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Autore: Dolcemaia    18/08/2003    0 recensioni
Un segreto del passato nasconde il legame sottile, che unisce inesorabilmente i destini di due persone, ma di chi si tratta?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’anello mancante di Dolcemaia

Cambiamenti

Capitolo 1

Il Garden sembrava deserto, non c’era un anima viva, solo una ragazza alta e castana passeggiava nella Hall, con aria triste e sconsolata.

Le matricole erano tutte a lezione.

"Cris scusa il ritardo!!"

"Scusa un corno, Selphie è un quarto d’ora che ti aspetto!!"

"Non dirmi che ti stavi annoiando, perché non ci credo!! Oggi è il tuo primo giorno ufficiale da SeeD e non te lo godi?"

"Avevo intenzione di festeggiare andando in giro per negozi, ma se la mia amica ritardataria continua a perdere tempo, mi sa che troveremo tutti i negozi chiusi!!"

"Ma dai, non esagerare? E poi pensa a quelle povere matricole che sono costrette a stare in classe a sorbirsi delle barbose lezioni con una giornata così bella!"

"A proposito di giornata, ho l’impressione che se continuiamo così, arriverà sera e saremo ancora qui a discutere!"

"A proposito di sera, non prendere impegni! Stasera voglio portarti in un posto speciale!"

"Ma come devo vestirmi?"

"Decideremo al negozio!"

Selphie e Cris si avviarono ad una macchina e con essa giunsero al nuovo mega centro commerciale di Balabam. Le due ragazze si erano conosciute durante la preparazione di uno di quei festival, che Selphie adorava tanto. Cris si era offerta di darle una mano nella preparazione del palco e tra una chiacchiera e l’altra avevano fatto amicizia, poi avevano scoperto che era anche molto brava a cantare e Selphie la costrinse a intonare per Rinoa e Squall "Eyes on me" al festival e risultò un gran successo.

Da quel giorno furono inseparabili, più volte Selphie si offrì di presentare i suoi amici all’amica, ma questa si era sempre rifiutata, perché era troppo concentrata sul test per diventare SeeD per occuparsi delle sue relazioni personali.

Cris era una ragazza molto bella e alla mano, sapeva essere molto discreta e riservata o esuberante e solare. Generalmente la si vedeva passeggiare nel giardino del Garden immersa in un libro, mentre mordicchiava lentamente una mela. Aveva la capacità di rallegrare Selphie, anche dopo una terribile litigata con Irvine ed era così dolce e generosa che l’amica non faceva altro che parlare di lei a tutti.

Nonostante l’eccitazione e la voglia di conoscere i famosi eroi che avevano sconfitto la strega, Cris si era sempre tenuta a debita distanza da quella parte della vita della sua migliore amica. Era una ragazza semplice e intenzionata a diventare un ottimo SeeD, non voleva rischiare di montarsi la testa solo perché era amica di quei valorosi soldati….

Le due ragazze si fermarono praticamente in ogni negozio del centro commerciale. Passarono tutta la giornata lì, tra un paio di scarpe con il tacco e una gonna si resero conto di aver sperperato tutti i loro soldi e solo allora, nel tardo pomeriggio, decisero di tornare a casa, prima però Selphie si fermò davanti ad un negozio di oggetti per la casa e comprò un grosso portafoto da appendere al muro.

"Che devi farci con quello? Dì la verità, devi metterci una foto tua e del tuo Irvy?"

"No, sciocchina, è un regalo per te, per la nostra nuova stanza?"

"Ehhh???"

"Si, il preside ci ha concesso il permesso di dividere la stanza, ora che sei diventata una SeeD, e in questo ci metteremo una nostra foto come segno di buon auspicio!!"

"Grazie, Selphie è il regalo più bello in assoluto che potessi farmi!!" E così dicendo gettò le braccia al collo dell’amica.

"Ora muoviamoci o arriveremo in ritardo!"

