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Autore: gemellina_93    09/03/2009    4 recensioni
E chi ha detto che dopo Voldemort non ci sarebbero più state avventure, problemi, risate?!?! Come se la cavano i nostri eroi nella vita "normale"? spero che vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-PRIMO GIORNO-

 Letture. Grazie mille.

 

È strano come, quando sei nervoso e impaziente, il tempo sembra scorrere più lento, come se si diverte a farsi beffe degli altri.

In quelle poche ore che li separavano dalla colazione Harry e Ginny non erano riusciti a chiudere occhio; usciti dall’ufficio del preside si erano diretti verso le stanze del prof. Di Difesa e lì passato il tempo chiacchierando del più e del meno e cercando di non sclerare per l’attesa e l’ansia di conoscere i genitori/probabili futuri suoceri.

L’ora di colazione, come si è già detto, arrivò lenta, molto lenta, tuttavia arrivò.

Silente aveva gentilmente chiesto agli studenti di rimanere nella Sala Grande anche se avevano già finito colazione e aveva sempre gentilmente chiesto ai professori di concedergli 15 minuti della prima ora.

Alzandosi dalla sua poltrona simile ad un trono Silente osservò i suoi studenti, era veramente orgoglioso di quei ragazzi che ridevano e scherzavano davanti a lui; quando Harry gli aveva raccontato tutto aveva provato il forte desiderio di cambiare il futuro, ma poi, riflettendoci, sapeva di non poterlo fare;tutto doveva andare come era andato.

Eppure bastava così poco…

-Bene ragazzi, prima di tutto vorrei scusarmi di avervi fatto perdere 15 minuti di lezione, mi spiace--A noi no- lo interruppe una voce piuttosto conosciuta accompagnata da numerose risatine -Vi ho chiesto di riunirvi qui perché ho un paio di annunci da farvi. Prima di tutto da oggi avrete una nuova compagna, si è trasferita qui dall’America pochi giorni fa, frequenterà il settimo anno ed è stata smistata nei Grifondoro; si chiama Ginevra Granger, prego, entri pure-

Ginny fu accolta nella Sala da uno scroscio di applausi provenienti specialmente dal tavolo dei Grifoni. Quando lo raggiunse notò che l’unico posto libero era vicino ad una ragazza della sua età dai lunghi capelli rossi due magnifici occhi verdi -Piacere, Lily Evans. Vedrai che ti troverai bene tra di noi--Ginny Granger, piacere. Ne sono certa- Prima che qualcuna delle due potesse aggiungere qualsiasi cosa Silente riprese a parlare -Il secondo annuncio riguarda un’altra persona. Sono lieto di annunciarvi che finalmente abbiamo un nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, vi presento Harry Dudley- Ad accoglierlo vi furono i soliti applausi di rito, ma nell’istante in cui lo videro tutti smisero di applaudire, sbalorditi dalla giovane età del professore, persino gli altri insegnanti sembravano sorpresi, il preside non doveva averli avvertiti.

Silente ridacchiò, compiaciuto della reazione dei suoi studenti e mise una mano sulla spalla del ragazzo quando lo raggiunse -Non fatevi ingannare dalla sua giovane età, Harry è molto forte e soprattutto ha moltissima esperienza, probabilmente più di alcuni professori più anziani. Inoltre è un Auror molto stimato in America- i visi dei ragazzi erano sempre più sorpresi e affascinati -ora vi verranno distribuiti i nuovi orari delle lezione- e dopo un leggero tocco di bacchetta apparvero i fogli con gli orari -Bene, potete andare e scusate ancora se vi ho fatto perdere tempo-

I ragazzi si precipitarono svogliati verso le loro aule, solo un piccolo gruppo di studenti era eccitato, loro avevano il nuovo prof. Alle prime due ore.

-Salve ragazzi- una voce dietro di loro li fece sobbalzare -Ciao Harry- Ginny fu l’unica a rispondere al saluto, guadagnandosi occhiate ammirate -Potrei sapere dove state andando?- chiese Harry -Bè… in classe, no? È da quella parte- rispose un ragazzo dai capelli neri perennemente scompigliati, facendo forza su se stesso il Prescelto si voltò a guardare il padre, era veramente identico a lui.

