Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SamuelaXx    22/12/2015    0 recensioni
"Il leggero venticello era presente in quella fredda e fresca giornata d' inverno, mentre era intento a scostare le piccole ciocche bionde dal viso della ragazza bionda, che era seduta in silenzio, sopra una piccola e gelata banchina. Il vento impetuoso si insinuava fra le foglie degli alberi lì presenti, che avevano ormai perso il loro splendente colore verde, creando un suono rilassante, quasi soave alle orecchie della ragazza che era intenta a scrutare, con le sue iridi azzurre, l'impetuosa e slanciata figura del ragazzo lì presente, non riuscendo a distogliere lo sguardo da codesta bellezza. In quel momento non desiderava nulla, desiderava solamente penna e carta. Desiderava penna e carta non per disegnare il volto di quel ragazzo, desiderava penna e carta per scrivere di lui, marchiando con l'inchiostro nero, quelle dannate pagine bianche che emanavano tristezza e solitudine."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le nuvole grigie erano presenti alte nel cielo, inutile dire che in meno di poche ore, delle piccole goccioline di pioggia fredda avrebbero bagnato quelle immense strade percorse dagli abitanti di Seattle.
Il giorno prima, Indiana, aveva visto le previsioni meteo sulla televisione situata in salotto, infatti si era preparata per un'altra bella giornata fredda, contornata dalla pioggia, anche se a lei non dispiaceva.
La pioggia era una delle poche cose che le piaceva, e non poco. Le piaceva così tanto osservarla mentre ricadeva sul terreno, provocando quel suono così rilassante. Quasi, certe volte, la paragonava ad una persona, o per giunta, la paragonava alle lacrime del cielo, che stanco di essere solo, piangeva per essere confortato. Molte persone odiano la pioggia, ma lei no, lei è una delle poche che l'apprezza, e valuta tutti i pro di essa, lasciando da parte i suoi difetti.
Un rumore assordante, iniziò ad espandersi per tutta la stanza dove sul letto, dormiva beatamente la ragazza dai capelli biondi che, in quel momento, erano sparsi, in  modo disordinato, sul suo morbido cuscino.
I suoi occhi, iniziarono ad aprirsi lentamente, cercando di mettere a fuoco le immagini che si presentavano dinanzi a se. Le palpebre continuavano a chiudersi e a riaprirsi, mentre un ghigno di fastidio si espandeva su tutto il suo piccolo viso. La coperta che la teneva al caldo, era presente fin sopra il mento, e mentre allungava un braccio per spegnere la sveglia che continuava a suonare interrottamente, un lamento fuoriuscì dalle sue carnose e rosee labbra che tremavano leggermente per il freddo.
Ecco che era iniziata un'altra nuova giornata in quell'immensa città, che probabilmente, non avrebbe visto più per un lungo periodo di tempo.

E si, aveva finalmente preso una decisione, una decisione che le era costata molto, ma voleva rischiare ugualmente.
Doveva ancora prenotare il viaggio, questo è vero, ma l'Inghilterra l'aspettava a braccia aperte, e lei non vedeva l'ora di mettere piede nella sua adorata terra.
Un sorriso le si era formato sul volto mentre richiudeva gli occhi per qualche secondo. Le piaceva davvero tanto l'idea di ritornare a casa sua, e non vedeva l'ora di salire su quell'aereo.
Ma doveva proprio alzarsi, quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro, forse, in quel posto. Proprio quel giorno doveva dare le sue dimissioni, pronta ad abbandonare tutto ciò che aveva costruito lì, per dare inizio ad una nuova avventura.
Aveva pensato e ripensato centomila volte su quel fatto, ma alla fine aveva pensato che la vita era una sola, e non voleva sprecarla in quel modo, voleva vivere la vita, cercando di divertirsi il più possibile, e magari, un giorno, sarebbe riuscita a pubblicare uno dei suoi libri, facendo ciò che aveva sempre desiderato.
In ben che non si dica, era già in bagno a sciacquarsi il viso con quell'acqua fredda che le fece venire i brividi.
Aveva già preparato i vestiti da indossare il giorno prima, come aveva sempre fatto, e dopo essersi asciugata il viso, corse subito a vestirsi, indossando un paio di pantaloni neri e una camicia bianca, per poi indossare un paio di scarpe nere con il tacco che non erano né troppo alte, né troppo basse.
Come trucco non voleva esagerare, l'eyeliner e il rossetto rosso potevano bastare. I capelli li lasciò sciolti, facendo si che le contornassero quel viso dalla carnagione non troppo pallida.
Dopo aver assaporato la colazione, che aveva preparato accuratamente, prese le chiavi di casa ed il cellulare, prima di uscire di casa, chiamando un taxi, pronta per la sua ultima giornata di lavoro.
