Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Rairakku    18/12/2015    1 recensioni
E se Itachi avesse preso un'altra decisione? Se avesse scelto di dire a Sasuke la verità durante il suo combattimento, come sarebbero andate le cose?
Un nuovo personaggio, una ragazza molto bella, legata a Itachi, di nome Raira.
Una Sakura che cerca di farsi forza per nascondere il suo cuore spezzato.
Un Sasuke confuso, e un Naruto che non si tira mai indietro.
Il passato di Kakashi verrà sempre di più alla luce, e dovrà affrontare tutto il suo dolore.
Personaggi: Raira e Nia (nuovi personaggi), Kakashi, Iruka, Itachi, Sasuke, Naruto, Sakura, Hinata, Ino, Sai, Shikamaru, Temari.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 24

<< Che cosa? Tu Hokage? >> urlarono sbalorditi Sasuke e Sakura al più grande dei fratelli Uchiha, che era appena rientrato e aveva informato i due fidanzati della scelta di Tsunade.
<< Sì >> rispose pacato, senza dare segno di voler continuare la conversazione.
Si chiuse nella propria camera, o meglio, la stanza improvvisata che gli aveva concesso il fratellino.
Sasuke guardò la rosa, che intuì quello a cui stava pensando.
<< È il momento di mettere in atto la tua idea, Sakura. >>

Itachi, seduto a terra, contro la parete, fissava il vuoto. Sarebbe diventato Sesto Hokage, e non era una carica da nulla.
Prendere il potere, era il sogno del suo clan, e adesso lui, senza nessun colpo di stato, ci sarebbe riuscito. Sarebbe diventato il 'padre' di Konoha e l'avrebbe difesa a costo della vita, come tutti gli abitanti e le persone che amava… compresa Raira.
Da quel giorno, per lui non doveva essere altro che un jonin. Niente di più.
Sospirò fortemente, prima di alzarsi e dirigersi verso l'unico oggetto che si era permesso di tenere. Usualmente lo teneva nella tasca dei pantaloni, ma da quando era andato ad abitare a casa di Sasuke, l'aveva chiuso in un cassetto, tirandola fuori qualche rara volta. Era una semplice foto, di piccole dimensioni, che raffigurava lui e Raira ancora ragazzini. Era stata lei a convincerlo a scattarla, solo qualche giorno prima che sterminasse il suo clan. Il volto della castana mostrava una strana dolcezza e simpatia, mentre i suoi occhi la guardavano, a primo parere, infastiditi, ma in realtà l'amava già da allora.
<< Itachi, devo chiederti una cosa. >>
Il corvino si girò di scatto, sorpreso nel sentire la voce del fratello minore.
<< Si può anche bussare. >> rispose acidamente, rimettendo velocemente la foto apposto.
<< Ed è quello che ho fatto, ma tu non rispondevi >> replicò Sasuke, sospirando.
Itachi era così perso nei suoi pensieri, che neanche l'aveva sentito. Era inutile negarlo e impossibile nasconderlo: non era più lo stesso da quando aveva rotto con Raira.
Sembrava un morto e a quanto pare, neanche la notizia di essere il futuro Hokage aveva posto rimedio. La sua infelicità coinvolgeva anche le persone a cui stava a cuore, per questo Sasuke non aveva minimamente esitato nell'appoggiare l'idea dell'Haruno. Si fece avanti per essere più vicino al fratello, sempre mantenendo una certa distanza.
<< Sakura e io abbiamo pensato di fare una festa in onore alla tua promozione, a casa sua. >>
L'Uchiha maggiore sapeva che quella non era una semplice scusa per tirarlo fuori dalla sua momentanea solitudine, c'era sicuramente qualcosa di più, ma non gli andava di indagare oltre, tanto meno deludere il fratellino che stava cercando di aiutarlo. Annuì senza aggiungere tante parole.


