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Autore: nemy1990    15/12/2015    5 recensioni
Ron ha sempre avuto difficoltà ad apprezzare la sua famiglia, soprattutto il maglione color melanzana fatto da sua madre per Natale, finchè a Natale del suo quinto anno di Hogwarts non fa un sogno che gli mostrerà il futuro e che gli farà capire di essere fortunato.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Spirito Natalizio





"Di nuovo color melanzana? Mi rifiuto di indossarlo!"
"Ron, lo sai che mamma li fa con tanto amore questi maglioni!"
Bill lo rimproverò, ma Ron se ne stava comunque col muso lungo, non volendo indossarlo davanti ai suoi amici per l'ennesima volta.
A Harry verde, a Fred e George arancione, a Ginny rosso. Esattamente cosa aveva  fatto di male?
"Dai, mamma ci rimarrà malissimo!" lo riprese ancora Bill, ma lui sbuffò e si rinchiuse in camera.
"Uno schifo, sempre tutto di seconda mano, vero Leotordo? Tranne tu ovviamente, ma non grazie a loro."
Persino per una bacchetta di sua proprietà aveva dovuto aspettare che si spezzasse quella di seconda mano dei suoi fratelli.
Harry bussò alla porta ma lui non aprì.
A volte i suoi genitori non li tollerava proprio.
Fred e George poi... sempre a fargli scherzi, a volte si chiedeva se gli volessero davvero bene.
Sprofondò in un sonno profondo e quando si risvegliò accanto a lui trovò Hermione.
"Hermione che ci fai qui?  non dovevi essere dai tuoi genitori per Natale?"
Solo quando lei si girò si accorse che il volto di lei non era quello di una ragazza, ma di una donna.
"Tesoro, ma cosa dici? Quest'anno a Natale siamo dai tuoi..."
"Tesoro? Hermione ma cosa...?"
Ron arrossì in zona orecchie dall'imbarazzo e Hermione gli sorrise, dandogli un bacio sulle labbra.
"Non pensavo riuscissi ancora a farti arrossire..."
Non ebbe il tempo di metabolizzare, però, che nella stanza entrarono due bambini con i maglioni inconfondibili di sua madre.
"Papà!! Ti sei svegliato finalmente!!"
Ron si guardò intorno per capire a chi si stessero riferendo e solo quando lo abbracciarono capì che lui era loro padre.
"Papà ti senti bene? " chiese la bambina più grande con i capelli pel di carota come i suoi e gli occhi azzurri.
Di lineamenti somigliava molto a Hermione e lui finalmente capì.
"Hermione tu sei mia moglie!"
Hermione alzò gli occhi al cielo.
"George quanto ti ha dato per farmi questo scherzo? Ogni anno se ne  inventa una!" esclamò poi ridendo.
"Papà tu non te lo metti il maglione di nonna?" chiese il bambino che aveva circa sei anni.
Si guardò intorno , notando solo in quel momento che non si trovava  nella camera che divideva con Harry a Grimmauld Place: era in una camera da letto matrimoniale e il letto era a due piazze.
Ron guardò il maglione sulla sedia e sospirò: color melanzana, ancora.
"No, credo che per oggi eviterò!"
"Ma come! Nonna lo fa a tutti di colori diversi e non si scorda mai di nessuno!" si lamentò la bambina.
"Rose,Hugo, parlo io con papà, voi iniziate a prepararvi che tra poco prendiamo la metropolvere.
"D'accordo mamma!" esclamò la bambina e uscirono entrambi dalla casa,
"Tesoro... ti prego sforzati almeno per quest'anno di fare come dicono i bambini."
"Hermione non capisco..."
"Lo sai che Molly sta passando un brutto periodo... non sto dicendo che tu non abbia sofferto, ma era suo marito, hanno trascorso tutta la vita insieme."
"Vuoi dire che mio padre..."
"La sua perdita ha toccato tutti noi. Non potevamo sapere che i suoi esperimenti sugli oggetti babbani avrebbe creato quell'esplosione... ti prego non incolpartene ancora!"
Ron si sentì mancare... suo padre era morto! Sua madre aveva sempre messo in guardia suo padre sulla pericolosità dei suoi esperimenti, lui stesso ci aveva sempre scherzato sopra... e ora...
"Ok, mi infilo il maglione e andiamo!"
Hermione gli sorrise e gli diede un altro bacio sulle labbra.
"Ti aspetto di sotto!"

