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Autore: claws    31/12/2015    1 recensioni
Raccolta di venti one shots SmoAce in genderswap.
«Sembravi triste, Fumosa,» esclamò Rufy, senza preoccuparsi di sembrare invadente.
[≈20 000 parole]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Portuguese D. Ace, Smoker | Coppie: Ace/Smoker
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The person that you take a bullet for is behind the trigger'
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Indice di fuoco
















Eros(a)


You’re second hand smoke, second hand smoke

I breathe you in, but honey I don’t know

What you’re doing to me

 










«Uhm, Smokie—ie,» sussurrò Anne, un po’ senza fiato. Era solo una sua impressione o Smoker era tutta attorno? Era come se il commodoro avesse preso la forma di una nuvola di fumo e la stesse imprigionando nelle sue spire, in un soffocamento che portava al sogno.

«Cosa c’è, Portugue—se.»

«Mi sa che il soffitto è un po’ bruciacchiato.»

«Non mi interessa,» rispose l’altra, dopo un profondo respiro.

Le interessava molto di più la pelle di Anne, morbida ed elastica, che appena si inumidiva per il sudore s’arroventava e di sudore non c’era più traccia. Il petto di Anne si alzava e abbassava come un mantice per caminetto – l’aria calda usciva dalla sua bocca e alimentava la voglia di sentire e toccare (e anche di parlare, o di interrompere in qualche modo il silenzio che c’era).

«Smokie—ie,» ripeté Anne.

«Portugue—se,» ripeté Smoker, infastidita da quelle continue interruzioni.

Anne avrebbe voluto dirle trecento cose insieme (tra cui Sei una grandissima stronza), ma poi rimase in silenzio. O meglio, emise un altro «Smokie—kie» quando fu inguine contro inguine; sfregavano, piano; stregavano, come una piccola scossa sul palmo della mano. La sensazione le piaceva.

Poi Anne acchiappò la coda di cavallo, ormai sfatta, di Smoker e levò l’elastico. Smoker aveva i capelli tutti annodati e non erano per nulla lisci: tutta colpa del fumo, di sicuro. Le tirò i capelli finché il commodoro non smise di passare le labbra sul petto abbronzato di Anne e si decise, invece, a mettersi viso contro viso.

«Cosa c’è?»

«Smettila di baciarmi. Mi dà fastidio e infrange le regole.»

«Non ti sto bacian—do.»

Anne, in una serie di piccoli movimenti veloci, scivolò verso la pancia di Smoker, abbastanza giù da poterle dare un pizzicotto cattivo nell’interno coscia. La reazione di Smoker (una rapida scossa di sorpresa piacevole) la fece sorridere.

Le gambe di Smoker – le cosce. Morbide quando erano a riposo; comode a sedercisi sopra; ma appena scattavano si vedevano il guizzo e la tensione dei muscoli e Anne sarebbe stata lì per dei minuti a fissarle. Per questo le piaceva tanto stuzzicarla sulle cosce – e sulle ginocchia, Smoker era molto sensibile sulle ginocchia.

D’altra parte, Anne non amava molto essere baciata, men che meno da quella stakanovista del commodoro: erano gesti un po’ troppo intimi per i suoi gusti – e meno Smoker riusciva a capire, più Anne si sentiva al sicuro. Anne poteva chiudersi a tutti i tocchi, alle mani, al seno, alle cosce: sapeva quali erano i modi per evitare di mostrarsi nelle proprie debolezze, e uno di questi era non (farsi) baciare. Soprattutto da quella lì.

«Annnn—e,» sibilò Smoker.

Un altro problema era Smoker che la chiamava per nome (erano casi rarissimi). Quello la faceva deglutire e le faceva alzare la testa in direzione degli occhi grigi di Smoker che, instancabile investigatrice com’era, la osservava sempre con molta attenzione.

«Non provare a smettere.»

Anne si tranquillizzò. Anche questa volta l’aveva scampata bella. Quando alla bocca di Anne si aggiunsero le sue mani, Smoker non la interruppe più per un po’.

