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Autore: jjk    27/12/2015    4 recensioni
Ne aveva fatte di cavolate nella sua vita, ma probabilmente nessuna così stupida e completamente priva di significato.
Ma cosa gli aveva detto la testa quella sera? E perché invece che ammettere subito il suo errore aveva insistito sul continuare quella strada per tutto quel tempo?
Sperava solo che non fosse troppo tardi per rimediare anche se era certo che le cose non sarebbero state così facile. Era stato via abbastanza tempo da spingere chiunque ad andare avanti con la propria vita.
Era stato via abbastanza a lungo da causare un dolore che non poteva essere perdonato.
Chissà quante cose erano cambiate durante la sua assenza.
Chissà se lui.....
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis, Fortunè Penniman, Yasmine Penniman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Mark fu uscito dall'appartamento Andy si buttò sul letto.
Sapeva che avrebbe dovuto essere triste perché aveva appena detto addio a una delle poche persone che lo aveva sinceramente amato, eppure erano quasi euforico. 
Si rese conto che, da quando Mika era tornato, la sua relazione con Mark era diventata quasi una trappola per lui in quanto aveva cominciato a sentirsi soffocare da tutte quelle cure amorevoli e costanti a cui non era mai stato abituato.
Quando lui ed il riccio stavano insieme si prendevano sempre cura l'uno dell'altro, ma con un pizzico di ironia che faceva sembrare tutto così naturale.
Con Mark non era mai stato così.
Forse la cosa giusta da fare era davvero concedere una possibilità al libanese, ma voleva farlo penare ancora un po'.
Mentre rimuginava su tutto questo cominciò a prepararsi la valigia dato che di lì ad un paio di giorni sarebbe dovuto tornare in Grecia per lavorare ad un documentario.
Questo gli avrebbe dato un paio di settimane in cui riflettere meglio sulla questione lontana da Mika e da Mark, a mente lucida senza lasciarsi influenzare dal fascino e dalle belle parole dei due uomini. 
Quando i suoi occhi si posarono sull'orologio poggiato sul comodino si rese conto che era da tempo passata l'ora in cui sarebbe dovuto andare a dormire.
Il giorno dopo aveva un importante riunione con una band che lo avrebbe voluto come regista del loro nuovo videoclip e non poteva permettersi di fare tardi.
Cominciò a spogliarsi e solo allora si rese conto che aveva ancora indosso la felpa nonostante nella casa ci fosse un dolce tepore.
Non se ne era accorto inizialmente, ma Mika aveva ragione.
Quella glie la aveva regalata il cantante un paio di Natali prima di ritorno da uno dei suoi viaggi. 
Diceva che quando l'aveva vista non aveva potuto non pensare a lui in quanto era dello stesso colore dei suoi occhi e vi era disegnata sopra una fantasia particolare che era certo gli sarebbe piaciuta.
E aveva avuto ragione.
Quella era diventata presto la sua felpa preferita.
Buffo come fosse proprio Mika a ricordarsi quei dettagli che erano oramai persi nella sua memoria.
Quando se la tolse notò che tra le fibre del tessuto era rimasto irrimediabilmente intrappolato, insieme all'odore della notte, quello del riccio. 
Inspirò profondamente e sorrise senza accorgersene. 
Continuava ad amare quel profumo.
Lanciò il resto dei vestiti scompostamente sulla sedia accanto alla scrivania che si trovava in camera sua e indossò velocemente il pigiama prima di scivolare sotto le coperte ed addormentarsi.
Quando la mattina dopo si risvegliò si girò sul fianco stupendosi nel trovarsi solo nel letto.
Si era abituato alla presenza di Mark accanto a lui, ma la sua assenza non lo feriva come continuava a fare quella di Mika.
Rotolò con poca grazia giù dal materasso per poi trascinarsi fino alla cucina per prepararsi un caffè senza il quale non sarebbe riuscito ad assumere un aspetto umano. 
Aveva appena cominciato a tostare il pane quando si rese conto di essere in ritardo e corse in bagno a vestirsi mentre la sua colazione cominciava ad abbrustolirsi.
Quando tornò era ormai completamente carbonizzata ma non aveva il tempo di preparare qualcos'altro, così afferrò i toast con una mano e la tazza del caffè nell'altra e si fiondò in auto per buttarsi nel traffico londinese che non aveva mai imparato a sopportare.
La riunione fu abbastanza breve.
I membri della band e il loro manager avevano visto parecchi dei suoi lavori precedenti e ne erano rimasti entusiasti.
Avevano apprezzato particolarmente quelli di alcune performance live di vari cantanti e gruppi tra cui i Pan!c at the disco, come anche dei vari backstage.
