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Autore: HinoTsubasa    22/12/2015    0 recensioni
[...]Sdraiata a terra vi era una ragazza dai capelli color rosso cremisi, lunghi e folti che, mossi dalla lieve brezza estiva, parevano le fiamme di un fuoco divampante[...]
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Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Finalmente tutte le fiamme furono assorbite ma ormai i libri erano andati distrutti, non restavano che mucchi di cenere. 
Mi odiavo per quello che avevo fatto, nonostante non fosse una cosa fatta di proposito, avevo distrutto forse ciò a cui Chiyoko teneva di più.
Ovunque andassi facevo solo disastri, non facevo parte di quel mondo, non ero compatibile con ciò che quel mondo ospitava.
Aver assorbito tutto quel fuoco mi aveva indebolita, era un po' come avere la febbre.
Barcollai verso l'uscita della biblioteca in modo da non causare altri danni e mi ressi a Kaoru poggiandogli una mano sulla spalla.
«Dov'è Chiyoko?» 
Pronunciai a fatica quell'unica frase, respirando affannosamente.
Kaoru mi disse che sarebbe stato meglio lasciarla un po' da sola e, nonostante fossi preoccupata, concordai con lui.
All'improvviso, Kaoru fece uno scatto e corse su per le scale. Non capivo cosa gli fosse preso, era un atteggiamento piuttosto strano. Per di più mi parve di sentire un forte rumore, come se qualcuno avesse dato un pugno al muro.
Era il caso di preoccuparsi?
Neanche il tempo di farmi sfiorare da quel pensiero che sentii una porta sbattare e, subito dopo, dei passi furenti che rieccheggiavano per le scale, neanche un secondo dopo mi ritrovai fuori di casa trascinata da Kaoru.
Stavo iniziando a sentirmi seriamente male così gli chiesi se conosceva qualche posto dove potessi disfarmi delle fiamme in eccesso senza causare danni, e lui mi portò alla spiaggia.
Posto grande, isolato, con aria fresca e niente d'infiammabile intorno, era perfetto!
«Allontanati da qui, è pericoloso»
Affermai poco prima di sedermi a terra.
Quando Kaoru fu abbastanza lontano iniziai a rilasciare lentamente le fiamme, con cautela, bisognava avere un grande autocontrollo o avrebbe potuto causare danni perfino ad una come me.
Le fiamme rilasciate venivano assorbite dal terreno, sarebbe stato comodo poter passare da questo mondo all'altro così facilmente come loro.
Quando finii di buttare fuori fino all'ultima fiamma mi sdraiai sulla sabbia, sfinita, e socchiusi gli occhi.
In quel momento si avvicinò Kaoru, che con forza mi afferrò una mano e mi tirò su.
Era più strano del solito, non riuscivo davvero a capirlo, normalmente era più gentile di così, un idiota sbruffone e testardo ma comunque più gentile.
«Mi dici che ti prende? Sei strano...» 
Poggiai le mie mani sulle sue guance per assicurarmi che stesse bene, mia sorella lo faceva sempre per controllarmi la temperatura. Non sembrava affatto malato, nessun accenno di febbre, o almeno non sembrava, però continuava a comportarsi in modo così diverso dal solito. 
Probabilmente fraintese il mio gesto, poichè poggiò le mani sulle mie e si avvicinò improvvisamente, come avrei dovuto reagire?
«Lui è Koaru.»
Certo.
In quel momento capii.
Mi era già successo di incontrare una persona come lui nel mio mondo, la mia unica amica.
Era una persona particolare, proprio come Kaoru, non mi sbagliavo... Aveva un disturbo di personalità multipla.
Per la troppa preoccupazione ignorai Chiyoko, sapevo che non era una bella situazione per lui, così mi limitai a comportarmi come sempre, d'altronde, ai miei occhi, Kaoru era sempre Kaoru.
Iniziò a riempirmi di complimenti a cominciare dall'insieme fino a soffermarsi sui dettagli, come il colore dei miei occhi.
Koaru... La parte più schietta di Kaoru.
Era pur sempre lui a pronunciare quelle parole, quelle parole che mi facevano improvvisamente sussultare, arrossire, quasi mi mancava il respiro.
Era davvero ciò che pensava? Nessuno era mai stato sincero con me, però lui lo sembrava, e non potevo fare a meno di fidarmi.
Pensai che se fosse stato uno sbaglio, probabilmente sarebbe stato lo sbaglio migliore che potessi fare.
Piano piano mi strinse tra le sue braccia e poggiò il viso sulla mia spalla, mi scosto i capelli e... Che stava combinando?!
Subito realizzai che la Chiyoko che prima avevo ignorato era ancora lì, seduta davanti a noi, che ci osservava quasi come stesse guardando un film.
Non nego che ciò che aveva fatto Kaoru, o Koaru, mi dispiacesse, ma tutta questa situazione mi metteva più che in imbarazzo!
Lo respinsi senza pensarci due volte e tentai di nascondere il segno, rimasto sul mio collo, con una mano, mentre con l'altra raggruppavo tutti i capelli da quel lato.
«Idiota...» 
Mi chiedevo se quando fosse tornato normale si sarebbe ricordato di quanto accaduto, e da un lato speravo proprio di si. Ma specialmente, cosa significava quel gesto?
   
 
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