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Autore: Azul5    30/12/2015    1 recensioni
. Abitava al villaggio con sua nonna quando era una bambina. A causa di una grave epidemia, sua nonna è morta e gli abitanti l’hanno cacciata dalla sua casa.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era ora di tornare a lavoro. Nelle vicinanze del villaggio ancora c'erano molti briganti e Sasuke doveva tenere quella zona al sicuro. Erano giorni che era lì e aveva visto solo un gruppo di quattro briganti. Il re gli aveva ordinato di restare in quella zona fino a nuovi ordini. Molti degli abitanti dei villaggi lì intorno erano andati a lamentarsi al castello a causa dei continui attacchi dei briganti. Il re aveva deciso di inviare un cavaliere a controllare la situazione, non potendo ignorare le richieste dei suoi sudditi. Pensava di poter tornare in fretta al castello, ma si sbagliava. Aveva inviato un messaggio al re grazie a un piccione viaggiatore, ma la risposta non era stata come si aspettava. Quella mattina era convinto di potersi rimettere in viaggio verso casa. Al contrario, il re gli aveva scritto che doveva restare in quella zona perché erano stati avvistati altri briganti. Si diceva che tra loro ci fosse il loro capo. Era una buona occasione per catturarlo. Il re aveva anche inviato dei rinforzi, che sarebbero arrivati in pochi giorni. Il castello non era di certo dietro l'angolo. Sasuke aveva viaggiato giorni per raggiungere quelle zone isolate. C'erano pochi villaggi e tutti abitati da un centinaio di persone.
Una cosa positica l'aveva trovata nel restare da quelle parti, avrebbe potuto conoscere meglio quella strana fanciulla che tutti temevano.
-Avete ricevuto cattive notizie?
-Dovrò fermarmi da queste parti più del previsto.
-Allora potete alloggiare nella mia casa. Non è il massimo, ma non dovrete dormire al freddo. Da queste parti le notti sono gelide in questo periodo.
-Accetto a una condizione.
-Quale?
-Lascerete che paghi quello che mangio.
-Non serve, la maggior parte di quello che cucino viene dal mio orto. Coltivo quasi tutto qui dietro. Anche il pane è fatto in casa.
-Io mangio molto. Potrei consumare tutto quello che avete nel vostro piccolo orto.
-Vuol dire che apprezzate quello che ho coltivato e cucinato.
Il cavaliere montò a cavallo e si allontanò senza dire niente. Quella ragazza gli sapeva tener testa, non era da tutti. In vita sua, solo sua madre aveva saputo come rispondergli. Tutte le nobildonne che aveva incontrato non erano che civette che si buttavano ai suoi piedi, come anche le contadinelle incontrate durante i suoi viaggi.
Andò verso il bosco e trovò delle tracce fresche. Quella notte qualcuno era passato di lì. C'erano le tracce di più cavalli e erano profonde. Sasuke trovò anche della legna bruciata in una radura. I briganti dovevano essere passati da quelle parti per qualche motivo. Cosa stavano cercando? Aveva girato per vari villaggi e gli abitanti non sembravano avere ricchezze inestimabili.

Intanto Hinata puliva la casa. Non poteva far dormire un cavaliere in una catapecchia sporca. Non c'era molto disordine, ma lei ci teneva che fosse tutto impeccabile. Non sapeva il motivo di quella strana gioia che l'aveva invasa. Quando il cavaliere aveva acconsentito a restare, il suo io aveva esultato dentro. Non aveva mai fatto nulla del genere in passato e aveva avuto molti ospiti. Anche se nessuno aveva mai parlato tanto con lei. Tutti davano retta alle dicerie degli abitanti del villaggio. Anche se costretti a farsi ospitare, i forestieri che erano passati da lì, evitavano di guardarla e di mangiare quello che preparava. Al contrario, Sasuke non aveva neanche oderato la sua zuppa. L'aveva mangiata senza lamentarsi. Sua nonna aveva ragione, esistevano davvero cavalieri dalle doti straodinarie. Hinata era sicura che Sasuke fosse uno di loro.