<< Tra tre giorni, vorrei tanto che tu venissi da me per festeggiare il mio compleanno, Raira. >> mentì spudoratamente l'Haruno, visto che era nata mesi e mesi prima, ma questo la castana non poteva saperlo.
<< Non ci sarà bisogno di portare un regalo, basta la tua presenza, mi farebbe davvero molto felice! >> aggiunse, per sembrare più convincente.
L'ultima del clan Ku, la guardò dubbiosa. Sakura era andata da lei di prima mattina, il giorno dopo il suo tentativo di parlare con Itachi e la stava supplicando di andare a una festa.
Non partecipava più a cose del genere da tanto tempo, e le faceva male ricordare l'ultima volta che aveva festeggiato un compleanno, il suo.
Ma davanti al viso sorridente della rosa, non sapeva come rifiutare.
<< Verrò certamente >> rispose, ricambiando al sorriso, cercando di sembrare più credibile possibile.
Sakura la ringraziò con enfasi, prima di decidersi di tornare a casa.
Raira, una volta sola, si strinse fra le spalle. C'era una domanda che avrebbe voluto porle, ma aveva pensato bene di tenere la bocca chiusa. Che Itachi ci fosse oppure no, non avrebbe dovuto importarle. Sì, era decisamente così, ma questo non voleva dire che fosse giusto. Non voleva dimenticare Itachi, ma doveva passarci sopra. Era una persona troppo importante, ma allo stesso tempo sapeva che andare nuovamente da lui per chiederli perdono, avrebbe ferito entrambi. Non c'era nessun vincitore, né lei, né Itachi, né Kakashi.
Tutti e tre in quei giorni soffrivano la solitudine e i rimpianti, e anche se la situazione era uguale per ognuno, non c'era punto d'incontro. O almeno Raira non lo vedeva.


Sakura tornò trionfante a casa di Sasuke.
<< Alle ragazze ci ho pensato io, come deciso. Tutte, Raira compresa, hanno accettato. >>
<< Perfetto, >> sorrise il corvino << io ho invitato i maschi e tutti verranno, pure Itachi. Questa era solamente la parte più facile. >>
L'Haruno annuì.
<< Spero tanto funzioni. >> confidò, stringendo le mani al petto.
Sasuke le cinse con le sue, facendo sobbalzare la rosa: << Tranquilla, andrà tutto bene. >>
Quella, era l'unico aiuto che potevano dare, poi, il resto era nelle mani di Raira e Itachi.