Fu soltanto quando li videro faccia a faccia che gli altri si accorsero dell’incredibile somiglianza tra i due ragazzi -So benissimo che la classe è da quella parte James, la mia domanda era un’altra, perché state andando in classe?--Per fare lezione?- rispose James ironico, il sorriso di Harry si allargò sempre di più -Ho mai detto che le mie lezioni si svolgeranno in classe? No, perciò seguitemi- Tutti, ad eccezione di Ginny si guardarono stupiti ma seguirono il professore senza fiatare, la ragazza invece gli si avvicinò e i iniziarono a chiacchierare come due vecchi amici. I ragazzi, mano a mano che Harry li conduceva in giro per il castello erano sempre più sorpresi, sia perché non c’era mai una lezione nei piani così alti, sia perché il professore sembrava a suo agio girando per il castello, sembrava conoscerlo meglio di loro.

Si fermarono davanti al quadro dei troll ubriachi al settimo piano, Harry camminò avanti e indietro per tre volte e comparve un’enorme porta -Prego- disse Harry con un ghigno sulle labbra, era troppo divertente, i Malandrini si guardarono e con quello  sguardo decisero che il nuovo prof. Avrebbe avuto per sempre la loro stima, era riuscito a scoprire una stanza a loro sconosciuta!

-Bene- continuò il Ragazzo Che È Sopravvissuto una volta che furono entrati tutti -Questa è la Stanza delle Necessità, per entrarvi dovete passare tre volte davanti all’arazzo dei Troll e pensare  cosa avete bisogno. Sedetevi pure dove preferite, ma state vicini.- la stanza aveva assunto la stessa forma di quella che usava al suo tempo -Comunque ora passiamo alle presentazioni, voi mi conoscete già, vi prego di darmi del tu, m io non conosco voi. Perciò presentatevi--Cosa dovremmo dirti--iniziate con nome e cognome, cosa vi piace di più e cosa invece odiate e cosa volete fare una volta usciti da qui. Bene, chi inizia?- Ovviamente nessuno si propose così Ginny decise di sacrificarsi per il bene della comunità -Mi chiamo Ginny Granger, mi piace ciò che piace e odio ciò che odio. Penso che diventerò che voglio diventare- Tutti la guardavano stupiti e ammirati per la sfacciataggine con cui aveva risposto, Harry invece scoppiò a ridere –Ok, risposte del genere non le accetto dai Gin fa la seria…--Va bé scusa, tu mi conosci già, loro non volevano parlare, ho pensato di sdrammatizzare un po’- dicendo questo gonfiò le guancie in un’espressione buffissima tanto che Harry dovette distogliere lo sguardo per non scoppiare a riderle in faccia e indicò una persona a caso.

-Mi chiamo James Potter, pi piace far parte dei Malandrini e fare scherzi, specie ad una persona, odio i Mangiamorte e Voldemort. Uscito da qui farò l’Auror- Harry annuì –Ecco così va bene ma voglio sentirvi tutti-

- Io sono Lily Evans, mi piace leggere e non sopporto James Potter, anch’io voglio diventare Auror-

- Mi chiamo Sirius Black, amo Hogwarts e odio la mia famiglia ad eccezione di pochi eletti. Diventerò un Auror-

- Io sono Remus Lupin, amo la mia famiglia e leggere, odio i Mangiamorte. Mi piacerebbe diventare Auror oppure insegnante, comunque qualcosa di utile-

E così via, più o meno rispondevano tutti allo stesso modo –Bene, direi ch possiamo iniziare la lezione…- Lily però lo interruppe –Noi non sappiamo nulla di te, solo il tuo nome e che sei un Auror…--Va bene, cosa volete sapere?--Come hai fatto a diventare Auror così presto?—È un storia un po’ lunga, diciamo solo che io e i miei amici abbiamo un enorme talento nell’attirare guai molto grossi. Essenzialmente ci siamo ritrovati a combattere le Arti Oscure fin da quando avevamo 11-12 anni; così un po’ per premiarci, un po’ perché abbiamo superato tutti i vari esami in 3-4 mesi ci hanno graziato dal tirocinio--Come mai Silente ti ha preso come insegnante? Voglio dire…--Tranquilla, ho capito cosa volevi dire. Il preside mi ha accettato nel corpo insegnanti probabilmente perché secondo lui sono la persona più adatta a prepararvi per l’imminente guerra--Sei purosangue?- tipica domanda da Serpeverde –No, sono mezzosangue e comunque questo non fa alcuna differenza, non è la purezza del sangue a fare grande un mago. Ci sono altre domande? No? Bene, allora iniziamo.