Quando gli avevano detto che nel dietro le quinte di “We are golden” sembrava essere riuscito a creare un legame particolare con la canzone e con l'artista aveva trattenuto a stento una risata. 
Se solo avessero saputo quanta verità c'era in quelle parole...... 
Quando, uscito dalla stanza dove si era svolto l'incontro, riaccese il telefono trovò un paio di chiamate perse ed alcuni messaggi tra cui uno di Mika e uno di Fortunè. 
Entrambi i Penniman gli chiedevano di uscire quella sera, ma il biondo decise di ignorare l'invito del maggiore per bere una birra con il più piccolo.
Se il riccio lo avesse saputo sarebbe andato su tutte le furie, lo faceva sempre quando Andy preferiva ignorarlo per un po' per concentrarsi su un altro membro della sua famiglia, specialmente quando si trattava di Fortunè. 
Spese il resto della giornata nella stanza che aveva scelto come suo studio, circondato da cibo precotto e schifezze di varia natura mentre editava gli ultimi video prima della partenza.
Aveva ancora parecchio tempo prima della scadenza, ma dopotutto non aveva nulla da fare quel giorno e preferiva terminare i vari lavori il prima possibile così da poterne accettare altri e dedicarsi a sistemare quel casino che la sua vita era diventata. 
La sera arrivò senza che lui se ne accorgesse e con essa anche Fortunè che aveva deciso di passarlo a prendere a casa piuttosto che farlo guidare per Londra, cosa che il greco odiava.
Per lui era ok stare al volante per le strade di campagna o anche in giro per la Grecia dato che lì non giravano troppe vetture, ma più il traffico aumentava più Andy cercava di usare la macchina il meno possibile.
A Fortunè invece guidare non dispiaceva, anzi.
Poco importava il luogo, il traffico o le condizioni della strada, il ragazzo avrebbe sempre insistito per mettersi al volante ed Andy non aveva mai smesso di apprezzare questa cosa. 
Quando sentì l'amico suonare il clacson dalla strada si fiondò giù per le scale mentre indossava la felpa.
Solo quando entrò nell'auto si soffermò ad osservare come si era vestito.
Mika aveva ragione, quella felpa era proprio dello stesso colore dei suoi occhi si ritrovò a pensare mentre il giovane accanto a lui metteva in moto.
Andarono nel solito pub, lo stesso dove anni prima Andy aveva portato Fortunè a bere la sua prima birra, che poi si era trasformata nella sua prima sbronza.
Appena il barman lì vide entrare ed accomodarsi ad un tavolo poco distante dal bancone riempì velocemente due boccali e glieli fece portare da una ragazza castana che i due giovani sapevano essere la figlia.
Dopo averla ringraziata, Fort si soffermò ad osservare l'amico che non aveva dato nessun segno di essersi accorto di ciò che avveniva intorno a lui.
-Terra chiama Andy.  Terra chiama Andy. 
Ehi, va tutto bene?-gli domandò infine agitando le mani davanti alla faccia del biondo per ottenere la sua attenzione.
Quello scosse la testa, come se si fosse appena risvegliato da un sogno, e fissò il più piccolo in modo confuso. 
-Oggi mi sembri..... strano-
-Io?  No, ero solo.... sovrappensiero suppongo-
-Già, ho notato. Vorrei solo sapere a cosa pensi-
-A tutto, o forse a niente.
Non lo so, quest'ultimo periodo è stato parecchio..... complicato-
-Immagino, ma c'è forse qualcosa che non so e che dovrei sapere?- 
Il biondo fece una smorfia. 
Con Fortunè si poteva nascondere veramente poco, forse perché, essendo il più piccolo, nessuno gli raccontava mai nulla spontaneamente e quindi lui aveva imparato a capire quando gli veniva nascosto qualcosa ed era ancora più bravo a convincere gli altri a raccontare tutto. 
In più lui era un pessimo bugiardo.
Andy fissò la sua birra perché un po' e, solo dopo averne bevuta quasi la metà in un solo sorso, sospirò e alzò nuovamente gli occhi sul ragazzo. 
-Io e Mark ci siamo lasciati-
Fortunè fu colto in contropiede da quella notizia e rimase qualche istante in silenzio non sapendo cosa dire. 
Per quanto Mark fosse un bravo ragazzo non gli era mai pienamente piaciuto, forse perché sapeva che nella vita di Andy lui e Mika non potevano convivere ed ovviamente il ragazzo preferiva di gran lunga il fratello, per quanto male si potesse comportare con il biondo.
Era quindi contento che fosse uscito dai giochi dando, quindi, al libanese una possibilità in più.