"Ma in ritardo per cosa, ti ho detto che devo portarti in un posto speciale!!"

Le due ragazze corsero al Garden e dopo un po’ di baruffa all’ingresso per i troppi pacchi, ognuna delle due andò nella propria stanza, per prepararsi per la serata. L’indomani avrebbero fatto il trasloco.

Cris era eccitatissima, era tanto tempo che non si sentiva così felice. Aveva superato egregiamente il test, aveva trovato una buona amica con cui avrebbe diviso la stanza, stava per andare in un posto speciale e non per ultimo aveva comperato una valanga di vestiti, che probabilmente non avrebbe mai avuto il tempo di indossare tutti entro due anni.

Era ancora un po’ presto, perciò fece un bagno rilassante, in cui scacciò via tutti i pensieri e i dubbi che l’assillavano, Selphie aveva fatto tanto per lei e quel giorno si era davvero superata, forse non era più il caso di chiederle di dividersi tra lei e i suoi amici, perciò decise che la prossima volta in cui la ragazza glielo avesse chiesto, lei avrebbe acconsentito ad incontrarli.

Uscì dalla vasca si infilò l’accappatoio e andò a scegliere cosa indossare per quella serata…. La sua prima serata da SeeD.

Selphie bussò alla porta e quando si aprì, temette di aver sbagliato stanza. Cris era davvero molto carina, indossava un vestitino di seta rosa, corto, molto semplice, impreziosito da uno scialle da portare sulle spalle nude, bianco, attraverso la cui sottile stoffa erano visibili dei piccoli brillantini.

"Sei stupenda!! Ma quest’abito da dove esce?"

"L’ho comprato oggi, mentre tu eri indaffarata a cercare un nuovo cappello per Irvine, ti piace? Spero di non essere troppo elegante! Non mi hai detto di preciso dove siamo dirette, ma un posto speciale esige un vestito speciale, no?"

"Sei semplicemente perfetta… questo vestito, però me lo presterai?"

"Vedremo… scherzo! Certo che te lo presto!"

Le due ragazze si diressero verso una parte del Garden che Cris non aveva mai visitato, forse per disinteresse o mancanza di tempo, ma tutto ciò la rendeva molto eccitata, era curiosissima di sapere dove l’amica la stesse portando.

Selphie si fermò davanti ad una porta che dava ad una stanza buia, Cris cominciò a pensare che si trattasse di un brutto scherzo, ma appena furono entrate si accese la luce e molte persone le gridarono:

"Sorpresa!"

La ragazza non riusciva a capire, chi fossero tutte quelle persone, non ne conosceva nemmeno una, a parte Diego il suo compagno di banco, nonché migliore amico.

"Ragazzi questa è la mia amica Cristal, di cui vi ho parlato tanto! In genere la chiamiamo tutti Cris, ma preferivo dirvi l’unica cosa di femminile che c’è in questa ragazza!"

"Selphie sei terribile!" Le disse Quistis con fare quasi materno.

"Ciao, Cris, io sono Quistis e sono un’istruttrice del Garden!"

"Ciao sono Irvine e sono a tua disposizione per qualsiasi cosa tu desideri di giorno e di notte!"

"Davvero? Allora domani potrai aiutare me e Selphie, la tua ragazza, a traslocare nella nuova stanza?" Una risata generale fece ritornare alla mente di Irvine, che le due ragazze erano molto amiche e logicamente si erano scambiate confidenze, perciò per lui non c’era speranza con la bella Cristal.

"Io sono Squall Leonheart, comandante del Garden, benvenuta tra i SeeD!"

"Io sono Rinoa! scusalo < indicando Squall> in genere è leggermente meno orso! E’ nervoso stasera, ma non preoccuparti, non è certo colpa tua!"

"Non c’è assolutamente problema, non preoccuparti!"

Cris dopo aver detto queste parole, si voltò verso Selphie e le sussurrò all’orecchio:

"Mamma mia com’è intrigante!"

