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Autore: Recchan8    22/12/2015    1 recensioni
Lia è una giovane sostenitrice di AVALANCHE, un'associazione anti-ShinRa.
La sua vita cambia radicalmente quando, a causa di un malinteso, viene catturata dalla ShinRa e sottoposta all'intervento per diventare il primo SOLDIER donna della storia. Ma un Turk dai capelli rossi darà alla vita già sconvolta di Lia una svolta inaspettata.
[Storia ambientata agli inizi di Crisis Core]
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Reno
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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 Tseng, in totale silenzio, fece accomodare Reno nel suo ufficio; dopodiché chiuse la porta. Si sedette sulla poltrona, incrociò le dita delle mani sulla scrivania e guardò Reno seduto di fronte a lui.
-"Ora, spiegami cosa è successo"- esordì con un tono di voce calmo.
Reno si grattò distrattamente la nuca e tentò di non incrociare lo sguardo del collega.
-"Ecco..."-.
-"Guardami"- lo interruppe. -"E dimmi tutto"-.
Di fronte a Tseng Reno perdeva la sua sfacciataggine. Dovette arrendersi e si sforzò di guardarlo negli occhi, come lui stesso gli aveva ordinato.
-"Ero nel mio ufficio con Rude, mi ha chiamato Elena dicendomi che il professor Hojo voleva parlarmi, sono andato al laboratorio e il professore ha cominciato a spiegare il suo esperimento..."-.
Si interruppe. Tseng, sempre con un atteggiamento calmo, lo spronò a continuare.
-"E poi..."- riprese Reno tutibante. -"Un tipo ha detto che l'attività cardiaca della ragazza stava scendendo, ma il professore voleva comunque continuare"-.
Reno si bloccò nuovamente, incrociò le braccia al petto e si appoggiò allo schienale della poltrona.
-"E tu hai rotto il cilindro mandando in fumo l'esperimento"- concluse Tseng al suo posto. -"Perché?"-.
Eccola la fatidica domanda: perché? Perché l'aveva fatto? Non riusciva nemmeno a spiegarlo a se stesso, figuriamoci a qualcun altro.
Reno fece spallucce e si mise a guardare oltre la spalla di Tseng, fuori dall'ampia finestra.
-"Dovresti sapere benissimo che le reclute, una volta consegnate alla sezione SOLDIER, non sono più di nostra competenza. Noi siamo Turk, facciamo parte del dipartimento di investigazione della ShinRa; sappiamo quali sono i nostri compiti e obbediamo sempre agli ordini. Reno, guardami"- disse Tseng.
Reno abbandonò malvolentieri la sua contemplazione del cielo azzurro scuro e spostò lo sguardo sul collega.
-"Sempre"- ribadì Tseng.
Il Turk dagli occhi blu si accasciò sulla poltrona e abbassò lo sguardo. Odiava le ramanzine, in particolare quelle di Tseng che finivano sempre nel puntare sui doveri e i compiti dei Turk, ma odiava ancora di più il fatto che non riuscisse a spiegarsi il motivo per il quale avesse liberato la ragazza, Lia. Tseng si alzò in piedi e la sua figura venne incorniciata dalla poca luce che proveniva dal cielo del tardo pomeriggio.
-"Reno"- disse a un tratto. -"Noi Turk non possiamo permetterci di provare compassione"-.
Reno alzò di scatto la testa e fece per dire qualcosa, poi ci ripensò e sospirò. Da un lato si sentiva un po' in colpa per aver agito d'istinto, ma da un altro aveva come la certezza di aver fatto la cosa giusta. Ripensò a ciò che aveva detto a Hojo: Vincent Valentine. Valentine era un Turk che, a quanto era stato comunicato dalla ShinRa, era deceduto in servizio. Eppure c'era qualcuno che sosteneva che avesse avuto a che fare col professor Hojo.
