Film > High School Musical
Ricorda la storia  |      
Autore: Angels4ever    09/03/2009    2 recensioni
Chad parte x passare le vacanze di Natale a Boston da alcuni parenti...e se incontrasse il primo amore proprio li? Chi potrebbe essere la sua lei?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Chad Danforth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

One Week...one love



"Eccoci qua...all'aeroporto di Albuquerque, l'unico che ci sia in questa cittadina del New Messico" pensai in quel momento, circa tre anni fa, mentre mi dirigevo verso quelle che si prospettavano le vacanze di Natale più noiose che avessi mai passato.

Andare a Boston dai miei zii e nonni! Per carità...è una città stupenda, ma io volevo rimanere con i miei amici, ciò che mi convinse a partire fu il fatto che il mio migliore amico Troy Bolton non sarebbe rimasto in città, quindi non aveva senso allenarci a Basket senza il capitano, o rimorchiare ragazze senza un po' di concorrenza, proprio non ne valeva la pena!
“Allora...il passaporto ce l'hai, il biglietto anche...”mia madre grande organizzatrice di viaggi cominciò a elencare tutte le cose che in teoria avrei dovuto avere con me.

Chiamaci quando arrivi dai nonni! Ti viene a prendere zia Sarah!” mi disse papà, ma io non rispondevo “Chad mi stai ascoltando?”

Si! Tranquillo!” dissi sbuffando, li reputavo colpevoli per mandarmi dai nonni contro la mia volontà, ma ormai non potevo farci più niente.


Dopo varie ore mi trovai in aereo, e anche se il viaggio durò poco più di due ore, mi sembrò interminabile, una volta arrivato all'aeroporto di Boston(che quello di Albuquerque non era niente) mi guardai in giro, con le valigie accanto a me.

E poco dopo vidi zia Sarah con Rory, la mia cuginetta di dodici anni. Che mi salutavano allegramente, andai da loro e le abbracciai affettuosamente.

Ehi Chad!Come sei cresciuto!” mi disse mia zia, una donna sulla quarantina, con dei capelli ricci quasi quanto i miei(caratteristica di famiglia), e occhi scuri color cioccolato.

Ciao Zia...Ciao pulce!”

Rory storse il naso “Ehi! Sono cresciuta di dieci centimetri negli ultimi due anni!” sbottò lei fingendosi indignata.

Io la schermì un po' “Oh...be...allora sei proprio un gigante!”

Ridendo e scherzando ci dirigemmo in macchina e poi a casa dei nonni.

Quando arrivammo mi sorpresi sempre di più vedendo tutte le strade piene di neve!Perfetto per sfidare mio cugino Corbin. Subito fui accerchiato dalle braccia soffocanti di mia nonna, come se fossi un bambino! Mentre io in verità volevo solo sprofondare!

Chad! Sei diventato proprio alto!” commentò mio nonno.

Merito del Basket nonno!” intervenne mio cugino Corbin, l'unico della famiglia che si potesse salvare.

Io gli feci l'occhiolino e lui subito capì che era un messaggio di SOS, e che doveva salvarmi da quella banda di pazzi.

Nonni, mamma...faccio vedere a Chad dove dormirà!” esclamò. “Magari non si ricorda più la MIA stanza...”

Che scusa pietosa, possibile che quel ragazzo di tre mesi più grande da me non sapesse recitare? Sicuro che fossimo parenti?

Mentre entravo con Corbin in quella che nella prossima settimana sarebbe stata la NOSTRA stanza, mi squillò il cellulare.

Ehi amico” disse la voce al di là della cornetta, naturalmente era Troy.

Troy! Siete arrivati ieri in montagna?”domandai buttandomi a peso morto sul letto.

Si, purtroppo, alle sei del pomeriggio!” neanche lui era molto entusiasta, probabilmente come me preferiva rimanere a casa al calduccio.

Allora?Com'è la montagna?”

Troy sbuffò rassegnato “insomma...nevica! E per capodanno ci sarà una specie di serata al karaoke! E mia madre pretende la mia presenza!Dice che magari potrei trovare l'anima gemella...”
“Anche qui è praticamente tutto bianco!E comunque se fosse per Lucille scommetto che sposeresti una santarellina, dolce, con il quoziente superiore alla media, bellissima, dolcissima...”

Mentre elencavo tutte queste qualità che poteva avere solo la Vergine Maria, mi preoccupai non sentendo Troy che rideva della mia fantastica battuta.

