I talk to God but the sky is empty.
― Sylvia Plath
Ha portato fichi e banane, acceso una grossa candela rossastra – come sei accorta, Kala, come sei pia.
Si è seduta sui talloni e ha rovesciato i palmi – una ragazza d’altri tempi. Una brava ragazza davvero.
Ganesha la fissa con i suoi occhietti colmi di benevolenza, l’espressione remota di chi poco chiede e tutto ascolta.
“È stagione di doni e io ho un solo desiderio,” sussurra. “Che nessuno aggiunga altri gioielli al mio sari da sposa.”
La libertà che stai per perdere non può che ricordarti il suo peso.
Kala sussulta.
Tra le volute d’incenso, Ganesha pare quasi che rida. Forse.