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Autore: Jashin99    01/01/2016    1 recensioni
Il karma, si sa, a volte gioca brutti scherzi, e Naruto e Sakura dovranno, loro malgrado, accorgersene quando si sveglieranno l'uno nel corpo dell'altra; e da qui partono i guai... Riusciranno a tornare alla normalità, a resistere alle tentazioni e soprattutto a sopravvivere a quelle due nuove vite?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Che spettacolo! Che meraviglia! Non credevo fosse così!- Gridò Naruto.

-Il bagno delle femmine è davvero pulito! Io pensavo fosse solo una leggenda...-.

Gli specchi erano luccicanti, i lavandini splendenti, il pavimento per terra non c'era nemmeno un pezzo di carta igienica o una goccia di urina!

Individuò uno sportello aperto ed entrò, trovandosi di fronte alla tazza più linda che avesse mai visto, fu tentato di inginocchiarsi e di venerarla.

Abbassò gli shorts, le mutandine e si sedette, anche questa volta il suo istinto carnale era deviato da una cosa futile come la pulizia del bagno; solo che, mentre si liberava con un'ebbrezza devastante (che Sakura si sentisse così ogni volta? Che fortunata!), notò che lo sportello era pieno di scritte.

Incuriosito da quell'inaspettata sporcizia, strabuzzò gli occhi per mettere a fuoco e vide che si trattava di una lista di nomi.

Nomi di ragazzi.

Per poco non fece un balzo all'indietro quando si rese conto di dove si trovava.

Non era possibile! Aveva sentito una storia del genere, tanti anni prima, ma non pensava che anche a Konoha ci fosse la “Tazza dei Nomi”! Se non ricordava male, le ragazze ci scrivevano il nome del ragazzo più attraente del villaggio, ma a nessun maschio era mai capitato di...

Che occasione d'oro! E poteva anche capire quanto fosse amato nel Villaggio! Beh, come minimo metà dei nomi scritti doveva essere il suo! Così si mise a leggere.

“Sasuke-kun, Sasuke-kun, Sasuke-kun, Sasuke-kun...”.

Aggrottò la fronte, il suo nome si ripeteva almeno venti volte.

“Sasuke-kun... ah, ecco, qui cambia!”.

“Sai, Sai, Shikamaru... Kiba? Choji? AKAMARU???”.

-E IO DOVE SONO???-.

Afferrò il pennarello che penzolava dalla maniglia e scrisse: “NARUTO UZUMAKI” a caratteri cubitali, sottolineandolo tre volte; poi buttò per terra il pennarello, si alzò e uscì infuriato, non notando che in realtà c'era un piccolo, microscopico: “Naruto-kun” in un angolino, scritto chissà da chi...




-Dunque... proviamo... Henge no Jutsu!-.

Nulla.

-Uffa! La Trasformazione è ancora bloccata!!!-.

Sakura si fece pensierosa.

-Uhm... vediamo se riesco a... Kage Bushin no Jutsu!-.

PUF PUF PUF PUF

Comparvero quattro copie di Naruto, che si guardarono intorno spaesate.

Sakura spalancò la bocca.

-Altri quattro me! Cioè lui! Ma sempre me! Che strano...-.

Si toccarono il naso a vicenda.

-Wow! Incredibile!- Dissero contemporaneamente.

Scoppiarono tutte a ridere, poi i quattro cloni sparirono.

-Mmm... Dunque è solo la Trasformazione che non funziona...-.

Sakura guardò la porta del bagno delle femmine.

-Ma quanto ci mette?-.

Sussultò: -SI RICORDERÀ CHE DEVE SEDERSI??? LO DISTRUGGO, SHANNARO!!!-.

Si avvicinò alla porta.

-Mmm... forse... dovrei entrare...-.

Si bloccò: aveva sentito che qualcuno si stava avvicinando.

Si affacciò sul vialetto.

-Ma quello è...-.

Sakura si acquattò dietro al muretto.

“Anche Rock Lee no!!!”.

“Ehi, aspetta!”.

Si rilassò.

“Ora sono Naruto! Non ho nulla da temere da Lee!”.

Il ragazzo, infatti, le passò davanti senza nemmeno notarla.

“Evvai!”.

Ma all'ultimo Rock Lee si fermò e si girò verso di lei.

“Uh?”.

-Naruto-kun!-.

