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Autore: fedetojen    17/12/2015    4 recensioni
Hai mai immaginato che Jimin combattesse per te?
Non importa cosa, perché lui ti ama così tanto?
Che lui non può lasciarti andare?
Che tu sei l’unica per lui?
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I'LL FIGHT FOR YOU 
 
Hai mai immaginato che Jimin combattesse per te?
Non importa cosa, perché lui ti ama così tanto?
Che lui non può lasciarti andare?
Che tu sei l’unica per lui?

 

Solo la sua aria, il suo mondo, che tu sei la ragione per lui di vivere?
Di combattere solo per te!
Che tu puoi tenergli la mano?
Che tu sei l’unica persona in grado di confortarlo?
Che lui ha solo occhi per te?
Che tu sei l’unica ragazza per la quale morirebbe?
Che tu sei l’unica che conosce tutti i suoi lati?
Di tutte queste ragazze, lui ha scelto proprio te!
 
Hai mai immaginato questo?
Come ci si sentirebbe?


Capitolo 8

 
Pov Elena
 
Rimasi a guardarlo con la mano sulla bocca, mentre lacrime veloci rigavano il mio volto.
Non riesco a capire quale gusto ci trovi ad essere riempito di botte e ritornare in fin di vita a casa, conciato così, da me.

“Quello che mi fa soffrire di più è vederti piangere” mi disse Jimin abbassandosi la maglia: fece un passo verso di me ma lo fermai con il braccio teso e la mano aperta, indicandogli di restare fermo.

“Quello che fa soffrire di più me, invece, è vederti conciato così…in fin di vita, quando potresti stare bene senza andartene in giro a essere pestato a sangue!” dissi alzando il mio tono di qualche ottava. Il suo viso non era sereno: era una smorfia di dolore continua, mentre con una mano sul fianco si reggeva in piedi, storto e barcollante.

“Ti rendi conto in che condizioni sei?” chiesi indicandolo. Annuì debolmente con il capo, cercando di sorridermi ma forse i dolori e le fitte gli fecero digrignare i denti. Scossi più volte la testa, contrariata dalle sue decisioni, prese senza pensare.

“Pensi quando agisci?” chiesi d’impulso, avendo come risposta uno sguardo accigliato.

“Ma che domande sono?” mi chiese subito, poggiando la mano sull’armadio per non cadere.

“Sei ridotto così male che mi viene da pensare che quando agisci, non metti in moto il cervello” dissi forse in modo troppo duro, ma in fin dei conti era quello
che pensavo.

“Sì che ci penso, ci penso mille volte e lo sai perché lo faccio? Anzi, per chi? Per te. Sì, per TE!” mi disse indicandomi.
 
 
 
 
Pov Jimin
 
“Sì che ci penso, ci penso mille volte e lo sai perché lo faccio? Anzi per chi? Per te. Sì, per TE!” le disse indicandola.

“Mi sono preso tutti quei calci, quei pugni e quei graffi per te! Sei l’unica cosa che riesce a tenermi ancora in vita, sei l’unica luce che riempie il mio cuore, vuoi capirlo?!” dissi urlando.

Glielo ripeto tutti i giorni che lei è l’unica, ma sembra quasi che lei sia completamente cambiata e so anche per colpa di chi: J-Hope non ha fatto altro che distruggerci, che distruggerla, fisicamente e mentalmente.

“Lo so che sono l’unica per te! Me lo ripeti in continuazione!” disse lei esplodendo.

“E perché allora non lo capisci?!?” chiesi arrabbiato.

“Non lo so perché!” mi disse rigirandosi sul posto con fare nervoso.

“Vieni qui” dissi con tono più pacato.

“No” disse secca.

“Se vengo io c’è il rischio che mi ritrovo a terra. Vieni qui” dissi allungando la mano, sperando in un suo consenso.

Si fermò dal girare in tondo sul posto e mi guardò titubante.
Inizialmente vidi nei suoi occhi un’insicurezza tremenda, poi, i suoi occhi presero il colore solito di un verde acceso e si avvicinò a me, stringendomi a sé.

“Cucciola mia” dissi cercando di stringerla a me, appena però lei strinse di più me, le costole rotte si fecero sentire e digrignai i denti mugugnando.

“Scusa” disse abbassando il capo, nascondendosi.

“Dovrei essere io a chiederti scusa, non il contrario” dissi cercando di scacciare quei dolori e quelle fitte.
 
 



Rimasero abbracciati per molto, mentre poi si misero a dormire e l’indomani passata la mattina a casa, Jimin ed Elena, cercando di fasciarsi al meglio le ferite e prendendo medicinali, sperando di attenuare così i dolori, si apprestò ad andare all’incontro.

“Concentrato, non ti distrarre” disse RapMonster con le mani sulle braccia di Jimin, che con sguardo debole lo guardava.

“Sembra che un tir sia passato sopra di lui: più che concentrato è spacciato!”

“Grazie Suga, sempre d’aiuto tu, eh?” disse divertito Jimin, improvvisando un sorriso tirato.

“Al tuo servizio” disse rispondendo sorridente Suga.
Jimin, prese i guantoni e salendo sul ring si preparò ad affrontare Jungkook che era già pronto mentre lo guardava, nascondendo un sorriso amaro.

“Via!” disse l’arbitro.
Girarono in tondo fra di loro per molto: Jungkook aveva le braccia alte a pararsi il volto, mentre Jimin faticava a respirare e a tenere alte le mani.

“Sei conciato piuttosto male: così è vincere facile” disse ridendo Jungkook.

“Sapete solo giocare in questa maniera: siete dei codardi” rispose a tono Jimin.

Jungkook non ci vide dalla rabbia e lo colpì in pieno volto buttandolo a terra.
Elena, che li osservava, si coprì la bocca sbarrando gli occhi per il colpo inaspettato.

Jimin, si pulì la bocca, sputando altro sangue: si rialzò a fatica, mentre cercava di concentrarsi un altro pugno arrivò sull’altra sua guancia.
Come dice il proverbio: se uno ti colpisce la guancia destra, tu porgi anche l’altra.
E così fu: jimin cadde a terra seguito da un gran botto. Rimase a terra finché l’incontro non finì.

“Perdente” disse Jungkook sputando su Jimin.

Quando tutti, tranne RapMonster Suga ed Elena, erano usciti dal grande piazzale recuperarono Jimin portandolo a casa.
Quella sera, Jimin ed Elena si divertirono fra di loro mentre Jimin cercava in tutti i modi di non essere disinfettato da Elena per le sue innumerevoli ferite sanguinanti. Felici, nonostante la sconfitta, si misero abbracciati nel letto aspettando che Morfeo li prendesse tra le sue braccia.

Jimin, si svegliò nel bel mezzo della notte, prese le sue borse contenenti i suoi vestiti e il necessario e lasciò qualcosa sul loro comodino, uscendo velocemente di casa.

Così sparì, senza farsi vedere da nessuno e senza avvisare: lasciò solo una lettera sul comodino per lei.



ANGOLO SCRITTRICE: Può sembrare corto, ma non lo è xD O forse lo è(?) non lo so ahahah Comunque vi ringrazio per le 4 recensioni del capitolo precedente! Spero che anche questo vi sia piaciuto e che possiate dirmi secondo voi come andrà a finire u.u Alla prossima!

Jimin

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