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Autore: HeyCass    29/12/2015    1 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Wake up, it's time, little girl, wake up
Just remember who I am in the morning"
Ryan Star

 


 

 

 

Dopo aver mangiato con la sua famiglia, Yui salutò tutti e si rifugiò nella sua camera dove, all'insaputa dei familiari, si tramutò nella sua forma da shinigami; aprì la finestra che dava sul letto ed uscì, per immettersi nella notte della città. Mentre saltellava per i tetti delle casa, la sua mente era immersa nel ricordo di ciò che Ichigo, quella stessa mattina presto, le aveva raccontato dal ritorno della sua caccia.
A detta del ragazzo, quelli che dovevano affrontare erano dei tipi di hollow capaci d'ingurgitare persone o shinigami e di unirsi a loro. L' improvvisa moltiplicazione era dovuta alla capacità di aprire diversi varchi e uscire in differenti punti del quartiere, cosa che nessuno fino ad allora aveva notato. Ryo aveva spiegato ciò alla sua squadra e, dopo qualche ricerca, erano venuti alla conclusione che, stranamente, i radar con i quali tutti lavoravano erano capaci d'individuare solo i "nuovi hollow” e non quelli che potevano definire “normali”. Inoltre, c'era qualche "hollow nuovo" che faceva da schermo per gli altri; in altre parole, ogni volta che un "nuovo hollow" compariva al piccolo parco, vicino alle altalene, nello stesso preciso istante comparivano altri normali hollow in diversi punti del quartiere; ma tutto veniva coperto da segnale che solo il "nuovo hollow" riusciva a trasmettere attraverso i radar. La cosa aveva inquietato tutti loro, quello poteva solo significare che i “nuovi hollow” erano decisamente più intelligenti di quelli normali, ma Yui non era completamente convinta di ciò, sapeva che c'era ben altro. Non aveva ancora percepito quella presenza, ma sentiva una brutta aria aleggiare attorno a quel quartiere, qualcosa che gli ricordava comunque l'uomo dagli occhi azzurri. Fino ad ora non l'aveva più incontrato, né tanto meno si era sentita osservata, come capitava di solito; eppure sentiva che lui, in qualche modo, centrava in quella storia, sentiva che tutto ciò che stava accadendo era legato a lui. Non aveva parlato di tutto ciò con nessuno, ma iniziava a pensare che quei particolari avvenimenti, accadessero sempre quando c'era lei di mezzo e la cosa le faceva una certa paura. Non solo doveva affrontare la donna dai capelli azzurri, che ogni tanto faceva capolino nei suoi sogni, ma ora doveva anche stare attenta a dove andava e a cosa faceva, perché qualcuno la osservava, la seguiva e soprattutto, qualcuno la stava mettendo alla prova. Un solo nome lampeggiava nella sua testa, un uomo che lei nemmeno conosceva; una storia raccontata da altri e della quale lei sapeva solo l'essenziale; ma, nonostante ciò, intuiva che dietro a tutto quello ci fosse di sicuro lo zampino di quell’ Aizen. Il perché lo facesse era ovviamente sconosciuto e ciò la spaventava ancora di più.
Avrebbe voluto dirlo agli altri, ma tutto le era sfuggito di mano ed ora non avrebbe nemmeno saputo come spiegare qualsiasi cosa.


 

