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Autore: Spensieratezza    30/12/2015    4 recensioni
Sequel di "Il nostro amore non sarà solo fumo." Misha, Jim, Robert e Richard vanno a trovare i due piccioncini per pranzo. Quando usciranno, Richard racconterà a Misha, Rob e Jim, una storia molto singolare su Jensen, Jared e Sebastian!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins, Nuovo personaggio, Sebastian Roché
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una vita più sana'
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Jeffrey e Richard finsero di lasciarli soli, ma poi si misero ad origliare dietro la porta.

“ Rich, se ci fai scoprire, il prossimo ad aver un occhio nero sarai tu.” Bisbigliò Jeffrey.

“Stai zitto e fammi sentire, grasso come sei, occupi quasi tutta la porta.” Diceva Richard.
 
 
Jared e Sebastian rimasero da soli a quel punto e Sebastian deglutì, un po’ imbarazzato, aspettandosi un rimprovero o qualcosa del genere.
 
“Jared, senti, dopo i pugni di prima, non credo di aver abbastanza energia per…” cominciò Sebastian. Avrebbe voluto dire “per una ramanzina” ma rimase spiazzato, quando Jared lo interruppe, dicendo: “Ti fa tanto male?”

“Cosa?” chiese Sebastian, sbalordito di quell’uscita inaspettata.

Jared non gli rispose, ma si concentrò sui lividi che aveva sul viso, come se fosse un compito in classe di scienze. Continuò a ignorare la sua domanda e si avvicinò a Sebastian con la pezza bagnata abbandonata sul comodino e gliela strofinò delicatamente sull’occhio.

“Ma che fai?” ridacchiò Sebastian imbarazzato cercando di tirarsi indietro.

“Stà fermo!” lo rimproverò Sebastian. “O questo o la bistecca enorme cruda che Rich ha insistito tanto per spiattellarti sulla faccia. Decidi.” Disse più dolcemente.

Sebastian lo guardò terrorizzato. Erano stati dei brutti momenti. Che schifo.

“Che ingrato, avevo scelto quella bistecca con tanto amore.” Disse Richard.
 
“S-scelgo il panno umido sull’occhio, ma non serve che tu….lascia, faccio da solo…”
 
“Tieni giù quelle manacce e lasciami fare!” disse Jared,dandogli una sberla sulla mano.

Sebastian si ammutolì e lasciò che Jared eseguì quell’operazione.

“Questo è decisamente strano.” Disse Sebastian ridacchiando, sempre più imbarazzato.

Jared non lo ascoltò e continuò con la sua operazione, tutto serio e concentrato. Aveva delle mani molto delicate e attente. Cominciava a rendersi conto perché Jensen avesse perso la testa per lui.

“Guarda che se arriva ora qui Jensen e ci vede così, finisce di spaccarmi la faccia.” Disse Sebastian un po’ impaurito, provando a ribellarsi ancora ma Jared con tono ferreo gli disse:

“La vuoi piantare di fare il bambino?”

Sebastian si zittì di nuovo e lasciò continuare Jared. Lo osservò meglio, Jared non si sentiva in imbarazzo e il suo comportamento non era malizioso, ma genuino, puro. Lui era così tanto innamorato di Jensen che non aveva malizia con gli altri uomini.

Cominciò a provare un po’ di vergogna per quello che aveva scatenato poco prima.



Jared si alzò finalmente e andò a risciacquare il panno.

“Jared, non che non…non apprezzi, ma forse dovresti….dovresti stare con Jensen. in fondo è colpa mia se è successo tutto questo.”

Jared si voltò sorridendo. “Jensen sta meglio ora e poi se proprio vogliamo dirla tutta, la colpa è mia.”

Sebastian rimase esterrefatto, con la bocca semi aperta. Si era preparato un discorso da fare a Jared, dicendo che lui – Sebastian – non aveva colpe ed era stato Jensen ad aggredirlo in malo modo, ma ora Jared gli stava smontando e capovolgendo tutto.

“Cos…no, no, Jared, la colpa è mia….Jensen ti ha raccontato quello che è successo?”

“Sì, me l’ha raccontato…” disse Jared.

Sebastian aspettò che Jared disse altro, ma il giovane non lo fece e allora Sebastian si fece coraggio.

“Jared, mi dispiace…di aver scatenato tutto questo. Se avessi pensato che si sarebbe sollevato tutto questo gran casino, avrei evitato sicuramente. Non credevo che sarebbe successo tutto questo per…una battuta. Era uno scherzo. Solo uno scherzo. Lo giuro. Stavo scherzando. Non dicevo sul serio.”

Jared sorrise, facendo una smorfia incredula, ma senza rancore. Sebastian sapeva che in realtà non era per niente uno scherzo, lui parlava seriamente, ma la sua filosofia di vita era difficile da spiegare e non pensava che Jared avrebbe potuto capire, quindi quella era la strada più facile per fare pace e amici come prima. O forse no?

“Sebastian…io…prima ho spiegato a Jensen perché me l’ero presa così tanto. Non sono uno schizzato, credimi. Non ho mai avuto reazioni permalose così. Ora voglio spiegare anche a te quello che ho spiegato a Jensen."

Sebastian era tutto orecchi.

“ Vedi…so che sembra una frase da nulla al giorno d’oggi, una frase cui tutti si nascondono oggigiorno per giustificare qualsiasi cosa, ma io la dico lo stesso perché so che è vera. Jensen è per me…non posso dire il primo amore, ma il primo vero  amore, sì. Prima di lui ho avuto cottarelle senza importanza, ma lui è il primo che mi ha fatto comprendere davvero cosa significhi amare veramente, ma veramente, con tutti gli annessi e connessi, le palpitazioni, i baci, il romanticismo…non è certo una cosa che capita spesso al giorno d’oggi…”

Sebastian annuì, rapito dalle sue parole.

