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Autore: Drinny_forever    27/12/2015    1 recensioni
Minerva McGranitt camminava su e giù nel suo ufficio, mentre rifletteva su ciò che stava accadendo. Di tanto in tanto gettava occhiate alla lettera sulla sua scrivania. Aveva già affrontato guerre in passato, ma questa la preoccupava: insomma, chi aveva mai sentito parlare di questi “Shadowhunters”? Chi diavolo era Valentine? E chi era Sebastian? Anche se, con la spiegazione di quella lettera, tutto cominciava a filare. L’attacco di quelle strane creature chiamate “Demoni” dall’autore della lettera, non poteva essere un caso.
Dopo lunghi ragionamenti la professoressa scosse la testa e si sedette alla sua scrivania e, penna d’oca in mano, iniziò a scrivere la risposta che avrebbe annunciato l’inizio di una nuova guerra.
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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Egregia Sigr.Lightwood,
Ho appena finito di leggere la sua lettera e sono qui per darle una risposta. Volevo comunicarle che il mondo magico sa bene cosa significa il ritorno di un nemico. Hogwarts è disposta ad accudire i suoi ragazzi ed eventuali oggetti importanti. Molti dei miei studenti hanno affrontato la guerra magica e sono disposti a combattere per salvare le forze della nostra comunità.
I miei studenti Harry James Potter, Hermione Jean Granger e Ronald Bilius Weasley saranno felicissimi di aiutare i giovani Shadowhunters ad ambientarsi. Le assicuriamo che saranno al sicuro nei confini di Hogwarts.
                                                                                     Cordialmente sua
                                                                                Minerva Mcgrannit, ordine di Merlino,prima classe e supremo pezzo grosso del ministero della magia
-Felici professoressa?- chiese Ron con tono sconvolto, la sua voce rimbombò nel grande ufficio della preside. –Lei crede davvero che saremmo felici di affrontare un'altra guerra?- aggiunse poi vedendo che a nessuno sembrava un’ idea folle e infattibile. I tre ragazzi erano stati convocati prima dell’inizio della scuola per discutere della faccenda.  –Ronald! Non rispondere male alla professoressa!- lo rimproverò Hermione come era solita fare. La professoressa McGrannitt sospirò e si aggiustò gli occhiali – Signor Weasley, questa gente è in pericolo esattamente come lo eravamo noi quando Voldemort tornò per distruggerci, non lascerò che vengano sterminati per puro egoismo.- ribattè la preside. Aveva ragione ovviamente, ma nessuno era pronto a rievocare le terribili battaglie che avevano ucciso così tanti dei loro cari. –Ce la metteremo tutta, aiuteremo i cacciatori e proteggeremo la coppa mortale-  tentò di rassicurarla Harry che era stato in silenzio tutto il colloquio. La preside annuì e li congedò. –E mi raccomando- disse quando il trio era sulla soglia della porta – non una parola con nessuno- la versione che la professoressa aveva dato a tutta la scuola era che sarebbero arrivati questi cacciatori di demoni per imparare di più sulla cultura magica, in realtà quei ragazzi sarebbero venuti li per nascondersi. I seguaci di Valentine e Sebastian volevano morta Clarissa Morgenster per vendicarsi della morte dei loro padroni, e avrebbero ucciso tutti quelli a cui lei teneva se fosse stato necessario, avrebbero portato con loro anche la coppa mortale,perché se avevano l’angelo meccanico sicuramente architettavano qualcosa che la riguardava. Harry sorrise a quell’avvertimento: era quasi come ai vecchi tempi.
                                                  ***
 Il treno per Hogwarts sarebbe dovuto partire alle ore 11. Carrie, Mia, Jace e Clary avevano appena oltrepassato la barriera che conduceva al binario 9 e tre quarti grazie ai consigli della preside scritti in una lettera ricevuta qualche giorno prima. Carrie si era fatta prendere dal panico, il carrello col baule aveva slittato, lei era inciampata e si era praticamente tuffata nella barriera con un imbarazzante caduta e gli altri a furia di ridere, inciamparono anche loro. 
-    Che avete da ridere voi tre?- chiese scontrosa Carrie, con i capelli più spettinati del solito.
-    Pensa a camminare altrimenti perdiamo il treno.- rispose Mia in tono divertito. 
-    E vedi di non cadere.- aggiunse Jace sghignazzando. Carrie mise il broncio finchè non salirono a bordo dell’espresso.  
Erano tutti emozionati all’idea di frequentare un posto come Hogwarts e non avrebbero mai immaginato di studiare arti magiche. La stazione era affollata da genitori e ragazzi con bauli, animali e libri. Quei piccoli maghi non sembravano trovarlo strano quanto i cacciatori.
I giovani Shadowhunters salirono a bordo del treno appena in tempo, salutarono la signora Lightwood ed il treno partì con uno sbuffo. Andarono a cercare un posto, ma tutti gli scompartimenti erano pieni, ne trovarono soltanto uno occupato da una ragazza dai capelli biondi e dall’aria un po’ spiritata. 