A metà strada incontrò Ichigo e insieme arrivarono al parco, che era silenzioso ed inquietante come al solito.
“Ehi Ryo, qualche novità?” Chiese Ichigo, toccando terra, dopo essere sceso dall’ultimo tetto.
“Buona sera. Tutto normale, pare che gli avvistamenti, oggi, siano calati al minimo” disse il ragazzo, leggendo qualche foglio. Yui inarcò un sopracciglio.
“Come può essere?” Domandò confusa.
“Non saprei, ma la quantità di Hollow che siamo riusciti a stanare era decisamente poca, direi la più bassa, rispetto ai giorni precedenti. La cosa, in effetti, ci sembra molto strana...” Spiegò il ragazzo, grattandosi la testa. 
“Meglio cosi no? Almeno possiamo stare tranquilli!” Commentò Ichigo, facendo le spallucce; era stranamente calmo. Yui, invece, incrociò le braccia al petto, pensierosa.
“Sembra quasi di stare nell'occhio del ciclone” commentò distratta. I due ragazzi si guardarono a vicenda, prima di voltarsi verso di lei.
“Osservazione interessante, Yui-san…. ehm Yui! - Si corresse il ragazzo.- Andrò a riferire questa cosa ai miei colleghi!” Disse quello, sparendo, rapido.
“Cosa intendi?” Chiese Ichigo, osservandola.
“È come se questo fosse il momento di calma prima di una tempesta; ho un brutto presentimento” Si spiegò Yui. Ichigo la osservò, appoggiando una mano sulla sua testa, alzandole il viso.
“Ultimamente sei molto ansiosa. Yui, va tutto bene?” chiese dolcemente il ragazzo, incrociando i suoi occhi castani con quelli scuri di lei. La ragazza rimase un po’ ad osservarlo, sorridendo nel notare la piega che assumeva la bocca quando il ragazzo era seriamente preoccupato per qualcosa e in questo caso, era preoccupato per lei.
“Si, va bene. Andrà tutto bene” rispose , cercando di convincerlo e cercando di convincere anche se stessa. Senza smettere di guardarlo, si alzò sulla punta dei piedi e poggiò le labbra sulle sue, baciandole con dolcezza.  Ichigo la guardò, completamente rosso in viso.
“Non ti avevo ancora salutato. Buonasera Kurosaki” soffiò lei ad un centimetro dalla sua labbra. Il ragazzo, sorrise leggermente, grattandosi la testa imbarazzato. La ragazza scoppiò a ridere, divertita. All'improvviso i loro dispositivi, nella tasche, iniziarono a suonare freneticamente; i due si guardarono confusi e li presero in mano.
“Sembrano essere impazziti” commentò Ichigo, perplesso.
“No, ti sbagli; forse…” Cercò di dire, ma la ragazza non poté finire la frase, poichè diversi garganta si aprirono attorno a loro ed una marea di hollow ne uscirono, alquanto pericolosi.
“Che diavolo succede?” Chiese Ichigo incredulo.
“È arrivato il ciclone” commentò Yui, mettendo una mano su No Arashi ed estraendola dal fodero.
“Ecco dov'erano tutti gli hollow” disse Yui guardandosi attorno, mentre quelli, ormai, li avevano circondati.
“Ichigo!” Chiamò la ragazza. Quello afferrò Zangestu da dietro alla schiena e si mise in posizione.
“Quando vuoi” Rispose, pronto ad attaccare. Un secondo dopo entrambi scattarono rapidi e andarono incontro agli hollow, affettandone subito un paio.
Erano un numero troppo elevato, per poterli anche solo sovrastare, ma nessuno dei due ragazzi si diede per vinto e, con tutta la forza che possedevano, iniziarono ad ucciderli poco alla volta. Ichigo con un colpo solo ne fece fuori un bel po’, mentre il Getsuga Tenshou ancora volava attraverso il parco. Yui lì incastrò nel suo tornado, eliminandone un gran numero, ma quelli si moltiplicavano celeri.
“Ichigo se continuiamo così, non ne usciremo vivi” Urlò Yui, mentre saltava per schivare un colpo.
“Non abbiamo altra maniera” rispose il ragazzo e rapido ne faceva fuori degli altri.
