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Autore: HeyCass    15/12/2015    2 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fight The Night

One ok rock

 

 

 

 

Un vento leggermente freddo soffiò investendoli.
Yui si guardò attorno con preoccupazione, mentre il buio del dangai li circondava. La ragazza osservò le figure di Rukia ed Ichigo camminare davanti a se, mentre sentiva il cuore oppresso da una brutta sensazione; ogni passo che faceva dentro a quel freddo tunnel, era un passo verso un luogo che riusciva a mettergli i brividi e a preoccuparla più del dovuto.

"Andrà tutto bene vero?" Chiese d'improvviso, interrompendo quel terribile silenzio. Ichigo si voltò un poco, osservandola.
"Perché non dovrebbe andare bene?" Chiese confuso.
"Perché ci hanno chiamato così all'improvviso? Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato?" Domandò la ragazza, con preoccupazione.
"Nulla di sbagliato, Yui. Credo vogliano solo comunicarci qualcosa!" Rispose la corvina, buttando un'occhiata verso di lei. Yui la osservò un momento, abbassò lo sguardo con agitazione. Ichigo la guardò, infine la raggiunse e poggiò una mano sulla sua testa. Yui alzò il volto, incontrando i suoi occhi.
"Non temere, andrà tutto bene" cercò di rassicurarla, con dolcezza. La ragazza lo fissò in silenzio e lentamente si aprì un sorriso leggero; insieme a lui si rimise a camminare per il dengai, buio e freddo.

