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Autore: Liliah    11/03/2009    1 recensioni
Parte I: "–Lya… Io sono Chronoa… Non sono umana, sono divina; il buio che vedi intorno a te è il mio regno, vorrei che ci fosse qualcosa… Ma non posso creare vita… Io governo il tempo di questa dimensione, se ci fosse vita la farei scorrere… Ma qui non ho trovato nessun elemento che possa originarla… Ho notato tuttavia che in te, nel tuo cuore, nella tua anima… c'è quell'elemento… Ti chiedo dunque di collaborare con me per il completamento di questo mio mondo, di questa dimensione… Accetterai?–"
Parte II: "Ed io?
Io che facevo? Mi disperavo? Piangevo? Urlavo?
Che facevo per i miei adorati zii?
Nulla.
Quella volta rimasi a guardare la scena, sbalordita, ma come se non mi interessasse personalmente ciò che stava succedendo."
Parte III: "Davanti a me c'erano due cadaveri completamente martoriati e intorno a loro una quantità smisurata di sangue, la scena era talmente ripugnante che volevo vomitare."
Parte IV:"– Però secondo me piuttosto che chiedere chi sia io dovresti cercare di capire perché è successo questo guaio. – si abbassò per guardare più da vicino la ragazza e sorrise beffardo. "
Questa storia fa parte del progetto Star Light - Una Stella per Sempre.
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parte IV, capitolo unico: L'enigmatico uomo che...

La ragazza camminava a stento lungo quel grigio marciapiede che le sembrava infinito, dietro di sé aveva lasciato tante macchioline rosse di varia grandezza e tante ancora ne avrebbe lasciate se, improvvisamente, private delle ultime energie, le gambe non avessero ceduto, facendola cadere pesantemente sull'asfalto duro.
Chiuse un momento gli occhi e in un istante le passarono davanti quelle immagini: Jeremy che svoltava l'angolo, quel camion gigantesco che puntava contro loro tre e poi la sua mano sanguinante.

Era successo tutto poche ore prima... Jeremy aveva parlato di un posto dove da giovani lui e Lorenzo amavano trascorrere dei tranquilli weekend, Al aveva espresso il desiderio di andarci, per far trascorrere una bella giornata a Jole, e così si era deciso di fare una gita; il posto era anche vicino.
Dopo due ore di macchina erano giunti infine in un paesetto molto grazioso; Jeremy, che ormai sentiva il peso dei suoi sessanta anni, propose di fermarsi per riposarsi un po' e chiedere informazioni, poiché il luogo era cambiato notevolmente. I tre ragazzi, Aurora, Al e Jole, avevano accettato di buon grado una pausa: stare in macchina tutto quel tempo non era stato piacevole, anche se i tre si erano divertiti cantando e scherzando.
Tuttavia nella stradina imboccata per trovare un parcheggio, quel grosso camion fermo all'angolo, mentre l'autista si fumava una sigaretta comodamente appoggiato al suo veicolo, aveva dato alla ragazza una strana sensazione di disagio.
Nessun altro lo notò particolarmente, ma non si stupì affatto: "Quella strana sono io!" pensò, ridendo sotto i baffi.
Per questo motivo anche lei, a cui solitamente non sfuggivano dettagli del genere, aveva sottovalutato quel camion e si era rilassata sul sedile, mentre Jeremy posteggiava la macchina con attenzione.
– Vado qua dietro a chiedere. – aveva detto l'uomo prima di scomparire dietro l'angolo.
E così erano rimasti da soli.
Al uscì immediatamente dall'auto per sgranchirsi le gambe e similmente, ma con un po' di esitazione, fece il ragazzo più piccolo. Aurora rimase all'interno dell'automobile, poiché si era appena appoggiata al sedile, ma un suono inquietante non le permise di riposare; sentiva chiaramente il rumore di un motore.
Decise infine di uscire per capire meglio di cosa si trattasse; scoprì allora che il camion si stava muovendo.
"E' normale che un camion si muova! Non dovrei avere questa sensazione! Sono proprio un caso disperato..." disse tra sé e sé.
Tuttavia aveva ragione: quel veicolo era pericoloso, perché, quando lei si tranquillizzò, accelerò dirigendosi verso i tre ragazzi.
Li investì travolgendo anche la macchina vicina.