“Dannazione!” Imprecò a denti stretti la ragazza. Con un balzo andò verso i mostri e ne colpi tre in una sola volta, poi fece per voltarsi, pronta ad attaccarne altri, ma si paralizzò all’improvviso. Un brivido salì lungo la schiena, su per il collo e, così come era già capitato, percepì quella spiacevole sensazione di essere osservata, mentre l'aria attorno si faceva cupa e pesante. Yui si voltò, rapida, in cerca dell'uomo e, completamente catturata da ciò, si spostò lungo il campo di battaglia, sicura di trovarla da qualche parte. Mentre si spostava, qualcosa la colpì alla spalle, facendola ricadere a terra. La ragazza si alzò, furiosa con sé stessa per essersi fatta colpire alle spalle come una principiante, e con un solo colpo uccise l'hollow che aveva osato toccarla, prima di riprendere a correre.
“Yui, dove vai?” Urlò Ichigo, lanciando un'occhiata verso di lei. La ragazza non lo sentì neanche e continuò, inoltrandosi nella piccola foresta.
Si guardò attorno, cercando di setacciare ogni centimetro quadrato di quel posto, decisa ad affrontare qualsiasi cosa le sarebbe capitato di fronte; avrebbe chiuso la questione definitivamente.
“Lo so che sei qui! Esci fuori!” Urlò, furiosa, mentre correva rapida nell'oscurità.
“Andiamo, fatti vedere!” Gridò ancora, ormai completamente immersa nel buio; tutt’ad un tratto si fermò di colpo e strinse la katana fra le mani. Sapeva di aver appena fatto la cosa più stupida del mondo e di essersi appena buttata in quella che sarebbe potuta essere una trappola, ma la curiosità era troppa in confronto alla paura di ciò che le sarebbe potuto accadere.
“ Lo so che sei qui. Anche se ti nascondi, so che mi osservi. Abbi almeno il coraggio di farti vedere!” Urlò con rabbia, verso l’oscurità. Qualcosa, si mosse alle sua spalle e Yui si voltò rapida, pronta ad attaccare, ma non vide nulla. Fece per muoversi, mettendo un passo avanti, pronta ad andare all'attacco, ma si paralizzò, sentendo un respiro soffiare nel suo orecchio.
Il sangue le si gelò nelle vene, mentre la paura la teneva bloccata, fissa ed immobile nella stessa posizione. Non si aspettava che fosse così vicino, ma sopratutto così silenzioso da non essere nemmeno percepito.
“Fai troppo rumore, Asai Yui ” sussurrò la voce nel suo orecchio. Yui deglutì, spaventata.
“Sapevo che ci fossi tu dietro tutto ciò!” Disse, voltando un poco il volto.
“Lo sapevi?” Chiese sarcastico. Yui strinse i denti.
“Perché lo fai?” Domandò la ragazza, cercando di mantenere la calma.
“Inutile che me lo chiedi, non risponderò a nessuna delle tue domande” disse tranquillo l'uomo. D'improvviso, la ragazza si mosse e, rapida come il vento, si voltò, puntando No Arashi verso di lui. L'uomo dagli occhi azzurri, la guardò, rimanendo impassibile.
“Non so cosa tu abbia in mente, ma hai finito di prenderti gioco di me. Perché ti spingi a tanto? Cosa credi di ottenere da tutto questo? Quante persone ancora devi ferire, per i tuoi scopi?” Chiese furiosa. L'uomo si limitò ad osservarla; non sembrava per nulla turbato da quella situazione e ciò turbava non poco la ragazza.
“Io non ho nessuno scopo, né tanto meno voglio qualcosa da te” rispose pacato. Yui affilò lo sguardo, stringendo la katana fra le mani.
“Se non sei tu, forse è quel tizio là, non è vero. E' quell'Aizen che ti ha mandato!” Disse con forza la ragazza, senza però ottenere alcuna risposta.
“Che cavolo vuole da me, quello? Di a quel tizio che mi sono rotta dei suoi giochi!” Urlò, andando incontro alla figura, pronta ad attaccarlo. L'uomo, si spostò talmente veloce da non essere riuscita nemmeno a vederlo e, rapido, le bloccò la katana con una mano. Yui sentì il cuore fermarsi nel petto, mentre ,con gli occhi sgranati, osservava la scena.
“Sei troppo impulsiva, Yui Asai, impara a capire la forza del tuo avversario, perché questo tuo atteggiamento, potrebbe costarti la vita!” Sussurrò l'uomo, spostando la lama e avvicinandosi ancora a lei.
“A quale scopo mi dici tutto ciò? Potresti farmi fuori anche adesso, perché ti trattieni?” Domandò, Yui, cercando di tenere la voce ferma, mentre dentro sentiva la paura crescere sempre più.
