L’anello mancante di
Dolcemaia
Chance
Capitolo 2
Era una mattina
tranquilla, primaverile, gli uccellini cantavano indisturbati e i fiori si
muovevano, lievemente spinti in quel loro armonico ballo da un venticello
leggero.
Erano passate
alcune settimane da quando Rinoa era andata via e tutti ne avevano sentito la
mancanza, ma pian piano si erano abituati all’idea che la loro amica fosse
partita per sentirsi realizzata…
Squall era all’ingresso
del dormitorio e faceva avanti e indietro con impazienza, solo quando vide una
piccola sagoma avvicinarsi dal lungo corridoio che precedeva le stanze, si
fermò. Aveva assunto un’espressione non molto amichevole.
"SeeD n
10555 sei consapevole del fatto che ritardare ad un allenamento è severamente
proibito dal regolamento del Garden?"
"Mi scusi,
comandante non si ripeterà più…"
L’aria era
diventata piuttosto pesante, Squall era ben intenzionato a far cadere la sua
preda con tutte le scarpe nella sua trappola e ci era riuscito…
La ragazza che
gli era davanti con aria mortificata aveva abbassato lo sguardo e temeva
davvero di aver fatto arrabbiare il comandante.
"Questo
ritardo ti costerà una nota di demerito!!" Disse alzando il dito per dare
più credibilità alle sue parole.
La ragazza
provò appena ad alzare gli occhi per poter controbattere, quando si accorse che
Squall stava sorridendo, divertito. L’espressione dispiaciuta si cancellò per
trasformarsi in uno sguardo di sfida.
"Brutto
antipatico!! Questo si chiama abuso di potere!"
Tra i due era
nata una bella amicizia, niente di più. Non era la prima volta che s’incontravano
per andarsi allenare e si sa che tra due persone che condividono il desiderio
di superarsi e di migliorarsi combattendo, nasce un feeling non semplice da
spiegare.
"D'accordo,
chiedo l'armistizio" Disse Squall curvando le spalle e alzando le braccia
in segno di resa.
"Macché
armistizio!! Fai pure lo spiritoso ora?? Ti meriteresti l’ergastolo!! Mi hai
fatto venire un colpo!!"
"Esagerata!!"
"Ti
dispiacerebbe se ci fermassimo in mensa, vorrei mangiare qualcosina?"
"Non
potevi mangiare prima?"
"Ma sei
sempre così burbero di prima mattina? Giusto il tempo di un frullato alla fragola… Selphie
stamattina non mi ha dato nemmeno il tempo di fare colazione, non ti sto
chiedendo tanto!!"
"Vorrei
ricordarti che non ti ho chiesto io di venire con me, comunque che sia veloce
questo frullato! E comunque ho intenzione di andare fuori ad allenarmi!"
"La tua
gentilezza è agghiacciante!! Andremo dove vuoi, però non voglio sentir parlare
di combattimenti, junction o GF vari, mentre mangiamo! Vorrei passare almeno 10
minuti della mia vita senza pensare a combattere!"
Squall le annuì
sorridendo, quella ragazza le ricordava molto Rinoa con il suo modo di essere,
il suo modo di porsi e poi era molto simpatica. Proprio per questo aveva deciso
di accompagnarla in allenamento per far innalzare il suo livello. Era un’ottima
combattente, forse più di Quistis, aveva sangue freddo e sentimento insieme, ma
non era riuscita ad ottenere livelli esaltanti perché il centro d’addestramento
non era poi così fornito da poter soddisfare quelle potenzialità. Spesso l’aveva
vista combattere e si era prefissato l’obiettivo di farla diventare una vera
SeeD con "tutti i livelli al posto giusto".
I due si
avviarono alla mensa, dove trovarono Zell intento a far piazza pulita di panini
già da quell’ora. Si sedettero ad un tavolino ed ordinarono.
"Perché
hai tardato?"