Una luce leggera alla fine del tunnel suggerì il loro arrivo e, dopo aver fatto un passo verso di essa, si ritrovarono catapultati direttamente sul grande senkaimon del seretei.
Yui alzò il viso, mentre il sole della Soul Society brillava alto nel cielo. Tutti e tre assieme, si incamminarono verso la caserma della prima divisione, pronti ad affrontare il capitano comandante e la sua riunione. Yui, dietro alle spalle dei due ragazzi, si guardava attorno con un certa ansia; non sapeva dire perché, ma sentiva una brutta sensazione, impossessarsi di lei. Quell'improvvisa chiamata, poteva solo significare: guai in vista. Pensò,con paura. Qualche minuto dopo, arrivarono fino alla sala riunioni e  attesero fuori da essa un poco tesi, tutti e tre, fino a che il comandante non li fece entrare chiamandoli.
Una volta dentro Yui si guardò attorno, incontrando le diverse facce dei capitani e scorrendo al centro della sala, notò l'insistenza di un sguardo su di se. Quando alzò il viso, gli occhi ambrati del capitano della dodicesima, la guardavano con insistenza, scuri e terribili. Yui sentì un brivido percorrere la sua schiena e rapida cercò di spostare il suo sguardo, da quello terribile dell'uomo.
"Kurosaki Ichigo, Kuchiki Rukia, Asai Yui, siete stati convocati in questa riunione perché la Soul Society necessita il vostro sostegno!" Disse autoritario il capitano comandante. Ichigo e Yui si lanciarono uno sguardo fugace, quello era un risvolto piuttosto inaspettato, pensarono entrambi.
"È stato riscontrato un certo problema nella città di Karakura, che ha coinvolto diversi hollow, dalle particolari abilità e diversi nostri soldati, che purtroppo non hanno fatto ritorno. La situazione è risultata poco chiara e dato che abbiamo due nostri rappresentanti sulla terra, penso che quest' ultimi possano occuparsi del problema sorto, in quella che io considerò loro giurisdizione. Capitano Mayuri,prego.” Concluse il capitano comandante serio. Il capitano Kurostuchi, fece un passo avanti e si schiarì la voce, non prima di aver lanciato un sguardo alla castana.
“Grazie alla mia squadra, nonostante la situazione sia piuttosto sconosciuta, sono riuscita a ricevere diverse informazioni importanti. Queste apparizioni, alquanto improvvise, mi hanno ricordato quella particolare che, i due giovani sostituti e la stessa Kichiki Rukia, hanno affrontato da poco. Il problema che è stato riscontrato in questa vicenda, sono proprio gli hollow che... hanno ben poco di hollow. Dopo alcuni accertamenti, sospettiamo che sotto queste apparizione ci sia lo zampino di Aizen Sosuske, ex capitano della quinta divisione, non che traditore del seretei. L'anomalia con la quale si presentano questi particolari Hollow, ci ha ricondotto a lui come unico responsabile, in quanto unico possessore di un oggetto tale da rendere questo scempio possibile. Questi hollow sono molto più aggressivi: fiutano facilmente anche le reiatsu più deboli e attaccano, senza scrupoli. Non sappiamo dire molto altro, l'unica cosa che sappiamo con certezza è che è stato riscontrato un alto numero proprio in una zona a nord-est della suddetta città. Il perché, purtroppo, è ancora poco chiaro; ho mandato alcuni dei miei shinigami, ma non hanno saputo fare rapporto, inoltre molti di loro sono scomparsi, mentre altri sono stati brutalmente uccisi" finì il capitano della dodicesima, con insoddisfazione.
“Vuol dire che questi hollow sono praticamente uguali a quelli che abbiamo incontrato a Osaka?” Chiese d'improvviso, Yui. Il capitano della dodicesima si voltò di scatto verso di lei, la scrutò serio.
“Secondo rapporto stilato da Kuchiki Rukia, si” disse tagliente, il capitano.
“Quindi, potrebbero essere eliminati come è successo per l'altra volta?” Chiese ancora, la ragazza. Mayuri affilò lo sguardo verso di lei.
“Il fatto che tu abbia avuto fortuna, non implica che possa averla di nuovo. Asai Yui” Disse tagliente il capitano, guardandola scuro. Yui l'osservò a lungo.
“Noto una punta di disaccordo nel suo tono, capitano Kurostuchi, c'è per caso qualcosa che ho detto o che ho fatto che la disturba?” Domandò dura la ragazza, diventando seria. Il capitano inclinò leggermente la testa e si mise a camminare verso di lei, scrutandola a fondo.