Quando arrivarono alla tana sua madre con tutti i capelli bianchi l'accolse stringendolo in un abbraccio.
Quando si levò il mantello lei si commosse.
"Quest'anno l'hai messo..." disse indicando il maglione con la "R" sopra.
"Sì..."
"E pensare che non ti è mai piaciuto! Però io te l'ho sempre fatto sperando cambiassi idea un giorno! Tu sei parte di questa famiglia e quello è il modo di ricordarlo: da quando è morto Fred fare questi maglioni sono il mio unico svago per tenere la mente occupata, soprattutto ora che anche Arthur..." represse un singhiozzo e si andò a sedere sulla poltrona, mentre Rose e Hugo andavano ad abbracciarla per confortarla.
"Nonna i tuoi maglioni sono bellissimi!" gli disse Hugo.
"Sì, cosa hai cucinato oggi? Scommetto qualcosa di buonissimo!" commentò ancora Rose.
Molly si lasciò distrarre, mentre Ron pensava alle parole della madre e soprattutto "Fred morto".
Ron non ci credeva e quando arrivò George con Angelina Jonson la sua mascella stava per toccare terra.
"Ronnino che si dice al Ministero?" lo salutò avvicinandosi , con al seguito un ragazzino di 12-13 anni e una bambina di cinque anni.
"Ciao zio!!" lo salutarono i due.
"Fred, niente baci per zio Ron, lo sai che devo fargli ancora rimpiangere di non essere più mio collega al negozio di scherzi!"
Al nome "Fred", Ron si guardò intorno, sperando che la madre si fosse sbagliata, ma Fred non c'era: al suo posto c'era un ragazzino che gli somigliava parecchio solo con la carnagione meno chiara.
"Negozio di scherzi? Non capisco!"
"Certo, sai benissimo a cosa mi riferisco, ma tranquillo, so che lo hai fatto per una giusta causa. Non l'avrei mai detto, ma sei più adatto a fare l'Auror cazzuto!"
Ron spalancò gli occhi: lui Auror?? Già gli sembrava un miracolo che fosse diventato prefetto quell'anno.
George inaspettatamente lo abbracciò.
"Fratellino se continui a guardarti intorno così spaesato potrei quasi pensare che hai sognato Mirtilla Malcontenta stanotte. Comunque sai, se ti prendo in giro per il negozio è che mi sono sentito un po' solo ultimamente!"
Stava davvero dicendo che gli era mancato?
Ron si commosse e lo abbracciò più forte.
Fu in quel momento che si accorse che gli mancava un orecchio.
"George cosa hai fatto al tuo orecchio?"
George lo guardò stranito.
"Questa ferita è più vecchia della tua stupidità! Sicuro di star bene? Forse hai sbattuto la testa, altro che Mirtilla Malcontenta!"
Ron arrossì, ma non rispose.
Appena in tempo per vedere arrivare Harry e Ginny.
Aspetta un attimo... stavano insieme?? Con tre bambini al loro seguito per giunta e un ragazzo con i capelli blu.
"Fleur e Bill dovrebbero arrivare tra poco!" li informò Ginny, poi diede un bacio a Harry e Ron si sentì mancare.
"Harry... Ginny..."
Perse i sensi, l'ultimo volto che vide fu quello di Hermione che lo chiamava "amore".

