Gli altri si misero da parte, senza proferire parola davanti ad una scena così carica di importanza, così personale e piena di significato per entrambi.
-Non farmi mai più una cosa simile, d'accordo?- il signor Kim gli chiese questo favore in modo scherzoso, e Luhan gli sorrise, annuendo con il capo, non riuscendo a contenere qualche lacrima.
Voleva che le cose rimanessero per sempre in quel modo. Si sentiva amato, voluto bene, e non c'era sensazione più bella di sentire di appartenere a qualcuno, di non essere solo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


-Hyung, mi stai dicendo che sono stato seguito fino all'ospedale?!- esclamò Sehun, portando una mano a coprire il viso stressato e stanco, tirando un pesante sospiro.
Il leader lo aveva chiamato da parte con una scusa, in modo da potergli parlare seriamente di qualcosa, così il più giovane si era allontanato per qualche minuto da Luhan, lasciandolo in compagnia degli altri.
-Sehun, te lo avevo già detto, devi prestare molta attenzione. Ricordati che sei una figura pubblica. E la conseguenza irrimediabile è che anche la tua vita lo è-.
L'altro aprì bocca, cercando di ribattere qualcosa, ma venne prontamente fermato da Suho.
-Lo so, non è colpa tua, ti conosco bene e so che sei una persona discreta e matura. Ma ti prego, sii più vigile. Pensa alle conseguenze, pensa se le persone scoprissero che sei in una relazione con una persona, un ragazzo oltretutto. Là fuori c'è chi vuole solo questo, chi vuole soltanto costruirsi notorietà sulla miseria degli altri, calpestando anche il rispetto. Per questa volta ci è andata bene, abbiamo coperto dicendo di essere andati a trovare un amico in ospedale, ma dobbiamo cercare di non attirare sempre l'attenzione su di noi- il biondo addolcì lo sguardo, posando una mano sulla spalla del maknae.
-Noi tutti siamo davvero felici per te. E' bello vederti sorridere, vederti allegro e vivace. Questo nuovo Sehun ci piace davvero tanto. Sembra che abbia sempre una carica in più, pronto a fare di tutto e instancabile. Sappiamo quanto quel ragazzo sia diventato importante per te, e sappiamo anche quanti sacrifici e quanta fatica tu stia facendo per stargli accanto e allo stesso tempo non trascurare le attività del gruppo. Siamo davvero orgogliosi di avere una persona come te. Per questo voglio sempre darti avvertimenti, voglio sempre farti rimanere coi piedi per terra e con gli occhi bene aperti. Perché non riuscirei mai a sopportare di vedere soffrire il mio piccolo fratellino, perché se crolli tu, crolliamo anche noi. Capisci?-
Sehun non disse nulla, semplicemente annuì. Non riuscì però a fermare le lacrime, che ostinate scendevano dai suoi occhi. Si sentiva esausto, era passato attraverso tante cose in quel periodo, aveva dovuto accettare delle realtà che non aveva mai creduto possibili in vita sua, aveva  dovuto superare le sue incertezze e le sue paure, aveva dovuto trattenere tante cose solo per sé, e per questo si sentiva un po' in colpa nei confronti dei suoi amici. Ma sapeva comunque che nonostante tutto loro sarebbero stati in grado di capirlo, e anche sostenerlo. Sentì in quel momento il bisogno di lasciar andare via tutto ciò che aveva accumulato fin'ora, di lasciar scivolare dal suo corpo quella morsa di emozioni e sensazioni contrastanti di cui era stato vittima in quei giorni. Non voleva farlo davanti a Luhan, sapeva quanto Luhan aveva bisogno di lui in quel momento, e doveva essere forte, doveva essere quel terreno solido capace di consentire una camminata sicura, stabile.
Per questo si lasciò andare davanti al suo fidato amico.
-Hyung... potresti prestarmi la tua spalla per qualche minuto?- chiese con la voce bassa e un po' spezzata.
E Suho non se lo fece ripetere due volte. Avvolse quella figura distrutta nelle sue braccia, volendo a tutti i costi rappresentare una consolazione per l'altro.
-Per te questo ed altro- gli sussurrò, racchiudendolo completamente in un abbraccio fraterno, sincero.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quella sera Sehun decise ostinatamente di voler rimanere accanto a Luhan, nonostante quest'ultimo e tutti i suoi amici gli avessero consigliato invece di andare a riposare, e di ritornare il giorno seguente.
Luhan sarebbe dovuto rimanere lì ancora per un giorno, in modo da avere la garanzia che le sue condizioni fossero ritornate stabili, e intervenire in caso contrario.
 