"Rinunciaci, è fedelmente fidanzato con Rinoa!"

"Peccato!"

"Ciao io sono Zell…"

"… ma puoi chiamarlo Gallinaccio!!" Cris non riuscì a trattenere una piccola risata che demoralizzò, ancor più dell’infelice battuta, Zell.

"Piacere di conoscerti Zell!! Mentre lo diceva scandì forte le lettere del suo nome, cosicché Zell aveva già scordato l’episodio.

"…Seifer come mai qui? Non credevo venissi!" Gli disse Selphie stupita.

Il gruppo si disperse pian piano nella sala, mentre Seifer si avvicinava con passo lento e cadenzato verso le due ragazze.

Cris ne rimase colpita, sembrava quasi imbambolata quando lo vide. Non connetteva più, il suo sguardo era fisso sul bellissimo uomo biondo che le stava venendo incontro. Complici del momento furono i vestiti che Seifer indossava, una maglia aderente azzurra, che risaltava in maniera eccezionale i suoi muscoli perfetti e un paio di jeans attillatissimi, che mostravano quasi impudicamente il suo posteriore.

"Io sono Seifer, nonché ex cavaliere della strega!" Le disse porgendole la mano.

"… ‘mazza che occhi…." Quando Cris si rese conto di aver espresso quel suo parere ad alta voce, divenne rossa come un pomodoro, avrebbe voluto sprofondare e non farsi più vedere da anima viva e mentre Selphie si sbellicava dalle risate, Seifer tentò di sdrammatizzare la situazione.

"Scusa, ma qual è il nome e quale il cognome?"

La ragazza divenne ancora più rossa, se era possibile, di quanto non fosse già.

"Allora, ‘mazza che occhi, ti va di ballare con me?" Cris annuì, non avendo il coraggio di spiccicare altro.

Dopo un po’ che stavano ballando, lui la strinse.

"Mi dispiace, non so da dove mi sia venuto!"

"Non preoccuparti! Dopotutto non mi hai mica detto che sono un mostro, anche se ci sono abituato a sentirmelo dire… anzi grazie per il complimento!"

"Perché ci sei abituato?"

"Perché ero il cavaliere della strega e penso che tutti sappiano che non è certo una cosa di cui andare fiero!"

"Mah, dipende dai punti di vista…sicuramente non ti sei comportato come un santo, ma chi non ha sbagliato nella vita? E poi l’importante è saper ammettere i proprio errori e cambiare!"

A questo punto entrambi sorrisero, era la prima volta che Seifer non veniva giudicato per essere stato il cavaliere della Strega, e soprattutto veniva giustificato anche se in modo pacato.

Il ballo terminò e i due si allontanarono. Oltre la solita combriccola c’era anche altra gente, che Cris non conosceva perciò sentendosi un tantino a disagio, sgattaiolò in silenzio sulla terrazza della sala. Non era molto grande e per di più era occupata da varie piante, ma lì si sentiva come al sicuro, chissà perché….

Sospirò e poi si mise a guardare le stelle, ripensando a quel ballo stupendo che le faceva ancora battere forte il cuore. Aveva un po’ freddo e si coprì con lo scialle, che però, non le forniva un grosso riparo visto che era sottilissimo. Dopo qualche secondo sentì una voce sensuale e profonda alle sue spalle…

"Se hai freddo, perché non torni dentro?" Lei non si girò nemmeno, sapeva già che era.

"Non ho voglia di stare in mezzo a degli sconosciuti, quando qui c’è un cielo così splendido che non aspetta altro che qualcuno, fidato come me, lo ammiri!"

"Ottima osservazione! Per lo meno, visto che non hai accettato il mio consiglio, accetta la mia giacca."