Al tramonto, Sasuke tornò alla casa fuori il villaggio. Aveva seguito le tracce dei briganti fino a un fiume e da lì aveva percorso una strada rocciosa a piedi. Aveva scoperto un rifugio di briganti presso un villaggio a pochi chilometri da quello dove si era fermato. Purtroppo era vuoto e non aveva scoperto molto. Però aveva saputo che alcuni dei briganti si erano mossi verso nord. Era tardi per seguirli, ma era già qualcosa. Se si muovevano, sapevano di non essere al sicuro.
Tornato alla casa, legò il cavallo fuori e si recò subito dentro. Non trovò la fanciulla e si chiese dove si fosse cacciata. Andò verso la porta sul retro e vide la ragazza inginocchiata nell'orto.
-Cosa combini?
-Bentornato! Scusa se sono sporca di terra e in disordine. Stavo prendendo qualche patata dal terreno per prepararti qualcosa di caldo. Sono anche andata a comprarti della carne da fare alla brace.
-Non serviva.
-Mi fa piacere fare qualcosa per voi.
-Io mi ero preoccupato di scendere al villaggio prima di venire qui.
-Cosa avete comprato?
-Solo qualche mela. Ho pensato che vi farebbero comodo.
-Grazie, adoro le mele.
-Gli abitanti erano sorpresi di vedermi in piedi. Pensavano, di certo, che mi avreste lanciato un maleficio. O forse temevano che mi avvelenaste con i vostri intrugli misteriosi.
-Ecco perché la signora che mi ha venduto la carne mi ha chiesto se la cucinavo con spezie particolari. I miei vicini si preoccupano per la vosra salute.
-Sono più che sicuro che non mi avvelenerete.
Sasuke si inginocchiò per terra e aiutò Hinata a finire il lavoro.
-Vi sporcherete i pantaloni.
-Non importa. Devo sdebitarmi con voi per l'ospitalità.
-Allora potreste cominciare dandimi del tu.
-Se voi farete lo stesso.
La ragazza sorrise e guardandolo negli occhi risentì quella vocetta interiore che esultava. Lo sguardo scuro del cavaliere era profondo e pieno di mistero. Qualcosa di lui l'attirava in modo pericoloso.

Tornati in casa si ripulirono mani e faccia.
-Vi preparo della carne alla brace e un contorno di patate.
-Perfetto. Io vi porto dentro qualche pezzo di legna.
Dopo un'ora di preparazione, la cena era pronta.
-Hai anche trovato il tempo di fare il pane.
-No, oggi l'ho comprato giù al villaggio. Ho avuto molte cose da fare e non potevo impastare e aspettare che la pasta crescesse, per poi infornare.
-Tu non distingui quando qualcuno è sarcastico.
-Purtroppo no. Mia nonna mi diceva che era un bel difetto.
-Tua nonna era una signora molto saggia.
-Era una donna straordinaria. Un tempo viveva vicino al castello. Mi ha raccontato che lavorava come balia e che ha avuto l'onore di occuparsi del re quando era molto piccolo.
-Tua nonna doveva essere una nobildonna per avvicinarsi alla famiglia reale.
-Non mi ha mai detto nulla del genere. Non poteva essere una nobile, tutto ciò che possedeva era questa casa e questo ciondolo che porto al collo.
-Un ciondolo a forma di goccia. Quello che hai al collo è un diamante prezioso. Stai attenta quando vai in giro. Se qualcuno lo notasse alla luce del sole, potrebbe tentare di rubartelo.
-No, ci tengo molto a questo ricordo. È l'unica cosa mi resta di mia nonna. È andata in cielo troppo presto, ero solo una ragazzina.
Sasuke guardava la ragazza che stringeva la collana fra le mani. Era davvero dolce nel ricordare la sua nonnina. Era forte e allo stesso tempo nel suo corpicino nascondeva tanta sofferenza. Aveva preso una decisione per quella fanciulla e non sarebbe tornato indietro. Non avrebbe accettato una risposta negativa neanche da lei.
   
 
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