3° capitolo: Recuperare il passato

Ron si materializzò nella sua cucina e trovò Luna con un bell’abitino sexy e la tavola apparecchiata elegantemente.
- ciao – disse lei baciandolo sulla guancia
- ciao Luna – disse lui, adesso i sensi di colpa erano diventati così forti e non andavano più via.
- cosa si festeggia? – chiese Ron sedendosi ad una sedia
- la mia promozione a caporedattore – disse lei con un sorriso
- ma è magnifico Luna, complimenti – disse Ron alzandosi e abbracciandola.
Però era un abbracciò freddo, privo di intense emozioni. Non come quello che appena qualche ora prima aveva dato ad Hermione. Sospirò e si risedette.
- non ti ho detto tutto però – disse Luna con un velo di tristezza negli occhi –sediamoci mentre mangiamo te ne parlo-
Rimasero un po’ in silenzio iniziando a mangiare il primo.
Dopo un po’ Ron disse:
- allora Luna, cos’altro mi devi dire –
- è un discorso un po’ lungo Ron – rispose Luna
- beh non mi sembra che abbiamo tanta fretta – rispose lui.
- invece si, fra due ore abbiamo l’aereo – disse lei prendendo i biglietti da una borsa
- aereo per dove? – disse Ron iniziandosi a scaldare
- per Parigi, mi hanno offerto un posto di lavoro li, io ci voglio andare Ron – disse lei
- a Parigi. E con il bar? – rispose Ron
- lascialo in gewstione a Harry – disse Luna
- no – riuscì solo a rispondere Ron
- bene. Immaginavo – disse lei – io però non ho intenzione di rinunciare, ci andrò senza di te Ron – disse Luna.
Ron non rispose, non sapeva che dire. Era stato uno shock anche per lui
- tanto diciamolo Ron, non ci siamo mai amati veramente e per me il mio lavoro e più importante – rispose Luna
- ok, hai ragione Luna – disse Ron – io non voglio fermarti. Anch’io qua o il mio lavoro, ho i miei amici - *ho Hermione* pensò. – ti auguro solo di fare una gran carriera e di trovare qualcuno che ti ami profondamente - *come io amo Hermione*.
Sul viso di Luna apparvero due lacrime.
- è vero. Ma vieni qui piagnucolona – disse Ron stringendola a se per un po’.
- devo andare- disse lei dopo un po’ – mi parte l’aereo, buona fortuna –
- buona fortuna a te Luna – disse Ron vedendola uscire con due valigie. La casa rimase vuota, sola con Ron. Si guardò intorno.
Luna sembrava già sapere come potevano andare le cose. Le sue cose infatti erano sparite, c’erano solo le cose di Ron in giro, sembrava che Luna non fosse mai venuta ad abitare li. Si sedette.
- sono libero – disse Ron ad alta voce – libero di amare Hermione adesso – gridò di gioia
Si alzò di scatto dalla sedia. Hermione, doveva correre da lei e dirglielo al più presto. Iniziò a correre forte.
Correre velocemente, il più veloce che poteva con un sorriso stampato in faccia che non andava via. Non pensò neanche di smaterializzarsi per quanto era euforico, doveva scaricarsi.
Casa Potter non era tanto distante da casa sua. Arrivò dopo 10 minuti di corsa folle e suonò.
Aprì una Ginny in vestaglia.
- Ron che ci fai qui, entra – disse Ginny spaventata
- dove è Hermione – riuscì solo a dire tra l’affanno.
- nella camera degli ospiti – rispose.
Ron si catapultò per le scale, Harry dato il fracasso si era affacciato chiedendo spiegazioni alla moglie, ma lei aveva scosso le spalle in segno di non saperlo.
- Hermione aprì – disse Ron bussando alla porta.
- ma che succede – disse Hermione che si sentì abbracciare da Ron e baciare con foga.
Rispose al bacio felice. Mentre sentiva gli applausi di Harry da sotto le scale.
- aspetta – disse Hermione tra i baci –ma cosa è successo, Ron? -
- Ron…e Luna?- disse Ginny un po’ sconvolta
Ma Ron non rispondeva a nessuno e continuava a baciare Hermione dappertutto.
- ti amo, ti amo, ti amo – diceva solo tra un bacio e l’altro.
- Ron, fermati – disse ad un certo punto Hermione – ricordati che sei fidanzato…e Luna dove la lasci? -
- Luna – disse Ron ridendo – Luna in questo momento sta prendendo l’aereo per Parigi, gli hanno offerto un lavoro li e mi ha lasciato
- davvero – disse saltellando Hermione – lei ti ha lasciato –
- si amore, siamo liberi di amarci adesso – disse Ron riprendendola a baciare.
- si ma non davanti ai nostri occhi magari – disse Harry ridendo
- hai ragione – rispose Ron – Hermione vieni a stare da me, ti prego. Recupereremo tutto il tempo passato –
- ok – disse le abbracciandolo – prendo le miei cose – -no – rispose Ron –le prenderai domani, adesso andiamo a casa – continuò schiacciandole l’occhiolino. Lei capì al volo.
- certo in effetti è tardi, torneremo domani – disse con aria seria
- ma non fare la scema – disse Ginny tirandole un cuscino che si fermò a metà scale – vi conviene sparire prima che vi ammazzi. E’ da quando vi conosco che so che dovevate finire assieme-
Ron prese Hermione in braccio.
- buonanotte – disse prima di smaterializzarsi.
Arrivarono presto in casa Weasley e avevano gia cominciato a baciarsi. Lui la portò senza vedere in camera da letto e la distese sul letto.
- ti amo – le disse
- ti amo anch’io Ron – rispose Hermione
- sei bellissima lo sai – disse Ron, si coricò accanto a lei e ricominciò a baciarla. Poi pian piano scese al collo e con una mano gli slacciò la camicia da notte che ancora indossava.
Lei fece scivolare le sue mani dentro la maglietta e con un gesto gliela tolse.
Il calore dei loro corpi riscaldò tutta la stanza. Hermione fece scivolare le sue mani sui bottoni dei jeans di Ron. Glieli sbottono e li tolse lasciandolo con i solo box neri.
- non sai quante volte l’ho sognato amore, ti desidero tantissimo – disse Ron
Hermione non rispose, riprese a baciarlo nel collo e poi nel petto. Si sfilarono le mutande. Era completamente nudi adesso. Ron si sistemò sopra di lei, Hermione allargò le gambe e gli cinse la vita. Ron la penetrò dolcemente ed Hermione emise un gemito di piacere mentre gli accarezzava la schiena, intanto lui la penetrava e gli baciava il seno nudo.
Crollarono esausti e sudati dopo un po’ e rimasero abbracciati a lungo finchè il sonno non si impossessò di loro.
Sui loro visi si poteva leggere la felicità, sarebbe stato così d’ora in poi. Felici soddisfatti e finalmente insieme.