I primi ad arrivare, come previsto, fu Sasuke con Itachi. Sakura aprì sorridente la porta, facendoli accomodare in salotto.
Era riuscita a convincere i suoi a lasciarle la casa libera almeno per quella sera, a patto di ripulire tutto. Sasuke stranamente aveva proposto di aiutarla, ma sapeva che all'Uchiha cose del genere non piacevano, e anche se compiaciuta, rifiutò.
Per adesso, c'erano solo loro tre, gli altri non tardarono molto ad arrivare. Ino,Sai, Choji, Shikamaru, Naruto, Hinata, Neji, TenTen e Rock Lee si erano presentati una decina di minuti dopo, tutti assieme.
L'aria di festa era già in piena, quando qualcuno bussò.
Itachi si mise sull'attenti, e questa reazione involontaria non sfuggì al fratellino.
<< Aspetti qualcuno? >> lo incalzò.
<< Nessuno, Sasuke. >> rispose l'altro, ricomponendosi. Continuando a sorseggiare la bibita che teneva in mano, lanciò una rapida occhiata alla porta e rischiò di strozzarsi quando vide chi era appena arrivato. La musica, che rispecchiava pienamente i gusti di Konoha, gli impediva di sentirlo parlare con Sakura, ma la visuale era libera. 
Kakashi, con aria naturale, aveva fatto il suo ingresso, baciando sulle guance l'allieva e salutando in giro. Era da tantissimo che non lo vedeva, e di certo non gli faceva piacere.
Quando lo vide avvicinarsi, però, dovette richiamare tutte le sue forze pur di esser educato.
<< Ciao Sasuke! >> esclamò l'Hatake dando una pacca al più piccolo degli Uchiha.
Spostò l'occhio nero su quelli di Itachi, senza lasciar trapelare la minima emozione. Entrambi, a quanto pareva, avevano questa abilità.
A Sasuke sembrò di stare su un campo minato, ma quando il Sensei allungò la mano per stringere quella del fratello, fu doppiamente sorpreso.
<< Sono proprio felice che sarai tu il nostro Hokage, Itachi. >>
Questo ricambiò il sorriso, senza trovarlo finto: << Grazie. >>
Sasuke puntò un sguardo interrogativo al fratello, che si degnò di rispondere solo dopo l'allontanamento del Ninja Copiatore:
<< Tranquillo, non devi preoccuparti. Non c'è nessun odio fra me e lui. >>
Non sapeva con certezza se quella era la verità, ma presto sarebbe diventato il Sesto Hokage e non si poteva permettere di portare rancore a una persona come Kakashi, per un motivo politicamente stupido.
Nessuno dei due sentiva il bisogno di aggiungere parola. Dopo una manciata di minuti passati in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri, alzarono di scattò il viso verso la porta che si era nuovamente aperta, ma con delusione, videro entrare Iruka, seguito da Nia.
Sasuke guardò nervoso il fratello, che a suo contrario non sembrava soffrire particolarmente quella situazione. In cuor suo, però, sapeva che faceva finta. Itachi sapeva benissimo che sarebbe dovuta essere Raira a varcare la soglia e si sarebbe fatta notare tra tutti, con la sua semplice bellezza. Ma della ragazza non c'era traccia eppure erano ore che la festa era cominciata, per cui si diresse da Sakura.
<< Sei sicura che verrà? >> le chiese.
Senza fare nomi, l'Haruno aveva già capito a chi si riferiva e dovette ammettere che era strano che ancora non si era presentata.
Sorrise lo stesso al ragazzo: << Certo. >>
Iruka, che era lì vicino a parlare con Nia, non ci mise tanto a capire di chi stessero parlando. L'unica persona che non si era unita alla festa, era appunto Raira. Spostò velocemente lo sguardo su Itachi, poi su Kakashi, per poi tornare nuovamente su quello dell'amica che si trovava davanti.
<< Sei preoccupato anche tu? >> gli chiese la castana.

Aveva bussato più volte, prima di farsi aprire da Raira. La ragazza si era presentata davanti alla porta con una maglia larga e di voglia di uscire non c'era traccia.
<< Vuoi dire che non verrai alla festa per il Sesto Hokage? >> le chiese Iruka, lasciando uscire parole di troppo.
Raira lo guardò subito interrogativa, così che il chunin capì che non ne sapeva nulla.
<< Sesto Hokage? >> replicò lei, confusa.
Perfetto. Nessuno l'aveva avvertita… possibile che credessero che quella fosse la soluzione migliore? Non c'era nulla di male se scopriva la verità, ma allo stesso tempo non sapeva quale sarebbe potuto essere la sua reazione.
<< Sì… >> mormorò, cercando la forza di dirlo << Itachi sarà Hokage. >>
Gli occhi bicolore della Ku s'incupirono. I primi segni, non erano sicuramente buoni. Biascicò un << Ah… >> per poi contribuire al silenzio che era sceso.
Iruka non sapeva bene cosa aggiungere, gli dispiaceva che nessuno avesse informato l'amica. In fondo, non era una notizia personale e ogni abitante del Villaggio lo avrebbe dovuto sapere.
<< Così, è questo il motivo della festa a casa di Sakura? >> mormorò poi, con lo sguardo fisso a terra.
<< Mi spiace che nessuno te lo abbia detto… Verrai? >>
Il tentativo di Iruka, risultò vano, poiché la ragazza aveva chiuso la porta, senza dare risposta.


