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Autore: TheFawnFlying    17/12/2015    1 recensioni
Alexia, Kira, Chapette e Mina sono da sole in casa per la notte di Halloween: è tempo di dormire ma le quattro bambine hanno intenzione di raccontarsi delle storie del terrore!
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una fonte luminosa calda pervase l'atrio, ricadendo anche sulle facce di Alexia, Mina, Chapette e Kira che si erano accovacciate tutte vicine, sullo stesso divano dove prima era seduta l'ultima.
"Okay, siamo ad un punto in sospeso: la villa della signora deceduta è in bilico tra essere il posto adatto alle nostre 'scorribande' e l'essere la zona X" annunciò Mina scrivendo sul foglio.
"Pensavo di essere io quella che faceva battute del genere" rispose Kira venendo ignorata ancora un'ennesima volta.
"Ma appunto, secondo voi cosa sarà mai accaduto di così terribile in quel posto?" chiese Chapette. "Uuuuuuh, storie di mostri, storie di fantasmi, STORIE RACCAPRICCIANTI!" esultò Kira alzandosi su un bracciolo, venendo poi tirata giù dalle forti braccia di Alexia.
"Ma vi sembra il momento per certe cose?" chiese poi nervosa quest'ultima. "Si!" risposero le altre in coro.
"Questa notte va a finire che finirà in fumo, in tutti i sensi..." aggiunse Alexia posandosi la mano sulla propria fronte alzata in aria.
La luce si spense, le voci si affievolirono.
"Una volta sentii dire da due anziani a scuola che quella villa era proprietà di una killer" raccontò Mina, appassionata di racconti del genere "Dissero che questa aveva ucciso il marito perché aveva scoperto qualcosa di terribile sul conto della moglie".
"E cosa avrà mai scoperto? Soldi? Un tradimento coniugale? Un bambino rinchiuso nello sgabuzzino?" domandò con sguardo furbetto Kira.
"Beh, se era davvero proprietà della donna non avrebbe senso che l'uomo volesse ucciderla per evitare furti o tradimenti da parte di lei, dico bene? Anche se certe volte gli adulti non riesco a capirli proprio!" aggiunse Chapette, che in fondo sapeva meglio di loro di rapporti coniugali, essendo l'unica ad avere entrambi i genitori (gestori poi ricchi di un teatro famoso).
"Quindi il problema era lui - magari nascondeva un tradimento - e lei lo ha saputo, e lui per avere la sua eredità l'ha uccisa" aggiunse Mina.
"E come ha fatto allora a fare in modo che tutto andasse a lui?" domandò Chapette, che non sapeva ancora bene come funzionavano le questioni legali di matrimonio, ma immaginava ipotesi possibili.
"Semplice: dopo averla uccisa ha preso la sua mano e ha firmato con essa!" rispose Kira ridacchiando. "Kira un giorno mi dovrai spiegare cosa ci trovi divertente nei morti, davvero." aggiunse Alexia.
"Ma poi non si sa se davvero erano sposati, e lo fossero stati la villa sarebbe rimasta comunque a lui, non credete? Perciò, nel secondo caso, come la mettiamo? E poi dove sarebbe finito l'uomo? Non mi pare di aver sentito dire di un uomo legato alla signora..." aggiunse pensierosa Mina.
"Verissimo, Mina. Nel caso fossero stati legalmente sposati, avrebbe avuto senso che si fossero uccisi per tradimento e la villa passata così a lui; ma nel caso inverso? Lui non avrebbe avuto modo di farlo poiché la casa casa effettivamente non era di sua proprietà." aggiunse Alexia.
"Quindi secondo me non c'è nessun uomo, si è uccisa da sola!" rispose energica Kira. "Si, un suicidio potrebbe starci, ma perchè? Perchè mai una donna bellissima - ho sentito dire che era una persona meravigliosa d'aspetto - avrebbe voluto mettere fine alla sua vita? La mia mamma dice che chi si suicida non è abbastanza felice della sua vita. Mia mamma è bella e amata, e non ha certo idee strane per la testa." disse Chapette.
"Quindi era una signora depressa ma bella, quindi molto strana!" rispose  Mina. "Può essere anche questo, del resto chi meglio di noi può capire quanto si può essere tristi per non essere accettate nella nostra 'anormalità'".
"E cosa avrebbe mai avuto di così strano?" domandò Chapette.
"E che ne possiamo sapere noi: nessuno parla molto di quella signora!" rispose stizzita Alexia.
"Beh, basta pensare a qualche indizio... Qui le donne reputate 'normali' sono quelle che vanno a fare la spesa nei centri commerciali, che vestono colorate, che seguono eventi mondani..." disse Chapette pensando che anche se lei stessa faceva le stesse cose con sua madre nei pochi giorni liberi in cui potevano stare assieme, era considerata 'strana' dalla maggior parte della gente.
"Allora era una signora che si vestiva di nero, andava ai cimiteri e preparava intrugli? Una strega, un vampiro o uno di quei tizi mascherati di nero che ascoltano la musica goth o metal?" disse Mina tutta gioiosa, che amava quel tipo di persone.