Dopo 5 mesi….
- Come ti senti – disse Ron baciando Hermione dolcemente sulle labbra
- agitatissima – rispose lei
- vedrai che la McGranitt ti dirà che avrai ottenuto il posto – risposero accarezzandogli i capelli.
- e se invece mi dice che non vado bene – disse lei preoccupata
- tu non puoi non andare bene Hermione, hai superato l’esame per l’insegnamento con il massimo dei voti – disse Ron
- Ok, adesso vado. Devo prendere il treno –disse Hermione salutando Ron e correndo verso l’uscita.
- fammi sapere – disse lui.
Ron si prese una tazza di caffè sorridendo. Da circa 5 mesi la sua vita era veramente splendida. Aveva tutto quello che aveva veramente sognato.
Aveva una casa, aveva un lavoro che gli piaceva e aveva Hermione, la ragazza che aveva sempre amato.
Prese la sua bacchetta e con un toccò si smaterializzò materializzandosi al bar. Iniziò a lavorare felice e spensierato.br>

Hogwart: ufficio del preside.
- e cosi signorina Granger, ho valutato le sue capacità e ho notato con vero piacere che lei oltre ad essere la più qualificata sarà anche la più giovane professoressa che Hogwarts abbia mai vauto. Credo che questo sia positivo per il rapporto con i ragazzi e poi ad Hogwarts una ventata di gioventù ci voleva proprio. Abbiamo tutti i professori in età pensionistica – disse la Mc Granitt con un soddisfatto sorriso sulle labbra.
- Oh davvero professoressa, lei mi rende così felice – disse Hermione alzandosi e stringendole la mano
- su via Hermione, adesso siamo colleghi, mi chiami Minerva –

o circa due ore Hermione entrò euforica al bar.
- amore, ce l’ho fatta ho ottenuto il posto di professoressa – disse Hermione buttandosi fra le sue braccia.
- lo sapevo Hermione, che ti avevo detto – disse Ron accogliendola il suo braccio e sollevandola un po’ – ma quando cominci? –
- inizio subito da domani, e ho il permesso di venire a dormire a casa la notte – disse lei
- perfetto – rispose Ron staccandosi dall’abbraccio - adesso manca solo una cosa Hermione – disse inginocchiandosi a lei e prendendo dalla tasca un anello
-vuoi sposarmi<' –
Lei gli buttò le braccia al collo e iniziò a baciarlo profondamente piangendo di gioia, tra gli applausi di tutto il bar.
- lo prendo come un si – disse Ron ridendo.
- si – rispose Hermione riprendendo a baciarlo.
- è proprio il caso che andiamo a casa a festeggiare eh? – disse Ron con un sorrisino malizioso sulle labbra .
Abbracciò Hermione e salutando a tutti si smaterializzò.
Si materializzarono nella loro stanza da letto e baciandosi si buttarono sul letto completamente sopraffatti dalla passione.