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Autore: valsxjk    20/12/2015    1 recensioni
Mi fece i suoi soliti grattini. I suoi grattini erano capaci di calmarmi, di tranquillizzarmi, di farmi sperare e di farmi sorridere, almeno un po’.
“Voglio fare l’amore con te. Dimentica il viaggio, dimentica New York, ma solo io e te.”
Sussurrandomi queste parole all’orecchio, io arrossii e nello stesso tempo mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo ad avere un ragazzo così dolce e premuroso come lo era Justin.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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COME AWAY WITH ME.
 
 
 “Andrò a studiare a New York, ti rendi conto? Io non posso ancora crederci!”
 
Io non potevo ancora crederci alle sue parole, dette in quel giorno di pioggia al cellulare.
Riattaccai subito, con una malinconia del cuore e col gelo dentro di me.
Se ne sarebbe andato via da me, lontano da tutti, lontano dall’Italia. Dai suoi amici e dalla sua famiglia. Per poi tornare ogni quattro mesi.
Quando arrivò il giorno del suo viaggio, venne prima a casa mia. Erano le 16:05 del pomeriggio. Avevo casa vuota.
Infatti, sentii il campanello suonare e quando aprii la porta me lo rividi davanti a me con la gioia che gli sprizzava dal corpo.
“Ciao amore mio” Mi baciò sulla guancia ed entrò dentro casa.
In quel momento mi trattenni dalle lacrime, come poteva essere così felice di partire e di abbandonarmi?
Potevo sembrare egoista, ma qui in Italia c’erano tantissime università che lui poteva intraprendere e non per forza andarsene via così.
Provavo un senso di vuoto che non mi faceva più respirare. Ormai erano 4 anni che stavamo insieme, e adesso? Come finirà?
“Tutto bene piccola?” Mi chiese, senza nessun tipo di dubbio.
Secondo te?
“Bene.. bene.” Dico prima esitando per poi sparare la prima risposta che mi veniva in mente. “E.. tu? Sei.. sei contento di partire? Un nuovo lavoro ti aspetta” Mormorai mentre mi sedetti sul divano di pelle nero. Avevo gli occhi lucidi, e lui capii, eccome se capii.
Si sedette affianco a me e mi guardò negli occhi. Mi prese il viso e mi bacio con tutta la dolcezza che potesse avere in quel momento.
‘Quanto mi sarebbero mancati quei baci’ pensai in quel momento, mentre le sue labbra mi trasportarono in un mondo che conoscevo solo io, e forse, anche lui. Mi prese in braccio a mo’ di principessa e salii le scale fino in camera mia. Tenendomi in braccio aprii la porta e mi stese sul letto con cautela. Richiuse la porta dietro di lui e si stese al mio fianco.
“Justin, ma cosa fai?” Domando, ma lui riprese a baciarmi e mi fece stendere sul suo corpo. Mi alzò la maglietta di poco e mi accarezzò la schiena piena di brividi.
Mi fece i suoi soliti grattini. I suoi grattini erano capaci di calmarmi, di tranquillizzarmi, di farmi sperare e di farmi sorridere, almeno un po’.
“Voglio fare l’amore con te. Dimentica il viaggio, dimentica New York, ma solo io e te.”
Sussurrandomi queste parole all’orecchio, io arrossii e nello stesso tempo mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo ad avere un ragazzo così dolce e premuroso come lo era Justin.
 La posizione cambiò e lui si mise su di me facendomi stendere sul letto. Inarcai la schiena facendo in modo che la mia maglietta potesse essere tolta e gettata chissà dove.
Cominciò a baciarmi sulle spalle e sulle scapole facendomi sussultare. Gli accarezzai la spalla e la schiena scendendo giù e palpandogli lentamente il sedere. Trascinai le mani davanti, al cavallo dei suoi pantaloni, mentre lui mi baciò entrambi i seni dopo aver tolto il mio reggiseno. Io, invece, fra i gemiti di quel momento, gli tolsi la cinta e gli sbottonai i pantaloni facendoli scivolare fra le sue gambe. Andai sotto le coperte e lui mi seguì a ruota baciandomi le labbra, il collo e toccandomi i fianchi.
Mi accarezzò ogni centimetro di corpo e quando lo faceva mi sentivo protetta, come non mai. Era il mio angelo e non poteva andare via da me.
“Sei la mia ragazza e non devi preoccuparti” Mi sussurrò mentre lentamente mi sfilava le mutandine e mi accarezzava l’interno coscia. Le fece scivolare lentamente fra le mie gambe, facendo attenzione a tutti i suoi movimenti. “Non ti lascerei mai da sola, non mi innamorerei mai di nessun altra, piccola mia.”


