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Autore: xxlollipamxx    20/12/2015    2 recensioni
Pamela ha scritto come vorrebbe che fosse la sua vita, chi vorrebbe che ci fosse ad accompagnarla. Questo però non le basta... vuole andarsene davvero, vuole scappare! E quale meta potrebbe essere migliore della Corea del Sud, di Seoul, di quel posto che tante volte ha sognato?
Uno scontro inaspettato e un nuovo caro amico daranno inizio a tutto, le faranno incontrare due persone importanti...
Il suo cuore e la sua testa lotteranno che per scegliere tra l'amore che ogni ragazza sulla faccia della terra desidera e l'amore che lei ha sempre desiderato: si dice che il cuore ha sempre ragione, ma Pamela ascolterà davvero il suo cuore o si lascerà trascinare da qualcosa di più facilmente raggiungibile e decisamente meno complicato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You won't be albe to sleep because of youre fluttering heart 

1 Big boy

 

La YG. Sogno di vederla da quando un fortunato giorno mi chiesero di ascoltare una canzone, Lollipop dei Big Bang, che mi lasciò senza fiato non tanto per la canzone in sé o per il testo implicitamente esplicito, quanto per una voce profonda che mi aveva rapito. Il nome TOP continuava a risuonare nella mia testa, i suoi occhi sembravano avermi completamente catturato. Non mi spiegavo il motivo allora e sinceramente il modo in cui solo lui è riuscito a ipnotizzarmi ancora non lo capisco. Avevo iniziato a guardare drama prima di sapere della sua esistenza, ne ero e ne sono quasi drogata, ma dopo lo scontro con quello sguardo, mi sono appassionata sempre di più alla Corea del sud, quasi come se volessi conoscere tutto del posto che aveva dato la luce a quel ragazzo troppo bello per essere vero. Andare alla YG, rappresenta in un certo senso il completamento di questa specie di ricerca, un luogo che lui sicuramente frequenta e dove spero di incontrarlo anche da lontano, per verificare che esiste davvero e che non si tratta solo di un ologramma creato da Yg e dalle sue grandi possibilità economiche.

In realtà, stare in attesa non fa per me, restare in piedi per ore ancora meno, ma un salto lì devo farlo, non posso non farlo.

Ormai la metropolitana seouliana non è più un mistero per me e ho preso così tanta confidenza con le varie linee che posso benissimo essere scambiata per una del posto. Ammetto che, senza Maru a guidarmi passo dopo passo, mi sento un po' più insicura, ho fatto spuntare anche il terzo e il quarto occhio per evitare di perdermi con tutti questi cambi, ma agli occhi di chi mi guarda devo sembrare perfettamente a mio agio. Che poi in realtà nessuno mi guarda, la mia iniziale paura del giudizio è stata presto sostituita dalla piacevolezza dell'indifferenza, le persone sono troppo prese dalla loro vita per interessarsi alla mia, è anche per questo che penso di essere arrivata nel paese giusto.

Grazie al percorso che ho meticolosamente tracciato sul cellulare ieri sera e che ho seguito in ogni dettaglio, la vedo, la YG. Arrivata sotto l'edificio, mi ritrovo davanti una costruzione molto più piccola di quello che ho sempre immaginato. Dalle foto che avevo visto sembrava più grande e continuo a chiedermi come possano entrare lì dentro tutte le sale che so che contiene. Sorrido lo stesso, soddisfatta di essere giunta senza troppi problemi e di essere finalmente difronte all'agenzia di TOP, di star calpestando lo stesso suolo che forse ha più volte calpestato anche lui. Un pensiero quasi da stalker, ma ora come ora non mi interessa. Ci sono altre ragazze, cinque per la precisione, asiatiche, forse giapponesi, che se ne stanno accampate ad un angolo a cantare e mangiare probabilmente qualcosa di fresco. Provo un po' di invidia perché loro sono in compagnia, mentre io ho avuto la brillante idea di venire qui da sola anche se, pur volendo, non avrei saputo con chi venire visto che qui ancora non conosco nessuno con tendenze da stalker. Ormai è tardi per pensare a questo, sono già qui, sotto un sole cocente tra l'altro e andare subito via non varrebbe il viaggio in metro che mi ci è voluto per arrivare. Trovo un albero che mi sbrigo a raggiungere per togliermi da sotto al sole che già sento bruciare in testa e vicino al quale c'è un palo a cui mi appoggio con la schiena per allacciare una scarpa che sta rischiando di farmi cadere rovinosamente a terra.