Be...”commentò il mio migliore amico “il profilo di questa ragazza non mi dispiace per niente!”

Scoppiai a ridere “Troy...lo sai che non ti capisco? Sei super popolare, tutte le ragazze della East High ti vogliono, e tu vai ad immaginarti l'immaginabile? Non esiste una ragazza così!”

Uff...Fratello...a differenza tua io non me ne faccio una al giorno...e non sposerò una cheerleader senza cervello.”

Io sospirai “Sei proprio senza speranze...comunque...l'hai trovata la tua anima gemella?”

Troy si irritò un po' dal mio sarcasmo “Chad! Se sto qui da un giorno e mezzo! Dammi tempo! Tu invece?”

Io sto qui da un'ora! E ancora non ho visto anima viva!” esclamai.

Troy cominciò a parlare a bassa voce “Ora scusa ma devo andare, io e papà ci alleniamo di nascosto da mamma” e riattaccò senza salutare.


Ehi potevi almeno salutarlo da parte mia!” si indignò Corbin, che per tutto il tempo era rimasto seduto sul letto accanto al mio con le orecchie ben tese.

Non aveva tempo!” mi giustificai, e lui sembrò crederci come se niente fosse, che ingenuo.

Ehi cuginetto, hai voglia di una battaglia a palle di neve?O hai paura di diventare un pupazzo di neve?”

Aveva proprio voglia di perdere! Naturalmente una sfida non si rifiuta mai...


Bene incappucciati uscimmo e cominciamo a lanciarci palle di neve sempre più grandi e veloci, che schizzavano da una parte all'altra.

Corbin cominciò a correre per tutta la piccola via isolata di casa sua, ed io cominciavo a lanciare neve a cavolo senza colpirlo mai. Ma poi un essere umano lo colpii: una ragazza che stava uscendo proprio in quel momento dal cancello di fronte casa di mia nonna e dei miei zii, la fatina delle nevi più carina che avessi mai visto...

Il mio cuore perse un battito, temevo di averle fatto male, visto che era caduta per terra.

Io e Corbin ci avvicinammo mortificati.

Scusa!” esclamai subito nervoso “Non l'ho fatto a posta! Mi dispiace...”

Lei sorrise amabile...aveva un sorriso capace di sciogliere il cuore più duro, aveva la pelle chiara e delicata, con guance rosee, labbra color sangue e capelli biondi, forse un po' più chiari...sinceramente mi ricordava tanto La bella addormentata, o meglio una principessa, oddio come stavo diventando sdolcinato.

La aiutai a rialzarsi, prendendole una piccola mano tra le mie.

Tranquillo! Non è la fine del mondo!” esclamò con la sua voce cristallina. “E' stato un incidente.”

Sentii le mie guance dipingersi di rosso, ma sperai che non se ne accorgesse, che figura!Non sarebbe di certo stato da “Maschi”.

Ehm...”visto che le nostre mani erano ancora unite(sotto lo sguardo malizioso di Corbin), l'unica cosa intelligente che mi venne da fare fu “Piacere...io sono Chad!”

Piacere Chad...io sono Emilia...”che nome strano che aveva, quasi impronunciabile, lasciai andare la sua mano, Corbin nel frattempo fu abbastanza intelligente da lasciarci soli.

E-Emilia?Non sei americana, vero?”
Lei rise dolcemente “No...sono Italiana, Veneta precisamente, sono qui a trovare dei parenti!”


Sarei rimasto li a parlare con lei un’altra ora e mezza se non mi fosse squillato il cellulare. Lo estrassi subito fuori dalla tasca dei jeans e guardai il numero sul display. Era zia Sarah.

Ehm…beh…adesso devo andare!! Mi aspettano a casa!!” le dissi balbettando un po’.

Lei annuì “Devo andare anche io!! Ci si vede in giro!! Ciao!!”. E detto questo sia io che lei ci allontanammo verso le nostre case.


Era carina quella ragazza oggi!!” sbottò all’improvviso mio cugino Corbin.

Stavamo nella nostra stanza, aspettando che mia zia mettesse la cena in tavola; io stavo guardando su internet le news sportive mentre Corbin giocava alla play-station.

Sisi lo era davvero!! E’ italiana sai?” gli risposi. Lui mi guardò spalancando gli occhi e dopo poco tempo forgiò un sorriso a trentadue denti.

E bravo Chad che si è conquistato la ragazza italiana!!” mi prese in giro.

Gli lanciai un foglio di carta appallottolato che stava sopra il tavolo della stanza. “Sei un maledetto idiota!!” gli dissi.

