Menta
Fissa le stelle, perditi in esse
che sono immobili, che sono eterne
e non pesa su loro
questo scorrere veloce
di un tempo fugace.
E mentre sono spinta con forza
verso un destino buio e sconosciuto,
come un ciottolo leggero travolto
dalla corrente,
il passato torna a picchiare
alla porta del mio cuore
e ricordo
quando le notti sembravano tanto brevi
che il tempo non bastava mai.
Correvo più veloce del vento
giocavo con il sole ridente
e le tue mani, che profumavano di menta,
mi innalzavano al cielo
fino a toccarne le nuvole.
Fissa le stelle, perditi in esse
che sono immobili, che sono eterne
e non pesa su loro
questo scorrere veloce
di un tempo fugace.
E mentre sono spinta con forza
verso un destino buio e sconosciuto,
come un ciottolo leggero travolto
dalla corrente,
il passato torna a picchiare
alla porta del mio cuore
e ricordo
quando le notti sembravano tanto brevi
che il tempo non bastava mai.
Correvo più veloce del vento
giocavo con il sole ridente
e le tue mani, che profumavano di menta,
mi innalzavano al cielo
fino a toccarne le nuvole.
Nota dell’autrice: Ciao :) Ringrazio infinitamente chi si sia fermato a leggere questa semplice poesia :) In realtà ne ho anche altre più complesse, ma questa mi è venuta fuori in due secondi…e quindi non rifiutiamo l’ispirazione :) Voglio precisare: le stelle si muovono e come, ma certo a noi, che siamo lontani, sembrano immobili ed eterne. Ecco, è un contrasto tra l’infinito e il granello di sabbia che sono io :), per il resto dell’interpretazione varrà quello che vi avrà suscitato la poesia :)