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Autore: giugiu9605    19/12/2015    0 recensioni
Inuko Higurashi è la figlia di Inuyasha e Kagome
Immagine di copertina creato da me, potete trovarla anche su Instagram: julyall_fanart
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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_Episodio 43_“Alla ricerca dei folletti” Inuyasha_
 
Lunedì 30 maggio 2022
Il gruppo di Nozomi partì presto, come aveva suggerito il vecchio Myoga, salutarono i genitori e si avviarono. La prima tappa era il bosco. Quando arrivarono videro che era pieno di alberi di pino e castagne, era ricoperto di foglie gialle, marroni e verdi e in alcuni punti sbucavano fiori ed erbe.
Trovarono dei grossi massi e alcune pietre e si riposarono un po’, Nozomi prese, dal dietro del vestito bianco, il flauto e iniziò a suonare, la melodia era fresca ma allo stesso tempo pungente. Sbucò una folletta che era nascosta dietro due foglie, indossava un vestito verde–marrone, nella testa portava una ghirlanda di foglie piccole e fiori rosa; i suoi capelli erano lisci, corti e neri.
Aveva anche delle piccole ali verdi chiare dietro alla schiena. Era Chi, terra (地).
— Roan, d’ora in poi sarò la tua folletta e non sarò la tua serva. Posso aiutarti per le magie riguardo alla terra e darti dei consigli. Un indovinello: “Non punge, non ha colore e sapore.”
Rifletterono e provarono a rispondere, Misa era l’unica che rispose in modo corretto.
— Bene! C’è vicino un fiume e dista dieci metri da noi. Seguitemi! — esclamò Chi.
La seguirono e dopo un po’ si fermarono vicino a un fiume dove c’era tanta vegetazione.
— È il fiume dove di solito mia madre fa il bagno con la signora Sango! — affermò Inuko.
— Concordo con te. Io e mia sorella Kugo ci andiamo a rinfrescarsi in estate, — spiegò Misa.
Nozomi prese di nuovo il flauto e fece uscire una melodia che veloce, dura e il suono sembrava quello della pioggia cadente. Subito dopo dall’acqua uscì una folletta, indossava un vestito azzurro ispirato a una goccia, aveva dei guanti azzurri che arrivavano fino alle spalle, portava una lunga treccia francese di color blu e delle ali trasparenti. Era Sui, acqua (水).
— La mia padrona è per caso Kugo? Sono la folletta dell’acqua, al tuo servizio.
La ragazza si meravigliò perché era la prima volta che vedeva una folletta. Le sorrise. Sui sapeva che c’era la sua amica Chi, quindi la salutò e l’abbracciò. Le due follette dissero insieme l’indovinello: “Se lo alimenti vive, se gli dai da bere muore.”
Rifletterono tutti per un po’ e uno alla volta provarono a rispondere ma fallirono.
— Per aiutarvi, spargerò ora una polvere magica nelle vostre teste, — disse Sui.
La folletta la sparse e fece solo effetto a Hariko che rivelò il nome, si spostarono per la terza volta e andarono in un posto che era tutto bruciato, c’era un grande cerchio di colore amaranto in terra con un simbolo giapponese, Nozomi provò a suonare di nuovo, la musica era molto movimentata, dal cerchio comparve prima un fumo arancione e poi una folletta. Il suo nome era Ka fuoco (火). Portava un vestito rosso con le spalline ricamate, nel fondo aveva una stoffa color arancione, i capelli erano corti sfumati di rosso e arancione e aveva le ali. Ka con le altre dissero il terzo indovinello: “Passa dinanzi al sole ma non proietta l’ombra.” Misa fece un sibilo, si alzò su, poi toccò il suolo, urlò il nome dell’elemento e intuì dove dovevano andare e gli altri la seguirono senza fiatare. Arrivarono in un’alta collina dove la temperatura era più bassa rispetto alla valle, intorno c’era poca vegetazione. Senza che nessuno le dicesse nulla, Nozomi riprese per la penultima volta il flauto, la musica era calma e pacata e delle volte era veloce. Da una piuma che era in movimento arrivò una folletta, indossava un vestito celeste con sfumature bianche che le arrivava fino alle cosce, le spalline bianche arrivavano fino alle braccia, aveva capelli turchesi lunghi e aveva ali trasparenti. Era Fu, aria (風). Quest’ultima sorrise a Misa perché capiva che era la sua padrona.