"Magari, se fosse davvero così sarebbe stata davvero una persona simpatica..." aggiunse Kira un pò melanconica.
"Magari..." aggiunsero le altre tre, abbassando lo sguardo.
Seguì un breve silenzio.
"Ragazze, forse è meglio se lasciamo perdere: non mi piace sapere di stare in un posto dove stava una che magari poteva essere nostra amica" aggiunse Kira.
"Perchè no? Magari a lei potrebbe far piacere che qualcuno simile a lei visitasse la sua villa ogni notte!" propose Mina.
"Se fosse davvero come noi, se fosse davvero stata una signora 'strana', strega o altro..." rispose di nuovo Kira.
"Ragazze, perché vi siete abbassate tutte?" chiese Alexia.
A pochi centimetri dalle loro testa, sospesa in aria.
Le altre tre risposero solamente con una bocca spalancata.
"Ma... Sei tu ti sei alzata sulle nostre teste!" rispose Kira.
"O-okay, Kira se sei tu a fare ciò... TI PREGO DI METTERMI GIU' IMMEDIATAMENTE!" ordinò Alexia con il suo sguardo di ghiaccio.
"Ma non sono io a farlo, Alexia!" rispose Kira cercando di discolparsi.
"E allora chi è?" chiese Alexia, ma venne interrotta da una sua improvvisa caduta sul divano, per fortuna non provocando ulteriori ferite sulle poveri pelli delle altre che erano sotto di lei.
"Il tavolo! Il tavolo si sta alzando!" indicò Chapette.
"Oh bene, dopo chi viene? Tu Kira? Vuoi fare un balletto di gruppo?" disse Alexia sistemandosi meglio sul divano.
"TI RIPETO CHE NON SONO IO A FARE TUTTO QUESTO!" gridò ancora a perdifiato Kira. 
"Quel tavolo... Spero solo che non cada giù e si spacchi!" disse Chapette ansiosa. "Ma che brava cuginetta, ti preoccupi solo del tavolo e non di me!" aggiunse Alexia, che quasi stava per menarla.
"Quel tavolo ha una specie di macchia azzurro fluo che si sta disperdendo..." osservò Kira.
"Che diavolo sta succedendo???" gridò terrorizzata Mina, seguita a ruota dalle altre che tremavano.
"Ragazze... Quel tavolo sta andando da tutt'altra parte!" fece notare Chapette. "No, vi prego, ditemi che non è vero!" disse Alexia.
"Se Furys non vedesse più quel tavolino altro che coprifuoco, quella ci farà di peggio!" disse Kira, tremante più al pensiero di non poter più fare giocate alla play con le amiche.
"Allora bisogna fermarlo!" rispose energica Alexia.
"E come si fa, nemmeno Mina che è la più alta di noi tutte può riprenderlo!" fece notare Chapette.
"Accidenti a me che non ho il mio bastone dietro!" aggiunse Alexia a pugni stretti ed occhi chiusi e battendo i piedi sul pavimento.
"Non bisogna fare rumore Alexia: se tu avessi avuto il tuo bastone avresti fatto ancora più casino!" aggiunse Chapette.
"L'unica cosa è seguirlo, e CORRERE!" gridò Chapette.
Il tavolo 'volante' divenne di un colore luminosissimo, quasi ad accecare le povere giovani furettine, e lentamente ma in modo fluido passò sopra le loro teste, per poi spaccare la finestra della porta d'ingresso.
"Attente ai vetri!" ricordò Alexia, sapendo che era molto pericoloso passarci sopra.
Aprirono la porta di corsa, cadendo tutte tranne Mina e Chapette nello scalino dell'entrata davanti della casa. "Kira, tu dovresti fare davvero un pò di palestra invece di mangiarti schifezze e poltrire!" le consigliò Alexia. "Non mettere bocca nelle cose che faccio!" bofonchiò Kira con la faccia dentro il fango.
"Ragazze, se non ci sbrighiamo perdiamo quel benedetto tavolino di merda!" gridò Chapette.
Alexia e Mina si stupirono per la parola 'merda' detta da Chapette: lei che era la classe ed eleganza in persona parlare in quel modo! E poi a soli 9 anni!
"Ci penso io, almeno mi rendo utile!" disse Kira, e si mise a ginocchia mezze alzate, con lo sguardo diretto al cielo, e allungando le sue braccia con il suo potere prese da una parte Mina, dall'altra Alexia e Chapette.
Con il fango che copriva le sue scarpone marroni da montagna, Kira camminò a passo veloce e con larga apertura delle zampe, salendo sopra un albero.
"Ecco, è sempre laggiù!" aggiunse Kira.
"Ma perchè non l'hai fatto prima quando eravamo in casa?" domandò arrabbiata Alexia. "Perchè prima sarebbe stato uno spreco, volevo divertirmi a vedere cosa avreste fatto voi!" rispose Kira.