“Ma io non voglio ucciderti, Asai Yui . Ti sto solo osservando” rispose, con tranquillità, l'uomo dagli occhi azzurri.
“Perché mi osservi?” Chiese rapida. L'uomo si limitò a guardarla silenzioso; infine avvicinò il viso al suo, scrutandola da vicino.
“Non dovresti preoccuparti di questo, quando una marea di hollow vi sta attaccando” disse pragmatico quello, lasciando quella più confusa che mai.
“Yui! Yui, dove sei? Rispondi!” Urlò la voce di Ichigo, poco lontana. La ragazza spalancò gli occhi; si era completamente dimenticata di aver lasciato il ragazzo da solo, circondato da un numero elevato hollow.
“Corri” sussurrò la voce profonda dell'uomo. Yui lo guardò per un momento, incapace di muoversi.
“Non so cosa vogliate da me e perché, ma giuro che vi renderò le cose tremendamente complicate” disse la shinigami, riprendendosi da quell’attimo di esitazione. L'uomo la osservò nuovamente, prima che la sua bocca si schiudesse in un sorriso.
“Non vedo l'ora” rispose, divertito. Yui strinse la katana, irritata; infine con uno scatto si mise a correre cercando di raggiungere al più presto Ichigo, che, solo, si occupava dei mostri. Uccise qualche hollow, mentre correva a perdifiato e, quando finalmente arrivò al piccolo parco, si fermò un momento, in cerca del ragazzo dai capelli arancioni. Nel momento in cui i suoi occhi lo individuarono, sano e salvo, senti il cuore farsi più leggero.
“Ichigo, sono qui” urlò, cercando di catturare la sua attenzione. Il ragazzo alzò il viso e, incontrando in lontananza la sua figura, tirò un sospiro di sollievo.
“Mi hai fatto preoccupare, dove diavolo eri finita?” Domandò, mentre uccideva alcuni hollow.
“Mi dispiace io...” Tentò di finire, ma qualcuno comparve all'improvviso, al suo fianco.
“Yui-san, tutto apposto?” Chiese una voce. La ragazza si voltò, incontrando lo sguardo di Ryo e sorrise.
“Certo, com'è la situazione là?” Chiese seria. Il ragazzo storse il naso.
“Se ne stanno occupando i miei compagni, ma abbiamo dovuto chiamare rinforzi, molti di loro sono stati trasformati” spiegò il ragazzo, preoccupato.
“Ok, allora pensiamo ad occuparci di questi” disse Yui, indicando il gruppo che aveva circondato Ichigo.
“Gradirei un po’ di aiuto” si lamentò quello, essendo ormai praticamente sommerso dagli hollow. I due ragazzi si lanciarono un'occhiata e scattarono veloci, l’uno al fianco dell'altra ed iniziarono a combattere.
“Tieniti forte Ryo!” esclamò la ragazza, sorridendo divertita; l’adrenalina ormai percorreva implacabile i suoi vasi sanguigni, stimolata dalla situazione disperata in cui si trovava ed ormai si era abituata a quella sensazione di eccitazione che provava durante un combattimento.. Ryo sorrise a sua volta e richiamò il suo shikai.
Yui si sbarazzò in fretta di alcuni hollow, tagliandoli a fette con il suo il ciclone personale, mentre, al suo fianco, il ragazzo ne uccideva altrettanti con la sua zampakuto d'acqua. Pochi minuti dopo e finalmente il parco fu libero da tutti i nemici.
I tre ragazzi rimasero in silenzio, in attesa di un possibile nuovo attacco e, quando nulla comparve, si rilassarono, sorridendo sollevati.
“Ci siamo riusciti” disse felice la ragazza, battendo il cinque al ragazzo al suo fianco, sotto lo sguardo leggermente infastidito di Ichigo.
“Oh be, ho fatto tutto io, ma tranquilli, non c'è bisogno che mi ringraziate” rispose sarcastico, con una punta di fastidio. Yui sorrise divertita e si avvicinò a lui, stampandogli un bacio sulla guancia.
“Quanto siamo suscettibili” lo provocò lei, mentre quello diventava nuovamente rosso.
“Non fare certe cose davanti alla gente, mi vergogno” replicò imbarazzato, Yui scosse la testa ridacchiando.
“Ma quindi voi due state insieme?” Chiese sorpreso Ryo.