Detto fatto, la giacca di Squall era sulle spalle di Cris. Il profumo che aveva era inebriante, né dolce, né aspro. Quell’odore così nuovo per lei e così sensuale l’avvolse, dandole la sensazione che, davvero, il ragazzo la stesse abbracciando. Dopo qualche minuto di silenzio, lui le domandò:

"Come mai non mi hai chiesto perché sono anch’io qui?"

"Perché lo so già!"

"Ah, e cosa sapresti?"

"Hai gli occhi tristi e spaventati, come se stessi per perdere tutto! Quindi ho fatto 1 più 1 e credo che tu abbia litigato con Rinoa!"

"Bè come indovina non sei male, ma non hai centrato il problema!"

"Almeno ci ho provato! Io bado molto alle mie sensazioni, è come un sesto senso, molto, molto più sviluppato!"

Cris era appoggiata con i gomiti, sul grande davanzale di marmo della terrazza, con lo sguardo rivolto davanti a sé. Squall le si affiancò e le passò il bicchiere di vino che stava sorseggiando, mentre lei ne portò un po’ alla bocca, lui disse:

"Se ne va!"

"Che vuol dire se ne va?" Disse con un po’ di inquietudine nella voce, mentre giocava con il bicchiere ancora pieno di vino rosso.

"Dice che qui non riesce a trovare il suo ruolo, si sente sola ed esclusa dal mondo, perciò ha deciso che partirà per Londra!"

"Ha ragione, che senso ha stare qui se non le interessa essere un SeeD! Non puoi pretendere che lei sacrifichi la sua vita, solo per stare qui con te! Finirebbe con l’odiarti!"

"Forse hai ragione, ma io non riesco a capacitarmi del fatto che la perderò…"

"Non la perderai…. Vedrai che tornerà!"

"Non so perché ne ho parlato con te, mi è venuto del tutto spontaneo…"

"So di essere irresistibile!" Disse la ragazza sorridendo e guardandolo per la prima volta negli occhi.

<’Mazza che occhi!> questa volta si limitò solo a pensarlo.

I due scoppiarono a ridere, poi si resero conto che nella sala c’era un gran movimento e decisero di tornare dentro. Cris restituì la giacca a Squall

"Grazie dei consigli, streghetta indovina!" E così dicendole, le passò l’indice sul naso.

Quando rientrarono, si accorsero che Rinoa stava cercando Squall, probabilmente per riferire la notizia ai suoi amici. Quando lo trovò, non gli chiese nemmeno dov’era stato, gli prese la mano e si mise al centro esatto della sala.

"Ragazzi ho una decisione importante da comunicarvi! Tanto per iniziare vorrei chiedere scusa a Cris, per essermi impadronita impropriamente dell’attenzione che spettava a lei. Poi volevo dirvi che domani partirò per Londra! Io e Squall abbiamo deciso che questa è la cosa migliore! Mi sento inutile e irrealizzata qui dentro, quindi partirò per studiare e tentare di riprendere contatto con quelle che erano le mie passioni prima di entrare qui dentro!! Amici miei vi prego non siate tristi per questa partenza, io ne sono contenta e se mi volete davvero bene, dovete essere felici per me!"

Tutti si strinsero stretti a Rinoa, qualche lacrimuccia scivolò su qualche guancia, ma niente di più. Quella serata si concluse così, nessuno, Cris compresa, se la sentiva di continuare a festeggiare.

Il mattino seguente tutti andarono a salutare Rinoa all’ingresso del Garden, mise a tutti una gran tristezza vedere Squall così depresso, ma ormai non poteva farci nulla, lei stava andando via, forse per sempre, forse solo per qualche tempo… L’incertezza era ciò che lo distruggeva di più, se avesse saputo che sarebbe tornata presto, avrebbe solo sentito la sua mancanza per qualche tempo o se avesse saputo che non sarebbe più tornata, avrebbe cercato di farsene una ragione, anche se con pochi risultati, ma essere in bilico a lui non piaceva e non gli era mai piaciuto…

"Mi dispiace di averti rovinato la serata, ieri!" Disse Rinoa a Cris.

