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Autore: dark dream    11/03/2009    4 recensioni
**AVVERTENZA QUESTA STORIA E' IN MANUTENZIONE PER ELIMINARE LA PRESENZA DI ERRORI DI ORTOGRAFIA E SIMILI. DARK DREAM**
:-Non mi quadra- Sussurrò Altair
:-Cosa?- Chiese Desmond
:-Il fatto che non c’è nessuno a guardia delle mura-
[...]
:-Sono furbi, dobbiamo stare attenti-
[...]
:-Le lacrime di fenice guariscono ogni ferita-
[Frammenti del 12 capitolo, "Le lame tra la folla"]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Altro personaggio, Desmond Miles , Malik Al-Sayf , Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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(4capitolo)
Le due facce della medaglia
Si svegliò di soprassalto,cos'era successo?
Si ricordava solo che aveva sognato un enorme stanza piena di...fumo...no, una nebbia color azzurro-grigio,e poi una canzone.
Provò a intonarla, ma ricordava solo la melodia e non le parole.
Inoltre, cos'altro aveva sognato?
Cercava di ricordarselo, ma non ci riusciva. A un certo punto sentì bussare qualcuno alla porta
-Avanti!-
La porta si aprì mostrando il viso sorridente di Hanan.
-Ti ho portato la cena. So che ti avevo promessi di fartelo portare, ma ci tenevo a consegnartelo io stessa- Disse la ragazza sorridente.
Lo fece accomodare meglio sul cuscino e lo aiutò a mangiare,ma a Desmond questa scena non gli era nuova.
Non riusciva a capire come potesse ricordarsi di un episodio del genere.
Quando a un certo punto gli ritornò tutto in mente,la nebbia,la canzone, di cui ancora non ricordava il testo,le bende,la ragazza e ... il bacio.
Ora ricordava tutto, ed era stato tutto un sogno,era strano ma...era così,lui aveva sognato di baciare Hanan e appena si accorse di questo arrossì. Cosa che non passò inosservata alla ragazza.
-Come mai sei diventato tutto rosso?- Chiese la ragazza preoccupata -Mica senti dolore....-
Non finì nemmeno la frase che si accorse delle bende insanguinate del ragazzo,allora attribuì il rossore di Desmond al fatto che la sua ferita non si era del tutto rimarginata, quindi si alzò, prese delle bende e un unguento e ritornò da Desmond.
-Perché non mi hai detto che perdevi sangue?-
Il ragazzo, solo in quel momento, si accorse del rossore che dilagava in fretta sul candido bianco delle sue bende.
-Veramente...non me ne ero accorto- Disse imbarazzato il ragazzo
-Ok ti credo- Disse divertita lei- Pero ora girati ti devo applicare l'unguento-
 Il ragazzo, ancora memore dal sogno che aveva fatto, arrossì ancora di più ma fece come Hanan gli aveva ordinato, si levò le bende, non senza provare dolore e si stese a pancia in giù, ed Hanan gli disinfettò la ferita.
-Resisti, questo brucerà un po'-
Era la stessa cosa che aveva detto nel suo sogno, la stessa cosa che disse prima di applicargli l'unguento, la stessa cosa che disse, prima che lui sentisse uno strano bruciore.
 Sgranò di botto gli occhi e cercò di non gridare, perché quella crema bruciava davvero molto più che nel suo sogno.
Appena finito di mettere l'unguento e di aver passato le sue lattee mani sulla schiena del ragazzo, incominciò a rifasciarlo passando la benda dalla schiena al torace e lasciando libere le braccia, in modo che si potesse muovere.
Quando ebbe finito lo girò di nuovo
-Ecco fatto ora dovresti sentirti meglio!-
Disse sempre con il sorriso sulle labbra, che incorniciava il viso di un angelo coi capelli da diavolo, rossi come il fuoco.
-Mi è venuta un' idea. Desmond, ti va di vedere un po' la fortezza?-
Il ragazzo rimase spaesato dalla richiesta di lei, ma annuì lo stesso, la ragazza gli disse di aspettarlo lì, neanche finito di dirlo che lei era scappata via per poi rientrare di nuovo con dei vestiti e un paio di boxer. Glieli porse.
-Su! Vestiti! non puoi andare in giro conciato così-
Si riferiva al fatto che il ragazzo indossava solo il pantalone e nient'altro se non le bende.
