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Autore: tsubasa_rukia3    18/12/2015    1 recensioni
Sara si trova in Marocco, in cerca di risposte per ciò che le sta accadendo. Ben presto le sue vicende personali si mischiano con intrighi familiari e segreti di corte e in tutta questa tempesta confusa deciderà se prendere in mano le sorti del suo destino. Adam sembra determinato a stare al suo fianco, mentre l'ombra dell'imparatore si fa sempre più vicina.
Aggiornamento settimanale, il venerdì.
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vampira in stato interessante

Nel mese successivo, in cui l'addome di Sara decise di espandersi di altri venti centimetri, la donna gravida continuò a studiare gli antichi tomi che aveva nella sua biblioteca fornita e Adam si era preoccupato di scavare una grotta nella rocciosa montagna, seguendo le indicazioni della consorte che era famigliare a quel luogo; e di procurarle del sangue umano senza destare sospetti.

Sara era di pessimo umore e la ragione era che le mancava il brivido della caccia, quella che procurava il terrore di cui narravano le leggende umane; inoltre, era sempre assetata o affamata e le sue scorte stavano raggiungendo i livelli di riserva mai raggiunti prima.
Il dettaglio piú impegnativo era la sua perenne lussuria; ebbene, questa frenesia amorosa aveva raggiunto livelli mai provati dalla donna.
Nemmeno al loro primo incontro, nella baita d'emergenza vicino alle Dolomiti, aveva provato un tale bisogno del corpo di Adam.Era giunto ad un livello tale da non permetterle di coricarsi senza averlo dentro di sé.
E ora che l'unico sollievo per la sua frenesia era lontano, fu costretta a soddisfare il suo corpo in un'altra maniera.
Le mani percorrevano la sua pelle, stringendo il seno e pizzicando l'interno coscia, ma in pochi attimi quelle movenze non bastarono più e sentì il suo ventre diventare bollente.

Uno spiraglio entrò nella grotta e un brivido strisciò lungo i suoi fianchi, insieme ad esso un'idea si fece spazio nella sua annebiata mente.
Si alzò, nuda e febbricitante, per uscire sul monte innevato; la bianca sostanza ben presto si sciolse al suo passaggio e sebbene Sara si fosse sfregata il corpo con esso, rendendolo rosso e teso, non lo trovò sufficiente.
Riuscì a localizzare una piccola pozza d'acqua e rompendo il ghiaccio con pugni ricolmi di energia ci si buttò dentro. Il sollievo la invase nei primi momenti, ma successivamente il freddo iniziò a pizzicarle il corpo.
Oh, se le piacque. Innarcò la schiena ed esplorò se stessa con l'adeguata tenerezza e la giusta violenza.
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Adam era riuscito a riempire venti sacche da un litro di sangue AB negativo, il preferito della sua consorte, e fu alquanto sorpreso di trovare la grotta vuota, soprattutto nel vedere i vestiti di Sara sopra i tessuti morbidi e spessi che costituivano il loro giaciglio.
Mise le sacche sopra l'unico comodino e prese la felpa grigia che indossava sua moglie, la annusò e notò che qualcosa stonava col suo odore.
Uscendo dal nascondiglio, fu sollevato di vedere che non nevicasse. I fiocchi d'acqua avrebbero causato solo un'ostacolo alla sua ricerca.

Trovò la sua consorte, nuda e tinta di sangue. I denti fusi sulla giugulare di un giovane uomo, la pila di corpi sotto di essa fu preoccupante e Adam capì che aveva appena estinto quel villaggio di contadini.
-Sara-, quando la vampira rispose al suo richiamo trovò il suo sguardo assente, ma il suo corpo emanava un'intensa e profumata invitante brezza.
La mora gattonò lentamente verso di lui e affondò con lentezza i denti sul ventre piatto del vampiro.
Vladimir non ebbe altra scelta che lasciarla agire, poiché appena sazia e soddisfatta sarebbe stato facile riportarla al nascondilio; ciò che lo preoccupava erano i cadaveri: un'evidente indizio che avrebbe messo in pericolo la sicurezza del loro recente rifiugio.

Con un sospiro coprì la sua sposa con il primo tessuto che trovò e scaldandosi le spalle si vide costretto ad usare uno dei suoi poteri, fortuna che le ore di luce in quel periodo dell'anno erano alquanto ridotte.
Un respiro profondo, una stretta volontaria bloccò il suo cuore e la terra davanti a lui si aprì in una vorace, inghiottendo l'intero paesaggio intorno a loro. Ebbe la premura di lasciare una passerella verso i confini di quel vuoto e mettendo sua moglie in spalla inizò a correre, facendo un percorso lungo e impervio per despitare possibili inseguitori, verso l'unico posto sicuro.
Si infastidì pensando che grazie al suo oblige ora era costretto a passare sei ore sepolto vivo nella terra e sperò che Sara non avesse fatto alcun altro guaio nel frattempo.
Forse è meglio se sigillo l'ingresso... per precauzione.

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Yuki osservò il diario, pieno di ragnatele e polvere, scricchiolò sinistramente sotto la leggera pressione delle sue dita.
Sospirò, nonostante quella commissione minore e noiosa era onorata di lavorare per lei, per una Ἔρεβος 'Erebos'.
Chiunque ben informato sapeva che gli Erebos erano la vera stirpe dell'oscurità, ma ormai erano in pochi e quel segreto non veniva spesso condiviso. 
La sua antica famiglia Yamamoto, dopo la predizione di una profezia, l'aveva addestrata per essere il seguace assoluto: fedele, perfetto, silenzioso e accurato; mai avrebbe creduto che la sua profezia parlasse degli Erebos, la famiglia l'aveva preparata a servire la grande famiglia dei Vladimir. Buffo il destino, si diverte a prendere in giro le creature sotto il suo sortilegio.

La giapponese avvolse il fragile manufatto e si aprestò ad uscire dalle catacombe reali che aveva violato quella notte senza luna per raggiungere la sua vera padrona, nonché sua carceriera.

  
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