Lui fece spallucce “Su via cugino!! Non avevi forse detto a quel tuo amico che avevi intenzione di fare conquiste?” mi domandò.

In effetti aveva ragione, ne avevo parlato con Troy, ma… cioè io… non pensavo succedesse sul serio!!!!!! Proprio in quel momento mia zia ci chiamò per la cena e io e Corbin facemmo a gara per chi si sarebbe aggiudicato il piatto più sostanzioso di tacchino e patatine fritte. Vinse Corbin, ma non ne feci un dramma. D’altronde andavo per i diciassette anni, se avessi fatto storie sarei passato sicuramente per un bambino.

Quando fummo tutti a tavola e cominciammo a mangiare regnò il silenzio solo per pochi minuti. Si sentiva solo il rumore della televisione accesa in salotto. Ci pensò mia cugina Rory a guastare quell’attimo di pace che sarebbe tanto piaciuto alla professoressa Darbus.

Chad oggi ti ho visto con una ragazzina bionda davanti casa! Chi era?” mi chiese.

Ci misi un attimo a sbiancare. Vidi tutti i miei parenti girare lo sguardo verso di me e proprio come pensavo quella a sembrare più curiosa era la nonna.

Umh…nessuno!! Cioè…credo che sia una vicina!!” dissi cercando di nascondere l’imbarazzo. Intanto mio cugino Corbin se la rideva sotto i baffi.

E come l’hai conosciuta?” chiese mia nonna. Oh povero me!

Ehm…l’ho per sbaglio colpita con una…palla di neve!!” balbettai. Stavolta non era riuscito a nascondere l’imbarazzo per niente.

Il nonno e la nonna mi sorrisero al contrario di zia Sarah e zio Jake che erano nettamente indifferenti.

Hai visto Mattiew!!?? Somiglia tanto a suo padre il nostro Chad!! Un vero conquistatore!!” disse la nonna rivolta al marito. Che qualcuno mi aiutiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!

Corbin perché non saliamo in camera?! Ho voglia di farmi una partita con quel gioco della play…come si chiama…con cui giocavi prima!!” sbottai verso mio cugino che non impiegò molto a capire che era tutta una scusa per non continuare e approfondire la conversazione.

Certo cugino vai avanti tu!!!” mi rispose.

E sparimmo per tutta la sera dalla circolazione.


Il giorno dopo mia cugina mi obbligò ad accompagnarla a pattinare. Corbin era rimasto a letto con la febbre a 39 e quindi non potette venire con noi.

Zia Sarah mi spiegò che a pochi passi da casa vi era una lastra di ghiaccio resa in modo tale da poterci pattinare, così ci coprimmo per bene, Rory prese i suoi pattini e ci incamminammo a destinazione.

C’era davvero tanta gente quando fummo li davanti e per un attimo pensai che avrei potuto perdere di vista mia cugina in batter d’occhio.

D’accordo signorina!! Le regole sono queste: ogni quarto d’ora torni qui e ti fai vedere così non mi vengono crisi di panico!!” le dissi. La vidi alzare gli occhi al cielo e sbuffare.

Freno a mano Rory!! Rispetta i patti o appena tornati a casa dico a tua madre che mi hai fatto impazzire!!” ribadii ancora una volta.

Ok Ok!!” mi disse “Facciamo a modo tuo!” E detto questo si mischiò tra la folla.

Pensai di sedermi a terra, visto che le panchine erano tutte occupate, ma mi resi conto che era una brutta idea così rimasi in piedi.

E fu in quel momento che la rividi di nuovo…la riconobbi!! Emilia, che volteggiava leggera sui pattini. Mi venne da sorridere. Era bella cavolo!! Era proprio bella!!

Anche lei dopo un po’, giratasi mi vide e mi raggiunse pattinando con il sorriso sulle labbra.

Ehi Chad!”mi salutò dolcemente

Come mai qui?”

Sorrisi “Sai com'è...la mia cara e dolce cuginetta mi ha chiesto di accompagnarla a pattinare!Non mi ha dato modo di poter dire di no!”

Be...allora dovrò ringraziarla...così ho potuto rivederti!”disse chinando il capo e arrossendo lievemente.

Era così bella quando arrossiva, ma che dico! Lei era sempre bella...sembrava un angelo!

Non so bene il perché ma anche io sentii le mie guance tingersi di rosso, e diventare sempre più calde. Che stesse venendo la febbre anche a me?O forse era qualcos'altro a me completamente ignoto?

