Film > La Sirenetta
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Autore: kamy    01/01/2016    1 recensioni
Erik non è il principe che Ariel pensava che fosse. E la principessa, che ha perso la sua coda, si ritrova con una figlia da crescere, rinchiusa tra le mura di un palazzo assediato dalla guerra.
In preda al dolore, fino a che punto si allungheranno su di lei i tentacoli di Ursula?
[Attenzione. Qui parto dall'idea che Ursula, prima di essere lei, era Marina, la balia di Ariel. E che è diventata un polpo proprio come punizione, maledizione da parte di Re Tritone; ecco perché si vuole vendicare. Ed inoltre che Marina era la serva della madre di Ariel da prima che lei si sposasse Re Tritone, verso cui non solo era fedele, ma di cui era anche innamorata].
Genere: Guerra, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Ariel, Eric, Un po' tutti, Ursula
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
Attenzione. Qui parto dall'idea che Ursula, prima di essere lei, era Marina, la balia di Ariel. E che è diventata un polpo proprio come punizione, maledizione da parte di Re Tritone; ecco perché si vuole vendicare.



Cap.4 Marina

Ariel sbadigliò, alzò ed abbassò la gamba facendo gorgogliare la figlia accomodata su di essa. La piccola le prese una ciocca vermiglia e se la mise in bocca, ricoprendola di saliva. La madre le tolse i capelli dalla boccuccia e gliela pulì con il bavaglino.

“La prossima” disse. La cameriera ruotò gli occhi ed espirò.

“Possibile che non le vada bene nessuna delle balie?” brontolò a bassa voce. Ariel si voltò verso la finestra, osservando la visuale bloccata dal muro. Espirò rumorosamente, udiva provenire da fuori in lontananza il gorgoglio del mare.

“Cos’hai detto?” domandò. Accarezzò la testa di propria figlia lì dove c’era l’unico ciuffetto moro.

“Niente vostra altezza” sussurrò la cameriera, avvampando.

“Che entri la prossima!” gridò. Melody gorgogliò e dimenò i piedini, battendo le manine paffutelle. Ariel sgranò gli occhi vedendo una donna dai lunghi capelli viola e cotonati entrare, il battito cardiaco le accelerò.

“Ursula” disse. La sconosciuta batté un paio di volte le palpebre e s’indicò.

“Io? Sono Marina, non vi ricordate di me?” domandò. Ariel sorrise e le corse incontro.

“Marina, la mia balia?” chiese. Marina annuì e s’indicò.

“Lo so, ho perso la coda, ma è stata la giusta punizione insieme all’esilio per i miei errori, di cui mi sono pentita” rispose.

< Sì, sono io, Ursula. In realtà è stata la magia a ridarmi questo aspetto stupendo senza coda. Ursula è l’orrido nome che mi venne dato, insieme a strega del mare, quando tuo padre mi rese un orrendo polipo. Io ero la più bella delle sirene, dopo tua madre > pensò. Ariel le porse Melody.

“Non potevo desiderare mani miglior in cui affidare mia figlia” sussurrò. 

< Eppure ero convinta che Marina è Ursula fossero la medesima persona. Forse si trattava della sorella, anche lei avevo sentito dire fosse stata maledetta > pensò.

Marina le sorrise.

  
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