“No” disse Yui.
“Si” rispose Ichigo. I due ragazzi si guardarono un momento, confusi.
“Come no? E si, ovviamente si” la riprese Ichigo.
“Non abbiamo mai parlato di questo” rispose quella aprendo le braccia.
“Siete davvero uno spasso voi due” disse Ryo, scoppiando a ridere. Ichigo gli lanciò un'occhiataccia, che fece tornare il ragazzo serio.
“Mi scusi, Ichigo-san” disse Ryo, facendo un piccolo inchino.
“Non devi mica scusarti con lui!- Lo riprese la ragazza. Ichigo gli lanciò un'occhiataccia. Lei rispose con una linguaccia.- Ma visto che abbiamo completato la missione, ci sarebbe da festeggiare. Potresti rimanere qui sulla terra, con noi” disse la ragazza avvicinandosi a lui.
“Sarebbe bello, non ho mai visitato la Terra” confessò, imbarazzato.
“Allora è deciso, rimarrai qui. Sarà divertente” esclamò felice la ragazza, mentre Ichigo sbuffava.
“Vero Ichigo?” Chiese Yui, rimarcando con attenzione il suo nome; il ragazzo spostò lo sguardo, mormorando qualcosa di incomprensibile.

“Ichigo…” Ripetè la ragazza, con un tono che non ammetteva repliche.
“Forse” disse scocciato. Ryo sorrise insieme a loro.
“Bene allora è deci...” Tentò di finire Yui, ma non ci riuscì. Ichigo la guardò con gli occhi spalancati.
“Yui spostati!” Gli urlò il ragazzo dai capelli arancioni, ma prima che potesse fare qualcosa un hollow, comparso improvvisamente, tentò d'infilzarla con un suo artiglio. Yui cercò di voltarsi rapida, ma non schivò il colpo. Quando mise a fuoco, ciò che i suoi occhi incontrarono, le fecero perdere un battito.
Il colpo, non arrivò mai.
Una figura si era precipitata davanti a lei proteggendola. Ichigo si spostò rapido ed uccise l'hollow, prima che quello potesse fare altri danni.
Yui sentì il cuore crollare, priva della forza di reagire. La figura ricadde sulle ginocchia, priva di forza, mentre una profonda ferita all'addome, sanguinava copiosamente. Yui si risvegliò da quel momento di panico e si precipitò verso di lui, afferrandolo per le spalle e voltandolo verso di se.
“Ryo!” Chiamò, ancora incredula, portando le mani sul volto del ragazzo.
“No, no. Non osare, no!” Disse la ragazza, mentre la ferita continuava a sanguinare.
“Chiama… chiama aiuto, Ichigo, chiama aiuto!” Urlò preoccupata. Ichigo, annuì e si spostò, rapido, in cerca di qualcuno.
“Ryo. Ehi, devi resistere, capito? Devi resistere fino a che non arriverà qualcuno! Ryo!” Lo chiamò la ragazza, cercando di tenerlo cosciente. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi, stanchi e affaticati.
“È troppo tardi…” sussurrò la voce del ragazzo. Yui spalancò gli occhi dal terrore. D'improvviso il suo corpo iniziò a trasformarsi, a deformarsi.
“No, no ti prego. Non può succedere, non lo fare!” disse quella, scuotendolo con forza. Il ragazzo la osservò affondo, con i suoi occhi azzurri, mentre una parte del suo corpo, diventava irriconoscibile.
“Ti prego, Ryo, no! Perché l'hai fatto? Perché diavolo l'hai fatto?” Chiese, disperata strattonandolo un poco. Il ragazzo sorrise leggermente, mentre il viso si corrugava dal dolore.
“Non potevo… lasciare... Che tu venissi colpita” disse il ragazzo, con notevole sforzo. Yui l'osservò incredula.
“Ma Ryo, tu...” Cercò di dire, con tristezza.
“Va tutto bene, grazie Yui-san, no. Yui,- si corresse,- sei sempre stata gentile con me. Sei davvero una brava persona, sono contento di averti conosciuta ” sussurrò il ragazzo, con voce sempre più debole, mentre un tenero sorriso gli compariva sulle labbra. Yui, sentì il cuore spezzarsi nel petto. Scosse la testa, mentre una lacrima scivolava silenziosa sul viso.

