Due anni dopo…

 

-Ragazze, vogliamo andare? Magnus ed Alec ci stanno aspettando, muovetevi- erano le otto del 24 dicembre e Jace stava guardando Isabelle, al nono mese di gravidanza, e Clary che stavano parlando.

-Sai, muoversi con pancione davanti non è così semplice! Vorrei vedere te incinto!- disse Isabelle con un finto broncio. Clary non potè frenare l’impulso di scoppiare a ridere, immaginandosi un Jace con il pancione.

-Non è divertente- fece Jace.

-Un po’ lo è però- gli disse Simon entrando nel salotto.

Ad un certo punto un puffetto di quattro anni e mezzo entrò nella stanza e si avvicinò a Jace, tirandogli il pantalone per attirare la sua attenzione. Il padre però non le prestava molta attenzione perché troppo occupato a discutere con il cognato. La bimba, che aveva già cominciato a mostrare la sua piccola forza da shadowhunter, tirò un pugno nel….basso ventre di Jace per attirare la sua attenzione. E ci riuscì. La faccia di Jace mutò di espressione e quando cercò di dire qualcosa ne uscì solo un suono strozzato.

-Cosa c’è Charlotte?- Isabelle riuscì a parlare per prima dopo la lunga risata.

-Volevo chiedere a papà quando andiamo da zio Malgus e Lec- rispose la bimba come se non fosse successo nulla.

-Andiamo ora- concluse Simon- prima però dobbiamo passare a prendere il dolce-.

 

 

Alec appena sveglio, scese dal letto e si avvicinò a Magnus per svegliarlo senza fare rumore. Non voleva fare rumore perché, visto che quella notte avevano avuto un incubo, Cristy e Zoe si erano rintanate nel loro letto. Ebbene sì, avevano adottato due bembine. Erano due piccole shadowhunters, sorelle, che avevano trovato nell’orfanotrofio di Idris. Magnus ed Alec erano andati ad Idris a chiedere a Jia Pellhalow se era possibile adottare dei bambini rimasti orfani dopo la guerra contro Sebastian. Inizialmente Jia aveva esitato un attimo all’affidare dei bambini ad una coppia come la loro, ma poi, ricordatasi la situazione della figlia Aline, aveva cambiato idea.

Zoe e Cristy avevano rispettivamente quattro e mezzo e sei anni. Cristy aveva cominciato le elementari da quattro mesi, perché i due ragazzi avevano deciso di farla entrare nel mondo dei mondani fino alla terza media e poi sarebbe stata istruita all’Istituto, avrebbe ricevuto i Marchi, e tutte le altre cose da shadowhunter. Naturalmente la stessa storia si sarebbe ripetuta con Zoe.

Alec posò un bacio sulle labbra del marito per svegliarlo, e così fu. Magnus biascicò qualcosa che sarebbe dovuto essere un ‘buongiorno’ e aprì gli occhi.

-Ti conviene svegliarti, tra una mezzora arriveranno Jace, Clary, Izzy e Simon, e la piccola peste del mio parabatai. Quindi se non ti alzi sarò costretto a farti alzare io con le cattive maniere- lo avvertì il Nephilim.

-E quali sarebbero le tue cattive maniere?-chiese lo Stregone- sai, perché spero tanto che abbiano a che fare con qualcosa che non facciamo più  da quando abbiamo preso le piccole pesti-.

-Perché ho come la sensazione che tu vuoi sempre trovare il lato perverso in tutto?-

-Magari perché è vero- ipotizzò Magnus sorridendo.

I due si vestirono ed andarono a fare colazione, poi svegliarono le bambine e gli fecero fare colazione anche a loro. Ad un certo punto bussarono alla porta, così Magnus andò ad aprire.

-Simon, Jace, entrate!-. I due entrarono e subito dopo lo stregone disse ridendo- ora dovrete baciarvi, siete passati sotto al vischio-. Clary, Izzy e Magnus si godettero il bacio, a stampo, che si erano dati i due. Poco dopo arrivò anche Alec seguito dalle due bambine, che saltellavano dietro di lui e che poi saltarono in braccio agli zii ed alle zie.

Andarono tutti a tavola e Magnus fece comparire un menù a base di pesce, per gli adulti, e a base di carne per i piccoli. Poi fu la volta dello spacchettamento dei regali. Solo il pomeriggio ci fu un problema: a Isabelle si ruppero le acque.

Molte cose accaddero contemporaneamente: Simon svenne, Clary andò a soccorrerlo, Magnus aprì un portale, Alec lo oltrepassò con la sorella e Jace rimase ad occuparsi delle bambine.

 

 

Durante il parto, che ebbe come infermiera Catarina Loss, Alec era ancora più agitato di Isabelle, e non sapeva che fare. Nella vita si può essere cacciatori di demoni, di vampiri, di tutti i mostri del mondo, ma in situazioni come queste tutte le proprie capacità vanno afarsi fott…benedire.

Dopo cinque ore di travaglio, in cui arrivarono anche gli altri, Jocelyn, Luke e Maryse, finalmente partorì. Era un maschietto. Isabelle e Simon avevano già deciso come chiamarlo: Kevin. Kevin Lewis.

Era strano, pensò Clary, Isabelle aveva appena partorito, eppure anche con tutto il sudore ed il fiatone, sembrava una che era appena uscita vincitrice da un concorso di bellezza.

 

Quello era stato un Natale strano, movimentato e stancante. Ma era stato anche indimenticabile e belissimo, un Natale in cui erano stati tutti insieme riuniti. La loro vita aveva finalmente raggiunto un equilibrio, finalmente erano tutti felici.

 

 

 

 

 

Ciauuuuuuuuuuu!!!

Allora premetto che non sono particolarmente soddisfatta di questo capitolo, anche perché l’ho scritto tutto di filata, ma spero che vi abbia fatto sorridere.

Mi duole ammetterlo ma purtroppo siamo arrivati alla conclusione. T_T

Sono felice però di aver scritto questi capitoli, perché mi sono divertita molto e mi è piaciuto. Ringrazio tutti quelli che usano una minima particella del loro tempo per leggere le mie fanfiction, e rngrazio anche quelli che recensiscono, che aggiungono ai preferiti, alle seguite, ecc.

Soprattutto vi auguro un buon Natale e FELICE ANNO NUOVO!!!

Bci e abbracci.   XOXOXOXO

-SCRITTRICE NASCOSTA-