Fortunatamente la ragazza era riuscita a creare una barriera per contenere i danni, ma le ferite riportate non erano poche: Al aveva sbattuto la testa nell'urto, Jole aveva un braccio lacerato a causa di un pezzo di lamiera e Aurora stessa era ferita gravemente, più degli altri due sicuramente. Nonostante ciò non ci fece molto caso, ormai era abituata al sangue e al dolore, perciò pensò subito a mettere fuori pericolo i due fratelli con la magia.
Ma le ferite non erano facili da rimarginare neanche per lei.
"Strano," pensò "dovrei essere in grado di curare completamente ferite del genere... e poi... che fine ha fatto il camion? E perché l'autista l'ha fatto?"
Era tutto troppo tranquillo, ma soprattutto lei era troppo poco agitata.
Tutto sembrava irreale, ma non se ne curò perché aveva immediato bisogno di Jeremy o qualsiasi altra persona che potesse aiutarli.
Lasciò Al e Jole svenuti a terra e si incamminò verso l'angolo dove aveva svoltato l'uomo; fu allora che si rese conto della propria situazione.
La mano era sanguinante, come tutto il braccio destro, che non riusciva neppure a muovere, aveva qualche graffio pure in volto e sul collo, la maglietta era rovinata e in alcuni punti strappata, per questo la ragazza si era ferita anche l'addome e persino le gambe, nonostante queste fossero protette da più resistenti jeans.
Sì, anche la sua situazione era strana: perché si sarebbe dovuta ridurre così malamente nell'impatto?
Aveva usato una barriera e una cosa del genere non le era mai capitato prima; inoltre... non riusciva ad usare la magia neppure su sé stessa!
Decise di proseguire per chiedere aiuto, ma proprio mentre camminava lungo il marciapiede era caduta.

Ora stava stesa a terra, cercando di rialzarsi facendo leva con il solo braccio sano, ma sembrava tutto inutile.
Provava, ma ricadeva.
Si aiutava con le gambe, ma queste erano troppo deboli.
Rinunciò, o meglio, fece una pausa prima di tentare nuovamente... magari qualcuno sarebbe passato...
– Tutto a posto? – chiese una voce maschile sconosciuta.
Alzò gli occhi: un uomo dai lunghi capelli castani, vestito con degli abiti larghi e stravaganti, si era chinato, incuriosito dalla sua posizione.
"No, guardi, non sono mai stata meglio!" avrebbe voluto rispondergli, ma le uscì un educato "No... Mi potrebbe aiutare per favore?".
L'uomo pensò molti secondi prima di risponderle.
– Mi fai pena... Sei una maga: usa la magia! –
La ragazza gli lanciò uno sguardo tra l'odio e la sorpresa.
– Come, scusi? –
– Ho detto che sei una maga, quindi dovresti poter usare la magia per alzarti e curare i tuoi amici –
– Ma... Chi diavolo è lei? –
– Oh, ma che maniere, signorina! –
La rossa era sempre più infastidita dal tono di voce dello sconosciuto.
– Però secondo me piuttosto che chiedere chi sia io dovresti cercare di capire perché è successo questo guaio. – si abbassò per guardare più da vicino la ragazza e sorrise beffardo.
– Come fa a sapere cosa è successo? E' stato lei a provocare l'incidente? –
– Così non va... Forse sono stato io a far sì che succedesse, ma forse è solo a causa tua... –
– La smetta di parlare a questo modo! O è stato lei o non è stato lei! E se davvero è colpa sua non capisco perché l'abbia fatto... non l'ho mai visto prima d'ora! – la sua rabbia saliva mentre tentava di rimettersi in piedi.
– Poco male... Ti spiego subito: tu sei una maga, ma vivi con gli umani... Hai giurato fedeltà a quella certa Chronoa... ma non al Dio degli umani... Perché? In entrambi i casi non sai se esista veramente l'entità in questione, eppure... Così non va bene. –
– Si può sapere a lei che importa?? Mi sono stancata! E' arrivato qui, mi ha vista a terra, ferita e non ha fatto nulla, sembrava anzi divertito dalla mia situazione... e poi che ha fatto? Si è messo a parlare dell'incidente, di chi è la colpa e di Chronoa come se nulla fosse! Ma si può sapere lei chi è? –
– Se ti dicessi che sono il padrone di tutte le dimensioni? Che sono onnisciente e onnipotente? –
– Buffonate... – bofonchiò la giovane di risposta.
– Allora dimmi chi sei tu. –
– Ma se lo sa già! Non lo ha detto prima? Sono una maga... – i suoi nervi erano a pezzi e non capiva nemmeno da dove prendesse l'energia per rispondergli.
– Aurora o Liliah? Come ti devo chiamare? –
La maga restò stupefatta e non tanto perché sapesse il suo nome, quanto perché aveva posto quella domanda.
– Che differenza fa? Tanto.. – disse di rimando, mascherando i suoi veri pensieri.
– Ma per te la distinzione c'è... Quale nome devo usare? –
Passò qualche minuto di silenzio in cui la rossa pensò, convinta ormai che non servisse più fare domande su quella situazione assurda.
– Per me sono importanti tutti e due, ma preferirei essere chiamata solo Aurora... – concluse infine.
– Va bene, allora per me sarai Aurora. –
Detto ciò l'uomo si abbassò, passò la mano sulla fronte della ragazza e le sue palpebre cedettero.