"Non mi ci
far pensare… quella pazza di Selphie… se non fosse la mia migliore amica l’avrei
già strozzata!! Stamattina mi ha svegliata all’alba per sapere com’è andata
ieri e oltre a pretendere tutti i particolari, mi ha costretto ad ascoltare il
racconto della sua serata idilliaca passata con Irvine, che logicamente si è
conclusa con lui che faceva il filo ad un’altra!!"
"Non
cambierà mai..."
"Lo credo
anch’io! Ma non può fare a vita il play-boy o perderà l'unica ragazza a cui,
forse , tiene veramente!"
Il frullato ala
fragola arrivò accompagnato da un caffè nero bollente ordinato da lui e un
pezzo di torta
"E che hai
fatto d'interessante, da incuriosire Selphie a tal punto? "
"Comandante
Leonheart non sta diventando troppo ficcanaso?" Gli disse la ragazza
cercando di evitare la domanda, la cui risposta avrebbe cambiato la prospettiva
di quella giornata che sembrava già così serena…
"Non sono
affari miei!" Le disse Squall temendo davvero di essere stato inopportuno.
In passato non si sarebbe mai permesso di fare una simile domanda, né tanto
meno avrebbe accettato che qualcuno gliel’avesse posta, ma Rinoa l’aveva
cambiato talmente tanto che a stento si riconosceva lui stesso.
"Niente,
non ho fatto nulla, sono semplicemente uscita, tutto qui!" Disse la
ragazza cercando di tralasciare l’argomento riferendo il meno possibile e
stringendo la cannuccia tra le dita per scaricare la tensione che sentiva
addosso.
"Se
smettessi di torturare quella povera cannuccia forse riusciresti a bere il
frullato!"
"E’ strano
sentirti giudicare
"E’ il
nostro lavoro e dobbiamo necessariamente attenerci agli ordini, giusti o
sbagliati che siano…" Rispose Squall, ripensando a Rinoa… la sua strega…
per nulla al mondo l’avrebbe mai affrontata… anche se avesse dovuto mandare al
diavolo gli ordini.
Il suo sguardo
divenne improvvisamente triste e Cris sentendosi in colpa per la risposta
affrettata prima e per la frecciata che gli aveva inferto dopo, si sentì in
dovere di dirgli qualcosa…
"Squall mi
dispiace di essere stata così indisponente, ma ripensare al motivo per cui
Selphie stamattina mi ha privato di ore di sonno necessarie alla mia
sopravvivenza, mi ha irritato un po’!! Non ce l’avevo con te, anzi… Dai,
pace?"
"Non ce
n'è bisogno, sono stato inopportuno!"
"Don’t
worry, be happy!" Gli disse sorridendo.
Dopo quel
piccolo incidente di percorso subito dimenticato, i due si recarono fuori dal
Garden in cerca di mostri da polverizzare.
Fu una giornata
molto lunga, senza sosta Squall fece combattere la ragazza astenendosi da
qualsiasi genere di aiuto… se voleva farcela, doveva farlo da sola…
Non che lei se
la cavasse male, non invocò nemmeno un GF, cosa rara in un neo SeeD, né tanto
meno chiese a Squall di aiutarla, ma era piuttosto evidente che era molto
affaticata. Nel tardo pomeriggio, il comandante decise che fosse ora di tornare
al Garden e sebbene Cris non ce la facesse più nemmeno a reggersi in piedi, le
dispiaceva non poter continuare.
"Basta
così!"
"Ma
noooo!"
"Ma se non
ti reggi nemmino in piedi?!"
"Che
significa ho sempre le braccia!"
"E come
faresti ad uccidere un archeosaurus solo con le braccia?"
"…. Non
so… comunque qualcosa me la inventerei!"
"Su questo
non ho alcun dubbio!! Ora però è meglio che ti aiuti io ad arrivare viva al
Garden!"