-"...Portala qui"-.
Reno si riscosse dai suoi pensieri e alzò lo sguardo verso Tseng, il quale chiuse il cellulare e lo posò sulla scrivania accanto a una pila di documenti.
-"Si è ripresa. Tra qualche minuto Rude la condurrà qui"-.
Reno lo guardò come se non avesse capito il discorso.Tseng gli lanciò una strana occhiata, poi gli volse le spalle e guardò la città di Midgar fuori dalla finestra.
-"Dimmi, cosa accadrebbe se un SOLDIER abbandonasse la ShinRa e si mettesse a capo di un'organizzazione ribelle?"- domandò Tseng a bruciapelo.
-"Ci manderebbero a sterminarli tutti”- rispose Reno lasciandosi sfuggire un sorriso maligno.
-"Oppure potrebbe succedere una cosa simile a ciò che sta avvenendo adesso"-.
Reno si ricordò del SOLDIER di prima classe scomparso nel nulla e, controvoglia, annuì. Genesis Rhapsodos era il suo nome; brillante, dotato e affascinante SOLDIER, poco tempo prima aveva abbandonato la ShinRa senza lasciare tracce. C'erano dei testimoni che sostenevano di averlo visto in posti diversi nello stesso momento, e la ShinRa, quindi i Turk, non poteva starsene con le mani in mano mentre accadeva qualcosa di apparentemente inspiegabile.
-"Comunque non capisco dove tu voglia arrivare"- sbottò il Turk dai capelli rossi.
-"Un SOLDIER è un essere pericoloso, così come un mezzo SOLDIER"-.
-"Aspetta"- saltò su Reno. -"Mi stai dicendo che la ShinRa ha intenzione di tenere la ragazza?"-.
-"Non proprio"- rispose enigmatico Tseng.
Ci furono due lievi colpi alla porta; Tseng, continuando a dare le spalle a Reno, diede il permesso di entrare, e Rude e Lia fecero il loro ingresso nell'ufficio. Reno si voltò e gli si mozzò il respiro quando vide Lia con indosso una camicia bianca, una giacca, un paio di pantaloni e una cravatta neri: la divisa dei Turk. Rude teneva Lia per una spalla e la ragazza aveva lo sguardo abbassato a terra.
-"Grazie Rude"- disse Tseng.
Finalmente si girò e tornò a sedersi sulla poltrona. Il silenzio calò nell'ufficio. Lo sguardo di Reno andava da Rude a Tseng, soffermandosi a volte su Lia; non capiva cosa stesse succedendo.
-"Lia Verdant"- esordì a un tratto Tseng. -"Data la tua attuale condizione, la ShinRa ha ritenuto che la soluzione migliore sia affidarti a noi; perciò da ora in avanti sarai un Turk..."-.
-"Turk?!"- esclamò Reno incredulo.
-"...E io, a mia volta, ti affido al mio collega qui presente, Reno, affinché ti addestri e ti inizi alle nostri nobili ed efficaci arti. Rude, d'ora in poi farai coppia con Cissnei. E' tutto"-.
Rude annuì e, dopo aver lanciato una rapida occhiata all'amico, uscì dall'ufficio. A distanza di pochi secondi venne imitato da Tseng, che si lasciò alle spalle Reno e Lia.
-"No, aspetta un attimo! Tseng!"-.
Reno fece per precipitarsi all'inseguimento di Tseng quando venne afferrato per un braccio da Lia. Si sorprese nel constatare che la stretta della ragazza era forte: l'esperimento del professor Hojo non era andato completamente all'aria.
-"Che cosa...?"-.
Lia alzò lo sguardo che fino ad allora aveva tenuto abbassato e puntò i suoi occhi in quelli del ragazzo. L'occhio destro di Lia non era più verde scuro come il sinistro, ma azzurro brillante.
-"Sei stato tu a ridurmi in questo stato"- gli disse sprezzante. -"Adesso ne pagherai le conseguenze"-.

 

 

 

 

 

   
 
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