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Autore: Glicia    15/12/2015    1 recensioni
"Se le mie mani fossero state irreparabilmente danneggiate, non avrei più potuto fare l'unica cosa in cui davvero eccellevo, ma se fossi morto, ti avrei abbandonata di nuovo."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Ren Honjo, Yasushi Takagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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FRAGILE

NANA

Guardavo fisso davanti a me.
Non che ci fosse qualcosa di interessante da osservare, era solo che ad ogni passo, speravo sempre più intensamente di vederti sbucare con il tuo solito sorrisetto, per dirmi che era tutto uno scherzo; solo una scusa crudele per rivedermi dopo così tanto tempo.
Mi sentivo immersa in una campana di vetro. Tutto quello che mi circondava mi appariva distorto, tutti i suoni ovattati. 
La verità, Ren, è che non potevo accettare un altro abbandono da parte tua. Sai, anche se alla fine ci siamo ritrovati, non ti ho mai perdonato di essere andato via! So di essere egoista, ma in fondo, lo sai anche tu, no? Come sai anche quanto l'orgoglio mi rovini, quanto sia fragile, quanto poco sappia badare a me stessa e quanto tu sia per me una droga.                              
Senza di te, purtroppo, non posso vivere. Tu mi hai donato tutto ciò che ora ho: il canto, l'amore, una ragione di vita! Se te ne andassi di nuovo, questa volta porteresti con te tutto questo e di me resterebbe solamente un guscio vuoto. Che senso avrebbe vivere?
Sai bene quanto odi dipendere da qualcuno, allora perchè ti diverti così tanto a mettere in luce questo lato del mio carattere? Tu sei, in assoluto, la persona che mi fa più innervosire!
Ma anche l'unica che ami con ogni cellula del mio corpo.

Devo solo svoltare a destra e poi...ti avrò raggiunto. Ormai i singhiozzi degli altri li percepisco distintamente e ogni singolo gemito è come una stilettata dritta nel petto. Perchè devi sempre farmi così male?

Un passo. Solo un passo ... e mi sarei ritrovata davanti a tutti. Ero certa che si sarebbero precipitati ad abbracciarmi, dicendomi che sarebbe andato tutto bene, accarezzandomi i capelli, la schiena. Probabilmente avrebbero cacciato via le loro lacrime per farmi forza.
Non ce l'avrei fatta.
Una parte di me avrebbe tanto voluto lasciarsi andare a tutte quelle attenzioni, ma questo stupido orgoglio che mi porto dietro, pesante come un macigno, mi impediva di farlo.
Lì per lì, pensai che l' unica alternativa era fuggire. In questo modo, nessuno avrebbe visto la mia debolezza. 

Arretrai...

... quelle lacrime che lottavano con forza contro il mio orgoglio pur di scorrere liberamente sul mio viso, non le avrei fatte cadere...

... arretrai ancora...

... avrei preferito diventare una donna priva di sentimenti e... sola, pur di non versare quel sale...

... e ancora.

Sai, ho sempre pensato che Yasu avesse sempre avuto un tempismo perfetto. Quella volta non si smentì. 
Me lo ritrovai davanti all'improvviso. 
Sperai con tutta me stessa che non mi abbracciasse. Se l'avesse fatto, quelle lacrime che tentavo disperatamente di nascondere, avrebbero vinto la loro battaglia.
Forse, Yasu riesce davvero a leggermi nel profondo dell'animo. Si limitò a prendermi la mano e trascinarmi lentamente verso gli altri.


   
 
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