Fa troppo caldo. “Ho proprio scelto la giornata giusta per venire!” mi dico, complimentandomi con me stessa per la pessima decisione. Butto uno sguardo di nuovo a quelle ragazze e mi domando come facciano a stare sotto al sole senza problemi mentre per me qualche secondo è stato anche troppo, vedo quelli che mi sembrano gelati ormai quasi finiti e mi viene in mente di andare alla ricerca del market, che so trovarsi nei pressi della YG, per comprare qualcosa di fresco. Trovarlo mi risulta quasi più semplice del trovare la stessa YG.

Entro rischiando di rimanere stordita a causa del suono assordante della campanella posta sopra la porta e saluto la signora alla cassa che mi ricambia con un cenno del capo e un sorriso appena accennato che mi sembra dica “so cosa ti porta qui ed è meglio se te ne torni a casa perché tanto non incontrerai nessuno”. Lo so, so che non avrò mai la fortuna di incontrare qualcuno della YG, figuriamoci TOP, di certo non con la sfiga che mi perseguita da qualche anno a questa parte, ma almeno frequentare i luoghi che ha frequentato, o che magari ancora frequenta, mi fa sentire più vicina a lui, quasi come se potessi sentire la sua presenza.

Vado spedita ai frigoriferi in fondo al market, senza perdere tempo a guardare intorno a me, dove mi ritrovo a dover scegliere tra una bibita o un gelato e poi dover decidere anche il gusto. Niente di più difficile per me dello scegliere tra una bibita gassata o un gelato alla fragola, praticamente impossibile. Non so nemmeno con precisione da quanto tempo mi trovo qui davanti a guardare prima uno e poi l'altro, fino a costringermi a fare la conta. Se qualcuno mi vedesse in questo momento non gli sembrerei di certo una persona mentalmente stabile, per questo ringrazio di essere sola.

La porta del market si apre, fa davvero tanto rumore che mi distoglie dalla mia scelta e mi stupisco di come la signora riesca a stare qui tutto il giorno e non impazzire. Non ci faccio caso più di tanto, non mi volto a guardare la persona colpevole della mia distrazione, sono troppo impegnata nella decisione più difficile della giornata, ma non sentirla è praticamente impossibile vista la musichetta squillante che parte e che si ferma solo dopo che la porta si è chiusa, molto lentamente tra l'altro. Afferro, ormai sfinita e fiera della mia non scelta, una bottiglia di acqua, lasciando sia la bibita gassata che il gelato alla fragola che di sicuro andrò a prendere da Maru nel pomeriggio e mi volto per andare a prendere anche qualcosa da mangiare. Prendo un pacco di patatine, penso proprio che mi fermerò qui fuori a passare un po' di tempo e poi me ne tornerò a casa, già non ne posso più di aspettare e TOP capirà se non resto qui ad aspettarlo rischiando di prendere un'insolazione. Mi volto per avviarmi verso la cassa e all'improvviso mi ritrovo una persona difronte, che mi travolge. Non faccio in tempo a schivare la montagna che mi ritrovo davanti, che questa mi trascina con sé, senza lasciarmi nemmeno il tempo di realizzare cosa sta succedendo, spingendomi nello spazio tra i frigoriferi che stavo contemplando fino a poco tempo prima. Mi ritrovo la schiena contro uno dei frigoriferi e il corpo di questa persona contro il mio. Uno sconosciuto mi sta schiacciando contro un frigo ed io non ho paura, non mi sento del tutto a disagio. Normalmente l'avrei spintonato fino a liberarmi, l'avrei anche morso se mi fossi sentita in pericolo, eppure stavolta non è così, anzi, provo una sensazione stranamente piacevole nello stare qui con lui, forse strana e imbarazzante, ma non spaventosa. Vorrei tanto poter guardare questa persona che mi fa sentire in questo modo, ma non posso perché le sue braccia mi tengono stretta a lui e non mi permettono nemmeno di girare la testa. Torno alla realtà solo quando sento in lontananza le voci di alcune ragazze che urlano, probabilmente contro l'anziana proprietaria del marker, chissà per quale motivo poi visto che quella donna mi è sembrata gentile anche se con lei ho scambiato un solo sguardo. Sento la presa della persona davanti a me farsi più leggera e mi viene spontaneo cercare di sporgermi per capire cosa sta succedendo tra quelle ragazze e la proprietaria. Non riesco a farlo perché lo sconosciuto mi stringe una mano sul fianco dentro e continua a premermi contro il frigorifero, come se fosse possibile attaccarmi ancora di più ad esso. Con l'altra mano mi copre la bocca e parte del naso rendendomi difficile anche respirare, non che respirare sia necessario in questo momento... lo sconosciuto ha catturato del tutto la mia attenzione e, anche se potessi, non riuscirei comunque a respirare come si deve, non è così importante adesso. Sono completamente avvolta dal suo corpo, sento il suo respiro caldo sul collo e la mia testa comincia a pensare a come possa essere, cosa possa averlo spinto a nascondersi e a portarmi con sé qui tra i frigoriferi, o quando potrò riappropriarmi del mio corpo anche se non ne sento il bisogno. Il suono assordante del campanello interrompe il flusso della mia coscienza e solo ora mi accorgo che le ragazze hanno smesso di sbraitare, probabilmente sono loro che hanno azionato la campanella della porta uscendo. I suoi muscoli si rilassano, la sua fronte si poggia sulla mia e un sospiro di sollievo sfugge dalle sue labbra. Stava scappando da quelle ragazze? Chi è?

