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Autore: Alicaryn    18/12/2015    1 recensioni
Salve! Scrivo queste piccole flashfic (forse anche oneshot) sulla Miraxus in vista della Miraxus week 2015!
1. Rock N’ Roll
2. Danger
3. First Aid
4. Host/Bar Counter
5. Tattoos and Guild Marks
6. Storm
7. Lullaby
Bonus Prompts :
8. Cooking/Baking
9. Childhood
Quindi questa è una piccola raccolta su spezzettoni di vita famigliare in casa Dreyar o in gilda! Vi è presente anche un mio piccolo OC : Lance Dreyar.
Detto questo buona lettura! (Non sono un asso della scrittura quindi se vedete errori, non esitate a farmeli notare!)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luxus Dreher, Mirajane, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mira stava camminando tranquillamente in direzione di casa,  era davvero buio e la strada era semplicemente illuminata dai lampioni. Aveva fatto molto tardi poiché a lavoro erano stati trattenuti più del previsto a causa di un cliente, infatti la strada pareva deserta, ma in quella notte d’inverno, la nebbia rendeva l’atmosfera assai romantica.
I suoi pensieri vennero improvvisamente interrotti da due luci bianche che venivano verso la sua direzione, tuttavia la nebbia poco a poco delineò la forma di una macchina. Sarebbe stata una situazione normale, se tale veicolo non avesse cominciato improvvisamente a sbandare, causando per un attimo lo spavento di Mira e pietrificandola sul posto per poi osservare la macchina uscire di strada e sbattere violentemente contro un palo.

Ripresasi dallo shock, corse immediatamente dall’auto cercando di visualizzare l’autista. Girò attorno all’auto per quindi avvicinarsi al posto di guida dove vi era un uomo privo di coscienza e ferito alla testa.

Mira aveva fatto solo il test di teoria della patente, ma sapeva che soccorrere subito un ferito era un dovere civico e in caso di omissione di soccorso, si poteva essere penalmente perseguibili.
Patente o meno, non aveva alcuna intenzione di lasciarlo. Forzò la portiera che si apre con un grande frastuono, notando quindi l’uomo che doveva aiutare. Era di corporatura robusta, probabilmente le sarebbe stato tanto difficile tirarlo fuori da li, aveva l’aria di pesare molto visto i muscoli che aveva.
La ragazza ci mise tutta la volontà e la forza che aveva pur di trascinare fuori il ragazzo dal veicolo e dopo svariati minuti in cui la sua forza fisica venne messa a dura prova, riuscì a portarlo abbastanza lontano dall’auto e poter finalmente controllare le sue ferite. Ricordava bene la lezione di primo soccorso a cui aveva partecipato durante il corso per la patente, in caso di incoscienza da parte del ferito, doveva assicurarsi che questo respirasse bene.

Tirò un sospiro di sollievo quando realizzò che l’Airbag della sua macchina aveva fatto il suo dovere, l’unica ferita che poteva essere problematica era quella alla testa che continuava a perdere sangue. Si tolse la sciarpa dal suo collo, tentando di fermare la fuoriuscita di sangue, per poi avvolgergliela attorno alla testa e poggiare questa sulle sue gambe. Prese poi il cellulare dalla borsa chiamando un’ambulanza e informandoli dell’incidente.

Terminata la chiamata, vide qualcosa sporgere dalla tasca dei pantaloni del ragazzo che stava per cadere, così lo prese scoprendo poi il nome del suo ferito : Laxus Dreyar.

Un gemito attirò la sua attenzione, ritrovandosi ad osservare dei bellissimi occhi di un particolare grigio scuro che la scrutavano confusi. Mira posò il suo cellulare nella borsa sorridendo poi a quella persona che aveva scoperto essere un ragazzo più o meno della sua età e non un uomo.

-”Come stai?”- gli chiese semplicemente.
-”C-cosa è successo..?”- chiese lui senza cercare di trattenere occasionali gemiti di dolore.
-”Ti sei schiantato contro un albero, ma stai tranquillo, ora arrivano i soccorsi che ti faranno stare meglio”- gli sorrise ancora.
Questo la guardò ancora più confuso a quanto pare non aveva ancora realizzato la situazione in cui era, ma la voce di quella ragazza che lo aveva soccorso, gli bastò per calmarsi e attendere senza fare ulteriori domande.

Quando arrivarono i soccorsi, la ragazzo informò i medici di quanto era successo consegnando loro i documenti del ragazzo che aveva trovato precedentemente. Con sua grande sorpresa, le permisero di salire sull’ambulanza nonostante non fosse un suo parente, così in meno di pochi minuti si ritrovò all’ospedale della sua città a descrivere nuovamente la dinamica dei fatti.
Avendo fatto tutta quella strada, decise di attendere che lui si svegliasse così da potergli parlare almeno un poco, e scoprire anche come aveva fatto a perdere il controllo dell’auto.