"MA IO TI AMMAZZO!" gridò Alexia stretta nelle braccia di Kira.
"Mi ucciderai dopo, amichetta." rispose in modo provocatorio Kira.
Lo sguardo di Alexia divenne più buio di rabbia della stessa notte, e Kira scese dall'albero, ma un fulmine si avvicinò alla parte destra dell'albero a cui erano postate.
"Ragazze, vi siete dimenticate che è brutto tempo?" ricordò Chapette.
Kira allungò così la zampa anteriore verso un camino della casa davanti a loro, e il fulmine poté ricadere in tutta tranquillità nella sua azione distruttiva sull'albero.
Le quattro ripresero fiato, e Kira fece tornare le sue braccia allo stato normale. "Bimbe, ce la siamo vista davvero brutta!" iniziò Chapette.
"Stavamo per diventare cenere!" aggiunse Mina.
"Così si che avremmo fatto compagnia alla signora!" aggiunse Alexia.
"Sempre meglio che stare con la Strega!" aggiunse Kira.
"Certo, però... Guardate che bella vista sopra questo tetto!" osservò Mina. "Se solo non piovesse però, etciù!" tossì Chapette, con il vestitino rosa suo preferito fradicio.
"No, ti prego, non mi dire che ti stai beccando il raffreddore..." presuppose Alexia con la bocca in avanti e gli occhi fissi su di lei, con sguardo rassegnato "Se Furys ti chiede come te lo sei preso, stavolta la colpa te la pigli da sola... Inventati che ti sei fatta di nascosto il bagno e ascoltando quel Bon Jovi ti sei distratta pensando al tuo terrificante fidanzatino e ti sei fatta il bagno con l'acqua marmata.".
"Ehi!" rispose imbarazzata Chapette.
"Invece di pensare a come passa i momenti in bagno Chapette, pensiamo a raggiungere quel tavolino piuttosto... Indovinate un po' dove è andato?" domandò Kira, sorridente ma tremante, indicando proprio la villa della signora di cui parlarono prima.
"Bene, allora bisogna proprio beccarcelo questo raffreddore." disse Alexia.
"Io comunque trovo questa pioggia notturna magica, non trovate anche voi?" rimise voce così in capitolo Mina, che era rimasta incantata ad osservare il cielo blu scuro trapassato dalla pioggia incessante e da fulmini rombanti sopra il suo naso rosato.
"Sei la solita romanticona, Mina..." aggiunse Kira sorridente.
"E che c'è di male? Chissà se la signora è un'amante della notte..." Domandò tra sé e sé Mina sottovoce.
"Beh questo lo sapremo poi, ora bisogna pensare ad andare a prendere quel maledetto tavolo, altrimenti non si vedrà il giorno dopo!" rispose Alexia, ascoltando Mina, in modo severo.
Scesero dal tetto, prima Alexia, poi Chapette e Mina aiutate dal braccio destro allungato di Kira che tratteneva il loro peso cascante sui suoi muscoli da bambina.
"Ma come faremo a spiegare poi lo stato dei nostri vestiti?" domandò Chapette preoccupata. "Li lasceremo bagnare dall'acqua dopo, quando saremo dentro la casa abbandonata." propose Alexia.
"Vuoi dire che saremo nude là dentro???" domandò Kira.
"Chi vuoi che ci veda, andiamo!" rispose stizzita Alexia, che non si faceva problemi a stare nuda in posti dove sarebbe stata sicura che non ci sarebbe stato nessuno.
"Tu sei strana." aggiunse Kira.
"Tu invece ti sbagli: TUTTE NOI SIAMO STRANE." rispose sorridente a labbra socchiuse Alexia, lanciando un'occhiata di strana unione d'affetto e condivisione alle altre, come se fosse una triste realtà di cui andarne tutte loro fiere perché nella loro stranezza si sentivano unite.
Un campo davanti alla casa di cui erano scese li si prostrò davanti: era enorme, lunghissimo e vuoto da abitazioni e strade.
"Adesso si fa qualche nuotatina?" scherzò Kira, facendo notare che era pieno di pozze di fango dentro cunicoli e collinette che abbellivano il campo.
"Si, falla tu!" rispose Alexia dando un colpo alla schiena di Kira, facendola cadere così di nuovo a faccia in giù nella pozza enorme di fango. "E tu ti aggiungerai assieme a me!" rispose Kira prendendo la scarpa di vernice nera di Alexia e tirandola verso sé.
Chapette e Mina cercarono la prima di tirare via Alexia, l'altra di far uscire dalla pozza Kira.
"Ma guardatevi, adesso altro che pioggia piovana per lavarvi i vestiti!" accusarono Chapette e Mina, le più mature del gruppo.
"I vestiti sono il problema minore, noi dobbiamo riprenderci il tav..."
Non fece in tempo a finire la frase che un altro fulmine trapassò il cielo ed una piccola saetta passò accanto a loro.
Al che cominciarono a correre a perdifiato urlando.
Quella notte i fulmini e la pioggia non le dettero pace.
   
 
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