Fumetti/Cartoni americani > Happy Tree Friends
Segui la storia  |       
Autore: Khailea    22/12/2015    2 recensioni
Mente cammino verso la scuola mi sento come se fossi rimasta sola,le persone intorno a me sono come dei semplici manichini neri,passo inosservata,quasi come un'ombra,ma in fondo per tutti è sempre stato così,non ho mai dato nell'occhio fin da quando ero piccola,eppure sono molto diversa dagli altri.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
La mattinata inizia in maniera piuttosto normale....se non fosse che sono ancora sul divano tra le braccia di Flippy! Credevo che ieri sera se ne fosse andato! Come ha fatto a entrare?Be questa domanda non è la prima volta che me la pongo ma prima o poi dovrà darmi una risposta!
​-Giorno .-
Mi sento intorpidita, con uno scatto mi allontano da lui cadendo per terra, gattono  fino al bagno e mi sciacquo il viso. Ok Flaky concentrati,  cosa è successo ieri?
Vediamo...ricordo  tutto fino a quando non sono entrata e c'era lui, poi mi sembra di averlo accompagnato fuori casa, mi sono sdraiata sul divano addormentandomi. E allora perchè lui è qui?
Sento bussare alla porta, non ho il coraggio di aprire in questo momento, farò finta che non ci sia!Mi sistemo come ogni mattina apro la porta per raggiungere camera mia per cambiarmi e..
-Perchè sei per terra sdraiato?!-
-Non aprivi.-
Ma è scemo?Non rispondo e vado a cambiarmi, quando esco dalla mia stanza Flippy è già sulla soglia di casa ad aspettarmi.
-Ce ne hai messo di tempo.-
-Non era necessario che mi aspettassi.-
-No ma mi andava.-
Non credo riuscirò mai a capire il modo in cui ragiona, ci dirigiamo a scuola e non sembra che ci sia nulla di strano, o pericoloso. Lammy sembra star bene, è seduta al suo solito banco con le ragazze che le parlano, sorride. Oggi nella nostra classe ci hanno assegnato un supplente, questo ovviamente ha perso una scommessa perchè non sembra particolarmente entusiasta di far lezione con noi, dopo tutto siamo la classe peggiore di tutte, quella senza speranza. Il supplente è piuttosto giovane però, perciò invece che lasciarci fare quello che volevamo come ogni professore ci ha divisi in gruppo e spediti fuori dalla classe a fare delle ricerche. Io sono con Lumpy Shifty e Lifty, che hanno minacciato il professore se li avesse separati e nel frattempo gli avevano anche rubato il portafogli. Flippy invece è con Giggles Handy e Nutty, non ha fatto nessuna smorfia quando ha saputo che non eravamo in gruppo, anzi era allegro e pimpante, la cosa ovviamente non mi interessa.
-Andiamo sul terrazzo, li non ci va mai nessuno e potremmo rilassarci.-
-Ottima idea, solo noi e il bidello abbiamo la chiave tanto.-
Il terrazzo non ha nulla di particolare, nemmeno una recinzione perchè tanto non ci va mai nessuno,  ma non è una cattiva idea. Apriamo la porta che emette un cigolio, non verrà oliata da chissà quanti anni. Ci chiudiamo la porta alle spalle sedendoci a terra.
-Certo che quel tipo poteva anche evitare di mandarci tutti fuori.-
-Potevamo benissimo stare in classe, tanto facciamo esattamente le stesse cose che qui.-
-Niente.-
Si accendono una sigaretta ciascuno, non mi sono mai piaciute hanno un odore terribile, nessuno parla fino a quando Lumpy non interrompe il silenzio.
-E così tu e Flippy state insieme.-
Sento come un crack nella mia testa, da dove se ne è uscita questa domanda?!E come fa a saperlo?I gemelli strabuzzano gli occhi e alzandosi si avvicinano a me.