Ehm...Emilia...”cominciai io

...oh no! Ti prego! Chiamami Amy!”mi interruppe lei, guardando negli occhi.

Ok...ehm...senti...”cominciai a sentirmi sciocco e nervoso, super imbarazzato “Ehm...ecco...ci sarebbe quella festa per la vigilia di Natale...di quartiere...ti...andrebbe di venire con me?”

Lei rimase spiazzata da tale domanda “Certo! Mi farebbe molto piacere!”

Ci sorridemmo a vicenda, ma quel magico momento fu interrotto volontariamente dalla mia cuginetta Rory.

Ehi!Mamma ha detto che dobbiamo tornare!” mi annunciò scocciata.

Si girò verso Amy squadrandola da capo a piedi con un sorriso malizioso che mi preoccupò non poco.

Tu devi essere Emilia!”disse prendendole una mano e stringendola con forza. “Chad non fa che parlare di te!

Amy diventò rossa fino alla punta dei capelli, e di certo quando sarei tornato a casa QUALCUNO l'avrebbe pagata a caro prezzo.

Davvero?”chiese ad un certo punto la ragazza cercando di sembrare indifferente.

Si si...”non diedi modo alla mia cuginetta di aggiungere altro perché la trascinai via con forza.

Be Amy...ci vediamo domani alla festa ciao ciao ciao!”


Quando tornammo a casa ero troppo infuriato anche solo per prendermela con quella pulce di Rory! Non potevo ancora crederci! Mi aveva messo in imbarazzo davanti a quella fatina turchina! Grr...che nervi!

Salii a vedere se Corbin stesse meglio, e lo trovai nel suo letto raggomitolato sotto le coperte.

Ehi Corb, come stai?”

Male...”biascicò “Ho ancora la febbre a 38, è scesa di poco!”

Ah...vabbé tranquillo! Ti rimetterai presto.”

Lo spero...”piagnucolò “Non posso perdermi la festa di domani!”

Io risi “A proposito della festa!” gli raccontai ciò che era successo con Rory e Amy, al mio invito verso la ragazza...visto che con Troy non potevo parlare spesso a causa del fuso orario mi confidai con mio cugino, anche se non era proprio la stessa cosa.

Wow...!L'hai stesa amico!” gorgogliò.

Ehm...non lo so...forse...!”

Mi grattai nervosamente la nuca, vizio che avevo acquisito a causa di Troy, gesto che compieva sempre nei momenti di panico o nervosismo...




La sera del giorno dopo fui pronto per andare alla festa, mi ci erano volute ben due ore e ventidue minuti per prepararmi, cosa per ma alquanto strana, i miei parenti mi raccomandarono di tornare a mezzanotte e mezzo, giusto in tempo per i fuochi d'artificio di Natale.

La festa si svolgeva in una vecchia palestra vicino casa, che in quel momento addobbata e pulita sembrava essere come nuovo.

La maggior parte dei ragazzi erano in coppia, e mi sentii un pesce fuor d'acqua...luci colorate danzavano a ritmo di musica, proprio come dentro una discoteca meno rumorosa ma più romantica...

E poi ad un tratto la vidi... nel buio viola del neon, il suo sorriso splendido...sembrava una regina delle celebrità, bella magnifica senza un'età...

Un po' imbranato ed intimidito cercai di non guardarla negli occhi, ma non ne fui capace, erano troppo belli...

Ciao...”dissi io.

Ciao!” mi sorrise entusiasta.

Era Era Era...incantevole...aveva un vestitino a maniche lunghe nero, che arrivava al ginocchio, con il contorno argentato, i capelli lisci e color del grano che ricadevano sulle sue spalle...

Non sapevo cosa dirle, cosa fare, non mi era mai capitato, mi limitavo a passare le ore scolastiche con qualche cheerleader, niente di più...

Le tesi la mia mano verso di lei, che dopo pochi istanti afferrò prontamente “Ti va di ballare?”

Ma certo...” e ci dirigemmo verso la pista.

Proprio in quel momento la musica a palla si smorzò dando spazio ad una dolce ballata...un lento molto romantico, fin troppo per me...non l'avevo mai ballato, ma non potevo rifiutarmi, che avrebbe pensato di me?L'avrei offesa, ormai l'avevo invitata!

Un po' impacciato misi le mie mani suoi suoi fianchi, e lei le sue dietro al mio collo.