Sakura ridacchiò: -Eheheh... Ciao, Rock Lee...-.

Il ragazzo la prese per la mano.

-Forza, andiamo!-.

Si voltò e fece per andarsene.

-Cosa? Fermo!-.

Lee, ancora scalpitante, la fissò stupito.

-Che c'è, Naruto-kun?-.

-Dove vuoi andare?-.

Lee rise: -Ma è logico: a fare la nostra sfida giornaliera!-.

-La nostra sfida...-.

-Si va!-.

Un secondo dopo, Sakura si ritrovò nel bel mezzo della foresta di Konoha.




Naruto uscì dal bagno, ancora nero di rabbia.

-Ho fatto, Sakura-chan, e non preoccuparti, non ho sbir... Uh?-.

-Sakura-chan? Dove seittebayo?-.

Si affacciò sulla strada.

Non c'era nessuno.

Si grattò la testa: -Ma dove sarà andata?-.

Poi, imitando l'urlo di Munch: -NON SARÀ ANDATA A VENDERE IL MIO BELLISSIMO CORPO PER DENARO???-.

Sentì che qualcuno stava per svoltare l'angolo.

-Sakura-chan? No, è... EEK! INO!!!-.

Ino si avvicinava a grandi passi, da un momento all'altro l'avrebbe visto.

Naruto si accasciò a terra, tenendosi la testa tra le mani, disperato.

-E adesso che mi farà...? Un attimo!- Rialzò la testa di scatto.

-Ora ho il corpo di Sakura! Sono salvo, dattebayo!-.

Si risollevò, e quando Ino lo raggiunse lo fissò stupita.

-Oh, ciao Sakura, cosa stai facendo?-.

Naruto ridacchiò: -Ihihih! Proprio niente! Ihihih!-.

-E allora perché ridi?-.

Poi si illuminò.

Iniziò a ringhiare.

-Ho capito! Tu...-.

Naruto sobbalzò: “Mi ha scoperto! E ora che faccio???”.

-Tu... STAI CERCANDO DI RUBARMI SASUKE, VERO???-.

Naruto batté le palpebre un po' di volte.

-Eh?-.

Poi scoppiò a ridere: -Ahahah! Ma figurati! Tientelo pure!-.

-NON FARE LA FINTA TONTA!!!-.

Naruto si calmò: -Sono seri...-.

Sgranò gli occhi, rendendosi conto, per la prima volta, della sua attuale situazione.

-...a.- Poi, con un sorriso di superiorità: -Non sono più interessata a Sasuke.-.

Ino vacillò un po', poi tornò ad essere furiosa.

-VUOI SOLO CONFONDERMI!!! MA IO NON CI CASCO!!!-.

-No, io...-.

Ino lo prese per un orecchio e lo portò via con se, ignorando le sue proteste.

-...Ora vedremo chi è più adatta a Sasuke!-.




-Grande Vento della Foglia!-.

Una tempesta di calci si abbatté su Sakura, e la ragazza cadde dal ramo; quando toccò terra, però, si trasformò in un pezzo di legno.

-Si è sostituito!- Esclamò Lee.

Si guardò intorno.

-Non mi scapperai, Naruto!-.

Sakura, nascosta sulla chioma di un albero, sospirò.

-C'è mancato poco! Accidenti, per fortuna che la Sostituzione funziona!-.

Rimanendo nascosta, si affacciò, in modo tale da avere una perfetta visuale dall'alto.

Vide che Lee si spostava da un cespuglio all'altro a velocità supersonica, cercandola.

“Accidenti! Non riuscirò a sconfiggerlo! Se avessi ancora la mia forza... Un attimo! Forse posso recuperarla!”.

-TROVATO!-.

Lee si materializzò dietro Sakura.

-Prendi questo!-.

La colpì con un poderoso calcio ascensionale al mento.

-Urgh!-.

Sakura cadde pesantemente a terra.

-Ohi... Oh, no!- Rotolò di fianco, mezzo secondo dopo un pugno di Rock Lee colpì il punto dove si trovava prima, creando un piccolo cratere.

Sakura si rialzò: -È il mio turno!-.

Sferrò a Lee un cazzotto, che lui parò con facilità e, con un calcio, la fece volare tra gli alberi.

Lee si grattò la testa.

-Uhm... avrò esagerato?-.




Sulla cima di un albero, il clone stava seduto immobile.

