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Autore: Leili1988    24/12/2015    2 recensioni
A volte il destino sa essere davvero paradossale: ci porta a fare giri immensi, a tribolare, ci plasma per poi condurci inaspettatamente su quell’unico sentiero che avevamo escluso a priori e che mai avremmo pensato di percorrere.
Regina non ne era ancora consapevole, ma si trovava proprio su quel sentiero. Si era allenata per anni, aveva creato gli incantesimi più malvagi e compiuto le azioni più spregevoli per poter finalmente vendicarsi dell’odiata Biancaneve e ottenere il suo tanto agognato lieto fine.
Ma ora qualcosa era cambiato e, sebbene Regina non se ne rendesse ancora pienamente conto, la chiave della sua felicità era più vicina di quanto pensasse.
Attenzione: spoiler! Il racconto rappresenta il seguito dell'ultima puntata della quarta stagione.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti! :)
Dopo una lunga pausa ho deciso di portare avanti questa ff: non mi piace lasciare le cose a metà! :P
Spero che ci sia ancora qualcuno che abbia il piacere di leggerla! :)
Buona lettura e Buon Natale a tutti! :D

Leili

 

 

 

Capitolo 5

 
Quando Regina comprese che sarebbe stata l’ultima a dover affrontare la prova, ne rimase molto sorpresa. Mai infatti avrebbe creduto che proprio lei che in passato aveva fatto di tutto per distruggere la Salvatrice, avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel salvarla. E questo nonostante Emma avesse come genitori i più grandi eroi del regno. Come mai? Cosa la rendeva così speciale?
Per la prima volta Regina ebbe paura di non essere all’altezza della situazione e di deludere le uniche due persone alle quali teneva veramente.
Come se avesse perfettamente udito i suoi pensieri, Mary Margaret, di ritorno dalla sua prova, la incoraggiò.
«Regina, anche se può sembrarti assurdo, voglio che tu sappia che ho fiducia in te! So che supererai questa prova!» disse Biancaneve.
«Grazie!» si limitò a sussurrare l’altra donna, colta alla sprovvista.
L’ennesimo portale si spalancò di fronte al gruppo. Questa volta non fu necessario che Merlino annunciasse il nome del prescelto. Regina fece un profondo respiro e ne varcò la soglia.
Si ritrovò quindi di fronte a un anziano uomo con l’aria severa, dai capelli bianchi e dalla lunga barba anch’essa canuta. Sedeva con aria solenne su di uno scranno dorato.
«Merlino!» esclamò la donna.
«Dunque ci si rivede, Regina! In circostanze alquanto insolite direi...»
«Già, mai avrei pensato di rivederti per chiederti aiuto per salvare la figlia di Biancaneve...»
«Al fato piace fare giri insoliti, è per questo che appare così affascinante e imprevedibile!»
«Tu però non sembri molto sorpreso di vedermi qui...»
«Non lo sono in effetti... Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, come sono a conoscenza del fatto che in te convivono l’oscurità più profonda e la luce più pura.»
«Quindi è questo che mi rende la persona giusta per salvare Emma?»
«Esattamente! Solo colei che è stata divorata dall’oscurità per poi lasciarsi abbracciare dalla luce potrà liberare la Salvatrice. Ma una grande magia, come ben sai, comporta un grande sacrificio...» lo sguardo tagliente di Merlino si posò su Regina «Dovrai rinunciare alla cosa che maggiormente brami... in questo consiste la tua prova!»
«Il mio lieto fine!» sussurrò Regina mestamente.
Merlino chinò il capo solennemente in segno di assenso.
«Beh, ci sono abituata ormai... Cosa devo fare?»
«Come ben sai l’oscurità che ha inghiottito Emma era in realtà destinata a te e, per liberarla, qualcuno deve accoglierla dentro di sé...»
«Fammi indovinare, me?»
«Precisamente! Per salvare Emma dovrai tornare a essere la Evil Queen di un tempo e rinunciare all’amore di Henry.»
«Ma per diventare la nuova Signora Oscura dovrei uccidere Emma! Questo non posso farlo!»
«Non necessariamente. Conosco un potente rituale che consente di trasferire l’oscurità da una persona all’altra... come quello che hanno già usato i genitori di Emma in passato. Ho però bisogno di due cose: il pugnale del Signore Oscuro ed Emma, naturalmente!»
Regina scostò il giacchetto mostrando l’arma. La estrasse e la posò sul pavimento.
«Direi che il primo non è un problema... Temo invece che sarà più difficile rintracciare Emma! Ho provato a evocarla, ma non risponde ai miei comandi...»
«Perché non è ancora pienamente la Signora Oscura, deve prima uccidere una persona a lei cara per diventarlo. E a quel punto non ci sarebbe più nulla da fare... Ti servirà questo per poterla catturare e portarla qui...»
Merlino roteò la mano destra e fece comparire un bracciale molto simile a quello che Regina aveva fatto indossare a Zelena per neutralizzarne i poteri.
«Non posso quindi portare il resto del gruppo con me... sarebbe troppo pericoloso! Devo trovare Emma da sola!» Regina prese il bracciale.
«Temo di sì!» disse solennemente Merlino «Non preoccuparti, li proteggerò io! Ora va, non c’è altro tempo da perdere!»
«Perdonami Henry, ma è la cosa giusta da fare!» sussurrò Regina con le lacrime agli occhi prima di scomparire in una nuvola viola.
 