Si ritrovarono abbracciati, stretti uno accanto all'altro su quel letto d'ospedale. Luhan appoggiò la testa contro il petto di Sehun, godendosi il suo calore e la sua vicinanza. Non ne avrebbe mai avuto abbastanza di sentirlo così vicino, non ne avrebbe mai avuto abbastanza di lui.
-Che tipo di posto è il posto da cui provieni?- chiese ad un tratto Sehun, sorprendendo l'altro. Voleva saperne di più, ora che la verità era stata rivelata voleva conoscere di più la persona che aveva tra le braccia.
Luhan sembrò intuire che il suo interesse era genuino, e iniziò a parlare.
-Lì non c'è il sole, è sempre buio. Non ci sono queste enormi distese di acqua che invece voi avete. Non ci sono tanti tipi di vegetazione o di animali. Ma in compenso abbiamo dei poteri. C'è chi può utilizzare l'acqua, o il fuoco, c'è chi può curare come Lay o può sollevare oggetti e persone come me. Il nostro pianeta è guidato da azioni meccaniche, noi tutti rappresentiamo degli ingranaggi che permettono il funzionamento del nostro mondo. Ci occupiamo di sviluppare progetti, di creare macchine e metterle in funzione. In quel posto i sentimenti e le emozioni non sono liberi. Sono una parte di noi che si assopisce, si addormenta, e si risveglia solo in caso di un vero pericolo o una vera necessità. Ci sono tante differenze fra il tuo pianeta e il mio- il moro gli parlò di tutte queste cose, e nel mentre afferrò le mani di Sehun tra le sue, giocando con le sue dita, intrecciandole alle sue, stringendole.
Sehun lo ascoltava attentamente, e sentiva che tutto ciò non era ancora abbastanza per saziare la sua immensa curiosità.
-Voglio saperle, voglio sapere tutto- gli chiese, appoggiando il mento sulla sua testa, stringendolo ancora di più e lasciando che le sue braccia lo cullassero.
Luhan esaudì il suo desiderio. Gli raccontò tutto. Gli spiegò tante cose che costituivano differenza tra la Terra e il suo mondo, gli parlò di come era arrivato sul suolo terrestre, di cosa era successo, del tempo passato insieme al signor Kim. Passò un'ora, poi un'altra e un'altra ancora, e Sehun si perse in quei racconti, adorava ascoltare la sua voce, adorava il fatto che Luhan stesse condividendo così tante cose con lui. Si erano creati il loro mondo, e ciò che li circondava era solo silenzio.
 
-Quindi un giorno... dovrai andare via?- azzardò a chiedere alla fine il più giovane, deglutendo a fatica, lasciando che il suo cuore venisse improvvisamente schiacciato in una presa ferrea, costituita dal gelo più totale.
Faceva male. Il suo cuore faceva male in quel momento. Non voleva neanche pensare a quell'eventualità. Ma non poteva ignorare, non poteva fingere di non aver sentito quelle parole quella sera.
 