Cominciammo a muovermi a ritmo di musica, lei era davvero molto brava...chissà quanti ragazzi l'avevo toccata, abbracciata, e magari baciata perfino prima di me! Oddio...mi metto a fare il geloso per una ragazza che non è la mia?Be...non ancora!

Avevo una grande voglia di baciarla...ma non potevo, o avrei rovinato tutto come sempre, questa volta ci sarei andato più cauto...si spera...

Dopo poco la musica finì, e noi due eravamo gli unici ancora avvinghiati, un po' imbarazzati lentamente ci staccammo e andammo a parlare lontano da tutto quel chiasso che era ripreso.

Era una ragazza molto dolce, non particolarmente loquace, aveva un qualcosa di affascinante.

Senza rendercene conto la serata volò via, i fuochi d'artificio erano stati stupendi e molto romantici, verso mezzanotte e trenta ce ne andammo, ero in super ritardo, poi chi li sentiva i miei zii, ma tuttavia mi sentii in dovere di riaccompagnarla, non potevo certo lasciarla andare da sola.

Davanti alla porta di casa sua ci salutammo, ma chissà perché quando vidi che era rimasta ferma davanti alla porta senza entrare, tornai indietro verso di lei, e dolcemente le baciai le labbra morbide che sapevano di miele e zucchero.

Le nostre labbra sembravano essere fatte le une per le altre, si modellavano perfettamente e sembravano non volersi più staccare.

Il bacio era morbido, non irruento, che sapeva più di mille parole, con le lingue che ormai avevano preso una veloce lotta incontrollata.

Era stato il mio primo vero bacio dato con amore, meraviglioso, e di certo non l'avrei mai dimenticato.

Con dispiacere ci staccammo, avremmo voluto approfondire quel contatto ancora di più, ma lei notò che sua zia, affacciata alla finestra, aveva visto la scena...che guaio..anche se lei non sembrava molto preoccupata, a differenza di me...

Ehm...Amy...io...dovrei andare...”

Si...si è fatto decisamente più tardi del previsto!”disse mordendosi il labbro inferiore.

Senza aggiungere altro mi diressi verso casa dei miei parenti, questa volta senza voltarmi...


Corbin mi aspettava sveglio, per farsi raccontare i dettagli sull' appuntamento con “l'italiana”, come negarglieli?

Oddio...vi siete baciati?????”

Idiota!Non urlare!”lo rimproverai io, ci mancava solo che la nonna, dal sonno molto leggero, sentisse ogni cosa.

Ok ok...scusa...”disse lui “Com'è stato?”

Interessante...anche se è chiaro che sarebbe una partita persa in partenza! Lei tra quattro giorni tornerà in Italia, io ad Albuquerque...e chi si è visto si è visto!”

Dai...non dire così...almeno passate gli ultimi quattro giorni insieme, poi penserete a cosa fare.”

be...certo...solo che...domani mattina...appena la vedrò...come devo salutarla?Cosa le devo dire?”domandai preso dal panico.

Dunque...magari con un bacio sulla guancia...soprattutto perché altrimenti finisce che non vi staccate più...”ironizzò lui...

Ci rimuginai tutta la notte, sarebbe stata la mia storia più bella e corta contemporaneamente, e staccarmi da lei sarebbe stato incredibilmente difficile.


Il mattino seguente mi diressi verso casa di Amy, e senza farlo a posta lei aveva aperto la porta proprio in quel momento.

Ciao!”

Chad!Come mai qui?”disse arrossendo, che dolce...

Be...se per te va bene ti porto a fare colazione in un bar!” proposi io notando che era già vestita.

Lei sorrise “Volentieri...solo un attimo!”

Rientrò a casa e dopo cinque minuti era di nuovo accanto a me, con indosso un giubbino di colore lilla.

Cominciammo a camminare vicini sul marciapiede, in imbarazzo, e senza farlo a posta presi la sua mano fredda stringendola forte nella mia, che stranamente era calda.

Arrivammo in un bar molto carino, luminoso e romantico...forse non era proprio una fantastica idea, rendeva la nostra storia troppo ufficiale, ma lei era rimasta così incantata dal locale che mi dispiaceva proporle un altro posto.

Ci sedemmo ad un tavolo vicino alla finestra, non era molto pieno, chissà perché. Una cameriera si avvicinò a noi per prendere le ordinazioni.

Che cosa vi porto ragazzi?”chiese cordiale.

Io guardai prima Amy, che dopo un attimo di indecisione rispose “Una cioccolata calda...”

...due per favore.”la corressi.

