[36. Olfatto]
“Ehi, Saga” borbotta Kanon. “Che odore ho?”
“Oristè?”
“Non rompere” sbuffa, sollevando in alto il giornale e
incrociando le gambe sul divano. “E rispondi.”
Di Sudore. E sangue pensa Saga. Come ogni soldato.
E dell’odore delle stelle che esplodono.
Ma Kanon sa anche di salsedine e corallo quando sale alla
terra; e di cumino, rosmarino e iodo quando lo va a trovare nel tempio di
Ketos. Oppure di incenso, sandalo e olio d’oliva, quando torna dalle stanze di
Anissa.
“Di sigarette” sogghigna alla fine.
“Sigarette?” ripete Kanon, divertito.
“E bergamotto e cedro.”
“Era…”
“L’odore di papà” sorride Saga. “Lo ricordo.”
Oddio.
Non ci ho messo mesi, ad aggiornare. E questo è già di per sé
un miracolo. Che poi sia riuscita a farlo augurandovi anche Buona Santa Lucia…Siamo proprio a Natale! E domani nevicherà! Poco ma
sicuro!
Intanto inizia una nuova serie, veloce veloce,
ma queste drabble sui cinque sensi mi stuzzicano.
Per la cronaca, il giornale che Kanon
ha in mano è una di quelle riviste femminili (tipo Cosmopolitan)
che una certa donzella ha lasciato in giro per la Terza. Come? Non sapete chi
è? Provate provate! Non è poi così difficile!
Si parla purtroppo troppo poco della memoria olfattiva, che
è una delle più forti e antiche che possediamo. E mi piaceva l’idea che Saga di
Neilos, suo padre, possa conservare qualche ricordo,
nonostante il tempo e soprattutto la malattia. E ricorda l’odore. Quel misto di
tabacco e dopobarba che gli sentiva addosso quando lo abbracciava. E mi piace l’idea
che risenta in Kanon lo stesso odore. Di famiglia, di
ricordo.
Una sorta di madelaine olfattiva, insomma. E in questa giornata dal
profumo di arance, fichi secchi e mandarini direi che ci sta. Molto!
Un abbraccio a tutti e buone scalette e asinelli!
P.S. Sì: decisamente ho voglia di tornare con maggior
costanza!