“Arrogante da parte tua, osare dire qualcosa del genere. Asai Yui” disse tagliente il capitano.
“Arrogante? Direi invece che è una domanda lecita, dato il suo palese astio nei miei confronti” rispose Yui, sostenendo il suo sguardo. Mayuri strinse i denti in un smorfia arrabbiata.
“Ascolta attentamente umana, non so quali siano la tue abitudini, ma vedi di parlare con rispetto davanti a me. Lo so, sai! - Disse puntandogli un dito contro.-  Lo so che ci sei tu dietro all'accaduto del mio laboratorio! So che sei stata tu e quel maledetto Kisuke Urahara a fare resettare il mio laboratorio” Disse con furia l'uomo, Yui alzò un sopracciglio confusa.
“Che diavolo sta dicendo? Io non ho fatto nulla!” Disse la ragazza, perplessa davanti a quelle accuse.
“Inutile che menti! Lo so che centri tu. Il mio laboratorio è impenetrabile e intoccabile, se dovesse mancare l'elettricità nell'intero seretei, il mio laboratorio sarebbe l'unico ad avere l'energia sufficiente a mandare avanti tutto il sistema e guarda caso l'elettricità e mancata e i la gran maggior parte dei dati sono stati cancellati. Lo so che c'è lo zampino di quel maledetto Urahara, è stato lui a fare qualcosa al mio prezioso laboratorio” Continuò infuriato.
“Ma che diavolo sta dicendo? Io non so nemmeno di cosa stia parlando, la smetta di accusarmi inutilmente, stupido paz..” Cercò di dire la ragazza, ma non finì la frase, una mano gli andò a tappare la bocca. Yui si voltò, imbestialita, cercando d'individuare il colpevole di tale mossa e quando si voltò, vide Ichigo che preoccupato, gli teneva stretta la mano sulla bocca. La ragazza cercò di divincolarsi, ma non riuscì nel suo intento.
“Che cosa stavi dicendo? Stupida scimmia umana a chi hai osato dare del paz..” Tentò di dire il capitano.
“Capitano Kurotsuchi! Asai Yui! Finitela immediatamente, questa è una sala riunioni, non siamo in un locale per poter discutere in una maniera così infantile. Ricordatevi il luogo in cui vi trovate! Un'altra parola e giuro che vi farò arrestare! Entrambi!” Tuonò scuro il comandante.
“Ma..ma..” Cercò di dire Mayuri, ma lo sguardo del capitano lo costrinse a zittirsi e furioso osservò la castana con ira.
“Quello che è successo al laboratorio è ormai acqua passata, non siamo qui per questo. Kurosaki Ichigo, Asai Yui: vuoi due siete incaricati di sorvegliare la zona e di agire nel caso vi siano attacchi nel suddetto luogo. Finito il vostro compito, farete rapporto alla Soul Society. Kuchiki Rukia, tu rimarrai qui a stilare i rapporti degli ultimi giorni. La riunione si conclude qui. Capitano Kurotsuchi, mostri ciò che serve per agire ai due giovani shinigami” Disse autoritario l'uomo, sbattendo il bastone per terra e mettendo così fine all'assemblea.
Yui riuscì a calmarsi e con delicatezza spostò la mano del ragazzo dalla labbra. Ichigo la osservò accigliato.
“Scusa” disse lei, spostando lo sguardo colpevole.
“E dire che sono io quello impulsivo” disse il ragazzo, scuotendo la testa un poco divertito.
La ragazza guardò altrove, imbarazzata.
“Vedo che è sempre così frizzante, Yui-san” disse una voce, poco distante da loro. Yui alzò il viso e incontrò lo sguardo del capitano dell'ottava, che con un sorriso malizioso, la osservava.
“Non sono io, capitano, è questo posto a farmi male” disse scherzando. Il capitano Kyoraku sorrise divertito.
“Se riuscirai a sfuggire alle grinfie di qualcuno,- disse il capitano, lanciando un'occhiata al ragazzo dai capelli arancioni dietro di lei-, puoi sempre passare a bere un gocciò di sakè. Sai dove trovarmi” concluse, osservando prima lo sguardo contrariato di Ichigo, poi quello divertito della ragazza; fece un occhiolino verso di lei, infine si voltò e andò via.
“Non mi piace questa storia” sussurrò il ragazzo, osservando l'uomo andare via.
“Non avevo dubbi” rispose la ragazza, lanciandogli uno sguardo divertito.
“Tutto bene, Yui-san?” Disse una voce calma e pacata. Yui la riconobbe subito, sorrise nel sentirla.
“Tutto bene, Byakuya-san” rispose la ragazza, voltandosi a osservarlo. L'uomo la guardò a fondo, studiando il suo viso.
“Sono felice di rivederti, era da un po' che non venivi qui” disse l'uomo. Yui sorrise.