"Ryo.." Disse, con voce spezzata.
“ Ti prego, prenditi cura di Hikari” disse in un sussurrò, mentre, infine, anche il suo viso, veniva deformato.
“No, no, no! Ryo, stai qui, stai con me. Non ti trasformare, non lasciare che succeda. Ti prego. Ryo!” Lo chiamò con forza la ragazza, ma, come prendendosi gioco delle sue parole, il ragazzo si trasformò completamente in un mostro, violento ed irriconoscibile.
Yui rimase immobile, mentre ciò accadeva davanti ai suoi occhi. Sentiva il cuore nel petto fare male, lo stomaco torcersi, non poteva credere a ciò che era appena successo.
Quello che prima era Ryo, si alzò in piedi e, con un urlo terrificante, la colpì, scaraventandola lontano. La ragazza non ebbe la forza di reagire e rimase immobile dopo essere precipitata a terra con violenza.

Dopo alcuni secondi cercò di rialzarsi, mentre gli occhi, completamente appannati, le impedivano di vedere qualcosa. Sentì il mostro avvicinarsi a lei.

Con fatica si rimise in piedi, mentre la sagoma sfocata del mostro, si faceva sempre più vicina. Le lacrime, copiose, rigarono, implacabili, il suo viso; non riusciva a sopportare quel dolore, non riusciva a sopportare l'idea di aver perso qualcuno.
Appena il mostro le fu vicino, la colpì di nuovo e Yui andò a sbattere contro un altro albero. Senti il fiato spezzarsi ed il respiro mancare. La testa si fece pesante e la vista si offuscò ancora di più. Scivolò con la schiena sul tronco, fino a sedersi senza riuscire più a muoversi. Sentì qualcosa di caldo, scivolare sul viso, lo toccò. Denso e caldo, del sangue colò da qualche ferita sulla testa, ma nemmeno in quel caso, riuscì a muoversi. Era paralizzata dal dolore, dalla paura, dalla consapevolezza che quello che avrebbe dovuto uccidere non era un hollow normale, ma bensì un suo amico e lei, non avrebbe potuto farlo. Non voleva uccidere Ryo.
“Alzati” disse una voce. Yui la sentì. Dopo alcuni secondi, la riconobbe.
“Cosa vuoi da me?” biascicò con fatica, la ragazza.
“Lo sai che non hai altra scelta” disse la voce. Yui chiuse gli occhi con disperazione.
“Lasciami in pace!” Disse fra i denti.
“Devi ucciderlo” continuò la voce.
“Ho detto lasciami in pace” urlò in preda all'ira. Strinse gli occhi, cercando il coraggio dentro di se; infine, con grande sforzo si rimise in piedi, strinse la zampakuto che ancora teneva fra le mani e con un salto si precipitò verso il mostro.
“Giuro che te la farò pagare, giuro che tu ed Aizen, la pagherete. Parola di Asai Yui ” urlò con furia, mentre con forza si spingeva verso l'hollow e lo trafiggeva, dritto sulla mezza maschera.
“Mi dispiace Ryo, perdonami. Giuro che mi prenderò cura di lei” sussurrò, mentre le lacrime continuavano a scendere, senza dare accenno al volersi fermare. Poi, l'hollow sparì nel nulla, senza lasciare nessuna traccia alle proprie spalle.