-Sono occupati questi posti?- chiese Clary. La ragazza alzò lo sguardo dalla rivista che stava leggendo, indossava un paio di occhiali con la montatura dorata e con una strana forma, una lente era azzurra e l’altra rosa –Certo, ma non sedetevi sul sedile di fronte.-disse la sconosciuta, poi aggiunse in un sussurro, portandosi la mano alla bocca -è pieno di nargilli.
Carrie e Mia si guardarono perplesse, ma presero posto lo stesso. Jace invece esitò prima di andare a sedersi vicino alla ragazza. –Allora…- iniziò Clary- come ti chiami?- 
-Luna Lovegood- rispose con la sua vocina sottile. –Luna Lovegood? Che strano nome!- esclamò Carrie un po’ troppo ad alta voce. Mia le diede subito una gomitata nello stomaco a mo’ di rimprovero.-Ahia! Ma cosa ho fatto?!- reagì Carrie indignata. L’amica le lanciò uno sguardo fulminante. -Io sono Mia e lei è Carrie- si affrettò a dire - mentre loro sono Jace e Clary- continuò indicando i due ragazzi di fronte.
-Ma..ehm..cosa sono quelli?- chiese Jace confuso, indicando gli occhiali di Luna, lei non fece in tempo a rispondere che due ragazzi ed una ragazza aprirono lo sportello del loro scompartimento. Il più alto aveva dei capelli rosso fuoco, il naso lungo e le lentiggini sparse sul viso. L’altro era decisamente più basso ed aveva i capelli corvini in disordine, portava un paio di occhiali rotondi che coprivano due occhi verdi ed aveva una cicatrice a forma di saetta sulla fronte. La ragazza aveva dei capelli castani un po’ crespi, aveva già indosso la divisa scolastica e portava sotto braccio un paio di libri. Fu la prima a parlare. –Voi quattro dovete essere gli Shadowhunters venuti in visita. Io sono Hermione Granger e loro due sono Ronald Weasley ed Harry Potter. 
-Harry Potter! Ho letto tutto sull’argomento!- esclamò Mia entusiasta.- Tu sei stato il padrone della morte vero?- domandò ad Harry. Il ragazzo corvino per un momento pensò fosse stata Hermione a parlare. I cacciatori si presentarono uno ad uno e i tre maghi illustrarono loro il procedimento dello smistamento, poi Hermione e Ron andarono a fare il giro di controllo per il treno, visto che erano prefetti. Harry restò con i nuovi arrivati e Luna, chiacchierando per tutto il viaggio.
***
POV Carrie
Ero seduta al tavolo dei Grifondoro, quella casa iniziava già a piacermi anche se continuavo a tenere gli occhi fissi su Mia. Doveva ancora essere smistata e temevo che sarebbe finita in un'altra casa. Di fronte a me c’era il fantasma Sr. Nicholas, che mostrava la sua testa quasi mozzata ad un gruppo di matricole. Harry ci aveva raccontato la sua storia nel treno ed aveva ragione: faceva veramente venire il voltastomaco.
-Mia Starkweather- annunciò il minuscolo vice preside, il professor Vitious. Mia salì tremante sullo sgabello, il cappello parlante le scivolò sul capo coprendole gli occhi. Ci fu un minuto intero di silenzio. I bisbigli si iniziarono a diffondere per la sala e si spensero quando il cappello parlante gridò:- CORVONERO!- il tavolo dei Corvonero scoppiò in un
applauso. Mia mi lanciò uno sguardo disperato prima di dirigersi al suo tavolo vicino a Jace che era già stato sottoposto alla prova prima di me. Tutti ci aspettavamo che il ragazzo finisse nei Grifondoro per quel suo atteggiamento spavaldo e sbruffone. Invece nei Grifondoro c’eravamo
finite io e Clary. La preside diede inizio al banchetto con un piccolo discorso di benvenuto, che a mio parere fu davvero noioso. Ci avvisò delle regole del castello e quando accennò all’ala ovest dei sotterranei contaminati dai fumi velenosi delle piante della professoressa Sprite, io e Mia ci guardammo e mimammo con le labbra: “Coppa Mortale”. Del resto perché
crescere delle piante nel seminterrato?
La cena trascorse serenamente, i Grifondoro non erano male. Ron, il ragazzo che avevo conosciuto in treno, era molto simpatico anche se non la finiva mai di ingozzarsi. Hermione era spaventosamente simile a Mia, infatti per tutta la cena non fece altro che parlare di futuri compiti e testa sorpresa. Harry invece era silenzioso e anche un po’ lunatico, teneva gli
occhi fissi sulla più piccola dei Weasley, Ginevra. Era una ragazza dell’ultimo anno con i capelli rossi e scompigliati tipici della sua famiglia. Mi piaceva quella ragazza, era forte. Dopo cena vennero annunciati i caposcuola. 
-il caposcuola dei Grifondoro sarà Hermione Granger- il tavolo esplose in un boato di gioia e applausi, altrettanto fecero gli altri tavoli quando annunciarono i successivi tre caposcuola: Draco Malfoy per i serpeverde, Luna Lovegood per i Corvonero e Hanna non so cosa per i Tassorosso. Dopo ciò i prefetti ci accompagnarono nei rispettivi dormitori. Lanciai un ultimo
sguardo disperato a Mia e mi affrettai a raggiungere Clary.