<< Scusa. >> dice prima di mollare la presa e lasciarmi con un senso di vuoto appena il suo corpo si allontana dal mio. Ancora al buio, lo vedo allontanarsi e poi tornare indietro verso di me.

<< E grazie per essere stata buona. >> aggiunge sussurrando, mettendomi una mano in testa e scompigliandomi i capelli. In una situazione normale, un gesto del genere mi avrebbe fatto andare su tutte le furie, avrei urlato e sbraitato fino a non avere più voce, odio chi mi tocca i capelli e non sono un cane che devi accarezzarmi la testa, ma se è lui va bene anche se non so nemmeno che faccia abbia. Il cuore inizia a battermi forte, fortissimo, quasi volesse uscirmi dal petto. Non ne capisco il motivo, ma tutto riconduce alla persona che sento sorridere davanti a me. Io non sono così, non perdo la testa per qualcuno che non conosco o che non ho mai visto, non lo faccio per una persona che in pochi minuti è riuscita a fare tutte le cose che più mi danno fastidio, eppure potrebbe fare qualsiasi cosa e io non mi opporrei. Si sporge con la testa quanto basta per controllare che le ragazze sono davvero andate via, permettendomi così di riuscire a intravedere qualche tratto del suo viso nascosto dietro un cappellino con visiera, un grande paio di occhiali e, nonostante il caldo, una sciarpa voluminosa. Il market è vuoto e questo credo lo convinca ad andarsene, accecandomi però con il riflesso del neon che sbatte sul suo orologio ed arriva dritto ai miei occhi. Solo ora faccio caso alle sue mani, mani grandi che ho sognato così tante notti, dita lunghe e affusolate che difficilmente potrei dimenticare. Quelle mani le conosco, non posso sbagliare, ho desiderato per così tanto tempo di poterle toccare, ma alla fine sono state loro a toccare me e, se solo me ne fossi accorta prima, avrei tentato di fare in modo che non mi lasciassero mai. Le vedo sistemare il cappellino e il mio cuore perde un battito. Mai avrei pensato che, con la sfiga che mi perseguita ultimamente, avrei potuto incontrarlo e, con un briciolo di lucidità mentale in più, avrei potuto allungare un braccio per provare a fermarlo e guardarlo negli occhi giusto qualche attimo per poter stampare in mente il suo viso.

Sull'identità della persona che mi aveva stretta per chissà quanto tempo non ho più dubbi, è lui, TOP, SeungHyun, l'unico che il mio cuore riconosce e al quale reagisce.


 

Ho appena vissuto il momento che aspettavo da tantissimo tempo e me ne sono resa conto troppo tardi, quando lui era già ad un passo dalla porta, alla quale era arrivato in un attimo con le sue lunghissime gambe. Mettermi a correre e pagare la bottiglia d'acqua al volo non risolve niente perché, quando riesco a mettere piede fuori dal market, di lui già non c'è più traccia, si è volatilizzato nel nulla come solo lui, da bravo ninja, riesce a fare. Lancio uno sguardo alla Yg, che vedo in lontananza, e riesco a pensare soltanto che possa essere lì dentro, o almeno mi sembra la spiegazione più plausibile.