“Devo riuscire a passare nella modalità eremitica.”.

“Perciò devo rimanere immobile.”.

“Immobile.”.

Un uccello gli cagò sulla spalla.

“Sigh!”.




Naruto non poteva credere ai propri occhi.

Ino lo aveva portato in una grande stanza tappezzata di poster di Sasuke, tappetini di Sasuke, lampadari di Sasuke ecc., lo aveva gentilmente legato a una sedia e si era seduta a fianco a lui.

Davanti alle due c'erano due pulsanti rossi.

-Ino... che significa questo?-.

Ino ridacchiò: -Questo è il quiz-Sasuke! Chi risponderà correttamente a più domande su Sasuke diventerà la sua anima gemella! Chi sbaglierà, invece... beh, vedi di non sbagliare!-.

Naruto era esasperato: -Ti ho detto che non mi interessa Sasuke, dattebayo!-.

-NON PRENDERMI IN GIRO! INIZIAMO!-.

Dal tetto scese un grande schermo.

Questo si illuminò e una voce proveniente da chissadove disse: -Benvenuti al quiz-Sasuke. Prima domanda: qual è, tra quelli sullo schermo, l'espressione che utilizza più spesso Sasuke?- e comparvero tre foto di Sasuke corrucciato.

-Ma sono uguali!- Protestò Naruto.

BIP

Ino aveva prenotato -È la seconda!-.

-Risposta esatta!-.

Una pioggia di coriandoli investì Ino, che esultò felice: -Yeah!-.

Naruto ruotò le pupille: -Che cavolata!-.

-Sakura non ha risposto, perciò avrà una punizione!-.

Naruto sgranò gli occhi: -Una puni...-.

SPLASH

Naruto si ritrovò bagnato fradicio.

-Ah!- Incrociò le braccia e se le mise sulle spalle, scuotendole.

-Che f-f-freddo!-.

-Uhm! Sei fortunata che per ora sia solo acqua!- Sghignazzò Ino.

-Che vuoi...-.

-Domanda due: quanti passi compie Sasuke alzato dal letto per andare al suo armadio? Due, quattro o cinque?-.

Naruto era incredulo: -O.O MA CHE CAVOLO ME NE FREGA!!!!-.

BIP

-Quattro!-.

-Risposta esatta! Altra penalità per Sakura!-.

-Cosa? MA BISOGNA ESSERE DELLE STALKER PER...!-.

Una pioggia di uova lo colpì.

Naruto si bloccò all'istante, poi boccheggiò.

Si tirò indietro i capelli che gli si erano appiccicati agli occhi, trattenendo a stento la rabbia.

-Tu... sei... malata...-.

-Domanda tre...-.

-NOOOOOOOOO!!!-.




-Ahi... ahi...-.

Sakura era atterrata su una roccia.

-La schiena... che male!-.

Si rimise in piedi.

-NARUTO!!!-.

-Accidenti! Mi ha già trovato!-.

Si spostò appena in tempo, e il calcio di Rock Lee non distrusse la sua faccia, ma solo il masso.

-Mancato!-.

Sakura si allontanò un po'.

“Vediamo se ci riesco di nuovo!”.

-Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo!-.

PUF PUF PUF

Perfetto!”.

-Pensi di potermi battere con delle copie? Avanti allora!- Lee gli fece cenno di farsi avanti.

Due cloni si gettarono all'attacco.

-Non lo terranno a bada a lungo!- Constatò Sakura.

Si rivolse alla copia: -Dobbiamo provare a creare il Rasengan!-.

-Cosa???- Fece questa.

-Non ce la faremo mai!-.

Sakura ghignò.

-In queste condizioni no, ma...-.

Il clone sull'albero sparì.

Gli occhi di Sakura (cioè di Naruto) diventarono arancioni, e la ragazza si sentì pervadere da un potere immenso, inebriante, a tratti lussurioso: quello della natura.

-...ora forse sì!-.

La copia era un po' stupita, ma poi annuì: -Tanto vale provare!-.

PUF PUF

I due cloni sparirono.

-Entrata Dinamica!- Lee si gettò all'attacco.

Il tempo sembrò improvvisamente rallentare, ma la ragazza non ne fu stupita.

“Sento così tanta energia...” Pensò Sakura: “E posso prevedere il suo attacco!”.

In stile Matrix, fece una capriola in aria, colpendo la faccia di Lee con un calcio.