Squall se la
mise sulle spalle, come aveva fatto quando Rinoa era posseduta da Artemisia,
quando sul lungo ponte di F.H. aveva temuto che non si sarebbe più svegliata…
Quanti ricordi
gli balenarono nella mente, quanto amore provava nei confronti di quella
ragazza e lei invece era scappata via… scappata dal Garden, scappata dai suoi
amici, scappata da lui……
Cris riusciva a
sentire indistintamente lo stesso profumo che l’aveva avvolta la sera della
festa… quanto era affascinante Squall con quei suoi occhi in cui ci si poteva
perdere, con quegli occhi belli da impazzire, con quelle braccia così forti…
peccato che non avrebbe mai avuto l’opportunità di condividere con lui la sua
vita, anzi si era tassativamente imposta di non innamorarsene, fin dalla prima
volta che erano andati assieme ad allenarsi o forse proprio dalla prima volta
in cui i loro sguardi si erano incontrati…
Amici si, ma
niente di più!
Quando
arrivarono al Garden, tutti si girarono a guardarli, non solo perché era strano
vedere il comandante in giro con una ragazza sulle spalle, ma perché i due non
facevano che ridere per la comicità della situazione.
Arrivati al
dormitorio, la porta della stanza di Cris e Selphie si aprì e da dietro sbucò
Seifer.
"Vi state
divertendo, eh?" Disse ai due con tono ironico e scontroso, era
evidentemente geloso.
"Da
morire! Guarda non riesco nemmeno a tenermi sulle mie gambe per quanto questo
negriero mi ha fatto combattere!"
"Per un
paio di mostriciattoli!!" Rispose lui ironico, nel tentativo di smorzare
quella tensione che aveva provocato la presenza di Seifer, non aveva voglia di
dar lui un pretesto per litigare. Da quando era stato riammesso al Garden
avevano, entrambi, sotterrato l'ascia di guerra, ma era evidente che non
potevano ignorare il passato.
"Non ci
trovo niente di così divertente!! Non arriverà alla fine della settimana se
continuate a questo ritmo!" Disse lui con tono protettivo, caricandosi del
peso della ragazza.
"Ha deciso
lei di venire con me!"
"Seifer,
Squall ha ragione e poi sono io che non voglio mai tornare indietro!! A
proposito, quando hai deciso di diventare la mia mamma adottiva??" La
ragazza disse queste parole con una tale innocenza e così dolcemente che
persino Seifer non poté che riderne.
Squall andò via
e i due rientrarono nella stanza.
"Selphie
dov’è?" Chiese Cris accorgendosi che la sua compagna di stanza non c’era.
"E’ da
Irvine!"
"E tu che
ci fai qui?" Gli domandò dopo aver realizzato che non era normale il fatto
che lui fosse lì.
"Volevo
farti una sorpresa, ma l’ hai fatta tu a me!"
"Dai,
Seifer, ti prego non cominciare con queste paranoie!! Tanto per iniziare non
sei il mio ragazzo..."
"E da
quando non sarei il tuo ragazzo?" le rispose indispettito.
"Da quando
lo sei?" gli fece il verso lei, per provocarlo.
"Se ti
aspetti che ti faccia la domanda di rito, stai fresca, potresti restare zitella
a vita! Ad ogni modo credevo che fosse evidente che sei la mia donna!!"
"Lo dici
come se fossi una cosa tua..."
"Infatti..."
"Comunque
tra me e Squall non c’è assolutamente nulla. Lui è troppo innamorato di Rinoa e
io sono troppo……"
"Sei
troppo??" Lei disse cominciando al accarezzarle il collo.
"Ho la
testa altrove!" E gli fece un grande sorriso per fargli intendere cosa
voleva dire.
Seifer le
piaceva e anche tanto, ma nonostante lui si stesse dimostrando diverso da come
lo avevano sempre descritto gli altri, forse burbero, ma non cattivo, Cris non
poteva evitare di temere di essere presa solo in giro da lui. Era troppo bello,
affascinante ed intrigante per cercare una storia seria come voleva lei.
