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Autore: EmmaSnix    12/12/2015    3 recensioni
La storia di un'amicizia che sa ascoltare, accettare e farti sentire a casa.
Dalla storia:
"Erano passati due giorni dall’ultima volta che Fedez aveva visto Mika e gli mancava. Gli mancava come non avrebbe mai creduto possibile, aveva bisogno di qualcuno che lo ascoltasse come faceva lui, guardandolo negli occhi con lo stesso fuoco.
Si sentiva un po’ stupido lì steso sul divano con l’ennesima sigaretta che bruciava tra le dita della mano destra e il cellulare nell’altra, mentre aspettava un messaggio, una chiamata, qualsiasi cosa.
Aspettò."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fedez, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quarto Capitolo

 

Il successo a volte toglie il privilegio di soffrire

finisce sempre bene altrimenti non è finita

me l'hanno sempre detto ma io non ci credo mica

e per quanto il tempo puo' rimarginare una ferita

io non sono ancora morto e già rivoglio indietro la mia vita” 

 

Pranzarono insieme e continuarono a parlare, quasi non riuscendo più a smettere. Avevano scoperto di avere tanto in comune, sembravano rinchiusi in un mondo tutto loro, avevano abbandonato le loro vite, i loro impegni per concentrarsi nel racconto dell’altro. Senza accorgersene Federico aveva anche dimenticato di riaccendere il suo cellulare che aveva spento la sera precedente per non dover ricevere messaggi o chiamate alle quali non avrebbe voluto rispondere, però adesso erano le quattro del pomeriggio e forse era arrivato il momento di riaffacciarsi al mondo reale. Il telefono si accese segnalando subito un’infinità di messaggi e sette chiamate perse di sua madre ma non fece in tempo a richiamarla che lo schermo del telefono si illuminò nuovamente: Mamma.

“Pronto” si affrettò a rispondere facendo segno a Mika che si sarebbe spostato nell’altra stanza per parlare

“ma che fine hai fatto???” il tono di voce della mamma di Federico, Tatiana, era un mix tra preoccupazione rabbia e apprensione. Non capitava spesso che Fedez non rispondesse al telefono ma le rare volte che accadeva era perché era successo qualcosa di brutto.

“mamma, niente... Ieri sera ho bevuto un drink di troppo e ho dormito più del previsto” 

“un drink di troppo??? si può sapere dove hai passato la notte?” 

Merda e adesso cosa si sarebbe inventato? pensò ad Alessandro ma non avendo risposto a così tante chiamate sua madre l’aveva sicuramente già chiamato per chiedergli se fosse con lui, era l’opzione più scontata. Quindi pensò ad Emis, il suo collega rapper e amico nella vita di tutti i giorni, sicuramente sua madre non avrebbe mai pensato a lui.

“sono a casa di Emis mamma” e incrociò mentalmente le dita affinché la sua voce fosse abbastanza convincente

“ah... stai bene?” il tono di voce si alleggerì leggermente

“certo” 

“Federico tra meno di un’ora hai un impegno con i produttori del disco, te lo ricordi?” 

“ora sì” l’aveva completamente dimenticato

“ti aspetto sotto casa mia per andare insieme, okay?” 

“sicuro. A dopo” 

“a dopo” 

Federico chiuse la chiamata e tirò un sospiro di sollievo, dire bugie non era il suo forte. Tornò velocemente in sala, dove aveva lasciato Mika, che se ne stava comodamente seduto sul divano, l’aria beata di una persona che si gode un po’ di relax. Appena Fede entrò nella stanza lo guardo sorridendogli appena.

“tutto okay?” chiese timidamente, cercando di non apparire troppo invadente

“sì... solo che ora devo andare” 

“oh”

“ho un impegno di lavoro...n-non posso proprio rimandar-...”