“Già, be l'ultima volta mi è bastata!” Rispose, toccandosi la testa imbarazzata.
“Sarei felice se passasse più spesso, molti uomini alla caserma mi chiedono di lei, credo che sarebbero contenti di rivederla” Disse Byakuya, osservandola.
“Vedrò di farci un salto, un po mi manca la vita nella caserma” confessò la ragazza.
“Allora sarai più che benvenuta” rispose l'uomo, sorridendo dolcemente. Yui rimase sorpresa di rivedere quel sorriso, mentre le parole di Yoruichi tornavano alla mente. Non si era mai fermata a pensare a tutto ciò, ma ora, avere davanti agli occhi quell'uomo e sapere che ogni volta che lui la guardava, cercava in quel suo viso una donna che ormai non c'era più, la rendeva triste: quanto poteva essere doloroso per lui sapere che la donna che portava quel viso, non era Kaori, ma bensì un altra? Se lo domandò a lungo, ma non trovò nessuna risposta rincuorante, sapeva che per lui era doloroso e non aveva idea di come poter anche solo alleviare quella sua pena.
“Byakuya-san” lo chiamò d'improvviso la ragazza. L'uomo la guardò negli occhi.
“Grazie” disse infine, sorridendo verso di lui. Buakuya rimase sorpreso per qualche secondo, osservando quel tenero sorriso, poi fece un cenno con il capo e salutò i due ragazzi, tornando alla sua vita, con il cuore un poco più felice: lei stava bene.
“Seguitemi” disse una voce tetra alle loro spalle. Ichigo e Yui si guardarono un poco spaventati, dopo di che, silenziosi seguirono il capitano della dodicesima fino al suo laboratorio.
L'uomo entrò borbottando qualcosa fra se e se, osservando di tanto in tanto la castana in maniera poco carina. Si mise a cercare fra cianfrusaglie, qualcosa; Yui l'osservò, mentre l'aria tetra e fredda di quel posto gli metteva i brividi. Il ricordo di quel luogo era fin troppo vivo nella sua mente.
“Tutto bene, Asai Yui?” Disse d'improvviso Kurotsuchi ad un passo da lei. La ragazza spalancò gli occhi, non si era accorta di averlo così vicino, fece un mezzo passo indietro.
“Certo!” Rispose la ragazza, mantenendo la voce ferma. L'uomo gli porse delle sottospecie di cellulari.
“Tenete, questi dispositivi sono stati creati da me stesso e sono capaci d'individuare quei particolari hollow. Questi vi serviranno per tenervi in comunicazione con il nostro laboratorio e la nostra squadra sul posto!” Disse l'uomo, distrattamente, dando i dispositivi al ragazzo dai capelli arancioni. Ichigo li afferrò, mentre l'uomo con sguardo affilato, si avvicinava alla ragazza, scrutandola.
“Sai, c'ero quasi Yui Asai. Ero così vicino al tuo segreto, poi tu e quel Urahara avete resettato tutto!Oh ma io ci arrivo sai. La risposta è lì davanti ai miei occhi e io, troverò la soluzione. Stai attenta, umana, le tue ore sono contate” Disse minaccioso, Mayuri, terribilmente vicino. Yui l'osservò affondo, senza battere ciglio.
“Questo è tutto da vedere” rispose la ragazza, Mayuri alzò un sopracciglio.
“Cosa vorresti dire?” Chiese il capitano della dodicesima, osservandola scuro.
“Sono sicura che Urahara-san ci arriverà, prima di lei” disse tagliente la ragazza. Mayuri spalancò gli occhi dalla furia.
“Come osi!” Tentò di dire, ormai arrabbiato. Yui sorrise trionfante, dopo averlo stuzzicato. Ichigo, si mosse rapido e afferrò la ragazza prima che quella continuasse.
“Grazie Kurostuchi, le faremo sapere attraverso i rapporti” disse quello, trascinando via la castana.
“Ti farò pentire di avere la lingua lunga, maledetta umana” tuonò furioso, lo scienziato.
I due ragazzi arrivarono insieme fuori dal laboratorio, ormai lontani dalle grinfie del capitano della dodicesima.
“Sei impazzita? Che hai nel cervello? Lo sai che il Kurotsuchi Mayuri è già particolare di suo, perché devi sempre stuzzicarlo!” La riprese Ichigo, mentre di fretta si spostavano verso il senkaimon.
“È colpa sua, non avrebbe dovuto osare mettermi la mani addosso, gliela farò pagare prima o poi” rispose quella, seria.
“Ti rendi conto della persona contro cui ti stai mettendo?” Disse Ichigo, scrutandola incredulo.
“Certo che si, per questo voglio che la paghi” rispose con tranquillità la ragazza. Ichigo scosse la testa e insieme a lei, si incamminò, per ritornare sulla terra.