“Quando ho sentito i vostri…il tuo discorso…ho sentito il mio mondo crollare in mille pezzi, non perché temevo che Jensen potesse tradirmi davvero…ma perché nella mia mente è scattata tutta una serie di possibilità…la possibilità che Jensen possa anche stufarsi di me o cercare svago e divertimento altrove. Era già qualcosa che mi terrorizzava, ma finora gli ho sempre impedito di prendere davvero forma…quando vi ho sentiti parlare però…mi dispiace di aver reagito così, ma a una simile eventualità…che qualcun altro possa…toccarlo…o baciarlo…o altro…vado fuori di testa…sono andato fuori di testa.”

Sebastian non sapeva cosa dire.

“Non mi è mai capitato di amare in maniera così forte e la mia reazione è stata esagerata, direttamente proporzionale all’amore che io provo per lui, ma pur sempre esagerata, quindi per questo ti chiedo scusa, come l’ho chiesto a lui.”

“Jared…io…tu non devi chiedermi scusa…” disse Sebastian toccato.

“No, invece devo, Sebastian. Ho capito che tutto derivava da un’insicurezza mia. La sensazione di non essere abbastanza, la paura di essere troppo poco per lui e che lui potesse stufarsi di me, che mi reputasse noioso. Ho sbagliato a lasciare che le mie insicurezze scaturissero in aggressività, non solo contro di me, ma contro gli altri!”

Sebastian era scioccato e inebetito. Jared, un ragazzo che aveva appena dimostrato quanto fosse meraviglioso e speciale, temeva dentro di sé, di essere troppo poco.

Forse furono le parole di Jared, a far aprire anche a Sebastian, il cuore, per la prima volta.

“Mi…mi sembra davvero incredibile che tu abbia queste insicurezze, Jar. Il solo fatto di come tu mi stia trattando e le parole che hai detto, dimostrano quanto in realtà speciale tu sia e che in realtà la pochezza sta solo nelle stupidaggini che tu hai pensato.”

Jared sorrise, prendendolo per un complimento.

“Anche io devo chiederti scusa. Ti ho mentito.”

Jared lo guardò serio.

“In realtà non è vero che io scherzavo, io parlavo sul serio.”

Jared distolse lo sguardo. Sebastian non credeva che lo avrebbe aggredito ma ci teneva a che Jared capisse davvero quello che voleva dire.

“Per me non è facile parlare sinceramente ma voglio essere sicuro che tu capisca e che non fraintenda niente, perché la mia non è stata cattiveria, io non volevo farti del male.”

“Lo so, Sebastian…”

“Vedi, io non ti conoscevo. Ti conoscevo solo per sentito dire, come il fidanzato di Jensen. Non so se tu lo sai, ma tra di noi, intendo gli uomini, ma soprattutto gli uomini come noi a cui piacciono altri uomini, non siamo propriamente…fedeli..

Jared stette zitto.

“Non sto dicendo che è giusto che lo sia…ma è solo…uno stile di vita, capisci? Conosco pochissimi di noi che credono nell’amore monogamo o nell’amore romantico in generale e anche i pochi fidanzati che ho conosciuto, che sembravano a prima vista innamorati persi, alla fine non erano fedeli. Altri addirittura facevano orge insieme con altri ragazzi…”

“Seb…”

“Questo fa un po’ perdere di vista il valore della fedeltà. Arrivi a credere che non è nulla di che. È solo una regola come un’altra, anche un po’ stupida, se vogliamo. Sapevo che tra di voi era una cosa seria, un impegno insomma. Non credevo che fosse amore però, di quelli profondi. Non pensavo di dire nulla di cattivo. A dire la verità non pensavo neanche che fosse una cosa tanto grave che Jensen andasse con altri…”

“Seb, perché mi stai dicendo questo?” gli chiese Jared.

Sebastian lo guardò serio.

“Perché non sono mai stato tanto sincero in vita mia, ma la tua genuinità e dolcezza sincera è talmente disarmante per me, perché non ne sono abituato e davanti a tanta disarmante integrità e accozzaglia di valori, non posso fare a meno che essere sincero. Voglio farlo, perché te lo meriti e perché – e questa non è una cosa che dico spesso – ho capito di essermi sbagliato. Esiste ancora l’amore vero e tu e Jensen ne siete un esempio. Ora dopo averti ascoltato e conosciuto, mi sembra impossibile avere detto quello che ho detto a Jensen. Dopo averti ascoltato, capisco perché Jensen ci tiene tanto a te.”

Jared si sentì commosso e lottò per non far uscire fuori le lacrime dagli occhi.

“Forse però a cominciare quella rissa è stato un po’ precipitoso.”

“Oh, niente affatto, Jared. Anzi, io sono contento che l’abbia fatto.” Disse Sebastian. Questa volta fu il suo turno di sorprendere Jared.

“Cosa? Sei contento di esser stato picchiato?” chiese incredulo.

Sebastian rise e annuì.

“Sì, perché – e questa è un’altra mia risposta tra le più sincere ma non abituartici  - ti dico senza vergogna, che, se Jensen non mi avesse dato quei pugni, io non avrei mai cambiato idea, non avrei mai cambiato il mio pensiero su di voi come coppia.”

Jared lo guardò stranito e Sebastian aggiunse:

“Scusa, Jared, ma che razza di uomo sarebbe, uno che facesse finta di niente, con l’uomo che l’ha fatto litigare e poi lasciare con il suo ragazzo? Se al bar poche ore prima, non mi avesse affrontato in quel modo, l’avrei giudicato un uomo che non valeva niente e lo stesso avrei pensato della vostra relazione.”

Jared si sentiva più felice che mai a quelle parole.
   
 
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