In quanto amico di Andy, però, avrebbe dovuto essere dispiaciuto per lui. 
-E tu come stai?- riuscì infine a balbettare.
-Io? A dire la verità non l'ho ancora capito-
-Come mai lo hai lasciato?-domandò, sperando che questo fosse il primo passo perché Andy e Mika tornassero insieme.
Sapendo quanto Mark amava il biondo non gli era minimamente passato per la mente che potesse essere stato lui a chiudere la loro relazione.
Andy lo guardò a lungo negli occhi prima di cominciare a ridere. 
-Io non l'ho lasciato. È stato lui a farlo,  come l'ultima volta. È sempre lui a lasciarmi-
Fortunè rimase quasi sconvolto dalla rivelazione.
Come poteva Mark, innamorato perso di Andy, essere lui stesso a troncare la loro relazione?
Ma la sua curiosità sarebbe stato soddisfatta più tardi.
Andy era suo amico ed in quel momento non sembrava essere al massimo della forma.
Fece cenno al barista di portare qualcosa di più forte e poi tornò ad osservare il biondo che nel frattempo aveva già finito la sua birra.
-Stai..... bene?-
-So che dovrei essere depresso eccetera eccetera, ma.....In realtà sono quasi sollevato.
Non avrei mai lasciato Mark, ma adesso che non stiamo più insieme tutto sembra iniziare ad avere senso: tuo fratello, il suo ritorno......Credo che Mark lo sapesse.
Credo sia per questo che mi ha lasciato-
-Aspetta, perché avrebbe dovuto? Lui ti ama e di certo non vorrebbe vederti stare con qualcun altro-
-Vero, ma vorrebbe ancora di meno vedermi infelice e sa che non è lui la persona con cui sono destinato a stare, l'unica che mi può rendere veramente felice. 
Per questo ha preferito lasciarmi andare. Proprio come l'ultima volta.-
-Mi stai dicendo che tutta quella scemenza del "Ti lascio perché ti amo troppo" potrebbe avere senso in qualche modo?-
Risero entrambi mentre la ragazza lasciava un paio di bicchierini sul tavolo prima di arrossire dopo aver incrociato lo sguardo gentile di Fortunè. 
-Beh si, solo che è molto diverso da come lo fanno vedere nei film. Fa un male cane, ma ne vale la pena per vedere la persona che ami felice-
-Tu lo faresti?-
-Diciamo che in un certo senso già l'ho fatto.
Quando Mika è scappato io l'ho lasciato andare senza rincorrerlo, senza cercarlo. Ma non ti saprei dire se ho fatto la scelta giusta-
-Quindi pensi ancora che mio fratello sia la tua anima gemella o come cavolo si dice?-
-Non lo penso, lo so. 
Per questo Mark se ne è andato.
Perché coso io possa tornare da lui senza sentirmi in colpa o cose del genere.
Senza avere scuse a cui avvinghiarmi per non farlo-
-E tu hai intenzione di tornare da lui?-
-Ho intenzione di dargli una seconda possibilità, ma non senza farlo penare ancora un po'.
 Voglio vedere fino a che punto è disposto ad arrivare per provare a riconquistarmi-
-Però, qualsiasi sia questo punto,  alla fine tornerete insieme?-
-Fort, se c'è una cosa che ho capito è che posso anche arrabbiarmi con lui e soffrire a causa sua,  ma non potrò mai essere felice senza di lui.
Quando ripenso a ciò che abbiamo avuto, si, vedo il dolore di questi ultimi mesi, vedo le litigare infinite, le distanze insopportabili, ma poi.....
Poi vedo tutti quei mille momenti di gioia che abbiamo passato insieme, tutte le volte che è tornato da un viaggio portandomi qualcosa che aveva visto e che lo aveva fatto pensare a me, come questa felpa.
Vedo tutti i viaggi che mi ha fatto fare, i posti incredibili in cui mi ha portato, le cose meravigliose che mi diceva, le canzoni che scriveva solo per me o i disegni che mi faceva e tutti quei bigliettini che lasciava in giro per casa per augurarmi buongiorno o per tirarmi su il morale.
È soprattutto questo quello che vedo quando ripenso alla mia storia con Mika. 
Non rabbia e dolore, ma gioia e spensieratezza.
Lui è sempre stato l'unico con cui non ho mai avuto paura di essere ciò che sono,  con cui non ho mi dovuto rinnegare me stesso.
Quando guardo indietro è vedo tutto questo so che ciò che provo è ancora amore per questo non ho intenzione di rinunciarci. 
Non sarò io a distruggere con le mie stesse mani la mia opportunità di essere felice.
Né quella di tuo fratello.