— Grazie che mi hai trovato con la tua musica, ora dobbiamo solo recuperare l’ultima folletta.
— Fu, secondo te dovremmo dire lo stesso l’indovinello?
— Anche se già lo sappiamo, lo dobbiamo dire ugualmente, Ka.
Chi, Sui, Ka e Fu dissero in coro l’indovinello: “Viene prima e dopo ogni cosa.”
Nozomi si mosse per prima del gruppo, intuiva dove dovevano andare. Si spostarono più veloce e mentre lo facevano il paesaggio stava cambiando, non c’erano alberi o fiori intorno, c’era solo una leggera nebbiolina bianca e anche il pavimento era bianco, la temperatura variava come se in quel luogo si erano riunite tutte le quattro stagioni, nel punto centrale c’era un simbolo incomprensibile e quando Nozomi ci entrò all’interno si illuminò.
— Allontanatevi, vi prego. Il suono sarà forte e potreste perdere le forze e i poteri, Hariko, attiva per favore il braccialetto e tienitelo attivo fino alla fine della durata della musica, — annunciò la ragazza dai capelli arancioni.
— Va bene Nozomi, farò quello che mi hai detto, — rispose e si spostò con gli altri nei cespugli.
Hariko toccò il braccialetto arancione che era nel polso sinistro, la ragazza prese per l’ultima volta il flauto e lo suonò. Uscì una melodia, era la musica completa dei quattro elementi ed era molto dolce e armoniosa. Mentre la stava suonando, Nozomi si alzò in aria e intorno a sé si formò una nebbia bianca, apparve poi una folletta, aveva un vestito bianco con dei ricami, i capelli erano color d’oro raccolti in una crocchia, in testa aveva una corona acquamarina e portava delle grandi ali bianche. Era Ku, etere (空). Subito dopo la musica si interruppe.
— Ti aspettavo, sei la guardiana dell’etere, l’elemento più importante. Io sono la folletta Ku e insieme potremo usare tutti gli elementi allo stesso tempo quando ci sarà più bisogno, —spiegò.
— Non sapevo dell’esistenza dei folletti degli elementi. Che cosa dobbiamo fare ora? — chiese.
— Dobbiamo cercare i rimanenti braccialetti di protezione, — disse la piccola folletta.
Gli altri uscirono dal nascondiglio e videro la nuova arrivata.
— Sapevo che se si cerca la maga veggente ti poteva aiutare, Ku, — informò Hariko.
— Lo so di già, non si trova più in questo mondo, sua figlia Reigi è solo una semplice maga, queste tipe di maghe si manifestano dopo duecento generazioni, — precisò.
Nozomi sapeva che l’unica veggente era di un altro mondo ovvero Arya, la migliore amica di Inuko. Erano già passati tante generazioni fino ad arrivare a lei? Era probabile.
Nozomi chiese a Inuko se potevano tornare nel mondo presente ma la mezzo demone precisò che solo lei e sua sorella Shame potevano passare il pozzo mangia ossa.
— Vuoi parlare con Arya? — chiese Inuko alla ragazza dai capelli arancioni.
— È quello che voglio fare. Non posso ritornare nel vecchio mondo? — domandò Nozomi.
— Non puoi! — rispose la mezzo demone.
— Sorella, non litigare con lei! Verrò io nel mondo presente per parlare con Arya, — disse Hariko.
— Nozomi, non puoi lasciare gli altri, sei quella che controlla gli elementi, Hariko può farlo perché deve proteggere Inuko e Shame, — spiegò la folletta Ku.
 
Prossimo episodio:_Episodio 44 _“La gemma leggendaria” Inuyasha_
   
 
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