“Fede tranquillo non deve giustificarte” Mika lo interruppe continuando a sorridergli

“beh, insomma... grazie di tutto” era imbarazzato, non sapeva bene come congedarsi da quella situazione e non avrebbe voluto andare via per poter continuare a conoscere quel ragazzo che l’aveva aiutato senza tante domande e Mika lo capì “ascolta, noi possiamo vederci ancora... se ti va” 

Federico sentì il cuore più leggero “mi piacerebbe” 

“ti va domani a cena?”  ma Fede non rispose e il silenzio riempì la stanza “scusa forse è troppo presto io non-“  

“no, è perfetto” lo interruppe subito Fede insultandosi mentalmente, perché non avrebbe dovuto far passare tutto quel tempo prima di rispondere

“ottimo allora a domani” disse Michael alzandosi dal divano 

“a domani” Fedez andò verso di lui ma non appena lo fronteggiò non seppe cosa fare; dargli la mano sarebbe stato troppo formale, una pacca troppo amichevole, non fare nulla troppo stupido. Fortunatamente Mika si mosse per prima e contro ogni previsione lo strinse in un abbraccio, Fedez fu colto di sorpresa e non si mosse, rimase immobile, si sentiva rigido come un pezzo di legno e gli ci vollero diversi secondi prima di ricambiare l’abbraccio. Non appena lo fece, però, il suo cuore si riscaldò e desiderò che domani arrivasse il prima possibile.

 

Federico pensò che mancavano ancora più di ventiquattro ore prima del prossimo incontro con Mika e sperò con tutto il cuore di sopravvivere. Il pomeriggio lavorativo fu stressante, colmo di cose da fare, progetti da mettere a fuoco, idee da esporre ed errori da correggere ma fortunatamente la sera arrivò presto.

Era stanco e non vedeva l’ora di farsi una lunga doccia calda, mangiare qualcosa e sprofondare nel suo letto.

Appena arrivò a casa non vide i suoi due cani, Gue e Chew, andargli incontro scodinzolanti “Giulia? ci sei?” urlò e la sua voce rimbombò nella stanza facendolo sentire solo e stupido per aver parlato al nulla.

Sul bancone della cucina c’era un biglietto che lesse subito 

 

 

“Sono tornata a casa dai miei. Gue e Chew sono con me. 

Chiamami quando avrai le idee chiare.

Giulia”

Del resto cosa poteva aspettarsi? La sera prima avevano litigato, lui era uscito a bere con un’amico e non solo non era rientrato per dormire ma non si era fatto sentire tutto il giorno.

Si sentiva davvero un coglione, anzi lo era. Prese subito il cellulare dalla tasca dei jeans e digitò velocemente un messaggio 

 

Messaggio inviato a Giulia:

Io sto bene, sono a casa e ho letto il biglietto. Perdonami ti prego

 

A quel messaggio Federico non ricevette nessuna risposta e non poteva nemmeno lamentarsi, aveva torto marcio.

La serata si concluse con la doccia tanto attesa, una cena veloce davanti alla tv e alle dieci Federico era già a letto, senza forze ma i pensieri ancora giravano; pensò a Mika, ai suoi modi premurosi, alle parole che si erano detti e alla luce che brillava nei suoi occhi. Quei pensieri lo accompagnarono finché, stremato, si addormentò.

 

La giornata seguente fu colma di impegni, aveva così tanto da fare che il pensiero che avrebbe passato la serata con Mika era molto lontano. Si sentiva circondato da persone che voleva decidere per lui, pensavano di sapere chi fosse e cosa volesse dalla sua stessa musica e Federico, nonostante la lunga dormita, si sentiva profondamente stanco e incazzato.

Fortunatamente l’ora di cena arrivò e un messaggio gli ricordò del suo impegno serale 

 

Messaggio ricevuto da Mika:

Ti aspetto alle 8.30 da me, okay?

 

Sul volto di Federico spuntò un sorriso

 

Messaggio inviato da Fede:

Perfetto, a tra poco

  
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