Il giorno in cui guardando alla nostra storia vedrò solo rimorso, me ne andrò ore sempre senza mai voltarmi indietro.-
Fortunè rimase a guardarlo incantato.
Andy aveva una luce negli occhi così..... rara e così bella. 
Avrebbe voluto catturarla per potersi lasciare stregate da essa ogni giorno, ma sapeva perfettamente che nessuna foto e nessun video avrebbero potuto catturare quella luce. 
-Wow! È proprio un bel tipo di amore quello di cui parli. Mi chiedo solo se un giorno sarò abbastanza fortunato da provare anch'io qualcosa del genere-
Il biondo sorrise. 
-Questo è l'unico tipo di amore che possa esistere e te ne accorgerai con il tempo.
Tutti siamo destinati ad amare qualcuno.
Sai cosa diceva Platone? O era Socrate? In questo momento non ricordo.
Comunque, diceva che gli dei avevano creato gli uomini con 4 gambe,4 braccia,2 teste e 2 sessi, alcuni avevano entrambi i sessi uguali ed alcuni differenti ed ognuno era felice.
Ma gli dei erano gelosi di questa felicità e divisero a metà tutti gli uomini, costringendoli all'eterna ricerca della metà mancante senza l quale la nostra esistenza è  alquanto miserabile.  
Questo siamo. 
Esseri a metà destinati a spendere la nostra vita con qualcuno di cui non possiamo sapere l'identità fino a che non lo abbiamo trovato.
Non ci si sente veramente completi senza qualcuno da amare e da cui essere amato ma non ce ne rendiamo conto fino a che non troviamo quel qualcuno. 
Arriverà anche per te il momento in cui troverai la tua metà e, fidati, varrà la pena di aver aspettato una vita intera-
Fortunè sorrise un po' amaramente.
Era contento che finalmente Andy avesse capito cosa volesse fare nella sua vita e che questo andasse anche in favore di suo fratello ed era anche contento che avesse riconquistato questa fiducia nell'amore, ma non poteva fare a meno di essere invidioso.
Andy e Mika avevano incontrato il loro vero amore quando erano molto giovani, stessa cosa per i suoi genitori e nonni, persino le sue sorelle sembravano essersi innamorate della persona giusta e lui era davvero contento per loro ma non poteva fare a meno di chiedersi quando sarebbe venuto il suo turno.
-Spero solo tu abbia ragione-mormorò infine sovrappensiero.
-So di averla. E forse non dovrai nemmeno aspettare molto-
-Cosa intendi?-
-Mi riferisco al modo in cui Ruby ti sta guardando-
-Ruby?-
-La figlia del barman, C'mon! So che non ti dispiace, l'ho visto lo scambio di sguardi tra di voi, non sono cieco-
-Non so davvero a cosa ti riferisci-
Ora il più piccolo era davvero confuso e la cosa non poteva che far divertire il greco.
-Forse ora non lo sai, ma se andassi a parlare con lei lo capiresti. Fidati di me, ho un sesto senso per queste cose-
-Ok, ammetto che è carina e tutto, ma..... nemmeno ci conosciamo! In più sono uscito con te e non...... –
-Dimenticati di me-lo interruppe bruscamente il biondo.
-Tornerò a casa a piedi,  una passeggiata mi farà davvero bene.
In più non potrai mai conoscerla se non le parli-
-Ma....insomma io non capisco perché dovrei farlo!-
-Oh mio Dio, ma non hai preso davvero nulla da tuo fratello oltre all'aspetto? Perché io sono fidanzato, pardon, ero fidanzato, con il Penniman che flirta con tutti per il puro piacere di farlo ma sono amico di quello che non vuole nemmeno provare a parlare ad una ragazza che sicuro ha un debole per lui?! -
Fortunè rise di gusto davanti alla spropositata reazione di Andy. 
Forse però aveva ragione, avrebbe dovuto smettere di fare il timido e provare a parlare con Ruby, in fondo era davvero una bella ragazza, simpatica e carina, non poteva andare troppo male e anche se fosse successo lui non ci avrebbe perso nulla. 
-Sicuro che vuoi tornare a casa a piedi? Potrei riaccompagnarti senza problemi-
-Non ci pensare nemmeno grazie.
Se vuoi davvero farmi un favore smettila di fare il timido e vai da lei.
E mandami un messaggio quando torni a casa per dirmi com'è andata-aggiunse infine uscendo dal locale sorridendo e lasciando Fortunè completamente da solo.

Nota:Buonsalve, spero abbiate passato delle belle feste.
Come avevo anticipato a qualcuno questo capitolo è stato un po' diverso dal solito, ma spero che vi sia piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensate!

 
  
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