<< Non saprei proprio che pensare >> confidò il chunin.
Nia annuì, condividendo il pensiero. L'imprevedibilità della migliore amica, non lasciava certezze a nessuno.


Le parole di Iruka risuonavano nella mente di Raira. Il nome di Itachi, accanto alla parole Hokage, a forza di ripetersele, non stonavano più così tanto. Era strano, ma se lo sarebbe dovuta aspettare. Poteva vantare di amare il ragazzo più forte di Konoha, perché sì, lei lo amava ancora.
Avrebbe voluto che fosse lui a darle la notizia? In una situazione normale, certamente. Ma ormai non godevano più di una certa tranquillità e aveva dovuto accettare il fatto che fosse venuta a conoscenza della nomina di Sesto da Iruka.
La ragazza con la camicia nera che le fasciava per bene l'intero busto, evidenziando la vita, dandole un aspetto leggiadro, non avrebbe più pianto e pregato per una realtà che lei stessa aveva modificato.
La ragazza che continuava ad amare Itachi non tremava più all'idea di non poterlo sentire vicino, ma aveva capito che non solo si sarebbe dovuta fare forza, ma avrebbe dovuto supportare la persona che tanto importante era per lei, visto che presto sarebbe diventata Hokage.
La ragazza con lo sguardo vuoto, rannicchiata sul pavimento come spazzatura, non era quella che in quel momento stava lì, in piedi, con il braccio proteso e il pugno pronto a bussare.

Tre tocchi precisi e delicati, attirarono l'attenzione di Sasuke e Sakura. L'Uchiha guardò la rosa, con intesa e si allontanò, mentre lei andava ad aprire.
<< Che bello, sei venuta! >> esclamò, sorridente.
Raira ricambiò, salutando con una mano Nia, che era seduta sul divano.
<< Mi spiace non farti gustare subito la festa, ma avrei un piacere da chiederti. >> disse con voce angelica l'Haruno.
<< Non ti preoccupare, dimmi. >>
<< Ho spostato delle piante molto delicate, che si trovavano qui in salotto, in terrazza, poiché non sarebbero state al sicuro. Soltanto che con l'umidità serale appassirebbero e io devo stare dietro gli invitati, per cui non posso andare a prendere e spostarle in camera mia. >>
La castana annuì, limitandosi ad ascoltare le indicazioni.
Poi prese, attraversando velocemente la sala, per salire le scale. Tuttavia, non scappò all'occhio attento di Kakashi.
"Allora, è arrivata…"

Saliva i gradini passo dopo passo, pensando alla bellezza di starsene con gli amici, senza preoccupazioni.
Era fin da piccola che necessitava di una normalità del genere, eppure non l'aveva mai capito.
La felicità di poter passare una serata a festeggiare, però, le aveva fatto notare che Itachi non c'era.
Possibile che se ne fosse andato, che davvero fosse arrivata troppo tardi? Non voleva fare la preziosa, ma ci aveva messo molto a decidersi se andare o no.
<< Oh ciao, sei arrivata. >> la salutò Sasuke, che stava scendendo proprio in quel momento le scale.
<< Sì, scusate per il ritardo. >>
Il corvino fece una smorfia, che probabilmente sarebbe dovuta essere un sorriso: << Vabbé, ci vediamo. >>
<< Ciao… >> disse in un soffio la ragazza, frenando l'impulso di chiederli dov'era suo fratello.
Sospirò, amareggiata, per poi finire di salire i pochi gradini rimasti e svoltare per la terrazza. La porta era già aperta e lasciava libero quello spettacolo mozzafiato. La luna sembrava più vicina e le stelle brillavano di un pallore regale. Il buio della notte aveva un sottotono indaco, che la fece deliziare. Poi, posò lo sguardo sulla figura che le dava le spalle, appoggiato alla ringhiera.
Davanti a lei, c'era Itachi Uchiha, intento a guardare il cielo.