Vidi gli occhi di Amy farsi triste, e mi dispiaceva...forse avevo sbagliato qualcosa...

Amy...c'è qualcosa che non va?”

La cameriera ci portò le nostre ordinazioni per poi lasciarci nuovamente soli.

Chad...a proposito di ieri...”

Non vorrai dirmi che è stato un errore!”la interruppi. Volevo solamente pensare quel timore, che involontariamente mi era uscito, ma ero così preoccupato dalla sua risposta che non me ne importò più di tanto.

Lei sorrise dolcemente, con gli occhi che brillavano, forse a causa della luce...o di qualcos'altro?Con precisione non lo sapevo...

No...certo che no!”

Sospirò cominciando a sorseggiare la sua cioccolata, per poi soffiare cercando di farla raffreddare, io feci lo stesso, aspettando una risposta più sostanziosa.

Chad...la mia partenza è stata anticipata...Domani prendo l'aereo delle 10...torno in Italia...”

Il mio cuore si spezzò in mille pezzettini, sapevo che quel momento sarebbe arrivato velocemente, ma non fino a questo punto! Non l'avrei rivista mai più...

Il giorno dopo, riuscii a convincere mia zia ad andare in aeroporto! Non che fosse una cosa difficile perché zia mi accontentava sempre.

Amy stava accanto a me, nervosa e triste. Leggevo nei suoi occhi la voglia di rimanere ancora a Boston!!

Devi scrivermi! Ok Chad? Me lo prometti?” mi chiese.

Io le presi tutte e due le mani e la guardai con infinito affetto. “Non saprei resistere Amy!! Durante questa vacanza mi sono affezionato tantissimo a te! Non voglio dimenticarti…”

Vidi una lacrima solcarle il viso. Le portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio e poi con il pollice le asciugai quella piccola goccia che ribelle bagnava la sua guancia. Poi mi chinai e la baciai dolcemente muovendo le labbra sulle sue. Mi piaceva baciarla…tantissimo davvero!! Mi dovetti però staccare quando chiamarono il suo imbarco. Ci guardammo subito…terrorizzati!!

Io…devo…andare…è il…mio volo!!” balbettò lei.

Io annuii, non sapevo cosa fare!! La presi per mano e l’accompagnai al gates.

Chad è stato una vacanza bellissima!! Grazie a te!!” mi disse.

Idem per me!!” risposi.

Mi abbracciò e io ricambiai.

Ultima chiamata per il volo 263483 diretto a Venezia

Doveva andare!! Ormai era arrivato il momento!! Non potevo più fare niente!!

Fai buon viaggio ok?” le dissi.

Grazie davvero!! Di tutto…” mi rispose.

E dopo averle dato un ultimo dolce bacio tornai a casa.



Dopo le vacanze di Natale…


Chad amico!!” mi salutò Troy.

Le vacanze erano finite…e purtroppo si ricominciava con la scuola!

Hey capitano!! Pronto per ricominciare?” gli chiesi.

Mi fece una faccia da “no comment” e poi insieme entrammo in classe.

Allora hai fatto conquiste si o no??” domandai curioso.

Beh in effetti…ho conosciuti una ragazza molto bella!!” mi raccontò “Si chiama Gabriella!!”

Annuii. Ero contento che finalmente avesse trovato una ragazza che rispondesse ai suoi quesiti.

Ma piuttosto!! Parliamo di te!! Che hai combinato??”

Sorrisi al pensiero di quella dolcissima ragazza italiana che era riuscita a rubarmi il cuore.

Ti posso dire solamente che si…ho combinato qualcosa!!”

E tornai a sedermi al mio posto…con il volto di Emilia dipinto nella mente!



Ehi gente!!!!!!!

Questa ficcy è molto speciale! Infatti è stata scritta in due: dalla sottoscritta(Angels4ever) e ciokina14!

In questa piccola short(magari non meravigliosa e perfetta)abbiamo voluto raccogliere tutto l'affetto che proviamo x 1 amica speciale: Tay_!

Infatti oggi(9 marzo) è il suo 15esimo compleanno, e ne approfittiamo per farli degli augurissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che provongono dal profondo dei nostri cuoriiiii!
Ti adoriamo Amy!!!!!!!!!!!!!!!!!

Buon compleanno!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Spero che la storia ti sia piaciuta!!!!!!!!!!!

1 bacione da tutte e due!!!!!!!!

(si accettano commenti)




  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > High School Musical / Vai alla pagina dell'autore: Angels4ever