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Autore: Miss Fitzy    11/12/2015    1 recensioni
Sembrava una giornata come tante. Come reagirebbe Kyouko se le si presentasse davanti Shotaro con un'assurda richiesta: tornare con lui dai suoi genitori a Kyoto? Cosa risponderà la nostra protagonista? Perchè Sho vuole tornare a Kyoto e , soprattutto, con lei? Infine : come prenderà la notizia Ren. Questa e altre risposte vi attendono in quella che è in assoluto la mia prima fan fiction. Spero vi piaccia, buona lettura!!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoko Mogami, Ren Tsuruga, Sho Fuwa
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Ciao a tutti!! Sono nuovamente in ritardo ma questa volta è colpa del capitolo che è venuto fuori immensamente lungo, perciò per non farvi aspettare ulteriormente ho deciso di dividerlo in due parti ( la seconda parte la pubblicherò a giorni). Buona lettura ^.^


La coppia salì in fretta sull’autobus, prendendo posto in due sedili vicino alla porta centrale. Come l’altra volta non c’era molta gente, solo qualche signora che rientrava a casa dopo aver fatto la spesa o che si accingeva ad andarla a fare. Erano appena passati pochi minuti da quando si erano seduti che sentirono, dietro di loro, due donne bisbigliare animatamente tra loro:

-Ne sei sicura?-
 -Ti dico che è così! So riconoscere la gente io-
-Ma non è possibile! Perché mai una persona famosa dovrebbe prendere l’autobus?-
-Non saprei, ma non ho dubbi … -
 
Kyouko sentendole si allarmò, rendendosi improvvisamente conto di un particolare:
-Ren! Ti sei dimenticato di camuffarti, ti avranno sicuramente riconosciuto. Adesso che facciamo?- disse a bassa voce all’orecchio dell’attore
-Non preoccuparti , sono solo delle innocue signore. Se si avvicineranno farò loro un sorriso, una stretta di mano al massimo, e il gioco è fatto. Saranno troppo euforiche per pensare ad altro, mi è già capitato altre volte tranquilla, non è un problema-
-Tu davvero … non ci posso credere!- rispose scandalizzata la ragazza
-Che c’è?- chiese con finta innocenza lui
-Non darti tutte queste arie solo perché sei l’attore più famoso del Giappone!- cercò di rimproverarlo salvo poi a scoppiare a ridere divertita
 
- Visto che non mi credi andiamo a chiederglielo
- Eh? Va bene-
- Se poi però è come dico io sarai tu a chiedere l’autografo, capito?
- Sì, sì ho capito
 
-Eccole che arrivano-  annunciò Ren cercando di fare il serio
-Già … e smettila di ridere!-
 