Sappiate che quest’anno non userete il libro di testo, noi ci concentreremo sulla pratica, per la teoria c’è tempo. La fuori c’è una guerra, dovrete essere preparati a tutto, dovete essere pronti, vigili, non dovete dare nulla per scontato, anche solo un errore di distrazione può costare la vita a voi o ai vostri compagni. Dovete prepararvi a vedere tutto, dovete imparare a pensare razionalmente, a non farvi prendere dal panico e, soprattutto, dovete essere pronti a decidere del destino di altre persone; potrà capitarvi di dover decidere tra il salvare delle vite e portare a termine una missione. È giunto il momento di decidere tra ciò che è giusto e ciò che è facile- di colpo Harry non sembrava un ragazzo di soli 18 anni, sembrava un uomo adulto, un uomo che era cresciuto troppo in fretta, che conosceva troppo bene come andava il mondo e cosa significasse veramente la guerra, cosa volesse dire veder morire delle persone e ucciderne altre. Era impressionante. In quel momento Harry sembrava il grande combattente che era; i suoi occhi, sempre così brillanti, avevano perso momentaneamente la loro luce, persi in ricordi troppo infelici per essere raccontati, ricordi che un ragazzo di 18 anni non avrebbe dovuto avere; il suo viso era una maschera di tristezza, provato da un dolore troppo grande.

In quel momento a tutti fu chiaro il motivo per cui Silente lo aveva assunto, tutti capirono cosa intendeva il Preside quando diceva che aveva più esperienza di molti insegnanti. Probabilmente Harry non aveva mai avuto un giorno tranquillo. Vedendolo a Ginny si strinse il cuore, sapeva molto bene che anche se faceva finta di nulla il Bambino Sopravvissuto soffriva molto per il suo passato e avrebbe voluto aiutarlo ma ne lui ne lei erano pronti a parlarne e lei non poteva fare altro che guardarlo soffrire e stargli vicina.

-Per oggi non faremo molto, voglio più che altro capire a che livello siete, dalla prossima lezione, invece, inizieremo a fare sul serio, ok?- continuò Harry tornando ad essere il solito diciottenne.

Al suono della campana della terza ora erano tutti decisamente eccitati, per tutti (o quasi) Harry era un mito, un esempio da imitare e, se possibile, superare in bravura. Tutti aspettavano con ansia la prossima lezione.

 

Intanto nell’ufficio di Silente

 

-Pensi sia stata una cosa saggia, Albus? Ha solo 18 anni e non lo conosce nessuno—Mia cara Minerva- la interruppe Silente –puoi credermi se ti dico che è la persona adatta. Non scherzavo prima quando ho detto che Harry ha più esperienza di gran parte del corpo insegnanti; inoltre tutto ciò che mi ha raccontato è la pura verità e non c’è persona migliore per preparare i nostri giovani studenti alla vita reale- La McGranitt sospirò -Ne sei completamente certo?- Albus sorrise, affabile –Certissimo, gli affiderei la mia stessa vita.-

 

 

~·~·~·~MY SPACE~·~·~·~

 

Ebbene si, care ragazze, non è un miraggio, finalmente sono tornata!

Mi spiace di essere mancata per così tanto tempo ma tra la scuola e i vari impegni non ho avuto un attimo di tempo per scrivere, inoltre non ho la più pallida idea di come scrivere le idee che ho X(

Comunque che ne dite di questo capitolo, vi piace? Spero di sì!!!

Grazie a eri kappa e a Lily Evans 93 per aver commentato e a acdcman, bulmettina, celebrian, coddy94, DANINO, daphne 92, emypotter, harrytat, igniflia, jeginnybells,  kissfrancy, lady marty, Lily Evans 93, marco121184, maryrobin, Mertymini2, mick_angel, mikelina, miss lovett, nan96, nickgin93, Noel_93, noiaia, PrincessMarauders, riddikulus, ron84, RoryPotter, Roxy, sarina87, xAlissax, Yumi_chan per aver aggiunto tra i preferiti.

Baci Fede. XD

 

   
 
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