Mi volto verso la porta del market sorridendo. Non riesco a non essere contenta visto che Top si è materializzato difronte a me grazie alla volontà del destino, anche se per il divertimento della sfiga mi si è presentato davanti in modo che non potessi riconoscerlo subito e perdessi così anche solo l'occasione di dire qualcosa di sensato, o comunque dire semplicemente qualcosa invece di restare in silenzio a guardare lui che si allontanava. Come posso non essere felice? Volevo sapere che esisteva davvero nel mio stesso mondo e l'ho fatto, sono riuscita persino ad averlo così vicino da sentire le sue mani stringermi e il suo respiro sfiorarmi la pelle.

Decidere di tornare a casa è quasi più difficile che scegliere cosa prendere nel market. Non so quando uscirà dall'agenzia, del resto non so se è davvero lì dentro, potrebbe essere salito su una macchina ed essere a casa sua già da un pezzo, ma non riesco a prendere la strada di casa. Passo due ore in attesa, o meglio nell'indecisione, fino a quando mi convinco soprattutto perché inizia a farsi tardi ed io ho appuntamento con MaRu al suo locale per cenare insieme. Di Top mi resterà un ricordo, un bellissimo ricordo che riscalderà il mio cuore ogni volta che ripenserò a quei pochi secondi trascorsi stretta a lui al buio.


 

Il mio amico MaRu ascolta senza fiatare il mio racconto. So che forse a momenti posso sembrare una pazza visionaria per quello che gli sto dicendo, ma sono un groviglio di emozioni che escono fuori quando meno me l'aspetto facendo credere agli altri che non ci sto con la testa. Con MaRu, però, so di poter parlare di qualunque cosa senza avere paura perché non è il tipo che ti giudica o se la prende, è l'amico perfetto di cui tutti abbiamo bisogno. Passiamo così tanto tempo insieme che a volte credo che diamo l'impressione di essere una coppia perché sempre più spesso sento le occhiate furiose di quelle che credo essere sue spasimanti che probabilmente vedono in me una che gli ha soffiato la preda, quando non è così. Lui non sembra accorgersene perché continua ad ascoltarmi e mangiare come se niente fosse.

<< Non ti sei accorto che mi stanno fulminando? >> gli domando quando non riesco più a sopportare i loro sguardi e Maru che fa finta di niente. Lui alza la testa dal suo piatto e mi guarda.

<< Se non gli dai peso smetteranno. Non voglio di certo sentirmi in colpa perché mangio con un'amica! >> dice senza scomporsi, ricominciando a mangiare e invitandomi con un gesto a fare lo stesso. Invidio la sua indifferenza nei confronti delle sue dipendenti che continuano a fissarlo da quando si è seduto con me e probabilmente anche da prima, ma forse ci è talmente abituato che ha imparato a non farci caso.

<< Sicuro che vuoi che lavori qui? Non penso di essergli molto simpatica. Non vorrei crearti problemi qui al locale. >> proprio non riesco a mangiare tranquilla, ma quasi mi pento quando lo vedo posare le sue bacchette e alzare lentamente lo sguardo verso di me. Mi squadra prima di parlare, poi sospira.

<< Fanno così perché non ti conoscono.... aspetta di cominciare a lavorare qui e poi diventerete amiche come è successo tra di noi. >> risponde tranquillo, mentre io stavo già immaginando chissà quale predica avrebbe voluto farmi. Non avrei nemmeno dovuto pensarci, MaRu è sempre dolce ed educato in ogni occasione.

La cena termina molto presto: io sono davvero stanca per la giornata passata alla YG e MaRu non può fare tardi perché domani mattina all'alba deve incontrarsi con dei fornitori.

Addormentarmi non è mai stato tanto difficile; nonostante la stanchezza, la mente continua a ripropormi l'incontro-scontro con Top. È un'emozione troppo grande da metabolizzare in così poche ore, anche un mese sarebbe troppo breve per riuscire a non avere il batticuore al solo pensiero.