"Esci con
me stasera?"
"Onestamente
sono stanca, ma se vuoi…."
"Potrei
uscire lo stesso, magari incontrare anche qualche tipa interessante, ma mi
accontenterò di vedere un film in tv con te!"
"Che
onore... prima, però, avrei bisogno di risistemarmi un po’, ci vediamo tra un’ora
qui?"
"Ok!"
E le schioccò un bacio sulla fronte.
Dopo un’ora
Seifer tornò nella stanza, ma ebbe un’altra sorpresa non proprio buona.
Cris stava
male, quindi la seratina romantica che aveva progettato, era andata a monte e
non solo quella…
Selphie gli
corse incontro tutta preoccupata per l’amica, non si trattava di un febbrone da
cavallo, ma comunque era piuttosto alta, oltretutto la ragazza era stanchissima
e a fatica riusciva a tenere gli occhi aperti.
"Perché
non dorme se è così stanca?" Sussurrò a Selphie non volendo disturbare l’ammalata.
"Dice che
vuole parlarti! Entra e va da lei!"
Seifer si
avvicinò al letto si sdraiò sulla piazza libera in orizzontale e le prese la
mano, portandosela davanti alla bocca. Mentre la guardava quasi estasiato, le
baciava quella piccola manina bianca che teneva gelosamente custodita fra le
sue.
"Piccola,
che c’è? Perché non riposi un po’?"
"… mi
dispiace…"
"Non
preoccuparti per il film, rimarrò qui,
fino a quando non starai meglio, così sarai certa che non andrò a caccia di
ragazze!" Le strappò appena un sorriso.
"…non sto
mica morendo è solo un po’ di febbre e tanta stanchezza! Mi dispiace per
domani!"
"Domani?
Merd.... il concerto!!"
"E' vero
< intervenne Selphie > sono settimane che abbiamo prenotato i
biglietti!"
In quel momento
qualcuno bussò alla porta, era Squall che avvisato da Irvine, era andato a
trovare Cris.
"Stai
davvero male o la verità è che non volevi più allenarti?!" Le disse
sorridendo accarezzandole la testa, molto amichevolmente.
"Tappati
la bocca Leonheart! Ti avevo detto che non sarebbe arrivata alla fine della
settimana!" Gli rispose bruscamente Seifer prima che Cris avesse il tempo
di replicare.
"Dai,
Seifer, non è colpa sua, chi se lo immaginava?? E poi ti ripeto che è solo una
stupidissima febbre! Sto cominciando a sospettare che si tratti solo di una
scusa per fare un comizio nella mia nuova stanza! Non sto male!! Sono solo
molto stanca!"
"Comunque
al diavolo il concerto, non ti lascio sola!!"
"Ma dai,
ci tenevi così tanto!! Non voglio che ci rinunci!!"
"Squall...
tu non avevi detto che non volevi venirci??" Gli chiese Selphie, facendo
ben intendere al ragazzo che doveva proporsi per restare con l'ammalata.
"Se volete
resto io con lei, al concerto non ci sarei venuto in ogni caso!" Gli disse
Squall, colpito da un’occhiataccia omicida di Seifer.
"Dai, così
non resto sola!! Magari mi chiami durante l’intervallo!!"
"Secondo
me, hanno ragione! Sarebbe assurdo perdersi un concerto di quella portata per
una stupidissima febbre! E poi comunque non resterà sola ci sarà qui Squall con
lei!" Intervenne Selphie tentando di trovare una soluzione plausibile al
problema… Non le andava di andare al concerto sola con Irvine, Zell, la sua
ragazza dalla famosissima treccia e Quistis, altrimenti quest’ultima si sarebbe
sentita a disagio e le avrebbe dato un bidone.
"D'accordo!"
Queste ultime parole furono però accompagnate da una smorfia di
disapprovazione, che però passò del tutto inosservata.