A nord-est di Karakura si trovava un quartiere malfamato, conosciuto per l'elevata quantità di malviventi che vi abitavano e che normalmente sostavano in esso.
Dalle indicazioni ricevute dal dispositivo consegnatogli dal capitano Kurostuchi, proprio in quel quartiere al margine, si trovava un piccolo parco giochi, situato al centro di un pezzo di foresta. Grazie alle ricerche fatte dalla squadra della dodicesima divisione, fra gli alberi di quel tratto di foresta e in quel parco ormai abbandonato, erano state  riscontrate la gran maggior parte delle apparizione di quegli strani, quanto pericolosi Hollow, in grado di attaccare anche le persone con la reiatsu più lieve.

Quando arrivarono, i due ragazzi fecero un giro di ricognizione, studiando il luogo a fondo, senza trovare nulla di particolarmente pericoloso.
Una volta lì, trovarono la squadra della dodicesima, che efficiente era intenta a stuadiare ed analizzare il perimetro. Yui si fermò a osservare, mentre diversi shinigami con apparecchiature strane, se ne andavano in giro alla ricerca d'informazioni.
“Ichigo, credo che questo sia il mio primo lavoro ufficiale da shinigami” disse Yui, d'improvviso. Ichigo la osservò, con un sopracciglio alzato.
“Già be, piuttosto insolito da parte loro, affidare un lavoro a noi” Disse perplesso il ragazzo.
“Se la Soul society è il posto che credo, allora posso assicurarti che l'hanno fatto per controllarci o peggio, metterci alla prova” rispose la ragazza incrociando le braccia al petto, pensierosa.
“Molto probabile” disse il ragazzo, grattandosi la testa. La ragazza gli lanciò un'occhiata, immersa nei suoi pensieri, fino a quando, una strana sensazione non si fece spazio dentro di se; d'improvviso dei brividi gli percorsero la schiena, mentre l'aria attorno si fece opprimente e scura.
“Ichigo, la senti questa sensazione?” Chiese la ragazza, cupa. Il ragazzo si voltò a guardarla confuso.
“Che stai dicendo?” Chiese, senza capire. Yui lo guardò incredula.
“Come puoi non sentirla? E' qui, è attorno a noi è scura e spaventosa ...” Disse la ragazza inquietata, poi qualcosa la toccò alla spalla. Yui rapida afferrò la katana e la estrasse, puntandola verso il probabile pericolo alle sue spalle. Quando fu completamente voltata, trovò il viso di un ragazzo ad osservarla spaventato, mentre la sua katana puntava dritta sul suo viso.
“Yui ma che cavolo fai?” Chiese sorpreso Ichigo. La ragazza scosse la testa e incredula mise via la katana.
“Scusami, mi dispiace, io..perdonami” disse facendo un mezzo inchino. Il ragazzo la osservò ancora un poco spaventato.
“N-non fa niente, colpa mia! Le sono arrivato alle spalle, mi scusi” disse il ragazzo, ricomponendosi dal momento.
“Sei pericolosa ultimamente” la riprese Ichigo. Yui gli lanciò un'occhiataccia.
“Perdonami, ero sovrappensiero” Continuò la ragazza. Il ragazzo sorrise.
“E tu chi sei?” Chiese Ichigo, alzando un sopracciglio. Quello si grattò la testa imbarazzato.
“Piacere di conoscervi, il mio nome è Ryo Sakata, sono stato incaricato di fornire qualsiasi tipo d'informazione a i due sostituti shinigami!” Rispose il ragazzo, facendo un piccolo inchino.
“Salve Sakata-san. Lui e Ichigo e io sono Yui. E' un piacere conoscerti!” Disse la ragazza, sorridendo.
“Oh la prego, mi chiamo Ryo! Asai-san” Rispose il ragazzo, imbarazzato.
“Solo se tu la smetti di chiamarmi Asai-san! Basta solo Yui!” Disse la ragazza. Ryo annuì.
“Allora Ryo, sai dirci qualche novità?” Chiese Ichigo, osservandolo. Il ragazzo si mise sull'attenti.
“Nulla di nuovo. Abbiamo solo individuato quello che potrebbe essere il punto esatto in cui essi compaiono. Vedete le altalene, ecco, normalmente quello è il punto preciso dai cui arrivano, con tanto di apertura di garganta. La cosa strana è che, avvolte ne compaiono solo pochi, ma al conto totale, risultano sempre di più rispetto a quelli che sono arrivati” Disse il ragazzo, sfogliando qualche appunto che teneva in mano.
“Vuoi dire che, si moltiplicano qui fuori?” Chiese la ragazza, incredula.
“Può darsi, ma non ne sappiamo molto!” Ammise il ragazzo.
“Quanti ne sono apparsi in una giornata?” Chiese ancora Yui. Ryo controllò i fogli.
“Tre! Ma al conto finale, ne abbiamo contati quasi dieci” rispose quello. Ichigo e Yui si guardarono un momento, preoccupati.
“Avete per caso notato qualcuno nelle vicinanze? Qualche reiatsu particolare o diversa dal solito?” Chiese la ragazza, seria. Ichigo si voltò a guardarla, perplesso. Non riusciva a capire il perchè di quella domanda. Pensò, confuso.
“Nulla di ciò” rispose il ragazzo. Yui annuì.
“Bene, allora direi che è meglio andare a fare un giro!” Disse Ichigo. La ragazza annuì, d'accordo.
“Vi terremo aggiornati attraverso i dispositivi” disse il ragazzo, i due annuirono poi, rapidi si spostarono.
Girarono attorno a quel luogo senza trovare traccia di alcun hollow e dopo essersi assicurati della sicurezza del perimetro, tornarono a casa per riposare un poco. A notte inoltrata si diedero l'appuntamento per ritornare al parco e continuare la loro ronda e mentre saltavano da un tetto all'altra, completamente ristorati, i dispositivi nelle loro tasche presero a squillare freneticamente.
“Merda” disse Ichigo, preoccupato.
“Sbrighiamoci” disse la ragazza aumentando il passo, per arrivare il prima possibile.