--
Bicchieri in alto, sorrisi sinceri, abbracci sparsi, sogni che stanno per realizzarsi.
Tutti i colleghi di Indiana, sapendo delle sue intenzioni, avevano organizzato una specie di festa al lavoro, date le sue dimissioni.
L'avevano accolta con grande gioia, ma nell'aria gironzolava un po' di tristezza.
Tutti erano consapevoli del fatto, che forse, non l'avrebbero più vista, ed avevano deciso di darle un caloroso addio, come si deve, cercando di non pensare al peggio.
Indiana era davvero contenta di quella piccola festicciola, ed era anche felice del fatto che anche il suo datore di lavoro era lì presente.
<< Sai, non sei l'unica che te ne vai, molti di noi stanno programmando di andare fuori, di viaggiare, pronti ad esplorare il mondo. >> Disse un suo collega, accennandole uno dei suoi migliori sorrisi, mostrando i suoi bianchi denti.

Lei annuì pensando che forse, l'avevano leggermente fraintesa. Lei non voleva girare per il mondo, anche se l'idea l'affascinava, lei stava solamente tornando nella sua città natale.
<< Sono felice della vostra scelta, viaggiare è bellissimo ma io non- >> Non riuscì a concludere la frase, già un'altra sua collega l'aveva interrotta, infiltrandosi nella conversazione.
<< Oh, si, infatti io ho già i biglietti pronti. La mia prossima destinazione è Dubai. >>Disse lei, con un sorriso smagliante, colmo di felicità e orgoglio. 
Indiana sapeva i suoi potenziali, ed era felice per lei, sapeva che avrebbe fatto molta strada, la sua carriera era una strada spianata.
E per un momento si sentì quasi invidiosa di lei, perché era consapevole del fatto che quello che voleva fare lei non era facile, e nonostante le sue notevoli capacità, quel mondo era davvero complicato e pieno di ostacoli. Non sarebbe stato affatto facile riuscire ad entrare nel campo della scrittura, ci voglio molti sacrifici, ma soprattutto ci vuole determinazione.
Scosse lentamente la testa prima di annuire leggermente, fissando il volto scarlatto della ragazza che aveva davanti a se, accompagnata dal bicchiere ripieno di un delizioso vino bianco.
Non sapeva che dire, non sapeva che fare, annuire le sembrava l'unica cosa giusta.
Poi, da un momento all'altro, una voce la portò alla realtà svegliandola da quel strano sogno in cui era immersa.
<< E tu, invece, dove andrai? >> Chiese sempre quella voce squillante, dal tono alto, prima di poggiare le sue sottili labbra tinte da quel rossetto color carne, sul bicchiere di vetro trasparente, bevendone un sorso, accennando un leggero sorriso.
Ella si portò una mano alla bocca, tossendo leggermente, cercando di non dare all'occhio.
<> Disse fiera, sorridendo anch'ella, cercando di far capire il suo amore verso quella città.
Ed ecco, però, che un silenzio tombale si estese per tutta la stanza, mentre tutti gli occhi erano puntati sulla figura formosa e minuta di Indiana, come scioccati da quelle parole semplici.
La guardavano con gli occhi sgranati, come se la prendessero per pazza, osservandola da capo a piedi, mentre l'imbarazzo di Indiana si faceva sempre più vivo sul suo volto che, subito sopo, prese colore, diventando rosso, rosso come un peperoncino, mentre, dentro di se, numerose domande le infestavano il cervello, fino a farlo quasi scoppiare.
Cosa c'è di male nel tornare nella propria città?
--
<< La valigia c'è, le chiavi ci sono, la borsa pure, il biglietto c'è, ma il cellulare? >> Disse fra se e se, portandosi una mano fra i capelli biondi guardandosi intorno, in quell'immenso aeroporto disorientata.
<< Ah, eccolo. >> Disse rilasciando un sospiro di sollievo, vedendolo dentro la piccola borsa che si era portata con se.
Era il giorno della partenza, mancavano solo pochi minuti, e poi sarebbe salita su quel grande aereo, pronta a viaggiare verso casa.
Era emozionata, ma anche ansiosa di salire sull'aereo. Anche se l'aveva preso varie volte, la tensione si faceva ancora sentire.
Una voce robotica si estese per tutto l'aeroporto, annunciando ai passeggeri dell'aereo di salire, dato che l'aereo, doveva decollare.
Prese un gran respiro, afferrando il manico della valigia, stringendolo con maggior forza, iniziando ad avanzare verso quel grande aereo, pronta a dire ciao a quella città magnifica, che forse, in futuro, avrebbe rivisto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SamuelaXx