La sera
seguente, mentre Cris era a letto intenta a leggere un libro, Selphie
gironzolava avanti e indietro per la stanza preparandosi per l’atteso evento.
Qualche minuto dopo arrivarono anche gli altri decisi a fare prima un salto a
salutare l’amica e poi andare al concerto.
Si trattò di
una visita molto breve, poiché erano già in ritardo, perciò non ebbero quasi il
tempo di scambiarsi due chiacchiere.
Seifer rimase
in fondo alla stanza senza proferire parola, ma inevitabilmente attirò lo
sguardo di Cris peggio di una calamita.
Era
estremamente sensuale e intrigante con quella giacca di pelle che gli scendeva
dritta sui fianchi, con quella maglia bianca aderente… quasi la ragazza restava
senza fiato e fece fatica a seguire i discorsi degli altri, non faceva altro
che pensare a quanto fosse bello e quante ragazze quella sera lo avrebbero
guardato. Fu improvvisamente colta da un lampo di gelosia… non voleva più che
andasse, lo voleva tutto per sé, lontano dagli occhi indiscreti e insistenti di
tante oche che sarebbero andate a quel concerto, ma sapeva quanto lui teneva ad
andarci.
Mentre tutti
erano già fuori a ripassare i dettagli dell’ultimo momento, Seifer si avvicinò
a Cris. Per un momento sentirono i loro cuori battere all’unisono, poi lui le
sfiorò appena le labbra con un bacio e andò via, senza una parola, senza un
cenno, così e probabilmente la magia del momento si sarebbe dissolta se lui
avesse agito diversamente.
La ragazza
rimase lì ferma a pensare a ciò che era appena accaduto. In fondo era stato
solo un piccolo e impercettibile bacio, ma per lei aveva avuto un significato
davvero importante.
L'aveva baciata
tante volte, ma mai così. C'era sempre stata più passione, che affetto nei suoi
baci, ma questa volta le aveva trasmesso una dolcezza infinita con quel
sfiorarsi di labbra. Forse le voleva davvero bene, tanto da preoccuparsi di
lei, tanto da rendere uno duro come lui, affettuoso e tenero.
La sua
meditazione ebbe termine solo quando la porta si aprì e comparve Squall. Non si
poteva certo dire che si era vestito "da camera".
"Ciao!"
"Salve
comandante… perché lei è il comandante vero?"
"Spiritosa!"
"Dai, non
prendertela, non ti ho mai visto senza le tue vesti ufficiali!"
"Quante
storie per un paio di jeans e una maglietta!" Dicendo ciò si buttò
letteralmente sul letto affiancandosi alla ragazza.
"Visto che
mi hanno praticamente costretto a farti da baby-sitter, ho portato delle
videocassette, così parlerai meno e sarai più sopportabile!!" Disse
sorridendo.
"Quanta
gentilezza nelle tue parole... a dir la verità prima del film, preferirei
mangiare!"
"Cinese va
bene?"
"Ottimo!"
Rispose la ragazza con aria compiaciuta.
Il cibo arrivò
in fretta e altrettanto velocemente fu divorato. Nel frattempo i due si persero
in discorsi superficiali che non toccavano alcun argomento o situazione
particolarmente importante. Dopo che ebbero finito il cibo e riso della loro
rapidità, Squall si alzò prendendo le video cassette e porgendole a Cris in
modo che potesse scegliere il film da guardare.
"Non ho
molta voglia di guardare un film!"
"Allora ti
lascio riposare!"
"No, no,
vorrei che tu facessi una cosa per me…"
"Un'altra?"
Forse era stato un pò antipatico, perciò subito si corresse "Cosa?"
"Ti prego,
mi porti fuori a vedere le stelle? Non ce la faccio più a stare tra queste quattro
mura!" Il suo visino supplichevole non ammetteva una risposta negativa, ma
Squall dovette resistere a quegli occhioni dolci.