Ron si svegliò di scatto.
Si guardò intorno confuso, poi vide il volto di Hermione che si stagliava su di lui.
Non era l'Hermione donna, ma l'Hermione che conosceva lui.
"Hermione... "
"Ronald , Harry ha provato a svegliarti e non c'è riuscito!"
Dov'era finito il -tesoro-?
Ron la guardò la sua preoccupazione scavata in quel viso così bello per lui.
"Sei bellissima!" le disse e mentre il suo volto mutava espressione lui si appropriò delle sue labbra.
"Ron..."
Hermione rimase pietrificata per poi arrossire fino alla radice di capelli.
Harry entrò nella stanza e non si accorse dell'imbarazzo di Hermione.
"Ron è pronto il pranzo!"
"Ma tu non dovevi andare dai tuoi genitori?" chiese poi Ron rivoltò a Hermione e lei fece finta di nulla.
"Sì, ma con quello che è successo al signor Weasley volevo rimanervi accanto..."
Per un attimo Ron pensò alla morte, poi Hermione aggiunse: "Dopo l'aggressione del serpente ci siamo tutti preoccupati anche se l'hanno dimesso oggi dal San Mungo. Ron ti senti bene? Stai piangendo..."
Ron l'abbracciò: "Grazie... ".
Hermione ricambiò l'abbraccio un po' imbarazzata poi si staccò da lui.
"Ti aspettiamo giù!"
Ron annuì, poi prese il maglione color melanzana e se lo infilò.
Quando scese per il pranzo inciampò in uno dei gradini e Fred ghignò.
"Il nostro prototipo funziona, fratello!" disse a George e si schiacciarono il cinque.
Ron scoppiò a ridere e corse ad abbracciare Fred.
"Ronnino cosa sono queste smancerie?"
Quando videro le lacrime di Ron , Fred si ammutolì e ricambiò l'abbraccio del fratello.
"Vi voglio bene!" esclamò e George si unì all'abbraccio.
"Anche noi, ma non ti abituare, solo perchè è Natale e a Natale siamo tutti più buoni!" disse George.
"Quasi tutti, Kreacher un po' meno!" esclamò Fred e Ron scoppiò a ridere, per poi andare in cucina.
"Buon Natale!" esclamò e tutti si girarono verso di lui sorpresi.
Bill sorrise soddisfatto, come se fossero stati i suoi rimproveri a farlo rinsavire.
Molly si voltò verso il figlio minore e Ron le sorrise.
"Grazie per il maglione, mamma! E' fantastico!"
"Ti piace davvero, Ron?"
"Certo, anche se non ho mai capito perchè tutti gli anni scegli questo assurdo colore per me."
Molly si avvicinò a lui e lo abbracciò.
"Perchè il viola è il colore che in antichità attribuivano alla nobiltà e tu Ron sei una persona buona e d'animo nobile. Sono orgogliosa di te!"
Molly gli stampò un bacio sulla guancia e Ron l'abbracciò strettisstima, finchè nella sua visuale non comparve il padre.
"Papà, come ti senti?" chiese lui preoccupato, aiutandolo a sedersi.
"Sono stato meglio, ma appena mi rimetto in sesto continuo quel progetto nel capanno degli attrezzi!" gli confidò e Ron sapeva che si riferiva al suo illecito di oggetti babbani.
"Papà no!" lo pregò "Non lo fare... fidati, potrebbe farti passare dei guai!"
"Ma Ron, non è mai successo nulla!"
"Fidati papà, so quel che dico. Promettimi che la smetti con quelle cianfrusaglie!"
"Ron ma che ti è successo? Sembri Molly!"
"Ho avuto paura di perderti, non voglio rischiare che la prossima volta sia quella buona!"
Arthur si commosse e Ron gli prese la mano.
"Promettimelo!"
"D'accordo!"
Guardò Ginny e si disse che avrebbe dovuto riccordare qualcosa anche su di lei, ma non gli veniva proprio in mente.
Era stato uno strano sogno, sperava fosse stata solo l'ansia e la paura di perdere suo padre eppure era stato tutto così vivido...
Guardò la sua famiglia, Hermione che lo guardava con attenzione, sapendo che stava cercando di capire cosa fosse successo, e le sorrise.
Amava la sua famiglia, Harry che era stato accolto come un figlio da loro, capì di essere fortunato.
Niente avrebbe potuto turbarlo quel giorno: il cibo non mancava, l'affetto e la felicità neanche.



Ciao... beh non so cosa mi sia preso, ma avevo bisogno di scrivere questa cosa. Spero vi sia piaciuta,  lo spirito natalizio mi fa quest'effetto!

-nemy1990-

   
 
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