-Cosa!-
-Flaky che sta dicendo?!-
-Non puoi esserti veramente messa insieme a lui!-
-Vi conoscete da soli cinque mesi!-
Divento rossa come un pomodoro, non mi piace che queste cose si vengano a sapere in così poco tempo.
-Avete già fatto qualcosa?!-
-Lui ha fatto qualcosa?!-
-Tu hai acconsentito o ti ha costretta?!-
-Se sei costretta a stare con lui gliela faremo pagare!-
-Giusto, adesso vado a prendere la mazza e andiamo da lui!-
-Ehy ehy ehy!Calmi smettetela!Non mi ha fatto proprio nulla state calmi!-
I due mi fissano, improvvisamente sbiancano e si accasciano al suolo schiena contro schiena ripetendo  "sorellona sorellona". Lumpy guarda tutto senza dire nulla, si alza poi improvvisamente in piedi.
-La volete vedere una cosa divertente?-
Nessuno risponde, io lo guardo seria e ancora imbarazzata, si avvicina al margine del terrazzo facendo degli strani movimenti.
-Io sono un ottimo equilibrista!-
Si mette in verticale iniziando a camminare sulle mani, mi sembra un po troppo pericoloso sinceramente, e credo che anche Shifty e Lifty lo pensino perchè si sono fatti seri e attenti.
-Hop.-
Fa un salto con le mani rischiando di sbilanciarsi.
-Lumpy attento!-
Continua a fare questi salti fino a quando una mano non gli scivola. E' quasi a rallentatore, lui continua a sorridere mentre cade e lo vedo scivolare giù, mi riscuoto quando sento un tonfo e vedo i gemelli sul bordo del terrazzo sporgersi. Mi alzo subito quasi inciampando e vedo che tengono Lumpy.
-Hahaha non è divertente?-
-Idiota stai fermo!-
Lui continua a dondolarsi avanti e indietro, scuote anche la braccia. Afferro per le maglie i due sperando di aiutare, con non poca fatica lo tirano finalmente su.
-Ma sei cretino?-
-Hahah certo non si vede?-
-Sei serio!Accidenti potevi morire.-
Lumpy smette di ridere, ma il suo sorriso non se ne va, proviamo a parlargli ma non risponde, Shifty e Lifty decidono di portarlo via da li prima che faccia qualcos'altro. Scendiamo in giardino.
-Flaky stai un attimo con lui, abbiamo bisogno di bere qualcosa...-
-Nemmeno da ubriachi quella situazione sarebbe stata divertente...-
Non so cosa dire, Lumpy non la smette per un attimo di sorridere, non ha risposto a nessuna domanda prima.
-A papà piaceva tanto questo gioco.-
-Cosa?-
-Al mio papà, piacevano questi giochi, farmi stare in terrazza la notte. o portarmi in un bel bosco. Gli piacevano tanto. Alla mamma no però, e quando lui beveva ce le dava di santa ragione.-
Non so come mai abbia cominciato a dire queste cose proprio ora ma me ne sto in silenzio.
-Un giorno, l'ha colpita fino a quando non si è più mossa, allora ha cominciato a picchiare me. Lo faceva anche quando difendevo la mamma.-
Guardava il cielo, mi dispiaceva molto per lui.
-Ora la nonna visto che lui non c'è più si prende cura di me, però penso, che se avessi continuato a farmi picchiare la mamma si sarebbe mossa quella volta....-
-Non è stata colpa tua...-
-....mamma diceva sempre di sorridere....-
-Lumpy perchè mi stai raccontando queste cose?-
-Perchè non ti vedevo mai sorridere. Insomma anche se le brutte cose accadono, perchè non bisogna sorridere?-
Rimaniamo  in silenzio fino a quando i gemelli non tornano.
-Allora come sta adesso?-
Guardo Lumpy che continua a sorridere, penso a quello che mi ha detto, a come mi sono sempre comportata, il mio viso per molto tempo non ha visto l'ombra di un sorriso, ora dopo l'arrivo di Flippy sembra che la mia vita si sia stravolta. Guardo i gemelli sfoggiando un timido sorriso.