<< Allora, Sasuke? >>
<< Tutto secondo i piani. Adesso che abbiamo fatto il nostro, non ci resta che stare a guardare come va a finire, Sakura. >>

Nia se ne stava seduta sul divano, posto ai lati della sala, mentre guardava tutti ridere e scherzare. Ma lei stava bene così, in disparte, consapevole che se la sua migliore amica era lì, voleva significare che stava già meglio. Purtroppo però, l'aveva già persa di vista e non aveva avuto occasione di parlarle. Così, quando Iruka si avvicinò con Kakashi, chiese subito informazioni su di lei.
<< Raira è arrivata. >> informò il chunin, che aveva preso posto nel margine opposto al suo.
Rendendo Kakashi obbligato a sedersi nel mezzo.
<< Sì, ma non la vedo già più. Non sono neanche riuscito a salutarla. >> si stiracchiò Iruka, già un po' stanco.
<< Non sarà un caso che sia lei che Itachi non ci siano. >>
A parlare era stato proprio il Ninja Copiatore, che aveva lasciato di stucco i due amici. Rimasero in silenzio.
Iruka, principalmente per analizzare meglio la situazione, Nia invece aveva già i sensi di colpa per aver introdotto quell'argomento. Probabilmente all'Hatake non era andata giù la cosa e in quel momento stava male. Questi pensieri erano visibilissimi grazie all'espressione facciale della ragazza, così tanto che il jonin notò il dispiacere sul suo volto.
<< Ehi, non fare quella faccia! Devi sapere che non provo più niente per Raira, anzi, vorrei iniziare un normale rapporto fra amici sia con lei che con Itachi. Ho capito che non posso volerla per me, se a renderla felice è un altro. In più, Itachi non è un ragazzino come pensavo, sarà il nostro Hokage, non farebbe mai del male alla nostra Raira. >> cercò di tranquillizzarla.
Il sorriso era così spontaneo, che la ragazza si ricredette.
<< Kakashi… >> mormorò. Gli occhi le brillavano dall'ammirazione, l'uomo che le stava davanti aveva dimostrato grande saggezza e forza per andare avanti e accettare l'amore tra Itachi e Raira, che, nonostante il loro litigio, era impossibile non percepire. E adesso, la stava fissando con intensità.
Iruka, notando lo scambio di sguardi fra i due, scelse l'opzione di lasciarli da soli e dileguarsi con una scusa. Probabilmente aveva detto che andava a parlare con Shikamaru, ma loro non l'avevano sentito.
<< Sei molto bella stasera, Nia. >> disse piano l'Hatake, senza smettere di guardarla.
Gli occhi color nocciola, erano gli stessi identici di Rin, uguale per le linee delicate del viso. Osservarla, era come un tuffo nel passato. Non si era mai accorto della bellezza della castana, probabilmente perso dietro alle sofferenze e a Raira. Perso nel guardare dietro, non aveva mai pensato al futuro. Era strano da dire, ma quella sera, stava scoprendo nuove emozioni.
La trovò bellissima anche mentre arrossiva violentemente, spostando lo sguardo da un'altra parte. Nia si sentiva così in imbarazzo, non avrebbe mai pensato di poter essere notata.
<< Tu lo sei sempre stato >> mormorò.