-Su muoviti, o preferisci che ti aiuti anche in questo?- Chiese divertita la ragazza.
-No no,grazie. Ce la faccio da solo,però non è che...potresti... lasciare la stanza?-
-Non ti preoccupare,ho capito-
La ragazza uscì velocemente.-Se mi vuoi sono qui fuori- Disse con tono malizioso la ragazza.
Desmond si vestì molto in fretta ed uscì dalla stanza trovandosi di faccia Hanan .
-Su andiamo-
Incominciarono a camminare, si vedeva che Hanan abitava da molto in quel posto. Sembrava che conoscesse a memoria,ogni singolo angolo,ogni singola scorciatoia o passaggio segreto.
Desmond era sicuro che lei li sapesse a memoria molto meglio del suo antenato...già il suo antenato.
Chissà cosa stava facendo Altair in quel momento.
Pensò che sicuramente si trovasse in missione.
Ad un certo punto Hanan si fermò davanti a una grande porta di legno decorato, e con delle gemme incastonate sulla facciata.
-Dietro questa porta c'è lo studio e l'alloggio del maestro della confraternita.
Non spetta a me mostrati com'è fatta all'interno questa stanza,ma non disperare, quando ti sarai completamente rimesso il maestro ha espressamente richiesto di conferire con te-
Il ragazzo annui distrattamente continuando a fissare la porta davanti a sé e non si accorse che Hanan era andata avanti. Quando lo notò dovette iniziare a camminare più velocemente, perché con quel dolore alla schiena di correre non se ne parlava proprio.
Comunque, fortunatamente, la raggiunse e si fermarono poco dopo davanti all'entrata di un giardinetto.
-Vieni, sediamoci. Non credo che resisterai ancora per molto-
Disse la ragazza, facendogli segno di seguirlo su di una panchina in pietra lì vicino, lui la guardò stranito e lei lo prese per il polso, trascinandolo su di essa.
Dopo essersi seduti, la ragazza non si accorse di tenere ancora il polso del ragazzo stretto nella mano, quando se ne rese conto si affrettò a staccarsi da lui.
-Scusa, non mi ero accorta che stavo ancora stringendo il tuo polso...scusa-
Disse la ragazza con un aria mortificata.
-Non ti preoccupare,in fondo non mi hai fatto male,ti ricordo che la ferita e sulla schiena non sul polso-
La ragazza gli sorrise radiosa.
Lui arrossì abbassando lo sguardo, puntandolo sulla mano che prima gli teneva stretto il polso, rimase senza dire una parola, e anche un po' a disagio.
Fino a quando arrivò vicino a loro un assassino con il volto coperto dal cappuccio.
Quando arrivo di fronte a loro rivolse uno sguardo ad Hanan.
-Oh! Ciao Bassam, ti presento Desmond, lui è il ragazzo che è stato portato qui alcuni giorni fa da Ayman e da Bashir-
Il ragazzo chiamato Bassam sposto lo sguardo da Hanan a Desmond, squadrandolo da capo a piede,e ,per quel poco che Desmond poté vedere,il viso di Bassam era giovane e gli sembrò piuttosto sveglio. Inoltre gli intravise qualche ciuffo di capelli che gli spuntavano dal cappuccio.
-E così tu saresti il ragazzo che Ayman e Bashir hanno salvato, non sei di queste parti vero? Il tuo nome sembra di un posto molto lontano- Disse il ragazzo con una voce atona e quasi senza emozioni.
-Emh...si è vero io non sono di queste parti,vengo da...-
Non sapeva se l'America fosse stata scoperta, ma comunque anche se fosse non credeva che ha quei tempi esistesse New York.
Non era mai stato un asso in geografia e in storia, quindi decise di non specificare da dove proveniva.
-Vengo da una terra molto lontana, oltre il mare, verso Ovest-
Il ragazzo, dopo averlo squadrato ancora per un po', si tolse il cappuccio,lasciando liberi i capelli.
 Erano abbastanza lunghi ed arrivavano al collo ,erano di un colore rosso intenso e sul suo viso non c'era la faccia scocciata che Desmond si sarebbe aspettato, ma bensì un grandissimo sorriso,che gli parve di aver gia visto.