"Ichigo-san,Yui-san!" Urlò disperato Ryo.
"Ryo, che diamine è successo?" Chiese Yui, vedendo la preoccupazione sul viso del giovane shinigami.
"Hollow, sono comparsi in gruppo erano forti, hanno attaccato alcuni miei compagni e..." Cercò di dire il ragazzo, ma non trovo il coraggio di finire.
"Cosa?" Chiese Ichigo, curioso.
"Loro sono spariti!" Disse osservandoli ancora stupito.
"Spariti, in che senso?" Chiese Ichigo, senza capire.
"Potrebbero essere morti?" Chiese Yui, ma il ragazzo scosse la testa.
"Loro sono spariti insieme agli hollow" rispose sconsolato.
Quelle parole misero i brividi a entrambi, si scambiarono un'occhiata.
“Ok è il momenti di agire. Faremo così; io andrò a caccia di tutti gli hollow! Non saranno molto lontani e cercherò di capire come i tuoi compagni possono essere spariti insieme a quei mostri. Voi rimarrete qui! Se qualcuno di quelli che sono spariti tornerà, voi me lo farete sapere!" Spiegò, sicuro il ragazzo. Yui l'osservò.
“Lasciò tutto nelle tue mani!” Disse il ragazzo, verso di lei. Yui strinse i pugni, mentre una morsa al cuore la preoccupava. Ichigo fece per andare via, rapido.
"Ichigo!" Urlò Yui. Il ragazzo si voltò a guardarla perplesso.
"Stai attento!" Disse puntandogli lo sguardo contro. Ichigo sorrise.
“Con chi credi di avere a che fare? Certo che starò attento, stupida” rispose il ragazzo, poi sparì in mezzo alla foresta. Yui alzò gli occhi al cielo, poi si voltò verso il ragazzo.
"Ok Ryo, sta calmo! Va tutto bene. Ichigo sistemerà quegli hollow, noi rimarremo qui! Andiamo a cercare qualche tuo compagno! Ok?" Terminò Yui, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo. Quello annuì, poi si spostò rapido insieme a lei.

