"Yukata" asseŕ lui annuendo, come se quella singola parola riuscisse a spiegare chissà quale arcano mistero.
Lo guardai interdetto, continuando a non capire.
"Y-U-K-A-T-A" sillaḅ Taketore sornione, dandomi vigorose pacche sulla schiena ed ammiccando con il viso verso il posto lasciato vacante da Kenma.
La consapevolezza mi colṕ con l’intnsità di un fulmine: come sarei riuscito ad articolare un qualsivoglia discorso di senso compiuto avendo davanti agli occhi l'esile figura un certo biondino di mia conoscenza con nient'altro addosso se non un sottile strato di seta?!
In poche parole… Ero spacciato.