Sorrisi a quelle parole che erano meglio di una lettera d’amore, delle parole di una canzone, della pioggia, di tutto quanto che pensi di amare. Pensi, perché poi arriva qualcuno o qualcosa che ti stravolge la vita, come un uragano. Che ti prende e ti rende suo come nessuno aveva mai fatto. Quei sorrisi, quei gesti, quelle parole che ti rendono non più una persona solitaria, ma bensì qualcuno che ha qualcosa per cui lottare, sognare e vivere.
Non potevo vivere senza di lui.

 
Facemmo l’amore. L’amore più bello della nostra intera esistenza. L’amore fatto con l’amore. Un amore che mai nessuno poteva capire.
Facemmo l’amore con tutta la forza che avevamo, perché nonostante ciò che poteva accadere dopo, niente più fermare l’amore se non noi stessi. Anzi, a volte non riusciamo nemmeno a fermarlo noi. Ma l’amore cammina, finché c’è strada camminerà sempre e quando troverà uno STOP non si fermerà, correrà rischi e pericoli, ma ne varrà sempre la pena.

 
Dopo che facemmo l’amore, restammo uno vicino all’altra. Io con la testa sul suo petto e lui che mi accarezzava la schiena nuda. I nostri corpi erano coperti ma i nostri cuori erano scoperti e ripieni di tutta la gioia e l’amore che riempiva il nostro animo in quel momento.

“Ogni volta è sempre la più bella con te, amore mio.”
“Amo fare l’amore con te” Ammetto io, con un po’ di rossore, ma in fondo era la verità, e se la verità non si dice in questi momenti, allora non so proprio quando la si dice.
Lui mi baciò la fronte e mi strinse ancora più forte a lui.
“Ti mancheranno questi momenti, bambina?” Mi domandò, accentuando il soprannome di ‘bambina’. Lo guardai. “Lo so, okay okay, lo so che odi quando ti chiamo così, ma non posso farne a meno, bamb.. cioè, amore mio.”
Risi un po’, schiudendo le labbra in un sorriso.
“Mi mancherà anche quando mi chiamerai bambina.”
“Secondo me no.” Disse e poi mi guarda.
“Cosa intendi?” Ribattei io, girandomi di lato e guardandolo completamente.
“Ti darò un motivo in più per amarmi e sorridermi dopo aver fatto l’amore.”
“Justin.. parla, ti prego. Cosa sta succedendo?”
Si chinò e prendendo i suoi jeans da terra, estrasse due biglietti dai pantaloni. Me li mise davanti ai miei occhi.
“Per chi è il secondo?”
Vuoi partire con me?” Mi domandò sorridendomi e facendo intravedere le sue fossette. “Ho pensato a tutto io, ci rifaremo una vita insieme. Vivremo lì. Vieni via con me, ti prego. Non posso vivere senza di te e non avrei mai potuto abbandonare la mia bambina.”

‘Ti darò un motivo in più per amarmi e sorridermi dopo aver fatto l’amore.’


Sorrisi, e si, lo amavo con tutta me stessa.
                                      

   
   
 
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