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Autore: Madcap    08/03/2009    6 recensioni
Watchmen - “Nessuno è totalmente bianco.”
Io avrei voluto continuare a credere che era giusto, che era corretto, che era la soluzione, ma... non me lo hai lasciato fare.
“Nessuno lo è?”
Per un istante folle, per un istante che mi ha fermato il cuore ho creduto... ho sperato che fosse giusto, che tu lo avessi capito che era l'unica soluzione.
“Nessuno.”
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“Nessuno è totalmente bianco.”

Io avrei voluto continuare a credere che era giusto, che era corretto, che era la soluzione, ma... non me lo hai lasciato fare.

“Nessuno lo è?”

Per un istante folle, per un istante che mi ha fermato il cuore ho creduto... ho sperato che fosse giusto, che tu lo avessi capito che era l'unica soluzione.


“Nessuno.”


Irrazionalmente speravo che rimanessi con noi, con noi, perchè è questo il tuo posto, è il mondo il tuo posto, l'hai deciso tu di essere uno di noi... ci hai scelti come compagni, e dovresti essere qui, dovremmo essere tutti qui, dannazione, ma nessuno sembra vederlo!


“Lui... lo era?”


Nessuno compromesso. È triste, è amaro... lo sappiamo tutti che non è giusto, che non è corretto; lo sanno il dio accidentale e il suo miracolo, lo sa il re dei re, lo sa il mio cuore adesso che mi hai costretto a tenere gli occhi aperti. Nessun compromesso.

E sei morto come muore una persona comune, sei morto come gli assassini e come i soldati, come gli innocenti, senza lamentartene.

Tu che hai sempre vissuto tra l'essere un assassino e l'essere il più innocente, quanto di più bianco io conosca – nessuno lo è totalmente, nessuno.


“No, non lo era.”


Tu che hai ammazzato tante di quelle volte, ma hai ammazzato solo cani, solo rifiuti, ci credevi nel resto delle persone. Via, sei scomparso adesso, sei un ricordo, sei una macchia rossa sulla neve che somiglia a una farfalla, alla testa spaccata di un cane, ad un fiore, ai resti di un uomo ucciso come gli altri.


“Lo era comunque più di noi.”


Ognuno è al suo posto. Tu non esisti più, e se anche qualcuno ti vuole credere in un altro posto, in un altro universo, la verità è che nel mondo degli uomini, nella mia prospettiva umana, tu non sei più.


Il dio è al suo posto, via dal nostro pianeta umano. L'ultimo compromesso, è stato uccidere un amico.


Il re che ha sacrificato i suoi servitori ricostruisce la splendente civiltà, la ricopre d'oro ma non copre con lo stesso oro e con la gratitudine ignorante il vuoto che vuole dentro di sé – sarà memoria per sempre, del suo potere usato per spezzare vite. L'ultimo compromesso, per lui è sapere di non essere il re dei re, ma solo un uomo che cerca di riparare i suoi errori.


E chi credeva di essere bianco, di essere giusto, di essere corretto? Vivrà falsamente, come ha sempre fatto, credendo nell'utopia fondata sui cadaveri, cadaveri che diventano già dai contorni sfumati, nessun vuoto, nulla interrompe la vita del giusto. L'ultimo compromesso. Per la giustizia, amico mio, lo sai anche tu che era l'unica soluzione giusta, vero? Lo sapevi anche tu.


“Allora nessuno è mai stato totalmente bianco.”


Nessun compromesso sulla tua memoria. Lo so, lo vedo. Il tuo posto non era qui, il tuo posto non è da nessuna parte, il tuo posto è esattamente dove sei adesso. Giustizia che trionfa nel misero annullamento del suo difensore, uomo come gli altri, ucciso come gli altri per l'utopia di chi crederà di essere bianco.


“No. Nessuno...”


Avrei voluto che non fossi tu, in quella frazione di secondo, ho desiderato con tutto me stesso che cambiassi idea, che ti rifiutassi di provare i tuoi sentimenti, che gettassi al vento i tuoi valori, che dimenticassi il tuo codice. Avrei voluto che non fossi tu, per un istante solo, e saresti ancora qui. Avrei voluto... e la memoria è ancora un po' più amara, perchè è proprio te che abbiamo ucciso, sei davvero tu che non esisti più, così come non esiste più ormai quell'ultimo ritratto della tua faccia che segnava la tua tomba.


... Nessuno lo sarà mai.”


La memoria è un po' più fredda, dev'esserlo necessariamente per calmarsi, perchè lo hai scelto tu il tuo ruolo nel mondo, e non lo avresti avuto un ruolo, in questo mondo nuovo.


Neanche noi lo siamo. Ma adesso non importa più, Dan, vero?”

No, non importa, Laurie.”

***

Angolino dell'autrice. Nata in un quarto d'ora dopo aver ascoltato "Citizen Erased" dei Muse, ed in particolare da una frase: "For one moment, I wish you'd hold your stage, with no feelings at all".

I personaggi qui (impropriamente?) utilizzati, sono esattamente quelli del film, essendo la sottoscritta ancora all'oscuro di come siano stati originariamente sviluppati nella graphic novel... il punto di vista è chiaramente quello di Gufo Notturno II, che mi è risultato il più "banalmente" umano, nella cui mentalità (presunta sempre dalle impressioni del film) per l'appunto mi è risultato più semplice almeno provare ad immedesimarmi... spero con risultati quantomeno non catastrofici!

  
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