Il pomeriggio seguente per i cacciatori si metteva male. Iniziavano le lezioni e loro erano più spaesati che mai.
Prima ora: pozioni.
Carrie ne era entusiasta, non vedeva l’ora di far esplodere qualcosa. Si diressero verso i sotterranei e si persero anche un paio di volte, per fortuna avevano la lezione in comune. L’insegnante era un uomo panciuto sulla cinquantina, si chiamava Horace Lumacorno. 
La lezione trascorse tranquilla, impararono a creare degli strani veleni ed i loro rispettivi antidoti. Sarebbe anche potuta essere una lezione normale se non fosse che Carrie fece scoppiare il suo calderone. Di proposito. Si girò verso Mia con i capelli dritti in testa e il viso nero di fuliggine, aveva uno sguardo folle e psicopatico quando disse: -Adoro la magia!- 
Mia sbattè la testa sul banco disperata. 
Il resto delle lezioni fu normale, per quanto potesse essere normale una giornata in una scuola di magia. La mano di Mia era quasi sempre alzata, mentre Carrie come al solito sonnecchiava sul banco.
-Come fai ad annoiarti in una scuola così dopo tanti anni di scuola mondana?- le chiese un giorno Mia. 
-Semplice- rispose Carrie –Ogni cosa che richieda uno sforzo intellettuale è noiosa.-
Durante i loro primi giorni scoprirono che la posta veniva consegnata via gufo e che i maghi volavano sulle scope, la loro lezione di volo incombeva. Quella scuola era fantastica!
***
Pov Mia
Ero nella sala Grande e aspettavo spazientita Carrie, era in ritardo, come al solito. Visto che non si sarebbe fatta vedere per almeno altri 20 minuti decisi di avviarmi verso l’aula di difesa contro le arti oscure. Salutai Luna e mi incamminai. Lungo la strada quasi mi scontrai con Ron, sembrava un po’ troppo sovrappensiero.
-Ehi Ronald- lo salutai io.
-Hem…Uhm….Mia- rispose lui in preda al panico. Era pallido, aveva la cravatta della divisa slacciata e la camicia sgualcita, aveva la fronte imperlata di sudore. 
- C-che ci fai tu qui?-  chiese lui a metà tra l’imbarazzato e lo spaventato. Aggrottai le sopracciglia confusa, perché diavolo era così nervoso e spaventato? Il suo orsacchiotto si era di nuovo trasformato in un ragno? Volevo chiederglielo, ma probabilmente mi avrebbe strangolato se ci avessi provato.
-Sto andando a lezione, Ron- dissi lentamente e sempre più confusa –Ti senti bene?- stava diventando sempre più pallido.
-Sisi sto bene, tranquilla- rispose frettoloso guardandosi intorno. –Ora è meglio che vada- e si dileguò nella direzione opposta.
-Ma.. Ron, aspetta!- tentai di richiamarlo, ma lui era troppo lontano per sentirmi. Il suo atteggiamento non mi convinceva, cosa poteva averlo turbato tanto? E perché era diventato così nervoso quando mi aveva visto? E allora feci l’unica cosa logica che potevo fare: andai da Jace.


    


Nota d’autrice:
Non uccideteci. Si è vero, avete ragione, siamo state via per quasi tre mesi. Abbiamo avuto alcuni inconvenienti e non siamo riuscite a completare i capitoli. Se trovate qualche obbrobbbbrio grammaticale o di sintassi non esitate a farcelo sapere. Diteci se la storia vi piace o fa cagare in una recensione.
Alla prossima e tanti auguri di buone feste!! :* 
p.s: ricordatevi che è la nostra prima storia, abbiate pietà! <3 



 
                              
   
 
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