Non sapeva cosa fare. Lui era lì, proprio davanti a lei. Le dava le spalle e questa per il momento non poteva essere che una cosa positiva. Tutte le promesse che si era fatta, erano sembrate più facili da mantenere in sua assenza. Ma adesso, che lui era lì, era nuovamente confusa.
<< Che ci fai ferma lì, Raira? >>
La voce di Itachi tagliò l'aria scura della notte, facendo rabbrividire la ragazza. Un vento gelido le era arrivato addosso, con la consapevolezza di trovarsi in una situazione disagiante. Si stropicciò la camicetta dal nervosismo, prima di riuscire a spiccicare qualche parola.
<< Sakura mi ha chiesto di portare dentro le piante… per questo sono qui. >>
Silenzio.
L'Uchiha non aveva dato risposta, fatto che scoraggiò molto Raira, facendole capire che una possibile ricongiunzione tra i due, anche solo di amicizia, era impossibile. Avanzò lentamente, incerta sui suoi stessi passi, dirigendosi verso un grosso vaso all'angolo del terrazzo. Si chinò per prenderlo meglio, mordendosi un labbro per la fatica.
Pesava davvero tanto.
Sperava che Itachi non si accorgesse del suo tremolio, ma purtroppo non fu così. Nuovamente, le parole del corvino tornarono a colpire, con la freddezza di una lama.
<< Non importa che tu li prenda >>  si limitò a dire.
<< Ma Sakura me l'ha chiesto e… >> provò a ribattere la ragazza, ma la voce di Itachi la sovrastò.
<< Non importa, perché era solo una scusa per farti venire qui. >>
Raira sgranò gli occhi. Una scusa per farla andare lì? Non riusciva proprio a capirne il motivo. Guardando il profilo di Itachi si rese conto della totale tranquillità, o meglio, indifferenza del suo sguardo, dritto verso il cielo.
<< Perché mai dovrebbero… >> brontolò << …Ah. >>
Giunse alla conclusione forse con un po' di ritardo, ma sicuramente con imbarazzo.
Nuovamente si era ritrovata a sperare. Questa volta, che Itachi dicesse qualcosa. Che entrambi fossero lì, da soli, non era una casualità, ma allora perché se ne restava zitto?
Voleva forse che se ne andasse? Ma infondo, poteva benissimo farlo lui.
Stava al gioco di Sakura, eppure, non parlava.
Si perse in tutti questi pensieri, che non si accorse neanche di fissarlo come un ossesso, mentre lui la guardava con la coda dell'occhio.
Itachi si girò lievemente, per poter puntare meglio le sue pozze nere su quelle bicolore della castana, schioccando le labbra per far partire la sua voce, amara ma bellissima: << Probabilmente, tu avrai qualcosa da volermi dire… >>
La calma che lo caratterizzava, Raira sapeva che era tutta una falsità. Pure l'Uchiha aveva i propri tormenti e quello era il suo miglior modo per coprirli.
Si morse amaramente il labbro, non sapeva cosa volesse sentir da lei. Tentò con la prima cosa che le veniva in mente, uscendosene con un: << Congratulazioni per la tua nomina di Hokage. >>
Itachi non rispose, facendole capire che aveva sbagliato nella scelta. Ma pensandoci bene, le sue parole dovevano essere quelle che lei voleva pronunciare, non quello che voleva sentire lui.
E non si era fatte quelle promesse inutilmente, le pensava davvero quelle cose. Prese il coraggio a due mani, avvicinandosi leggermente, per poter dimostrare di non avere paura.
<< In effetti, qualcosa da dirti ce l'ho. Sono sinceramente contenta che tu sarai il nostro Sesto Hokage, ho sempre saputo che ne hai le capacità. E sono contenta anche di amarti, perché non posso negarlo: come lo faccio ora, probabilmente lo farò per sempre. >>
Si trovavano uno davanti all'altra, a poco centimetri di distanza. Le braccia lungo i fianchi, come soldati. La serietà che padroneggiava l'aria, proveniva dagli sguardi dei due, che non smettevano di ipnotizzarsi a vicenda.