"Non preoccuparti a me dispiace solo che tu stia andando via così in fretta, penso che saremmo potute diventare amiche!"

"L’ho pensato anch’io quando ti ho visto, non so perché… comunque grazie di essere venuta!" E si abbracciarono. Quell’abbraccio sconvolse entrambe le ragazze, avevano provato una strana sensazione, come se quell’incontro avevano sempre saputo che ci sarebbe stato…

Rinoa partì e a loro non rimase che ritornare ognuno alla propria vita. Solo Squall rimase lì in piedi a guardare l’orizzonte, come se da un momento all’altro la sagoma della macchina dovesse riapparire, perché Rinoa aveva deciso di non partire più. Il suo sguardo era molto triste, faceva così tenerezza, sembrava un bimbo impaurito. Cris gli si avvicinò, gli posò una mano sulla spalla e gli sussurrò:

"Vedrai che tornerà, sono o no una streghetta indovina?"

Questa frase riuscì a far sorridere appena Squall, che decise così di rientrare nel Garden.

Quella mattina ci fu il lungo trasloco che nonostante la partenza di Rinoa si dimostrò molto divertente, infatti tra i pacchi di Selphie e quelli di Cris, non ci si capiva più nulla, senza contare che Seifer e Irvine certo non spiccavano per ordine.

Solo a notte fonda terminarono di sistemare tutto compreso il porta foto. Avendo saltato la cena in mensa Selphie e Irvine decisero di andare a prendere un paio di mega pizze farcite, lasciando soli in stanza, Seifer e Cris, tra i quali era evidente ci fossero le giuste premesse per qualcosa…

"Che hai, sei strana stasera?" Le disse dopo che la coppietta fu uscita.

"Niente!" Gli rispose la ragazza fissando la finestra.

"Non ci credo, ti si legge nei tuoi stupendi occhi verdi, che c’è qualcosa che non va!"

"E’ che mi sento in colpa!"

"Per cosa?"

"Per la partenza di Rinoa!"

"Ma sei pazza? Che c’entri tu con la partenza di Rinoa?"

"Non lo so, però trovo strano il fatto che io sia arrivata e lei se ne sia andata via!"

"E’ stato solo un caso!"

"Troppo strano! Io ho una concezione mia della vita, probabilmente molto discutibile, ma secondo me è così! Io credo che la vita sia formata da cicli simili a cerchi concentrici, tra un cerchio e l’altro c’è un anello che io chiamo anello di congiunzione, che fa in modo che ogni persona riesca a passare da un ciclo all’altro. Non so se mi sono spiegata!"

"Forse ho capito,, per esempio il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, è un cambio di ciclo!"

"Si, solo che il passaggio viene segnato da un qualcosa che ti permette di accedere al ciclo successivo. Questo qualcosa, o meglio l’anello di congiunzione può essere rappresentato da un avvenimento particolare o da una persona!"

"Credo di aver capito, ma che c’entra questo con te e Rinoa!"

"Secondo me, Rinoa è stato il mio anello di congiunzione!"

"Magari invece lo sei stata tu per lei!"

"Può essere!"

"Probabilmente non se la sentiva di lasciare oltre il suo Squall solo, anche le sue amiche e ora che sei arrivata tu, ha trovato la forza per andare via!"

"Ma se ci siamo incontrate appena due volte, come può sapere che io diventi un supporto per chi lei ha lasciato?"

"Non scordarti che Rinoa è una strega e può prevedere il futuro!"

"Si, ma io non voglio essere una sostituta!! Io voglio essere considerata come Cris e basta, non come la ragazza che sostituisce momentaneamente Rinoa!"

"Per me non sarai mai una sostituta di Rinoa…" E l’abbracciò da dietro, nascondendo il viso tra i capelli castani, mossi che profumavano di vaniglia.

Continua….

 

 

 

  
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