Io di tempo per realizzare e metabolizzare ne ho davvero poco. Due giorni, ecco quanto mi è concesso prima di iniziare a lavorare per Maru e dover iniziare a usare la testa per altro che non sia soltanto il pensiero, per quanto bello e totalizzante, di Top. Due giorni passano in fretta, troppo, e, quando la mattina mi sveglio pensando che di pomeriggio dovrò iniziare a tagliuzzare, sminuzzare, cuocere e impiattare. La cucina non è di certo il mio posto preferito, me la cavo, ma se avessi trovato altro non mi sarei mai sognata di fare la cuoca, anche se non devo fare chissà cosa a detta di MaRu visto che l'altra cuoca ha giusto bisogno di un aiuto per non far accavallare gli ordini. Mi alzo controvoglia dopo aver passato l'ennesima notte insonne e corro in bagno, sperando che l'immagine che vedo riflessa nello specchio non sia davvero io: due immense occhiaie nere e occhi rossi. “E io dovrei andare a lavorare in queste condizioni?” mi chiedo, ma non ho scelta, non posso perdere quest'occasione piovuta dal cielo. Apro il mio beauty case e con un quintale di prodotti, tra correttori e fondotinta, riesco a rimediare almeno alle occhiaie e ad avere un aspetto presentabile.

A lavoro sono impeccabile come mai avrei immaginato, tanto che una delle cameriere che fino a ieri mi guardava storto, oggi mi ha inspiegabilmente accolto con calore, forse motivata dal fatto che il mio continuo stare insieme a MaRu era dovuto alla mia prossima assunzione.

Nelle ultime ore mi ritrovo ad aiutare le cameriere, che sono impegnate a servire i clienti, a sparecchiare e pulire i tavoli, mentre MaRu prende possesso della cucina perché sembra che la serata non voglia avere fine, i clienti continuano ad entrare e non ne capisco il motivo visto che è molto tardi.

<< Cameriera? >> sento chiamare, ma non mi volto presa come sono nel pulire l'ultimo tavolo che è appena stato liberato da una coppia di ragazze.

L'orario di chiusura sta per arrivare e non vedo l'ora di tornare nella mia stanza per allungare i piedi nel letto. Sento di nuovo quella stessa voce cercare una cameriera. Mi volto verso le ragazze e vedo una di loro guardarmi quasi come se volesse implorarmi. Passa vicino a me con una pila di piatti sporchi in mano e mi sussurra in un orecchio.

<< Non sai quanto mi costa chiedertelo, ma puoi prendere tu il suo ordine? >> la sua richiesta mi sa di supplica anche se credo sarebbe l'ultima cosa che avrebbe mai voluto chiedermi. << È così figo... Quanto sei fortunata! >> aggiunge poi mentre si allontana per rientrare in cucina. Alla terza chiamata, mi decido a voltarmi.

<< Ma che diavolo.. ? >> dico a voce forse troppo alta perché lo vedo fare una smorfia divertita. Ora ricollego i pezzi: cliente figo, voce profonda... ancora mi domando come ho fatto a non riconoscerlo subito, probabilmente ero troppo presa dal lavoro.

<< Che cameriera professionale! >> esclama Top con un tono divertito che continua a risuonarmi nelle orecchie.




Seraaa! Questo è il mio regalo di Natale per voi... Il capitolo dell'altra storia potrebbe arrivare tra domani e dopodomani, è quasi terminato quindi aspettate anche un pochino. Per quanto riguarda questo, cosa posso dirvi che non mi faccia iniziare a parlare a raffica di quanto io scleri al solo pensiero di poterlo incontrare? Praticamente pochissimo.... realmente credo che lui potrebbe fare di me ciò che vuole e io non mi opporrei ahahah
Alla fine, non è realistico che le altre cameriere lascino il campo libero, io non lo farei anche con una pila di piatti in braccio, ma nella mia storia può succedere perché almeno qui alcune ragazze posso tenergliele lontane. ahahah *me gelosa mode on* 

La canzone che da il titolo a questo capitolo è ovviamente Big boy di TOP se qualcuno non lo sapesse (o volesse andarsela ad ascoltare ), uno dei suoi modi per farci vedere e capire quanto è figo. <3 Mi sono ripromessa di mettervi i link delle canzoni, almeno di quelle pubblicate dalla pagina YouTube della YG o dai BigBang, non i video di qualche fan channel perché credo sia giusto così. Io comunque la canzone vi dico qual è nel caso non ci sia un video ufficiale così siete libere di ascoltarla dove volete ^^ 

Tonerò presto... forse tra Natale e Capodanno se riesco. Voglio rivedere la prossima parte che ho già concluso da un pezzo. Ne approfitto per augurarvi ancora buone feste. ^^ 
Baci baci
P.

 

  
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