Chissà… magari in questo modo si sarebbe guadagnata un nuovo amico.


***


Fermi, fermi tutti! Sì è una AU, e sì, tranquilli, questa piccola storiella non finisce qui e.e Continuerà nel prossimo prompt u.u quindi giù pomodori, insalate, padelle e forconi (forse un paio di pomodori me li merito(?)).

Ultimo avviso…. essendo che credo, che i prossimi capitoli saranno Oneshot, cambio l’avviso in “Raccolta di Oneshot” xD non si sa mai che a qualcuno dia fastidio(?).


A domani con il prossimo prompt!

Mira stava camminando tranquillamente in direzione di casa,  era davvero buio e la strada era semplicemente illuminata dai lampioni. Aveva fatto molto tardi poiché a lavoro erano stati trattenuti più del previsto a causa di un cliente, infatti la strada pareva deserta, ma in quella notte d’inverno, la nebbia rendeva l’atmosfera assai romantica.
I suoi pensieri vennero improvvisamente interrotti da due luci bianche che venivano verso la sua direzione, tuttavia la nebbia poco a poco delineò la forma di una macchina. Sarebbe stata una situazione normale, se tale veicolo non avesse cominciato improvvisamente a sbandare, causando per un attimo lo spavento di Mira e pietrificandola sul posto per poi osservare la macchina uscire di strada e sbattere violentemente contro un palo.

Ripresasi dallo shock, corse immediatamente dall’auto cercando di visualizzare l’autista. Girò attorno all’auto per quindi avvicinarsi al posto di guida dove vi era un uomo privo di coscienza e ferito alla testa.

Mira aveva fatto solo il test di teoria della patente, ma sapeva che soccorrere subito un ferito era un dovere civico e in caso di omissione di soccorso, si poteva essere penalmente perseguibili.
Patente o meno, non aveva alcuna intenzione di lasciarlo. Forzò la portiera che si apre con un grande frastuono, notando quindi l’uomo che doveva aiutare. Era di corporatura robusta, probabilmente le sarebbe stato tanto difficile tirarlo fuori da li, aveva l’aria di pesare molto visto i muscoli che aveva.
La ragazza ci mise tutta la volontà e la forza che aveva pur di trascinare fuori il ragazzo dal veicolo e dopo svariati minuti in cui la sua forza fisica venne messa a dura prova, riuscì a portarlo abbastanza lontano dall’auto e poter finalmente controllare le sue ferite. Ricordava bene la lezione di primo soccorso a cui aveva partecipato durante il corso per la patente, in caso di incoscienza da parte del ferito, doveva assicurarsi che questo respirasse bene.

Tirò un sospiro di sollievo quando realizzò che l’Airbag della sua macchina aveva fatto il suo dovere, l’unica ferita che poteva essere problematica era quella alla testa che continuava a perdere sangue. Si tolse la sciarpa dal suo collo, tentando di fermare la fuoriuscita di sangue, per poi avvolgergliela attorno alla testa e poggiare questa sulle sue gambe. Prese poi il cellulare dalla borsa chiamando un’ambulanza e informandoli dell’incidente.

Terminata la chiamata, vide qualcosa sporgere dalla tasca dei pantaloni del ragazzo che stava per cadere, così lo prese scoprendo poi il nome del suo ferito : Laxus Dreyar.

Un gemito attirò la sua attenzione, ritrovandosi ad osservare dei bellissimi occhi di un particolare grigio scuro che la scrutavano confusi. Mira posò il suo cellulare nella borsa sorridendo poi a quella persona che aveva scoperto essere un ragazzo più o meno della sua età e non un uomo.

-”Come stai?”- gli chiese semplicemente.
-”C-cosa è successo..?”- chiese lui senza cercare di trattenere occasionali gemiti di dolore.
-”Ti sei schiantato contro un albero, ma stai tranquillo, ora arrivano i soccorsi che ti faranno stare meglio”- gli sorrise ancora.
Questo la guardò ancora più confuso a quanto pare non aveva ancora realizzato la situazione in cui era, ma la voce di quella ragazza che lo aveva soccorso, gli bastò per calmarsi e attendere senza fare ulteriori domande.

Quando arrivarono i soccorsi, la ragazzo informò i medici di quanto era successo consegnando loro i documenti del ragazzo che aveva trovato precedentemente. Con sua grande sorpresa, le permisero di salire sull’ambulanza nonostante non fosse un suo parente, così in meno di pochi minuti si ritrovò all’ospedale della sua città a descrivere nuovamente la dinamica dei fatti.
Avendo fatto tutta quella strada, decise di attendere che lui si svegliasse così da potergli parlare almeno un poco, e scoprire anche come aveva fatto a perdere il controllo dell’auto.

Chissà… magari in questo modo si sarebbe guadagnata un nuovo amico.
   
 
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