Quando i muscoli di tutto il corpo (dalla punta dei piedi alla radice dei capelli) si tesero e tutti i nervi acuirono la percezione del piacere, solo allora Smoker osò interromperla. Prese la testa di Anne dalla base della treccia e così la giovane si trovò di nuovo faccia a faccia con Smoker.

Anne sapeva che quel ringhio uscito dalle labbra della marine avrebbe voluto essere un bacio, ma Smoker seguiva le regole che si erano imposte (anche se ogni tanto barava, eh).

Ecco, di nuovo quella sensazione, di nuovo Smoker dappertutto, come se Anne potesse respirarla. I polmoni le stavano diventando neri, doveva espellere il fumo, doveva buttarlo fuori dal proprio corpo e dalla propria vita prima che—

Prima che le strappasse via la corazza con cui si era difesa per dieci anni dal mondo esterno.

Però le piaceva la sensazione del seno di Smoker sul proprio; delle sue cosce; non avrebbe voluto darle una possibilità di farla rimanere, ma dopo la prima volta Anne era tornata perché il sesso con Smoker le piaceva davvero tanto – poteva prendere fuoco e il fumo l’avrebbe circondata per contenerla; poteva scottare Smoker e lasciarle delle bruciature profonde sulla pelle, perché il suo potere l’avrebbe guarita e protetta; mano contro mano era fiamma contro fumo, in un contatto che elettrizzava fino al più piccolo dei capillari venosi e arteriosi. Più di tutto, c’era quella sensazione di polmoni neri e di Smoker che la circondava come il fumo circonda l’incendio.

Con quest’immagine in testa Anne inarcò la schiena e la spina dorsale si lamentò come chi si lamenta per pura voglia, non perché ci sia qualcosa che non va – come chi si sente così bene da provar vergogna.

Di nuovo gli occhi di Smoker in quelli di Anne; un altro ringhio; una coscia di Smoker tra le sue e i seni premuti gli uni sugli altri.

«Portuguese,» disse Smoker, soddisfatta.

«Smokie,» rispose Anne, sorridendole.

Per ogni volta che decidevano di condividere il loro piacere per il sesso, per ogni volta una sottile cresta di fumo grattava via un pezzetto della barriera dietro cui Anne si riparava; per ogni volta Anne glielo permetteva, piano, senza fretta, con molta paura e un po’ di rimorso.





















Note Autrice:

L’origine di questa shot è stata la grande (?) idea di usare il prompt, Eros, aggiungendoci quella bellissima (?) “–a” finale. Il fatto che ad Anne piaccia tanto far sesso con Smoker la rende ogni volta più vulnerabile all’acutezza di spirito di Smoker, che così capisce sempre di più quello che Anne nasconde – e quello che nasconde è tutta una serie di cose, quelle importanti della sua vita, i suoi dolori, le sue insicurezze. Si tratta di uno scambio alla pari, ma credo che ormai mi conoscerete, adoro parlare di Anne e di tutte le questioni che le frullano nella testa! XD

Come primo esperimento non mi dispiace. Ho in mente un paio di altre cose per altre scene simili (principalmente la questione fumo/fuoco in situazioni del genere), ma credo che le riserverò a quella fantomatica seconda raccolta per cui ho qualcosina in mente. Non garantisco nulla, però, lol.

Sinceramente non penso che il rating sia da alzare. Non è  una scena erotica descritta nei particolari – non mi piacerebbe e non ne sarei capace. Mi affido al vostro giudizio: se pensate che il rating vada alzato, non esitate a contattarmi.

Il sottotitolo è una citazione dalla canzone Irresistible dei Fall Out Boy. Traduzione (prendetela sempre con le pinze, Jo & traduzioni = orrore!): Sei fumo passivo, fumo passivo, ti respiro ma, dolcezza, non so che cosa tu mi stia facendo.

Il prossimo sarà Amore adolescenziale.

Grazie per aver letto – un grazie gigante a Happy_Ely. Per tutti: auguri di buon anno! Se dovete guidare, non bevete, mi raccomando! C: Stay safe!

claws_Jo




Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Eiichiro Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

  
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