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Autore: MartaSon93    26/12/2015    2 recensioni
Gohan e Goten, come tutto è cominciato. Raccolta di flash fic che descrive l'evolversi del rapporto fraterno tra i due giovani saiyan.
Dal testo :
#1 “Com’è dolce. E’ il ritratto di tuo padre.”
#2 “Go-han.” Scandì per bene il giovane saiyan, nell’ingenua speranza di sentirsi chiamare per nome dal fratello.
#4 “Piccola peste, chiedi scusa a tuo fratello. Non tutti i fratelli sono così comprensivi.”
#5 “Fratellone, pensi che un giorno potrò essere forte come te?”
#7 "Sono proprio un disastro come fratello maggiore, eh, piccolo?”
#8 "Stella cadente, ti chiedo solo una piccola cosa. Portami il mio papà dal cielo."
#9 "Ha solo quattro anni, ma ho l’impressione che da grande diventerà un rubacuori!”
#11“Fratellone, perché tu e papà avete gli occhi azzurri e i capelli biondi nella foto?”
#13 “Tanti auguri, fratellino! Stai diventando un ometto, sai?”
#15 "Ma come ci sei riuscito, fratellone? Sei diventato fortissimo! Me lo insegni?”
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Racconti di vita della famiglia Son. '
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~ Orange Star High School

~ “Tesoro, sei sicuro che non ti manchi nulla? Conosci l’indirizzo?”
Gohan alzò gli occhi al cielo, rassegnandosi all’idea che la madre avrebbe continuato ancora per molto con quell’interrogatorio. Potevano passare anni, perfino ere geologiche, ma sapeva perfettamente che l’apprensione di Chichi non sarebbe mai svanita del tutto, specie per ciò che riguardava la sua istruzione.
Il giovane saiyan avrebbe iniziato il giorno successivo il suo terzo anno di liceo presso il rinomato “Orange Star High School” di Satan City. Era una novità da non prendere sotto gamba a detta della madre, che fino a quel momento aveva fatto in modo che il suo primogenito studiasse privatamente.
Era giusto però che, data anche la sua età, Gohan cominciasse a conoscere di più il mondo e allargare i suoi orizzonti. Così, sotto consiglio di Bulma, si era convinta ad iscriverlo in una scuola pubblica.
Gohan era abbastanza entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso. Certo, c’era una minima tensione, ma quella era normale. Si chiedeva come fosse la vita in un vero e proprio istituto, come ci si dovesse relazionare con i compagni di classe o semplicemente come fosse una vera e propria aula.
“Sì, mamma, ho tutto.” Le disse sorridendole.
Chichi a quel punto uscì dalla stanza per andare a dormire, invitando i suoi figli a fare lo stesso.
Goten si lavò i denti, si infilò il pigiama e raggiunse il fratello nel letto adiacente al suo, come tutte le sere.
“Fratellone, sei emozionato?”
“Un po’, non so cosa aspettarmi.”
Goten sembrava però preoccupato. Gohan ebbe l’impressione che dovesse dirgli qualcosa.
“Tu piuttosto, mi dici che hai? E’ da tutto il giorno che sei silenzioso, il che non è da te.”
“No, è solo che pensavo…Avrai tanti compagni, giusto?”
Gohan si portò una mano sul capo, in difficoltà su cosa rispondere di preciso.
“Penso di sì, certo.” Rispose, titubante.
“Compagni…di giochi?” Incalzò Goten.
Gohan inarcò le sopracciglia confuso, cercando di capire dove il fratello volesse arrivare.
“Non credo, a scuola si studia.”
Goten tirò un sospiro di sollievo.
“Menomale, allora sto tranquillo!”
“Che intendi dire?”
Goten stette in silenzio per qualche secondo tenendo lo sguardo basso, quasi intimidito.
“Conoscerai altra gente.” Disse, spostando lo sguardo sul fratello. “Non rischi di dimenticarti di me?”
Gohan sentì il suo battito accelerare capendo finalmente a cosa alludesse Goten. Il comportamento fin troppo pacato del bambino tenuto per l’intera giornata era stato il mezzo con cui esprimere la sua insicurezza, il suo timore di essere in qualche modo “sostituito”.
Il pensiero che Goten gli volesse talmente bene da temere di non avere più un posto importante nel suo cuore da un lato lo emozionò, ma dall’altro lo incupì.
“Non devi dirlo nemmeno per scherzo, fratellino. Nessuno prenderà mai il tuo posto, te lo giuro.”
Gli disse, scompigliandogli i capelli.  
Goten sorrise, rincuorato dalla risposta ricevuta.
“Domani mi racconterai tutto?”
“Certo.” Rispose. “Adesso però a dormire. Buonanotte, Goten.” Continuò sorridente.
“Buonanotte, Gohan.” Rispose altrettanto il piccolo.





Angolo dell'autrice : 

Eccomi qua, lettori. Scusate per la lunga assenza, ma come ho specificato nell'incipit della fan fiction purtroppo sono molto impegnata con l'università, gli ultimi esami e soprattutto la tesi. Non potrò aggiornare con molta costanza, ma farò di tutto per pubblicare i capitoli nel più breve tempo possibile. Vi ringrazio come sempre per le belle parole che mi scrivete nelle recensioni e per la vostra pazienza. Ne approfitto per farvi i miei più cari auguri di buone feste e un felice anno nuovo :)
Ci sentiamo presto.

Un bacio,


Marta. 



   
 
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