La notte era ormai quasi passata.
Yui e Ryo perlustrarono più e più volte il perimetro della foresta, senza trovare nessuna traccia dei compagni scomparsi e privi di qualsiasi altra soluzione, tornarono al parco e si misero in attesa del ritorno di Ichigo.
Il parco era immerso in un silenzio surreale; la squadra della dodicesima, aveva smesso di andare in giro e si erano rinchiusi dentro a qualche tenda, ad analizzare i loro dati. Yui e Ryo se ne stavano seduti vicino a un albero, tesi e preoccupati. Yui sentiva una strana inquietudine storcergli lo stomaco, una sensazione che gli ricordò l'incontro con l'uomo dagli occhi di ghiaccio. Se c'era davvero Aizen Sosuke dietro a tutto ciò, allora anche lui probabilmente era stato mandato da quell'Aizen stesso; era l'unica spiegazione che poteva dare alle parole di quello sconosciuto. Ma se ciò fosse stato  vero: cosa voleva Aizen da lei? E perché continuava a farla seguire? Yui scosse la testa, troppe domande si formarono nella sua testa, ma nessuna risposta plausibile arrivò alla sua mente. Yui iniziò a tamburellare con il dito sulla mano, con un misto di ansia e preoccupazione.
"Ichigo-san starà bene!" Disse Ryo, appoggiato al tronco di un albero, mentre osservava l'agitazione della ragazza. Yui deglutì con ansia, era molto ormai che non lo vedeva.
"Ovvio che starà bene. Tu non lo conosci, ma Ichigo non è così semplice da battere. Non si farà di certo mettere i piedi in testa da qualche hollow!" Rispose Yui, cercando di rassicurare più se stessa che altro. Il ragazzo gli sorrise.
"Allora, Ryo, come mai sei entrato nella dodicesima divisione? Insomma, non deve essere semplice avere come capitano quello svitat... Emh il capitano Kurotsuchi!" Chiese Yui cercando di smorzare la tensione d'attesa e preoccupazione che si era formata. Ryo guardò la ragazza, infine sorrise.
"Hai conosciuto il capitano?” Chiese quello divertito.
“Già, purtroppo” rispose Yui, sconsolata. Ryo rise.
“La dodicesima divisione è conosciuta per essere quella che porta avanti concetti di vendetta, indipendenza e rigore, ma non mi rispecchio gran che in queste qualità; piuttosto sono entrato in questa divisione perché ho una certa facilità a comprendere gli studi scientifici. Il mio sogno è quello di entrare nell'istituto di sviluppo e ricerca e lavorare nell'equipe principale. Il problema è che per arrivare fino lì bisogna saper dimostrare molto e impegnarsi e da come avrai notato, il capitano Kurotsochi non è una facile da sorprendere. Io sono shinigami solo da dieci anni ed ho ancora molta strada da fare! Ma un giorno ci riuscirò!" Spiegò quello, mentre negli occhi brillava una scintilla che Yui fu felice di notare.
“ Quindi sei una sottospecie di piccolo genio Ryo? Ma ti prego, non diventare mai come il capitano Kurostuchi!” Disse la ragazza, preoccupata. Ryo rise.
“Non potrei, mia sorella mi farebbe fuori prima” Rispose, divertito il ragazzo.
"Hai una sorella? Come si chiama?" Chiese curiosa.
"Hikari” rispose il ragazzo.
“Da come ne parli, sembra quasi che tu ne sia spaventato!” Disse divertita. Ryo sorrise.
“ Lei è ancora una ragazzina, ma quando vuole sa davvero mettermi paura. Ma è molto dolce ed è anche l'unica cosa che mi rimane” spiegò, mentre sul viso si dipingeva tristezza.
“Gli vuoi molto bene, vero?” Chiese Yui, dolcemente. Il ragazzo la osservò, sorrise.
“Si ed è per questo che devo riuscire a entrare nell'istituto. Voglio potergli offrire il meglio e continuare a proteggerla e aiutarla sempre. Lei è la mia famiglia, farei qualsiasi cosa per lei” concluse dolcemente. Yui ascoltò le sue parole, mentre percepì qualcosa di familiare in quella storia, qualcosa che non riguardava lei; qualcosa di lontano. Scosse la testa, scacciando quel pensiero.
“Data la tua determinazione, so che diventerai un grande shinigami ed entrarei all'istituto. Ci scommetto quello che vuoi” rispose la ragazza, sicura. Ryo la osservò, mentre gli occhi si facevano lucidi.
"Grazie, grazie Yui-san lei è  davvero gentile a dire così!" Disse il ragazzo nascondendo il viso. Yui rise, si alzò e andò verso di lui.
“E' la verità ed è ciò che penso! E poi non sono così gentile, te lo assicuro" rispose divertita la ragazza. Ryo rise.
I due shinigami continuarono a chiacchierare a parlare e a distrarsi, in quel momento di preoccupazione, nell'attesa che Ichigo tornasse.
Infine, quando orma la notte era sul punto di finire una voce alle loro spalle li fece sussultare; quando Yui lo vide fra gli alberi, si alzò di corsa e andò ad abbracciarlo, più forte che pote, sollevata.
"Maledetta testa arancione, perché diavolo ci hai messo cosi tanto! Pensavo fosse successo qualcosa, tu potevi almeno mandare un messaggio o un segnale di fumo o quel cavolo che ti pare" disse la ragazza, stringendolo.
"Ti vuoi stare zitta un momento? Sto bene, ho solo avuto difficoltà a trovarli!" Disse quello abbracciandola un poco, paonazzo in viso. Yui lo lasciò andare e gli tirò un pugno alla spalla.
“Sta zitto tu!” Gli rispose scocciata e fece per tornare a sedersi, vicino al giovane ragazzo. Ichigo la seguì, mentre nascondeva un piccolo sorriso, infine si sedette anche lui.
“Allora, hai qualche novità?” Chiese Yui, osservandolo.
"Ho molte cose da raccontarvi" disse, mentre l'alba di un nuovo giorno schiariva l'oscurità della foresta.










Angolo dell'autore:


 

 

 

Le storia si infittisce; Aizen sta giocando le sue carte, ci sarà davvero lui dietro a tutto ciò? * parte la musichetta da fil horror *

Gentili lettori, ancora una volta grazie per essere qui.

 

Grazie a Zephiel97 che recensisce, per esserci sempre. Mi rendi super felice.

A Overfire per aver lasciato un commento.

A Sarija per avermi fatto sapere cosa pensava del capitolo.

Grazie anche a coloro che nonostante tutto, errori e sfoghi, leggono la storia.

 

Alla prossima.

Un saluto.

 

Cass



 

  
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