Si alzò di scatto, ansimante, guardandosi intorno.
Era nel suo letto, senza ferite, nella sua camera buia.
Una figura felina le si avvicinò.
– Aurora? – chiese curiosa del suo risveglio improvviso.
– Rosy... Oh, per fortuna era solo un sogno! – e senza dare altre spiegazioni ricadde sul cuscino, riaddormentandosi.
Un uomo alquanto enigmatico aveva visitato il suo sogno, ma ormai era abituata alle stranezze.
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Ta-dan!
Un capitolo strano almeno quanto l'uomo che appare, perciò... alcune spiegazioni prima di passare alla postfazione.
Si tratta di una side-story (non mi viene il termine adatto in italiano, mi dispiace...) della seconda serie di storie; compaiono (si fa per dire) molti personaggi secondari: Jeremy, un amico del padre di Aurora, Lorenzo, il padre di Aurora, Al e Jole, che sono diventati i fratelli della ragazza.
In realtà non tutto quello che ho detto qua sopra è esatto, ma precisare meglio vorrebbe dire rivelare molto della trama poiché, dato che sono "intelligente e geniale", la storiella si colloca verso la fine della seconda serie...
Posso però dire che il titolo completo del capitolo sarebbe "L'enigmatico uomo che visita i sogni", ma non l'ho scritto per intero per non dare già la soluzione di quella strana situazione, inoltre sappiate che è ispirato veramente ad un mio sogno! XD (Omini sentenziosi: Ma che ti mangi prima di andare a dormire???)
Bene, perché ho postato quest'inutile e incomprensibile capitolo?
Per introdurre quello che sarà il personaggio più importante della vera storia, ovvio!
A proposito... è proprio a questa seconda Aurora che si riferisce Lya alla fine del secondo e del terzo capitolo della prima parte.
Perché ha due nomi Aurora?
Purtroppo questo non posso spiegarvelo bene, ma è il punto più importante della sua storia: il secondo nome, Liliah, non è altro che un errore, ossia molti le hanno attribuito un nome che non è suo, ma ormai si tratta di uno sbaglio irrimediabile.
So che non interessa a nessuno, ma il fatto che si tratti di un errore è la ragione che mi ha spinto ad usarlo come nick... agli occhi degli altri non possiamo mai apparire quello che siamo per noi stessi e certe volte non è un bene...
ma spiegato così è banale e stupido, perciò... onore a Pirandello! *si inchina*
Ma sorvolando su ciò... passiamo alla