-Scusi il disturbo, la mia vicina e io ci chiedevamo se per caso lei non fosse … -
Ren si era voltato e stava già per dire “Sì, sono io” quando la sentì continuare
-… l’attrice che ha interpretato Mio in Dark Moon?
Entrambi i ragazzi la guardarono sbigottiti, lo stupore di lui durò solo qualche secondo prima di voltarsi orgoglioso a guardare l’espressione di Kyouko che se ne stava ancora ad occhi sbarrati e con la bocca che si apriva e chiudeva come un pesce rosso. A quel punto le diede una leggera gomitata per farla svegliare dalla trance.
-Em… sì… sì, sono io- riuscì finalmente a rispondere, con le guance rosse e gli occhi lucidi dall’emozione
-Ah-a! Te lo avevo detto che era lei, visto?- disse soddisfatta la signora alla sua amica  -Mi scusi ma questa diffidente non voleva ammettere che avessi ragione! Sa, siamo entrambe sue ammiratrici. Quando Dark Moon veniva trasmesso ci riunivamo con le nostre famiglie per guardarlo tutti insieme, il suo è stato il personaggio che ci ha fatto emozionare di più! Complimenti davvero, non vediamo l’ora di vederla recitare in un altro sceneggiato-
La ragazza era a corto di parole, troppa era infatti la felicità e la soddisfazione che stava sentendo in quel momento, Ren dovette darle una carezza affettuosa sulla spalla per farla riprendere.
-Grazie, veramente. Non so cosa dire, io-io … è la prima volta che qualcuno mi riconosce per strada, sono commossa, scusatemi- rispose asciugandosi gli angoli degli occhi che le si erano fatti umidi
-Oh cara, che ragazza dolce sei! A guardarti bene sei molto diversa dal personaggio di Mio-
-Menomale!- disse scoppiando in una timida risata
A quel punto le due donne ricominciarono a bisbigliare di nuovo tra di loro
-E va bene, sì sì … ora glielo chiedo!-
Questa volta fu l’altra delle due a parlare : - Sgnorina, mi scusi, se per lei non è un disturbo … non è che ci potrebbe fare un autografo? Giusto perché altrimenti i nostri mariti non ci crederebbero che l’abbiamo incontrata-
-Ma certamente! Sarò contentissima di firmarvi il mio primo autografo!-
-Oh ma allora è ancora più prezioso! Lo custodiremo con gelosia-
Dopo aver rovistato nelle borsa e aver trovato carta e penna che facevano al loro caso le due signore ottennero finalmente quello che avevano chiesto.
-Grazie Kyouko-san, è stata veramente molto gentile. Adesso dobbiamo scendere, siamo arrivate alla nostra fermata. Buona giornata e buona fortuna con la sua carriera!-
Proprio in quel momento le porte dell’autobus si aprirono e solo allora, mentre scendevano, si voltarono a guardare per bene Ren
-Ma quello… -
-No, non può essere!-
Furono le ultime cose che sentirono loro dire prima che l’autista ripartisse. I due a quel punto si guardarono in faccia scoppiando a ridere di gusto.
-Non ci posso credere, è stato incredibile!- affermò l’attore divertito
-Già … non mi sembra ancora vero che mi abbiano riconosciuta e che addirittura mi abbiano chiesto l’autografo!-
-Non sono stupito per quello, è normale che prima o poi sarebbe successo mi chiedo, anzi, perché sia accaduto solo ora … forse sono i capelli –
-I capelli?-
-Sì, di solito li tingi ma ora ce li hai neri come ce li aveva Mio-
-Ah, è vero! Dopo tutta questa storia non ho più avuto modo di andare dal parrucchiere. Ormai me li farò sistemare da Jelly quando tornerò a Tokyo. Comunque, tornando al nostro discorso, a cosa non puoi credere?-
-Ma ovviamente al fatto che non mi abbiano riconosciuto! Pensavo di aver rubato il cuore a tutte le donne di mezza età del paese ma a quanto pare mi sbagliavo. Che shock… -
-Sì, sì … un vero shock, certo. Wow! Quindi sai essere idiota anche tu a volte-
-Te lo ripeto: quello perfetto e impeccabile in ogni occasione è Ren Tsuruga, io sono molto altro, anche un po’ idiota perché no-
-Non vedo l’ora di conoscere tutto il resto di te allora-
-Avrai modo di scoprirmi un pezzetto alla volta, spero che tu non rimanga troppo delusa-
-Oltre ad essere idiota il tuo vero io ha problemi di autostima? Perché pensi sempre di non essere abbastanza per me?-
-Perché non lo sono- concluse baciandole il dorso della mano
-Avrò modo di farti cambiare idea. Ora, però, dobbiamo risolvere un problema più urgente-
-Quale problema?-
-Questo- disse indicandolo con un dito da testa a piedi –Non sono tutti distratti come quelle signore e non intendo trascorrere il mio primo appuntamento insieme ad una schiera di tue fan urlanti al seguito-
-Saresti forse gelosa?-
-Sarei spaventata! Alcune fan riescono ad essere davvero terrificanti-
-Mai quanto te … - sussurrò pensando improvvisamente ad una Kyouko furiosa circondata dai suoi spiritelli
-Cosa hai detto?-
-Nulla, nulla …  . Ho un’idea! Hai uno specchietto?-
-Eh? Sì, ecco … -
La ragazza gli porse l’oggetto guardando curiosa ogni sua mossa. Ren armeggiò un momento con qualcosa, sembrava che si stesse togliendo qualcosa dagli occhi
-Fatto! Che ne dici?-
-Tu … tu hai gli occhi verdi?!-
-Sì, te lo avevo detto nel bosco ricordi? Il castano non è il mio colore naturale, uso le lenti a contatto per nascondere il fatto che in realtà sono mezzo americano-
-Già è vero! Corn aveva i capelli biondi e gli occhi verdi-
-Mmm ma credo che questo non basti a farmi passare inosservato, vediamo se l’ho portato con me … ah, eccolo!- e così dicendo tirò fuori dallo zaino che aveva con sé un cappellino di lana grigio che indossò coprendo quasi del tutto i capelli. La ragazza intanto lo guardava perplessa.
-Che c’è? Perché mi fissi così? Mi sta male? Ora lo tolgo .. –
-No, non ti sta male. È solo che è strano vederti indossare cose così casual, di solito sei molto … elegante-
-Oh andiamo! Ma se mi hai visto in pigiama quando ti sei presa cura di me quella volta in cui ero malato!-
-Avevi l’influenza, era una situazione particolare … -
- Per tua informazione  piace vestire comodo e sportivo anche a me, non posseggo solo camice e completi eleganti! Anzi, appena arriviamo in città vado dritto in un negozio di abbigliamento a cercare qualcosa che vada bene col cappellino-
-Ok, così cerchiamo qualcosa per passare il più possibile inosservati-
 