"Non se ne
parla proprio!!"
"Ti prego
Squall!! Si tratta solo di andare sul balcone e restare lì qualche minuto!! Mi
coprirò ben bene!!"
"Così se
ti si alza ancora la febbre, Seifer mi fa a pezzi!! Non esiste proprio"
"E dai!!
Ti giuro che mi metto il piumone addosso, mi ci avvolgo dentro e non mi muovo!!
Dai ci sediamo un po’ sulla sedia a sdraio che è lì!! Vedi è anche una sola,
non resisteremo a lungo così scomodi!!"
"Ma se hai
la febbre??" Disse Squall quasi convinto.
"Non è
vero! Vuoi misurarmela? Squall ho troppo bisogno di respirare aria fresca e
vedere il cielo stellato per qualche minuto!"
Il ragazzo non
poté resistere oltre, dopotutto una boccata di aria fresca non poteva che farle
bene e poi nessuno l’avrebbe scoperto, in più era una serata piuttosto
temperata, non c’era né vento, né odore di pioggia.
Si occupò egli
stesso di imbacuccare con il piumone azzurro, con i cuoricini rosa, la ragazza
e poi la portò sul balcone della stanza che dava sull’immenso e spaesato
panorama che si mirava da un punto così alto del Garden.
In realtà, non
stavano così scomodi come pensavano. Squall si sedette sulla sedia per primo e
fece fece sedere Cris, nell'unico posto possibile... tra le sue gambe, in modo
che lei potesse poggiare la nuca sul suo petto e lui le potesse tenere i lembi
del piumone ben stretti, sotto il viso.
Il cielo era
splendido non una nuvola, non una perturbazione, ma soltanto stelle… migliaia e
migliaia di stelle.
"Ti
ricordi quando ci siamo incontrati?" Le sussurrò lui dolcemente per non
rovinare il momento.
"Si, alla
festa, ci ha presentato Selphie e tu sei stato molto diplomatico!"
"No,
intendo quando eravamo sul balcone!"
"Certo che
ricordo, stavi pensando alla partenza di Rinoa…"
Lo sguardo di
Squall si rattristò. Ormai era sempre così, ogni volta che qualcuno la
nominava, ogni volta che un qualsiasi ricordo gli veniva in mente
sconvolgendolo come un fulmine a ciel sereno, ogni volta che pensava a lei.
"Dai non
fare quel faccino triste! So che qualsiasi cosa te la ricordi vagamente ti fa
soffrire, ma la stai prendendo troppo male!! Vedrai che tornerà e anche presto
fidati di me!! Fai finta che sia andata semplicemente a farsi una
vacanza!"
"E' facile
dirlo! Temo che non tornerà mai più, o che stia male!"
"Ma che
dici?? Tornerà presto da te! E poi Londra, è una città magnifica!! Io la
adoro!"
"Perché ci
sei stata?" Chiese lui con un tono di rassegnazione. Si trovavano un luogo
che sprizzava romanticismo da ogni millimetro e non riuscivano a fare altro che
parlare di qualcosa che li divideva inesorabilmente.
"Non ho
sempre vissuto, dove sono nata!! Winhill è un paesino stupendo, tranquillo,
ridente, ma prima di farmi entrare nel Garden, la mia nonnina mi ha fatto
viaggiare, nonostante fossi ancora molto piccola!"
"Sei di
Winhill? Mia madre, era di lì, e anch’io vi sono nato!"
"Che
coincidenza!" Ci fu un lungo silenzio, nessuno dei due
aprì bocca per un po’.
"A che
pensi?"
"A
niente…"
"Seifer ha
cambiato nome…" Disse lui ridacchiando.
"Non
prendermi in giro!" Disse la ragazza con aria molto seria, da ciò Squall
capì che c’era qualcosa che magari aveva ignorato in tutto quel tempo.
"Ne sei
innamorata?"