-Piacere Desmond, come ti ha già detto questa peste di mia sorella il mio nome e Bassam-
Disse avvolgendo con un braccio le spalle della ragazza, stringendola a se e porse a Desmond in segno l'altra mano, Desmond strinse la mano del ragazzo.
-Quindi...tu e Hanan siete...-
-Fratello e sorella, incredibile, vero?-
Disse il ragazzo con un tono sarcastico,certamente riferendosi al fatto che avevano lo stesso colore di capelli, e ora che notava che anche gli occhi del ragazzo erano del verde bosco di Hanan.
-Ah, comunque,fratellino come mai da queste parti? Semplice svago oppure ti     ci portano le tue incombenze?
-Niente di tutto ciò sorellina cara,sono venuto a dirti che nelle cucine hanno bisogno di te-
-Oh! Capisco... Ma in questo momento proprio non posso, sai avevo promesso a Desmond di fargli fare un giro per la fortezza!-
-Non ti preoccupare sorellina,tu va. Farò continuare io il giro al nostro ospite,non ti angosciare-
-Davvero? Faresti questo per me?-
-Ma certo sorellina, ma ora sbrigati che lo sai come sono fatte le donne che lavorano nella cucina, sono un po troppo suscettibili per i miei gusti-
Disse storcendo un poco il naso.
-Oh, quale miracolo porta a non piacere un individuo di genere femminile al mio caro e adorato fratellino, che potrebbe benissimo far invidia a un coniglio-
A questa affermazione cercai di non scoppiare dalle risate.
-Bhé vedi, cara sorellina, se l'individuo in questione non sembra avere mai visto una vasca e del sapone... devo dire che ne sono del tutto schifato-
Disse Bassam con un sorriso malizioso sulle labbra e con un aria altezzosa.   Questo fu il colpo finale,Desmond non resistette e incominciò a ridacchiare.
-A quanto vedo anche il nostro ospite la pensa come me,vedi sorellina a questo mondo non sono l'unico che ha un debole per l'altro sesso-
-Ah maschi!-Esclamò lei irritata.
-Io ora vado, a dopo ragazzi. E tu Bassam, non contagiare Desmond con le tue idee da pervertito se no, mio caro, giuro che non vedrai un' altra donna nuda fin quando non ti sposerai-
Il ragazzo continuò a sorridere
-Non ti preoccupare sorellina, anche se comunque non credo che debba inculcargli qualcosa, vedo che il nostro ospita la pensa già come me-
Hanan si arrese e si avviò per la cucina.
-Allora, Desmond, siamo rimasti solo noi,cosa ti piacerebbe visitare?-
-Veramente non saprei, sai è la prima volta che entro in una fortezza!-
-Allora vorrà dire che deciderò io, uhmmm mi è venuta un' idea. Seguimi-
Il ragazzo si incamminò verso una porta, che all'inizio Desmond non aveva notato.
Dopo aver attraversato questa porta, si trovarono in uno stretto corridoio, dove si poteva stare solo in fila per uno, quindi i ragazzi dovettero stare un po' stretti.
In quel piccolo lasso di tempo, che a Desmond parve infinito, la schiena incominciò a bruciargli in una maniera incredibile, ma quando arrivarono fuori, tutti gli sforzi fatti da Desmond per resistere, vennero ricompensati.
 Davanti ai loro occhi  apparve uno scenario stupendo.
Si trovavano su una specie di collina a picco sul mare, le onde si infrangevano sotto di loro e il sole stava lentamente calando, creando effetti di luce che ti attraevano e ti costringevano a rimanere lì fin alla fine di quello spettacolo della natura.
A testimoniare questi pensieri fu Bassam,che si sedette a gambe incrociate sull'erba che circondava quel luogo.
-Bello vero? Questo è il mio nascondiglio. Quando...quando o bisogno di rimanere solo, quando sento di dover riflettere sulla mia vita, sulla mia esistenza,e su tutto il resto, ne siete a conoscenza solo te e credo anche mia sorella; sai? a volte ho l'impressione che mi pedini-
Disse il ragazzo con una leggera risatina.
Desmond seguì il suo esempio e si sedette anche lui a fianco al ragazzo.
-Si! è veramente stupendo! Neanche da dove vengo io ci sono paesaggi così belli-
-A volte la natura è malvagia, dona ad alcuni posti tutta se stessa anche se questi posti tutta questa magnificenza non se la meriterebbero. Ed invece, ad altri posti dove invece la natura dovrebbe correre sovrana, non si fa neanche viva.