La ragazza ricadde sulle ginocchia, osservandosi le mani, sporche di sangue; aveva appena ucciso un suo amico. Questo pensiero, fisso, le girava in testa e le provocò la nausea. Strinse la mani, furiosa.
“So che sei ancora lì. Di ad Aizen, che se vuole qualcosa da me, allora farà bene a venire direttamente qui, mi sono stufata dei suoi giochi” Urlò, con furia. Nessuna risposta tornò indietro, ma Yui sapeva che lui aveva sentito.

Ichigo tornò poco dopo con gli aiuti, ma l'unica cosa che trovò fu, Yui che, seduta per terra, piangeva. Si precipitò verso di lei e la circondò completamente con le sue braccia, lasciando che piangesse ogni sua lacrima, mentre quella terribile storia, giungeva finalmente al termine.

La dodicesima divisione fece rapporto, così come lo fecero Yui ed Ichigo. Il capitano comandante si congratulò con loro e li ringraziò per l'aiuto dato alla Soul Society, ma i due ragazzi non lasciarono subito il seretei.

Non prima di aver concluso l'ultima missione.




Il sole tramontava all'orizzonte ed il vociare delle persone, nelle strade, si attenuò lentamente.

Poco fuori dal centro di quel piccolo villaggio, in una piccola casa, ora regnava il silenzio, un silenzio cupo e freddo. Hikari si strinse su se stessa affondando il viso fra le gambe, riusciva ancora a sentire la sua risata, i suoi scherzi e la sua irrefrenabile parlantina in giro per la casa. Riusciva a sentire il suo profumo ed ora sentiva la sua assenza. Le lacrime scesero silenziose sul suo viso.

Lei non aveva avuto nessuno a parte lui, era stato l'unico nella sua vita a prendersi cura di lei e mai avrebbe voluto separarsi dalla sua unica famiglia, ma il destino, molte volte, gioca dei brutti scherzi ed ora non le rimaneva altro che un ricordo nella propria mente, un cuore vuoto e una casa fin troppo silenziosa.

“Hikari Sakata” sussurrò una voce nel tramonto. Hikari alzò la testa in cerca di qualcuno, infine la vide: una ragazza dai capelli castani che le sorrideva leggermente.
“Ryo mi ha parlato di te” disse quella, dolcemente. Quel nome le fece tremare il cuore; Hikari continuò ad osservare la ragazza, incredula e curiosa. La castana, si avvicinò verso di lei e le porse una mano.
“Non aver paura, non sarai mai sola” sussurrò Yui, mentre una nuova storia stava iniziando.









 


 


 

Angolo dell'autore:


 

Salve a tutti.

Scusate per l'immenso ritardo, natale è passato e si è portato dietro un sacco di tempo. Avrei voluto pubblicare prima, ma varie cose non me l'hanno permesso. Spero comunque che possiate apprezzare il capitolo.

Qualcuno si palesa, ma ora la domanda è: è un amico o un nemico?


 

Vorrei ringraziare prima di tutti Zephiel97 per aver commentato, ma sopratutto per avermi dato una mano con il capitolo. Grazie mille.

Grazie anche a MeikyuuButterfly per aver commentato, mi fa molto piacere sapere ciò che pensi. Grazie anche a te.


 

Grazie anche a coloro che seguono e leggono la storia, spero di tenervi ancora qua.

Un saluto.

Cass.

 

 

  
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