-Argh!-.

Il ragazzo si schiantò contro un albero.

Sakura si sgranchì le mani: -Adesso va molto meglio!-.

Tornò a parlare alla copia: -Allora, io devo far girare il Chakra sulla mano e tu devi dargli la forma di una sfera, se non sbaglio.-.

Sakura allungò il braccio, con la mano aperta, mentre il clone iniziò a fare quelle strane mosse che faceva di solito Naruto... almeno così sperava la ragazza.

Sul palmo di Sakura comparve... qualcosa, in effetti, ma non era una sfera, sembrava più...

-Eek!- Gridò: -Una bomba! Questa esplode!-.

-Ehi, Naruto!- Lee si rialzò: -Vento della Foglia!-.

Istintivamente, Sakura portò avanti le braccia per difendersi, così il calcio e la bomba di Chakra si scontrarono.

BOOOOOOOOOOM




SPLAT

-Adesso anche i pomodori???-.

Naruto non ce la faceva più.

-Ahahah! Sembra che non sia la tua giornata, eh Sakura-chan?- Ino pronunciò quel “chan” con superiorità, come se si rivolgesse a una bambina.

Fatto sta che Naruto si arrabbiò: -Non osare prenderla... cioè, non osare prendermi in giro!-.

-Questa è l'ultima domanda: o tutto o niente! Allora, riguarda Sasuke...-.

-Ma va?-.

-...e Naruto!-.

Naruto sussultò: -Perfetto!-.

-Tsch!- Fece Ino: -Chi se ne importa di Naruto!-.

-Ehi!-.

-Durante lo scontro nella Valle dell'Epilogo, Naruto ha colpito Sasuke col suo ultimo attacco in quale punto del corpo?-.

Naruto si illuminò.

“Me lo ricordo: gli ho graffiato il coprifronte!”.

BIP

-Nella fronte, che però era protetta dal coprifronte!-.

-Risposta sbagliata!-.

-Come???-.

Ino si prenotò.

BIP

-Lo so io: nella spalla!-.

-Esatto!-.

-EVVAI!!!! SASUKE È MIO!!!!!-.

Naruto era di nuovo senza parole: -Ma... ma... ma... io... cioè, Naruto lo ha colpito lì!-.

Ino lo guardò con aria di superiorità: -È vero, ma la domanda era: “Qual era il punto del corpo?” Il coprifronte non è una parte del corpo! Perciò, bisognava dire cosa aveva colpito prima, ovvero la spalla.-.

Ed effettivamente, a ricordarsi bene, dentro la sfera di chakra gli pareva di averlo colpito lì, però...

-Ma... ma... ma... non vale! Era una domanda trabocchetto! E poi, saprò quello che ho fatto!-.

Ino non l'ascoltava, invece disse: -È l'ora della penitenza finale!-.

Naruto storse la testa.

-Cosa?-.

-Pioggia di massi, incudini e pianoforti!-.

Naruto abbassò le spalle.

-È uno scherzo vero?-.

La botolo sopra Naruto si aprì e cominciarono a piovere massi, incudini e pianoforti.

Ino scoppiò a ridere.

-AHAHAHAHAHAH!!!-.

Naruto guardò verso l'alto.

“Acqua.”.

I pesi si avvicinavano.

“Uova.”.

I pesi erano più vicini.

“Cacca di cavallo.”.

I pesi erano ancora più vicini.

“Pece e piume.”.

I pesi erano ancora ancora più vicini.

“Pomodori.”.

I pesi erano ancora ancora ancora più vicini.

“Io li ho sopportati.”.

I pesi erano ancora ancora ancora ancora più vicini.

“Tutti quanti.”.

I pesi erano ancora ancora ancora ancora ancora più vicini.

Naruto fece un'espressione più spaventosa di quando Ino l'aveva beccato a sbirciare il giorno prima.

Era pura furia.

I pugni di Naruto (che erano quelli di Sakura) si cosparsero di Chakra.

Ino sobbalzò: “La Concentrazione del Chakra? Cosa vuole fare?”.

-MA ORA NON CE LA FACCIO PIÙ!!!-.

Alzò le braccia.




Ino neanche riusciva a distinguere i cazzotti che Naruto stava dando ai pesi.

L'unica cosa che vide furono i suddetti pesi che le venivano addosso.

Poi nient'altro.

   
 
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