POSTFAZIONE, ossia tutto ciò che non ho detto finora
La raccolta "Destino" fa parte del progetto "Star Light – Una Stella per Sempre", comprendente, per ora, quattro serie di storie incentrate su un'altra dimensione: quella in cui si trova il Regno della Fantasia (lo so, questo nome è assurdo, ma rallegratevi: non è il peggiore! >_>").
Questo è un mondo in cui si può usare la magia e in cui vivono creature inesistenti per gli umani, come i draghi, gli elfi, i folletti, i demoni, etc... ma non pensiate che si tratti di un mondo fantasy.
Infatti il Regno nacque, o meglio, sviluppò forme di vita intorno alla fine del nostro 1700, grazie alla collaborazione tra Chronoa, l'entità reggente della dimensione, e l'umana Lya, la protagonista della prima parte (colgo l'occasione per confermare che è stata riscritta).
Proprio per l'aiuto di questa ragazza umana il Regno è sempre andato di pari passo con il Mondo degli Umani (che si trova in un'altra dimensione), ma ha anche ricevuto stimoli da una terza dimensione: quella da cui proviene il primo demone che ha mai messo piede su Mitrael (il primo continente della dimensione di Lya e Chronoa), Shiro.
Questa terza dimensione, spezzettata in vari mondi assai diversi, ha permesso al Regno di importare la sua avanzata tecnologia, introdurre nuove specie di creature magiche e varie altre cose, però il Regno è sempre rimasto più simile al Mondo degli Umani.
Certo, ognuna delle tre dimensioni è diversa dall'altra, ha caratteristiche proprie, etc... ma in qualche modo si somigliano e proprio per questo sono entrare in contatto.
Ma riprendiamo il filo.
Di cosa parla "Destino"?
Io l'ho definita un'introduzione alla storia vera e propria, ma più che altro è la storia della nascita di Mitrael e di quella che si chiamerà comunemente seconda dimensione o Regno.
L'ho scritta a parte perché sapevo bene che sarebbe stata lunga, ma non mi sono soffermata tantissimo su ogni storia perché questi personaggi trattati (Lya, Reya, Rei, Ananke, Dione, Alyson, Lisitea, Pasife, Deimos, Cleo, Aurora) torneranno nella seconda serie di storie di "Star Light".
Sempre per questo collegamento alla seconda serie ho voluto aggiungere una quarta parte della raccolta che non era prevista, quella che introduce la seconda Aurora.
Questa ragazzina sarà la protagonista della seconda serie ed è colei che unisce tutti i personaggi che hanno vissuto i tragici eventi della raccolta, ma non voglio svelarvi troppo, anche perché prima c'è, giustamente, la prima serie.
Ma lasciatemi dire ancora delle cose sulla raccolta (lo so, non ne potete più, ma abbiate pazienza).
Ho accennato più volte cose strane come le due morti, le due spade, etc... cercando di spiegarle come potevo, ma, ancora una volta, si tratta di temi che si approfondiranno con la seconda serie.
Allora, mi chiederete (preciso solo una cosa: uso il plurale perché so di avere tre lettori sicuri, che, ovviamente, ringrazio con tutto il cuore!), perché ho scritto una cosa così complicata che è praticamente tutto un collegamento con un'altra storia che non ho ancora scritto? (Io fossi in voi finirei con un insultino, ma vi lascio decidere)
Bé, perché, come ho detto prima, era una bella parte di storia che avrei solo accennato, inoltre procedere in ordine cronologico mi aiuta per gli intrecci, cercate di capirmi...
Ma passiamo ora alle anticipazioni sulla prima serie di storie. (Ovviamente se c'è qualcosa che ho dimenticato di spiegare ditemelo così provvederò subito a chiarire)

Trama: 2001: scoppia tra le Streghe nere e le Streghe bianche una guerra civile, nel frattempo un'entità malvagia, che si fa chiamare "la Regina dei Demoni", cerca di far cadere Mitrael nelle sue mani. Il ruolo della Regina e della Principessa del Regno è messo in crisi, perciò l'unica soluzione è chiedere aiuto alle alleate Streghe, tuttavia, a causa delle tensioni interne, il Re non potrà far altro che offrire l'aiuto di due giovani stregoni per trovare quelli che sarebbero stati i salvatori del Regno: i "sette cavalieri dell'arcobaleno". Questi erano stati in passato la guardia personale della Regina, ma col passare del tempo la guardia reale era stata sciolta e non si era più parlato di cavalieri valorosi e potenti che difendessero la pace. Tutta la speranza del Regno dunque è riposta in sette ragazzi che saranno identificati come i legittimi successori, ma... questi cavalieri risultano essere solo dei bambini di nove anni! Come potrà il Regno sopravvivere?

Okay... niente commenti sulla banalità della trama, per favore! u///u
Comunque... ora non ho davvero più nulla da dirvi se non che mi prenderò un bel po' di tempo per organizzare il tutto e scrivere i primi capitoli.
Grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere, davvero!
Ringrazio in modo particolare quelli che posso conoscere (che mi illudo non siano i soli, ma è giusto un'illusione XD).
Ghen: Grazie per aver commentato e aver trovato il tempo di leggere! *^* Spero che ti piaccia tutta la storia!! Per me le tue opinioni e i tuoi consigli sono importanti, grazieeeee!!!!!
Nahid: La mia lovvosa (ma anche svitata) compagna di banco, nonché colei che recensisce ogni capitolo! XD My God, se non fosse per te lo sai che avrei solo le tre recensioni di Ghen? XD Grazie! °W°
La mia compagna di malattia mentale di sempre (il cui nome deve rimanere segreto u_u): Eh, passeranno anni prima che tu possa leggere queste due righe, ma lo sai che ti devo tutto!!! *abbraccia* Graziegraziegraziegrazie!!!!
Il mio correttore di bozze: Uhuhuh! Quanto l'ho sfruttato questo ragazzo! Grazie infinite!! XD
Mia madre: Ebbene sì, anche lei... perché ha letto e non si è schifata, anzi! E questo non è poco! Grazie!!

Arrivederci!

Liliah
   
 
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