-Credo meglio ora.-
-Perfetto, amico non farci più prendere uno spavento simile capito?-
Restiamo in cortile per qualche ora, poi torniamo in classe, il supplente deve stare ancora con noi. Ci sediamo tutti ai nostri posti, Flippy si addormenta, le ragazze si truccano Lammy gioca con Mr. Pickes, io intanto mi metto a fissare fuori dalla finestra.
-Signorina, crede di poter distrarsi   così?Esca dalla classe e ci resti per tutta la lezione!-
Ha usato un suono autoritario e severo, di sicuro l'ha fatto per "dimostrare il suo potere"su di noi prendendosela con uno a caso, o semplicemente quello che sembra più debole. Dubito che uno dei ragazzi lo ascolterebbe anzi, ma per me non fa molta differenza, mi alzo senza far rumore per non svegliare Flippy ed esco dirigendomi verso le scale e sedendomi li. Certo che questa scuola è fuori, usano la nostra classe per far sentire gli altri migliori e spingerli a non finire da noi, ma in confronto noi siamo molto meglio. E in effetti....gli altri perchè sono in quella classe?
-Oh signorina Flaky salve!Che ci fa qui?-
-Signor Pop!-
Lui è il bidello di questa scuola, al contrario degli insegnanti e degli studenti è gentile con tutti noi, ha un figlio di nome Cub, lavora in questa scuola da quando la moglie morì in un incidente, è un uomo molto gentile , ha circa cinquant'anni e porta con se sempre una simpatica pipa, i capelli arancioni come la sua barba, spesso sono andata a casa sua a badare a Cub, ora che ci penso devo andarci anche oggi.
-Allora signorina come mai qui?-
-Il supplente per incutere timore ha mandato me fuori dalla classe.-
-Aaah, non li capirò mai quei professori, con gli alunni bisognerebbe creare un rapporto di reciproco rispetto, se li vedi come spazzatura loro penseranno lo stesso di te.-
-Dovrebbe far lei l'insegnante.-
-Hahahah, be ognuno fa quel che può. Dimmi come va con i tuoi compagni quest'anno?-
-Bene credo, all'inizio stavo in silenzio ma con il nuovo arrivato tutto è cambiato, sono uscita con le ragazze ho fatto un pigiama party. E non so perchè tutti mi stanno raccontando il loro passato...-
-Be dagli errori altrui si può occasionalmente imparare, poi se lo fanno forse è perchè credono tu sia una persona di fiducia che merita di ascoltare il loro passato. Non trovi sia meraviglioso avere qualcuno così accanto?-
Penso al giorno in cui ho rivisto i miei bulli, e Flippy mi ha salvata, quando gli ho raccontato tutto è come se il mio cuore si fosse liberato perdendo  un grosso peso.
-Si ha ragione.-
-Ora devo tornare al lavoro, ci vediamo dopo la scuola allora, Cub non vede l'ora di vederti.-
-Certo a dopo.-
Gli rispondo con un sorriso, trascorro le ore su quelle scale fino a quando la campanella di uscita non suona, e vedo il supplente uscire dalla classe tutto bianco, mi guarda malissimo, mi avvicino a Giggles.
-Che cosa è successo?-
-Quando Flippy si è svegliato e ha visto che non c'eri ha chiesto perchè, e dopo ha usato il prof come lavagna quando gli ha chiesto di scrivere cento volte "questa classe fa schifo".-
Mi viene quasi da ridere, Flippy esce per ultimo dalla classe, mi avvicino e lui mi guarda ghignando.
-Hai fatto la cattivella?Non ti ho più vista quando mi sono svegliato.-
Si china per avvicinarsi a me, timidamente gli do un bacio sulla guancia sotto gli sguardi di tutti, poi mi allontano rossa come un pomodoro. Mi è venuto naturale farlo dopo ciò che ha fatto, prima di andarmene ho notato che anche lui è arrossito non muovendosi di un millimetro. A passo veloce esco dalla scuola quando sento qualcosa afferrarmi per la vita e sollevarmi.