*          *          *
 
Una volta rimasto solo, Merlino si alzò in piedi e si diresse verso il pugnale. Lo prese in mano e lo osservò con attenzione.
«Finalmente!» disse accarezzandolo.
«Bella mossa, non c’è che dire! Perlomeno ci hai provato! Peccato tu non abbia tenuto in conto la sottoscritta!»
«Emma? Che ci fai tu qui?»
«Oh niente! Cercavo solo quel giocattolino che tieni in mano... Non credevo però che trovandolo avrei rintracciato anche te! Che dire, deve essere la mia giornata fortunata!»
«Non ti conviene avvicinarti! Posso ucciderti con questo!»
«Non cercare di ingannarmi! Sappiamo bene entrambi che non ha poteri su di me... non ancora perlomeno!»
«Mentivo!»
«Oh, davvero?»
Dark Emma si avvicinò a Merlino che brandiva tremante il pugnale nella mano destra e se lo conficcò con violenza nello stomaco.
«No, dicevi la verità» disse con un ghigno soddisfatto sul volto «Sai cosa vuol dire questo?»
La donna penetrò con prepotenza il petto dell’uomo, estraendone il cuore. Prese quindi a torturarlo ripetutamente con le dita.
«Ti prego, lasciami andare! Farò quello che vuoi!» implorò Merlino agonizzante.
«E cosa mai dovrei farmene di un inutile codardo come te?»
«Te l’ho già detto... Ho molti assi nella manica!»
«Oh sì, lo ricordo bene! L’hai detto giusto prima di incatenarmi e rinchiudermi in una lurida cella!»
Questa volta Dark Emma strinse maggiormente la presa sul cuore dell’uomo, quasi fino a sbriciolarlo. Fu allora che il vecchio riprese le sue vere sembianze: i capelli ondulati, la pelle scintillante, gli occhi da rettile e il naso a punta.
«Sai, Tremotino, in fondo mi hai fatto un favore! Non solo mi hai permesso di recuperare il pugnale e di potermi vendicare, ma hai anche disgregato il gruppetto dei fantastici eroi. Mi basterà quindi uccidere Regina, l’unica in grado di contrastare i miei poteri, per avere il regno ai miei piedi!»
«Beh, allora direi di essermi meritato la grazia, mia sovrana! Perdonami, ti prego!»
«Mmmm, fammici pensare! Magari se ti inginocchiassi e baciassi i miei stivali...»
Tremotino rimase riluttante a questa richiesta, ma non avendo alternative si posizionò sulle ginocchia e obbedì.
«No, credo proprio che non meriti la grazia! Codardo sei nato e codardo morirai!»
Tremotino riuscì solo a spalancare occhi e bocca dal terrore, mentre Dark Emma stritolava spietatamente il suo cuore, riducendolo in un misero mucchietto di polvere nera.
«Nessuno può mettersi contro di me!»
Emma sghignazzò soddisfatta, per poi scomparire, insieme al pugnale, in una nuvola nera come il suo cuore.
 
*          *          *
 
Il gruppo composto da Henry, Hook, David e Mary Margaret attendeva già da diversi minuti il ritorno della ex Evil Queen. Più il tempo passava e più il nervosismo aumentava.
«Sei davvero sicura che possiamo fidarci di Regina?» domandò David a Mary Margaret «È là dentro già da un po’... nessuno di noi ha impiegato così tanto tempo per la propria prova!»
«Forse visto il suo passato sta affrontando qualcosa di più impegnativo...»
«Non mi sembri molto convinta!»
«L’ho sempre detto che non ci si può fidare di quella strega!» disse Hook.
«Hey, quella strega è mia madre!» disse stizzito Henry «Possibile che dobbiate sempre dubitare di lei? Per quanto ne sappiamo potrebbe esserle anche successo qualcosa!»
Proprio in quel momento un nuovo portale si aprì. Con grande sorpresa di tutti però non ne uscì Regina, bensì un uomo anziano dalla lunga barba bianca.
«Il ragazzo ha ragione!» disse risoluto «Regina è stata ingannata, come tutti voi!»
«Merlino?» domandò Henry «Che vuoi dire? Dov’è la mia mamma?»
«Sì, sono Merlino! Tremotino mi aveva imprigionato per potervi raggirare... avete avuto a che fare con lui da quando siete entrati in questa torre!»
«Tremotino?» domandò David preoccupato «Vuol dire che ora Regina è con lui?»
«No, non più! Si è spacciato per me e l’ha convinta che l’unico modo per salvare Emma consista nell’accogliere dentro di lei l’oscurità. In realtà era solo un modo per farsi consegnare il pugnale e poterla separare da voi cosicché Emma la possa uccidere facilmente, tramutandosi irreversibilmente nella Signora Oscura. In questo modo avrebbe avuto pieno controllo su Dark Emma, essendo Regina l’unica in grado di salvarla!»
«Oh mio Dio, è terribile!» esclamò Biancaneve «Quindi ora il pugnale è di Tremotino?»
«No, è stata la stessa Emma a rovinare il suo piano... È comparsa proprio mentre Tremotino stava prendendo il pugnale e l’ha ucciso... Purtroppo però quest’ultimo è nelle mani di vostra figlia la quale è determinata a uccidere Regina prima che possa sconfiggerla!»
«Nostra figlia ha ucciso?» David si sentì mancare.
«Già, e non è la prima volta, purtroppo! Dobbiamo trovare Regina, prima che lo faccia Emma! È l’unica che può sconfiggerla e salvarci tutti quanti! Se la uccide per noi sarà la fine!»
   
 
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