Dopo aver cambiato un altro autobus arrivarono finalmente nella zona commerciale di Kyoto, per fortuna a quell’ora non c’erano moltissime persone in giro, infatti i ragazzi erano a scuola e buona parte degli adulti a lavoro ma comunque c’era abbastanza gente da poter radunare una piccola folla di curiosi perciò i due cercarono di farsi notare il meno possibile infilandosi in uno dei primi negozi che trovarono. Il primo ostacolo era andato, ora rimaneva il secondo: le commesse. Come previsto una gli si avvicinò non appena furono entrati chiedendo loro, con aria molto professionale e cordiale, se avessero bisogno di aiuto. Ovviamente l’attenzione della giovane impiegata si concentrò subito su Ren, il quale si ritrovò ad essere fissato in maniera non esattamente discreta. La ragazza sembrò per un attimo indecisa ma alla fine la sua curiosità ebbe la meglio:
-Perdoni la domanda inopportuna … ma lei non è forse il famoso Ren Tsuruga?-
Kyouko e Ren, che avevano studiato un piano durante il viaggio, non si fecero trovare impreparati:
-Who? What she is talking about?- rispose Ren in un inglese con un perfetto accento Americano rivolgendosi  all’attrice
-Mi dispiace deluderla signorina ma il mio amico non è l’attore di cui lei parla, come ha sentito anche lei è statunitense e non parla neanche una parola di giapponese-
-Oh, no no! Scusatemi voi, che imbarazzo! È solo che la somiglianza è davvero impressionante … -
- Non si preoccupi, dopotutto , a quanto si dice, sembra ch ognuno di noi abbia sette sosia sparsi in giro per il mondo-   incalzò con non-chalance la ragazza
-Già è vero, e poi, a guardarlo meglio, il suo amico ha anche gli occhi verdi. È stato sciocco da parte mia fare un gaffe del genere, scusatemi ancora-
A quel punto Kyouko si sentì un po’ in colpa di star mentendo così spudoratamente alla povera commessa perciò cercò di rimediare accettando con entusiasmo il suo aiuto e chiedendole consiglio sulla scelta degli abiti.  
Dopo aver consegnato loro i capi di abbigliamento da provare la donna si allontanò, lasciandoli liberi di provare il tutto nei camerini. Solo a quel punto Kyouko si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, non era brava a mentire e si era sentita sottopressione per tutto il tempo.
-Ei, prendila come una sorta di esercitazione. Immagina di star recitando un ruolo- le suggerì Ren
-Sì, hai ragione. In questo modo mi sento più a mio agio. Tu però non uscire dal tuo personaggio! Non parli giapponese, ricordi?- lo punzecchiò divertita
-Alright. So miss … which outfit should I try first?-
-Prova prima i pantaloni beige col maglione verde … -
- Yes sir … ehm madame!-
Così facendo l’attore tirò le tendine del cubicolo e si cambiò in fretta. Quando ebbe finito uscì fuori improvvisando una sorta di sfilata facendo addirittura la sua famosa catwalk. Kyouko, intanto, si stava sbellicando dalle risate, quel lato ridicolo e spensierato di Ren le stava piacendo sempre di più.
-Smettila di sghignazzare e dimmi cosa ne pensi-  la rimproverò l’uomo stando ben attento a non farsi sentire dalle commesse
-Mmm vediamo … bocciato!- rispose lei mimando una grossa X con le braccia
-Concordo, questo abbinamento è agghiacciante … -
Quello fu solo il primo di tanti “abbinamenti agghiaccianti” e tante risate ma finalmente, dopo aver visto e provato tutto, entrambi optarono per un paio di jeans blu scuro abbinati con un cardigan sportivo di lana grossa dello stesso grigio del cappellino a cui Ren, ormai, si era affezionato.
A quel punto Kyouko richiamò l’attenzione della commessa per dirle che avrebbero preso quelli e che non c’era bisogno che li impacchettasse perché il suo “amico” aveva deciso di indossarli fin da subito. Quella annuì e si allontanò per fare la ricevuta non prima, però, di aver squadrato l’attore da capo a piedi e arrossendo perfino.
-Già che c’era poteva chiederti di fare un giro su te stesso per ammirarti da ogni angolazione!- disse visibilmente seccata l’attrice
-Are you jealous , my dear?-
-Eh? Non ho capito cosa hai detto- fece la finta tonta lei, avvicinandosi in fretta verso la cassa per farsi dare una busta in cui mettere i vestiti che Ren indossava prima
-She’s jealous!- affermò l’uomo più che compiaciuto tra sé e sé , raggiungendo la “sua cara” per pagare i suoi acquisti.
 
Quando uscirono dal negozio si misero a passeggiare senza una meta precisa, Kyouko camminava qualche metro più avanti dell’attore , l’espressione ancora imbronciata per poco prima. Ren , intanto, se la godeva cercando di non rendere troppo palese il sorriso sornione che faticava a contenere. Quando ritenne di averla stuzzicata abbastanza accelerò il passo raggiungendola e, circondatele le spalle con un braccio, l’avvicino a sé sussurrandole malizioso:
-Che ti serva da lezione, così la prossima volta impari a presentarmi solo come un tuo amico … -
Inutile dire che la poveretta arrossì fino alla punta delle orecchie


***Note autrice***
Spero non vi sia sembrata strana questa brusca interruzione ma ero arrivata a scrivere quasi 3500 parole e ancora mi mancava un bel pezzo
per finire. Questo doveva essere il penultimo capitolo ma proprio perchè non voglio tralasciare niente ed essere frettolosa con la conclusione che sto scrivendo di più. Mi auguro che la cosa non vi annoi! A prestissimo :* :*


 
  
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