 
“Ti amo così tanto, nonostante so che un giorno dovrò ritornare lì, che un giorno non potrò mai più rivederti, toccarti, starti vicino, guardare mentre mi sorridi, sapendo che un giorno tu rimarrai solo un ricordo per me”
 
 
Venne scosso da brividi. Aveva paura. Temeva che chiudendo gli occhi e riaprendoli quello spiraglio di felicità sarebbe finito, si sarebbe consumato.
Aveva una tremenda voglia di urlare, di sfogare la sua frustrazione. Ma non fece nulla, attese solo una risposta.
Luhan si voltò verso di lui, in modo da poterlo guardare dritto negli occhi. E quello sguardo non prometteva nulla di buono. C'era tristezza, ma anche un bagliore che doveva stare a rappresentare la speranza.
-Non lo so Sehun, non so cosa mi riserva il futuro. So solo che qualunque cosa sia io non voglio nulla. Io voglio solo rimanere con te. Io... io non riesco neanche più a immaginarla... la mia vita senza averti accanto. Non voglio neanche pensare all'idea di dovermi separare da te. Non credo riuscirei a sopravvivere. Dentro di me c'è solo tanta confusione, tu sei la mia unica certezza Sehun. Io ho solo bisogno di te- Luhan lo abbracciò, lo strinse forte a sé, nascose il suo viso nell'incavo del suo collo per nascondere le lacrime. Non voleva più piangere. Voleva sorridere, in modo da essere capace di far sorridere anche lui. Era stanco di quelle gocce salate, di quel destino instabile e di quelle mere speranze.
-Ehi, basta lacrime, sono sicuro che esista un modo, bisogna essere positivi e non arrendersi, d'accordo? Affronteremo tutto questo insieme, te l'ho detto, non sarai più da solo. Sei il mio tutto Luhan. Cosa sono io senza il mio tutto? Cosa sono io senza di te? Te lo prometto, farò l'impossibile per tenerti qui accanto a me. Per sempre- Sehun sorrise e parlò dolcemente, decidendo di mettere da parte questo nuovo carico di paure che spiazzava dentro di lui, e mostrandosi forte, cercando di rassicurare il suo povero cerbiatto in piena lotta con sé stesso. Ne aveva passate già tante, l'unica cosa che voleva era solo fargli dimenticare tutti i momenti difficili e tutto il dolore che aveva dovuto provare. E se la speranza era l'ultima a morire, allora lui avrebbe sperato fino all'ultimo.
Questo si prometteva, e se Oh Sehun dava la sua parola, quella parola non sarebbe mai più tornata indietro.
Ad un tratto sentì quelle morbide labbra premere contro le sue, e quelle piccole mani aggrapparsi delicatamente ai lati del suo viso. Luhan lo stava baciando. Si lasciò semplicemente trasportare da quel contatto, si perse, affondò per poi riemergere e vedersi riflesso in quegli occhi così puri.
-Ti amo- gli sussurrò il moro, prima di sistemarsi di nuovo comodamente contro il suo petto e, cullato dai suoi respiri e dai battiti del suo cuore, addormentarsi dolcemente con un candido sorriso sulle labbra.
Perché non aveva nessuna certezza, ma finché aveva Sehun, aveva una valanga di ragioni per andare avanti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti! ^^
Se pensavate che avrei fatto diventare Lay un ipotetico “cattivo”... beh, sono felice di rassicurarvi che non è così. (Non riesco proprio a immaginare quell'unicorno capace di fare del male >.<). Quindi eliminate qualsiasi pensiero negativo riguardo Lay. Spero di aver fornito bene una descrizione riguardo tutta la sua vicenda.
E... voleva la persona speciale, quindi perché non accontentarlo? XD State assistendo alla nascita di un nuovo amore! ^^
Per quanto riguarda Sehun e Luhan... beh, non accenno nulla, continuo solo a dire che ancora non è finita!
Ringrazio KpopBias, baekky, Ymawari, sehunsolos e _Beautiful_Nightmare_ per aver letto e recensito, e ringrazio tutti coloro che seguono! :)
Mi scuso per eventuali errori!
Alla prossima!
  
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