<< Ma questo >> continuò << non vuol dire che cercherò gli stessi sentimenti in te. La nostra, ormai finita, relazione, rimarrà per sempre nel mio cuore, perché sono stati gli anni più belli e mai dimenticherò la bellezza del tuo sorriso alla mattina. Però sono consapevole che la colpa è mia, per cui non ti chiedo nulla, ma spero che potremmo continuare un rapporto, se non di amicizia, come due vecchi conoscenti e compagni di team. Vorrei solo che tu non mi odiassi. >>
Itachi, appoggiò le mani sulle sua spalle, facendole scivolare sulla pelle ambrata, fino a metà braccia. Aveva la sensazione di toccare della seta. Risalì con gli occhi sul viso della castana, che lo guardava con la bocca semi aperta e gli occhi brillanti. Quel gesto l'aveva mandata nuovamente in confusione e lui aveva tutta la voglia di spiegarle.
<< Non ci sono colpe, ognuno di noi ha fatto quello che sembrava più giusto, anche se si è rivelato sbagliato. Io, non mi sono certo comportato meglio di te. E non ti odio. Anzi… anch'io porterò il tempo passato assieme nel mio cuore, ma questo non lo riempirà. Rimarranno sempre spazi vuoti, finché non risarà altro amore a riempirli. >>
La ragazza abbassò velocemente lo sguardo. Il corvino aveva ragione. E la verità, faceva male.
<< Guardami, Raira. >> le ordinò Itachi.
Lei ubbidì, timoroso. Il tono non era più freddo e distante, ma allo stesso tempo le faceva paura. La stavano tirando per le lunghe, dalle sue parole non era riuscita a capire bene dove volesse arrivare, anche se un'idea ce l'aveva. Lui, voleva riempire il suo cuore con un'altra. Si morse il labbro, pronta a farlo sanguinare, pur di trattenere la lacrime. Non avrebbe più dovuto piangere, se l'era promesso.
Itachi la fissò intensamente, la carta vetro che aveva fra le mani, non era più la ragazzina che piangeva disperatamente, al posto di voler sistemare le cose, non cercava più scuse, ma era pronta ad affrontare la realtà. La crudeltà del mondo però, era troppo per qualsiasi spalle e ognuno aveva bisogno di qualcuno su cui contare. E lui voleva lei, aveva bisogno di lei.
<< Io voglio che sia tu a riempire nuovamente il mio cuore. >> disse, scrutandola negli occhi.
Raira aveva sobbalzato lievemente. Le guance le si erano dipinte di un leggero rosso, che le faceva brillare gli occhi. Aveva capito bene?
<< Perché ti amo, Raira. >> sussurrò l'Uchiha, abbassandosi per raggiungere le sue labbra.
Sì, aveva capito benissimo.
Si alzò sulle punte, per avere il bacio che tanto bramava. Il vento freddo della sera, non toccava minimamente le sue braccia nude, perché c'erano le caldi mani di Itachi a farla sentire protetta.
Sentì le lacrime incastrarsi fra le ciglia, e si sentì stupida. Aveva detto che non avrebbe più pianto, ma in quel momento, era troppo felice.
Itachi continuò a baciare e stringere la sua donna, perché era quello che era diventata ed era quello che lo rendeva fiero.
Non si era più nascosta dietro a scuse, non mentiva più a se stessa, era tornata la semplice Raira di sempre. Erano quelle le parole che voleva sentire.


Spazio autrice:
Scusatemi tantissimo per il ritardo di tipo venti giorni, ma il computer si è rotto, poi ho lavorato al disegno, sperando veramente che vi piaccia, è un'esperimento (la base è fatta a mano, ma il colore l'ho dato al computer, praticamente tre giorni di lavoro).
Mi scuso anche perché avevo detto che univo l'epilogo con questo capitolo, ma alla fine non è stato così, dovrete pazientare per avere il finale vero e proprio, ma spero di riuscire a pubblicarlo abbastanza presto, anche se in questi giorni sono piena di impegni.
Siate clementi con eventuali errori grammaticali o di disattenzione, ma andavo piuttosto di fretta.
Bacioniii
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Rairakku