-Dove credi di andare?-
-F-Flippy!-
E' ancora rosso in viso, mi guardò dritto negli occhi poi riprese a camminare tenendomi come un sacco di patate.
-E-Ehy guarda che so camminare da sola!Poi non devo andare a casa mia.-
Mi guardò improvvisamente serio.
-E allora dove devi andare?-
-A fare la baby-sitter a casa del bidello...-
Mi lascia andare delicatamente, finalmente aggiungo anche.
-Ti accompagno allora, tanto oggi non avevo nulla da fare.-
Arriviamo fino a casa del signor Cub, è un appartamento modesto, fuori è grigio con delle terrazze per ogni piano, abita al primo. La sua casa è costituita solo da due camere un bagno e una sala in cui c'è anche la cucina, anche se piccola è molto accogliente e il colore predominante è l'arancione.
-Oh Flaky che bello sei già qui, oh chi è un tuo amico?-
-Lui è Flippy, si è offerto di...-
-Darle una mano.-
Avevi detto solo di accompagnarmi!Non aveva accennato a nessun aiuto poi a me non serve....
-Che bello sono così felice, ora devo tornare al lavoro, Pop è nel suo letto che si riposa, ho preparato qualcosa da mangiare mi spiace se non basta aspettavo solo Flaky, in caso prendete pure quel che volete.-
-La ringraziamo.-
Visto che si è "imbucato"farò finta che non ci sia, Cub è un bel bambino di cinque anni, è molto buono ed ama colorare, non è mai stato un problema passare il tempo con  lui, entro nella sua stanza, ai muri ci sono tantissimi disegni fatti da lui, alcuni credo anche insieme a suo padre, lo guardo nel suo lettino dormire beato. Flippy è sull'uscio della porta che guarda.
-Puoi entrare, micca ti morde.-
Senza parlare entra, sembra imbarazzato in questo momento, Cub nel frattempo apre gli occhi e ci sorride.
-Ciao Pop!Oggi staremo un po insieme mentre tuo padre lavora , questo è Flippy e starà compagnia.-
-Ciao ciao!-
Flippy saluta il piccolo con la mano mentre lo prendo in braccio, mi viene da ridere è così carino in questo momento, andiamo in sala e insieme coloriamo, Flippy ora si è sciolto e gioca con Cub, lo lancia in aria facendo "vola vola!", e sembra che il piccolo si diverta molto. Stanno fingendo anche di giocare alla guerra, Cub ha steso Flippy che ha fatto finta di accasciarsi al suolo morente, poi con uno scatto si è lanciato su di me atterrandomi e facendomi il solletico mentre Cub rideva , quando si è fermati siamo rimasti per qualche secondo a guardarci, i suoi occhi sembravano scrutare nel profondo della mia anima, le sue mani sui miei fianchi e le mie braccia attorno a suo collo, una mano passa dai fianchi alla guancia, quando si sta avvicinando però io gli do uno spintone che lo fa ribaltare, il tutto sotto lo sguardo di Cub che se la ride, io mi sento rossa come un peperone. Riprendiamo a giocare non accorgendoci del tempo che passa, alla fine siamo seduti sul divano e Pop è tra le nostre braccia che dorme.
-Sono tornato!-
-Oh signor Pop, Cub adesso si è addormentato ma ha trascorso una bella giornata.-
-Ne sono felice, mi dispiace molto non poter passare più tempo con lui....grazie per il vostro disturbo.-
-Di nulla è un piacere.-
Quando torniamo a casa Flippy mi tiene per mano e io gli sorrido, incontrarlo ha veramente stravolto il mio mondo ma in meglio.
-Sono felice quando sorridi.-
Ci salutiamo sulla porta dandoci un semplice bacio, sto cominciando ad abituarmi a tutto questo, oggi sembravamo una famiglia felice, è stato bello passare così il tempo
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Happy Tree Friends / Vai alla pagina dell'autore: Khailea