Un po' come...la vita, si come la vita, tutte le cose belle vanno ai malvagi e invece i buoni devono soffrire e patire in silenzio-
“Sono belle parole” pensò il ragazzo.
Anche lui la pensava così, la pensava cosi sulla vita, sopratutto dopo tutto quello che aveva passato, ma...oramai il ragazzo aveva smesso di vivere.
 Si, perché era solo una maschera vuota,non rideva solo per il gusto di ridere da quando aveva 6 anni,e questo è un duro colpo per un bambino,è un duro colpo vedersi strappare via la propria vita, solamente perché alcune persone  non fanno altro che farti disperare.
Mentre ragionava su questo, Desmond fissava con un volto triste e malinconico il paesaggio, ma questo non sfuggì all'accorto sguardo smeraldino di Bassam.
-Fammi indovinare, anche tu ti sei visto strappare via la tua infanzia, la tua vita, tutto ciò che ti apparteneva soltanto perché non eri desiderato, soltanto perché esistevano persone migliori di te a cui dare le attenzioni che non si possono sprecare per persone inutili-
-Tu come fai a...Non mi dire che...-
-Si, anche io,- il ragazzo sospirò -Da piccolo, fin da quando nacque mia sorella, i mie genitori dettero attenzioni solo a lei, incominciando a dare tutte le colpe del mondo a me, io avevo solo 8 anni e loro mi hanno buttato qui, perché per loro ero diventato inutile "Cosi finalmente imparerai l'educazione sporco ragazzino" dicevano.
Ma fecero tutto questo all'insaputa di mia sorella, perché sapevano, che se lei ne fosse venuta a conoscenza del fatto che io ero stato spedito qui, avrebbe sicuramente voluto venire anche lei, Hanan, lei l'unica persona che mi ha veramente capito, compreso, apprezzato e amato come nemmeno i nostri genitori avevano fatto.
Io ora porto una maschera,solo mia sorella ne è a conoscenza perché ormai da 20 anni che la conosco sono sicuro di non avergli mai potuto mentire, ed ora, sono qui a dirti tutte queste cose e non so neanche perché, so solo che mi ispiri fiducia Desmond, so di potermi fidare di te, come se già ti conoscessi da parecchio tempo- Desmond si voltò verso Bassam.
-Sai... anche io o avuto una vita simile ala tua, i genitori che non mi volevano,nessuno che mi amava, ho passato anni a disperarmi, e ora anche io indosso una maschera, capisco benissimo cosa provi, ma purtroppo non sono la persona più adatta per dirti che devi alzarti,che devi tirarti su, perché io sono il primo a pensarne il contrario-
Detto questo, rimasero cosi fin quando non si fece buio, allora il ragazzo riaccompagnò Desmond nella sua stanza e gli disse che sicuramente si sarebbero visti il giorno dopo.
Desmond, ormai stanco, si spogliò mettendosi i vestiti che aveva trovato sul letto e si mise sotto alle coperte, pensando a tutto ciò che aveva vissuto quel giorno, ma sopratutto ripensando alle parole di Bassam, che aveva vissuto una vita simile alla sua.


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Angolo dell'autore!
piccolo angolo per ringrazziarvi delle vostre recensioni e dei vostri sostegni,mi scuso per eventuali errori,ma purtroppo vado di fretta perchè in questo periodo la scuola corre e io devo farlo a presso a lei quindi spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero che commentiate in tanti.Quindi ora ringrazzio le mie due lettrici accanite ovvero Saphira87 e Elika95 che si sono sempre e che mi danno sempre il loro sostegno.
Inoltre ringrazio coloro che hanno mesos la storia nei preferiti,ovvero
Saphira87
Elika95


Ps:spero che questo chappo vi sia piaciuto,spero mi perdoniate come al solito per la cortezza del capitolo ma purtroppo la scuola non mi permette altro,quindi spero che non mi ucccidiate,ma ora io scappo e vi prego datemi un commentino,sperando che la mia storia via piaccia ^^ a presto il vostro goku94 (nome orribile,ma che dal prossimo capitolo in poi verra sostituoto con il mio solito Dark Dream)
   
 
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