"Non so…
temo proprio di si…" Sussurrò Cris titubante.
"Non è un
reato!" Le disse girandole delicatamente il viso verso il suo.
Un estraneo
avrebbe sicuramente pensato che quella era semplicemente una coppietta in un
momento di intimità, ma loro nonostante l’atmosfera e l’atteggiamento
compromettente non si curarono delle apparenze. In quel momento i loro occhi s’incontrarono
in un’esplosione di colore… era strano di quanto potessero sembrare simili
quegli occhi, di colore e taglio diverso, se illuminati dal bagliore di
migliaia di stelle.
"Non è
così semplice Squall!! Tutti sappiamo quali siano i precedenti di Seifer e che
cosa è stato capace di fare, per non parlare della sua instabilità nei rapporti
di coppia!! Ho paura di fidarmi… Ho paura di innamorarmi… se non l’ho già
fatto!!"
"Il
passato è passato! L’esperienza di Artemisia lo ha profondamente
cambiato!"
"Si, d’accordo,
ma non scordarti che è stato il cavaliere della strega!"
"Anche io
lo sono e ciò cambia quello che sono!"
"Peccato
che Rinoa è una strega buona, per non dire una fata, mentre Artemisia sappiamo
bene che tipo era!!"
"Lo
ami?"
"Non lo
so!"
"Non puoi
non saperlo! Ti rifaccio la domanda: lo ami?" Squall aveva assunto quel
tono tanto antipatico che aveva quando aveva a che fare con qualche matricola
irrispettosa, però quella forzatura lui sapeva bene, che sarebbe stata
importante per fare chiarezza.
"Si..."
"Allora il
problema è risolto!" Le disse con aria compiaciuta.
"Bisogna
vedere lui che pensa di me!"
"Non l’ho
mai visto così preso!"
"Non so,
ho ancora qualche dubbio in proposito…"
"Basta
dubbi e basta anche stare fuori, rientriamo che è tardi e l’aria è diventata
fredda!"
I due un po’
infreddoliti rientrarono nella stanza e decisero che per riscaldarsi un po’
avrebbero volentieri bevuto una bella tazza di latte caldo, che non era proprio
il massimo, sul cibo cinese, ma non importava.
Il caso volle
che Selphie si fosse scordata di comprarlo quel giorno e Squall lo avesse
finito appena prima di uscire, perciò avendo le chiavi della stanza di Seifer
decisero di dare una controllatina nel caso ne avesse avuto lì un po’.
Quando
entrarono nella stanza era tutto buio, si udivano dei deboli rumori,
probabilmente provenienti dalla camera accanto, ma quando Cris accese la luce
si rese conto che si era sbagliata… si era completamente sbagliata…
Seifer era a
letto con una ragazza, Fujin, e sicuramente non stavano dormendo o
semplicemente chiacchierando. Quando i due si accorsero che non erano soli, si
ricoprirono immediatamente spinti da un pudore che non gli aveva, però impedito
di fare quello che stavano già facendo.
"Squall,
Cris! Avete intenzione di rimanere lì impalati a guardare o volete unirvi a
noi!"
A Fujin scappò
una risatina, che fu immediatamente soffocata da uno sguardo di Squall.
Davanti a
questa patetica scena, il comandante decise di portare via la ragazza che
sembrava come caduta in trance. Era completamente pietrificata, mentre il suo
cuore andava in mille pezzi. La sera in cui aveva sperato di trovare l’amore,
di trovare la felicità, tutto le era stato tolto così bruscamente.
Mentre Squall
portava via la ragazza disse a Seifer:
"Sei
ubriaco fradicio! Hai perso la tua ultima chance di essere felice!"
Mentre sbatté
la porta alle sue spalle, sentì Seifer bestemmiare, ma ormai gliene importava
poco! L’importante, ora, era far capire a Cris che non aveva perso niente e che
si meritava di più dalla vita…
Continua…